sabato 19 novembre 2011

consigli archivio 20

giovedì, 07 agosto 2008
MOLLY
Una gattina con tanti problemi ...ma che fortunatamente ha trovato Barbara sulla sua strada!
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Ormai è passato quasi un mese dal terribile incidente...ricordo ancora le morse al cuore e il dolore all'idea di non rivedere più la mia piccina. Per fortuna ho consultato la mia vet (e non quello del pronto soccorso) che mi ha detto di riportarmi a casa Molly...si perchè l'altro la voleva "abbattere". Un mezzo gatto, diceva, non ha dignità. La mia piccina invece, alla faccia sua, di dignità ne ha da vendere e nonostante i problemi è velocissima a sgusciarmi fuori dalle mani.
Ho imparato a metterle i pannolini: dalle tragicomiche a una vera neo-mamma. uso, su suggerimento di Renata, i Pampers newborn e pratico un foro esattamente a metà del pannolino per far uscire la coda.
Prima acchiappo la coda e la infilo nel pannolino mentre lei si muove e poi me la metto in braccio stile bebè(col pancino in avanti) e le passo gli adesivi da davanti verso ditro un lato per volta. Un vero problema sono le ferite da decubito o attrito che le hanno rovinato le gambine: passo di continuo creme alla vit. E e all'ossido di zinco ma finchè striscia il pannolino è l'unica barriera.
Proverò a farle un mini sacco a pelo così potrà muoversi e non sporcarsi e ferirsi.
Mi piace pulirla: lei si fa fare tutto anche se ringhia, inoltre è utile per stimolarle la pelle dell'ano in modo da farle fare i bisognini.
E' una bimba a tutti gli effetti.
Certo, ultimamente ne vuol sapere sempre meno di stare ferma (buon segno) così la devo bloccare con le gambe (faccio tutto stando seduta a terra per evitare di farla cadere). Le gambe però me le graffia pesantemente così poco fa ho indossato i miei parastinchi da kick-boxing...ah-ah-ah.
Sono preoccupazioni ma la gioia infinita di avercela tra le braccia mentre dormo e poterle dare tutte le coccole di questo mondo è fantastico.
Lei è vivace e ha lo sguardo aperto e vigile...se ne frega se non può camminare ed esplora di continuo e mangia con l'appetito di prima.
Quando la guardo il cuore mi si riempe di tenerezza

A presto

Miao


mercoledì, 23 luglio 2008
A proposito di pannolini...
ParolaDiMamma.
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La tecnica è sempre la stessa... ma cambia il gatto e cambia tutto!
casagreta - fata 30/09/07 rit100_2804   Il giorno di Natale la mia Befanella Fata che non fa la pipì da sola ha deciso di farla. E farla tutta! Il pannolino (e meno male che c'era!) era inzuppato fino all'inverosimile!
Risultato: un'irritazione con tanto di spelatura e fuoriuscita di sangue a... no, non all'area genitale come è normale che sia se proprio si deve irritare: era tutta spelata sul pancino!!!
E sapete cosa ho scoperto? Che Fata è decisamente anticonformista anche per i pannolini: la migliore marca in commercio... la dà IRRITAZIONE!
casagreta - Fata 100_2856   Vabbè... cambiata marca di pannolini, messa crema Fitostimoline per un paio di giorni, messa pastacrema Fissan all'ossido di zinco in quantità industriale per diminuire l'irritazione, messa un paio di volte anche la crema liquidissima all'aloe che mi ha consigliato l'amica Barbara di www.gatti2zampe.net e... Fata è tornata come nuova.
Ma... come si fa a gestire un gatto incontinente? paralizzato?
casagreta - Greta (Greta-Gretuccia mia...)
Conoscete il sito www.gatti2zampe.net? no? guardatelo SUBITISSIMO!!!
Barbara ci presenta la sua micia "speciale" Greta e ci dà tanti consigli nel vademecum scritto da lei insieme alla mamma di Gretuccia (cioè io) e alla mamma di Leo (cioè Lisa che prima era volontaria all'Oasi Felina di Bologna).
Ecco il vademecum: Vademecum052005
Greta_corridoio_ott04   Quando era arrivata da poco Greta ho chiesto consiglio a Barbara di www.gatti2zampe.net e la primissima cosa che mi ha suggerito è stata di metterle un PANNOLINO.
   Questo la rende più libera di andare ovunque, anche sul letto, senza combinare guai: nella foto Greta è con Birillo sul divano. Non si sporca, non deve quindi essere lavata spesso con acqua e sapone (nel caso usate SEMPRE la spuma per neonati e MAI il sapone normale perchè irrita tantissimo) e non ha problemi di irritazioni e piaghette da decubito.
A me è arrivata già colle piaghette, Greta mia... e dopo pochi giorni da quando le ho messo il pannolino sono guarite e non si sono più riformate!!!
E anche Fata (a parte Natale... per il pannolino di marca "sbagliata" per lei...) non ha mai avuto problemi.
In quest'occasione Ines (la mamma della splendida Nanà   ) mi ha suggerito di usare anzichè la spuma senz'acqua per animali o le creme-lozioni per neonati la SPUMA SENZ'ACQUA della TENA (la stessa marca degli assorbenti per incontinenza umana), che si compra in farmacia o nei negozi specializzati in articoli ortopedia e per umani allettati: Ci sono due versioni: la crema e la spuma spray. Le ho prese entrambe e sono ottime: puliscono senza irritare e meglio della spuma per animali, lasciano il pelo asciutto e profumato e un velo protettivo che lascia la pelle morbidissima e idratata (ho provato e funziona meglio della crema per le mani secche e screpolate dal freddo!!!).
Greta e ora anche Fata perdono il pannolino se non metto loro un nastrino basso in vita, all'inguine. Ecco Fata col fiocchetto:
Greta_balcone_ott04 ed ecco Greta mia (è su un carrellino perchè agli inizi le è servito per irrobustire le zampe. Poi è stata lei a non volerlo più!)
 
