martedì 6 dicembre 2011

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martedì, 25 ottobre 2011
Allevamento di ricci orfani e lattanti


Allevamento di ricci orfani e lattanti


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http://www.wwf.lecco.it/Documenti/soccorso_ricci.pdf

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lunedì, 24 ottobre 2011
Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?


http://larcobalenodipatty.splinder.com/
sabato, 22 ottobre 2011
commenti (1)


Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?



Fonte: http://www.lipumilano.it/proavibus/inverno

gli uccelli e l'inverno
Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?
Il gelo stringe tutto in una morsa e per gli uccelli che non migrano altrove trovare il cibo diventa ogni giorno una scommessa. Così anche le specie più elusive vengono in città, sperando di trovare un po’ di tepore e di briciole.

Proprio per aiutarli nella maniera più corretta la Sezione LIPU di Milano organizza “Cucinare per le cince”, un seminario pratico in cui si insegna come preparare palle di grasso, collane di arachidi e quant’altro serva ad aiutare - ed attirare - gli uccelli d’inverno.

Chi ha "perso" l'ultima edizione di "cucinare per le cince" (18 dicembre 2010) può scrivere a mailto:milano%40lipu.it per chiedere maggiori informazioni e per ricevere una piccola guida pratica in pdf.



Domande e risposte: quando, come, dove... alimentare gli uccelli durante l'inverno, leggete qui.
È corretto alimentare gli uccelli durante l’inverno?



Un foraggiamento moderato non costituisce alcun problema, anzi, permette agli uccelli di godere di un habitat variato e sano. Le casette e le vaschette di cibo costituiscono inoltre una buona opportunità di osservare gli uccelli da vicino e di vivere esperienze