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La micia qui sopra invece è Greta di Barbara: altro nastrino-cinturetta...
Ecco come bisogna mettere il nastro perchè sia efficace:
pannolino_greta
A Fata non taglio completamente il pannolino fino in cima e ultimamente le svuoto la parte che rimane sulla schiena, in modo da rendere più traspirante l'indumento dove non serve che assorba.
Poi come con Greta chiudo il taglio fatto (il taglio serve per far passare la coda dal buchetto senza fare il contropelo nell'indossarlo e senza impiastrarla nel togliere il pannolino eventualmente sporco) con un pezzo di nastro adesivo di carta per imbianchini (non uso lo scotch di plastica perchè a Greta dava irritazione).
E.... voillà!!! il gioco è fatto!!!
   Virginia, sempre di Barbara di gatti2zampe.
  Uvetta, la terza micia pannolinata di Barbara di gatti2zampe.
Ah... il pannolino va bene anche per GATTI INCONTINENTI NON PARALIZZATI: ricordo una bella micia nera in adozione sul sito di www.oscardog.it che portava con disinvoltura il suo pannolino cogli orsetti colorati... e non se lo sfilava anche senza la cinturetta visto che non doveva muoversi stando seduta e strisciando il fondoschiena...
Domande? Consigli da chiedere?
Il team di www.gatti2zampe.net è sempre a disposizione...
(ma attenti che parlerete ancora anche con me...!!!)

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E anche Sara, veterinaria, mamma di questa splendida gatta, se avete bisogno vi spiegherà tutto quello che vi serve sapere se avete un gatto che non fa la pipì da solo ma gli dovete svuotare manualmente la vescica.


 


La tecnica è sempre la stessa... ma cambia il gatto e cambia tutto!

postato da: amicidigreta alle ore 14:44 | Link | commenti
categoria:diario, animali disabili, consigli x disabili, consigli - gatto paralizzato
martedì, 22 luglio 2008
http://quidvis.blog.kataweb.it/weblog/2005/11/12/cecita-negli-animali/
Sabato, 12 Novembre 2005

cecità negli animali

Cane_gatto_insieme Spesso, con il passare degli anni, la cataratta, producendo l’opacizzazione del cristallino, riduce gradualmente la capacità visiva del gatto o del cane, fino alla  cecità parziale o totale. Periodici  controlli veterinari ed opportune cure possono ritardarne  l’avanzata. Anche un trauma può causare una cecità parziale o totale. In taluni casi il veterinario  può ritenere opportuno un intervento.

Il gatto o il cane che, per qualche ragione sono diventati ipovedenti o, addirittura ciechi, se agiscono in un ambiente ben conosciuto, mantengono le loro abitudini, tanto che, solo dal fatto che gli occhi sono velati o da qualche “incidente di percorso” ci si accorge che l’animale non ci vede. Naturalmente, in questi casi, il gatto deve restare in casa ed è consigliabile mettere delle protezioni ai balconi, mentre il cane deve uscire sempre al guinzaglio, eccetto che in luoghi assolutamente sicuri e conosciuti. Generalmente, d’istinto, l’animale comincia ad evitare i luoghi che  sa pericolosi, ma basta che cambi la disposizione dei mobili o che qualche cosa sia fuori posto e l’animale lo urta. In ogni caso, un animale cieco, se accudito con affetto, continua la sua vita di sempre (la gatta Jedi, ventenne e con la cataratta ormai da molti anni, non solo, gira perfettamente per casa, ma salta, in verticale, su un alto specchio sulla cui cornice ha sempre amato sonnecchiare). Se la cecità è dovuta all’età, l’animale è meno vivace ed ha meno necessità di movimento, quindi la cecità nulla toglie ai suoi ritmi. La capacità di adattamento insita negli animali li aiuta anche ad adattarsi ad ambienti sconosciuti. Sette anni fa, la micia Agostina è stata  trovata gravemente ferita da un’auto, si è salvata ma è diventata completamente cieca da un occhio e parzialmente dall’altro. Quando, dopo un lungo ricovero dal veterinario,  è arrivata in casa mia, aveva circa cinque anni, appena è stata ha scelto il suo territorio (la cucina e l’annessa terrazza) nel quale si muove talmente a suo agio,salendo anche sui mobili più alti, che, chi non sa della sua menomazione, non si accorge che è pressoché cieca (probabilmente  vede solo delle ombre dall’occhio parzialmente cieco).
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giovedì, 17 luglio 2008
Come vivere felici
con un cane disabile
da http://www.oscardog.it/vademecum_cani.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza
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Pilù con pannolinoINCONTINENZA
Se la lesione midollare è completa il cane sarà incontinente.
Questo non significa per forza che perderà feci e urina di continuo, anzi, se il cane è ancora giovane potrà trattenere fisiologicamente i bisogni fino a 'perderli' solo nel momento in cui li avrebbe comunque fatti e sta a voi regolare il momento in cui prenderlo in braccio massaggiarlo e pulirlo, per alcuni cani è consigliato e possibile l'uso di un pannolino (da bambini o da incontinenti adulti a seconda della taglia) ma bisogna evitare di lasciarlo umido troppo tempo, magari una traversa igienica o un pannolino lo si può mettere sul piano di appoggio del carrellino così se viene persa un po' di urina non sporca la tela della seduta.
Utilissimi sono dei detergenti neutri, creme per bambini all'ossido di zinco, che proteggono molto bene la pelle dalle urine. Meno bene i talchi che creano solo "pappette".
PIAGHE
Pasty con una piaga sul posterioreLe piaghe (non quelle da decubito che sono un'altra cosa) sono un inconveniente da mettere in conto.
Se sono dovute da piccoli traumi o escoriazione vanno disinfettate e curate come normali lesioni (applicare anche betadine soluzione che è un antisettico) e fare in modo che il cane non vi appoggi il corpo né si lesioni ulteriormente; se si manifestano nei pressi dei genitali e l'ano, è necessario tenere molto pulita la zona da residui di feci e urina (a tale proposito potete usare anche a scopo preventivo spuma leniderm al latte di avena che si trova in commercio, utile anche per i cuccioli neonati) e cospargere di creme all'ossido di zinco.
Le piaghe compaiono di solito nelle zone di appoggio/sfregamento, si possono evitare applicando delle parti morbide nella cuccia o ricoprendo le parti che sfregano con della stoffa, tipo un sacchetto morbido (meglio se imbottito nei punti critici) nel quale infilare il cane dalle zampe e da stringere con dei laccetti al "punto vita".
Per le piaghe da decubito vere e proprie (ossia non dovute ad escoriazione, ma ad una stasi eccessiva) bisogna ricorrere ai consigli del veterinario, perché vanno trattate in modo specifico e non sono una cosa di facile risoluzione… Molto meglio prevenirle evitando che il cane rimanga nella stessa posizione troppo a lungo, quindi "girarlo" regolarmente da un lato all'altro (sempre che non riesca a farlo da solo) e cercare di fargli fare comunque un po' di movimento per tenere attiva la circolazione.
venerdì, 27 giugno 2008
Come vivere felici
con un cane disabile
Consigli extra vademecum di http://www.oscardog.it/vademecum_cani.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza
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Speedy e Cleopatra
un cane2ruote famoso e la sua compagna
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Ho chiesto alla mamma dei due cagnolini famosi se ci dava qualche consiglio... Ecco cosa ci scrive
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In effetti un consiglio c?è l'ho :)
Ho pescato su oscardog i consigli per i pannolini : per Cleo, che é femmina, in effetti faccio il buco per la coda e chiudi i contorni con del nastro carta ma per Speedy, che é maschio, é molto più comodo metterlo come una fascia facendo un nodo sopra la coda e uno sotto in modo che il pene stia all'interno ma che le feci possano uscire ! Lui si rende conto quando le fà e si sposta per non sporcarsi e per me é molto più comodo pulire quello che lascia in giro che lavarlo ogni volta :)
I pannolini misura 3 sono quelli che prendo per Cleo: per Speedy prendo la mis.4 perché faccio meno fatica ad annodarli

Ecco 2 foto di Speedy col pannolino allacciato come 1 fascia ;)
 Speedino
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Speedy bis
Ecco il disegno che spiega come fisso il pannolino di Cleo ;)
fermapannolino Cleo
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www.webgif.com
il diario di Speedy e Cleopatra sul blog amicidigreta


mercoledì, 25 giugno 2008
Come vivere felici
con un gatto disabile
da http://www.oscardog.it/vademecum_gatti.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza
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PANNOLINO: TAGLIA CONSIGLIATA
GretucciaNoi usiamo i NewBorn Pampers o Huggies 2-5 o 3-6 kg, purtroppo le marche più economiche sembra partano da 4 kg, non li abbiamo mai provati ma penso siano un po' grossi (Greta è 3 kg scarsi). Dipende anche un po' dal pannolino, i pannolini per 3-6 kg hanno le barriere sulle gambe/zampe un po' larghe e si rischiano fuoriuscite, quelli per 2-5 kg invece sono più stretti sulle zampe ma sono più corti e non stanno molto su in vita!
Bisogna fare un po' di prove.
Renata per esempio usa i pannolini da 2-5 kg quando ha possibilità di cambiare la micina dopo non più di 7-8 ore, mentre utilizza per Gretuccia quelli da 3-6 kg durante il giorno in quanto rimane fuori casa per lavoro per oltre 12 ore e, sebbene siano più ingombranti e scomodi per la micina, hanno il vantaggio di assorbire un po' di più la pipì, lasciando asciutta più a lungo la piccola. Ha anche provato a lasciare un po' più di spazio al centro del pannolino (2,5-3 cm) per raccogliere più materiale solido evitando l'effetto "appiccicato" delle feci. Non sempre funziona perchè Gretuccia comunque ci si siede sopra e oltrettutto i pannolini più grandi permettono più facili fuoriuscite dalle gambine. Per evitare quest'ultima cosa ha provato a stringere la chiusura facendo una specie di pence con un pezzetto di nastro adesivo di carta: l'effetto estetico è disastroso, ma in pratica funziona abbastanza.

FERMA-PANNOLINO
A Greta il pannolino non si sfila, lei però ha le zampe paralizzate distese e quando cammina le tiene in avanti, quindi è difficile che si tolga. Invece Gretuccia "correndo" riesce a sfilarselo: per evitare ciò basta mettere un nastro di stoffa morbida e leggermente elastica - tipo panno, che non si sfilaccia - alto un cm attorno all'inguine (il più indietro possibile) e chiuderlo sulla schiena con un'asolina. In questo modo non si è mai sfilato.
SE CERCA DI TOGLIERSI IL PANNOLINO STRAPPANDOLO
I primi giorni è possibile che il gatto cerchi di togliersi il pannolino non essendovi abituato. Ma se accade che dopo settimane o mesi che ha accettato il pannolino improvvisamente cominci a cercare di strapparselo a morsi fate attenzione: potrebbe avere i vermi!
Gretuccia di Renata ha "ereditato" i vermi della specie "ascaridi" dal gattile e nonostante sia stata sverminata subito ha avuto dopo 5 mesi una recidiva che si è manifestata precocemente con il tentativo della gattina di strapparsi il pannolino. In un primo tempo la cosa è stata interpretata come una questione psicologica: ogni tanto lo fa quando è frustrata perché non le si permette di mordere una gatta che le è antipatica… e si è pensato che potesse essere eventualmente legato a noia. La comparsa di un verme nelle feci ha permesso di comprendere la vera causa di quel comportamento: i vermi provocano un intenso prurito soprattutto nella zona anale e Gretuccia si era persino ferita mordicchiandosi la schiena nel punto di chiusura del pannolino per cercare di eliminare il prurito. Un'iniezione di vermifugo ha risolto il problema in meno di un'ora: Gretuccia non si mordicchia e non si toglie più il pannolino e le feritine alla schiena sono perfettamente guarite!

FOTO: Greta di questo blog amicidigreta
lunedì, 23 giugno 2008
Befanella Fata
una gatta col pannolino
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Dolce, dolcissima Befanella (allo zucchero!)
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ParolaDiBirillo
Fata è proprio una "befana"!
Tempo fa era risultata allergica a una delle migliori marche di pannolini in commercio: pancino spellato fino a sanguinare!
Ora invece le mucose erano chiare, molto chiare, troppo chiare! Dopo un paio di giorni quello che è stato chiaro a mamma è che doveva portarla d'urgenza dal veterinario: piagotta da decubito! da eccessiva umidità! altra diversa allergia al pannolino, anche questo di marca...
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Soluzione 1 - per i pannolini di cui mamma aveva fatto scorta dopo averli provati con successo (l'allergia è saltata fuori dopo, se no Fata che razza di "befana" sarebbe???!!!) abbiamo trovato un nuovo utilizzatore
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Soluzione 2 - per far guarire la befanella mamma l'ha lasciata il maggior tempo possibile senza pannolino (tentando di limitare i danni con traversine sul divano e sul mio tappeto preferito e lavaggi extra del pavimento "lumacato") e quando le metteva il pannolino... ci metteva LO ZUCCHERO! Sì, proprio quello che si mette nel caffè: E' UN OTTIMO DISINFETTANTE E CICATRIZZANTE.
A mamma lo ha consigliato la Gnagna, ossia Diana, la setterina paralizzata che aveva spaventose piagotte prima di essere adottata e di indossare pannolino notturno e carrello diurno. Ma anche i veterinari hanno confermato la validità del metodo.
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Quindi ora Fata è dolcissima!
(speriamo continui a esserlo anche senza zucchero, ora che è quasi guarita...)

scritto da: amicidigreta alle ore 12:18 | link | commenti
categorie: diario, consigli, fata gatta2zampe
 

www.webgif.com
il diario di Befanella Fata, gatta2zampe, sul blog amicidigreta
venerdì, 20 giugno 2008
Come vivere felici
con un cane disabile
da http://www.oscardog.it/vademecum_cani.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza
CONSIGLI GENERALI
Il cane di norma non percepisce la disabilità cosi come la intendiamo noi, il cane non si sente 'diverso' ma solo incapace di svolgere le sue abituali funzioni (mangiare, cacciare, fare i bisogni, annusare...) se quindi quest'ultime gli possono essere garantite da un ausilio che gli permetta di muoversi autonomamente, scoprirete che il cane vivrà sereno la sua condizione.
Spesso alla paraplegia si arriva per una malattia, per un intervento, oppure per un improvviso trauma, in quest'ultimo caso tutta la nostra vita sarà stravolta e non ci potrà essere alcuna preparazione psicologica all'evento. Negli altri casi si può intanto prevedere cosa può succedere magari predisponendo uno spazio adeguato ai suoi spostamenti, un ausilio adatto da potergli prendere in tempo e una 'nostra' preparazione mentale.
CARRELLO
Barone su un carrello K9CartsIl carrellino è il punto principale di questa situazione soprattutto quando un trauma improvviso toglie completamente l'autonomia al movimento.
Possiamo dire che un carrellino lo si può anche costruire, se si ha un po' di inventiva, manualità, volontà e tempo. Si trovano tante foto e anche alcuni progetti dettagliati, importante è che il materiale sia rapportato al peso e alle dimensioni del cane e adatto alle dimensioni/forma del corpo del vostro cane di cui dovrete prendere accurate misure (giro vita e giro torace, altezza da terra, lunghezza del corpo...). Indubbiamente è più facile la costruzione di un carrello per un cane di piccola taglia rispetto ai cani grandi, perché i materiali devono essere rapportati al peso del cane che rischierebbe, soprattutto se giovane e vivace, di capovolgersi spesso se il tutto non e' costruito proprio a regola d'arte!
Cioby sul carrello costruito dal proprietario
Alcuni carrellini (tipo dogmobile [UK]) permettono al cane di fare il seduto così da riposarsi un po', ma bisogna fare attenzione ai carrelli che, come questo, costringono le zampe piegate sotto il corpo, all'interno dell'imbraco: alla lunga provocano delle contrazioni dei muscoli che diventano dolorosissime e difficili da far andar via. Nel caso di un carrello già realizzato in questo modo, sarà sufficiente fare due buchi nei punti in corrispondenza delle zampe, per farle scendere giù, magari appoggiandole alla barretta metallica che collega le due ruote.
Importante: il carrello va tolto quando il cane non è sotto controllo umano! Possono succedere tante cose se il cane è solo sul carrello (capovolgersi, rimanere impigliati, ecc.) e questo potrebbe compromettere la sua voglia di "indossarlo" ancora, oltre al pericolo di farsi male. Quindi nei momenti in cui il cane rimane solo, e naturalmente quando riposa, il carrellino va tolto. Quando lo "indossa" dovete predisporre uno spazio per permettergli di muoversi, con meno scossoni possibili, senza cambi repentini di pendenza o spigoli vivi e ostacoli vicini, tuttavia il tipo di terreno più adatto sul quale muoversi è anche dovuto al tipo di ruote di cui è dotato il carrello: certe "ruotone" di alcuni carrelli consentono anche passeggiate in campagna e corse sulla sabbia e un po' in acqua.
FOTO sopra: Barone
FOTO sotto: Cioby
le loro storie su: http://www.oscardog.it/storie.htm
giovedì, 19 giugno 2008
Come vivere felici
con un gatto disabile
da http://www.oscardog.it/vademecum_gatti.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza CONSIGLI PRATICI
GretaSicuramente il consiglio principale è di non preoccuparsi. Anche Barbara quando ha adottato Greta, la micina ritratta nella foto accanto, temeva si potesse fare male o la situazione potesse diventare difficile da gestire, invece Greta vive praticamente come tutti gli altri gatti di casa, si muove tranquillamente, sale e scende da sedie, divani e letti senza problemi e, da quando non è più in gabbia, non ha più problemi di irritazioni varie.
La qualità di vita di un gatto paralizzato può sorprendentemente essere al di sopra di quanto noi umani non possiamo pensare. Leo di Lisa ha subito un incidente che lo ha paralizzato: in quell'occasione il suo veterinario assicura che Leo non si chiederà mai perché prima saltava ed ora non ci riesce più, l'unico pensiero di Leo sarà di trovare un sistema per ottenere ciò che vuole! Spiega a Lisa che una delle straordinarie doti dei gatti è la capacità di adattarsi al meglio alle situazioni: "Se volete sopprimerlo io lo sopprimo, ma ricordatevi che il problema è vostro e non suo!". E Leo che ha vissuto felice 11 anni, Greta, Gretuccia e tanti altri lo testimoniano!
L'importante è non spaventarsi: i primi giorni sono un po' tragici anche perchè si è inesperti e il gatto è spaventato o comunque non abituato, con il tempo la situazione migliora e possiamo assicurarvi che sono necessari solo pochi minuti al giorno per tenere pulita Greta, lei è tranquilla, piena di vita, gioca con l'altro gatto sfortunatello senza un occhio e a vederla non sembra davvero un gatto handicappato. E così Leo, che era un incubo per le lucertole e i passerotti ed era indiscutibilmente il leader della famiglia felina. E Gretuccia, che ha il suo bel daffare a giocare col micino coetaneo di cui è amicissima, a far scappare inseguendola la vecchia micia 13enne a cui manca un occhio e a tenere a bada i coniglietti di casa. E così tanti altri.

PANNOLINO
LeoGreta, Gretuccia e Leo sono incontinenti quindi il pannolino serve più che altro per questo problema, è però sicuramente anche una buona imbottitura per evitare che trascinando la parte posteriore possano farsi male.
Non sappiamo se in caso di gatti non incontinenti il pannolino possa dar loro fastidio e possano quindi cercare di toglierselo per utilizzare la cassettina/lettiera, è probabile comunque che dopo qualche tentativo desistano e il problema si risolva con l'abitudine.
Ci sono diversi metodi per mettere il pannolino, a seconda di come ci si trova più comodi e del grado di paralisi del gatto.
Barbara per Greta fa solo un buco quasi al fondo della parte anteriore per bambini (e posteriore per gatti) - quella con i disegni - con delle forbici abbastanza appuntite, poi allarga un po' il buco infilandoci un dito o ritagliando con le forbici, infila la coda nel buco, passa una parte sotto il sedere di Greta, la recupera da sotto la pancia e attacca i laccetti sulla schiena, così non deve usare nastro e il pannolino si posiziona abbastanza bene.
Anche Lisa faceva un buco per la coda però poi fissava con un po' di scotch la posizione della "cintura".
Gretuccia di Renata invece ha la coda sensibile e infilando il pannolino facendo solo un buco si lamenta per il contropelo. Perciò Renata lo taglia longitudinalmente nella parte che diventerà quella posteriore fino a circa tre quarti della lunghezza della metà posteriore, poi ritaglia un triangolino col vertice che parte dal taglio che ha fatto e colla base verso il centro del pannolino, lasciando circa 1,5-2 cm di distanza dal centro. Poi chiude tutti i tagli con del nastro adesivo di carta (quello di copertura per pitturare i muri) alto 1 cm. La chiusura dei tagli con il nastro adesivo è necessaria per non far uscire il fluff e i granuletti di materiale assorbente che altrimenti finirebbero per appiccicarsi al pelo, assorbendo la pipì ed assumendo la consistenza di piccole palline di gel. Fa poi sedere Gretuccia sul pannolino, ricongiunge i lati del taglio sulla schiena con due pezzetti di nastro adesivo di carta alto 3 o 4 cm (tiene meglio) lasciando passare il codino nel buco a forma di triangolo. Chiude il pannolino attorno alla vita un po' stretto con i laccetti appositi e voilà... Renata poi ha provato a usare come parte posteriore quella bianca o quella coi disegnini e, contrariamente a Barbara, si trova più comoda mettendo dietro la parte bianca, cioè quella che per i bambini sarebbe la parte posteriore, ma è solo una questione di abitudine. Basta fare un po' di prove e vedere come ci si trova più comodi.

FOTO sopra: Greta di www.gatti2zampe.net
FOTO sotto: Leo di Lisa

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mercoledì, 11 giugno 2008
Ausili per
animali disabili
QUALI SONO E DOVE ACQUISTARLI
Patrizia, la splendida mamma di Speedy e Cleo e... (ma ce lo dirà fra qualche giorno...) ci scrive:
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ciao
Ti segnalo che gli organizzatori degli IMPRENDIBILI hanno la rivendita dei carrellini della Doggon (USA). Sarebbe bello inserirlo sul sito visto che spesso la gente non sà dove rivolgersi per trovarli ;)

 
Doggon Wheels - Turning Disability into PETABILITY!Molte persone pensano che gli animali siano solo un insieme di stimoli ed azioni dettate dall'istinto, che senza un corpo perfettamente integro farli vivere significhi infliggere loro una violenza inutile.A volte, l'impegno gravoso di assistere un animale disabile porta a scegliere la via più breve. Ma se pensiamo ad un animale come ad un essere vivente, che merita tutta la nostra forza per lottare per lui, allora impariamo a leggere sui loro occhi la voglia di vivere, la speranza, la voglia di correre, di sentire gli odori, di non mollare anche se si è diversi.
Conoscendo quella forza che viene dai loro occhi perduti, siamo andati a ricercare un prodotto che desse, a chi non si riesce a reggersi sulle zampe, la possibilità di sentire ancora l'aria sul muso, l'acqua sulle zampe, l'erba alta che lambisce i fianchi, la neve che scrocchia sotto i polpastrelli…e ci siamo imbattuti in molto di più: prodotti che non servono solo ai cani, ma anche ai gatti, ai conigli…. una capretta ha corso su queste ruote, anche un ratto ne ha giovato un giorno!
Doggon WheelsAbbiamo voluto portare i prodotti Doggon in Italia, affinché chi decide di non mollare possa avere una possibilità in più.
In nostro numero 1 è stato indossato da Havana, pastore tedesco femmina di 13 anni, ospite del canile di Mariano Comense.
Abbiamo deciso di donarlo a lei perché tutti si rendessero conto che un cane, anche se anziano o malato, sulle rotelle può correre nei campi, nei boschi, nella neve, può vivere, può vivere ancora.

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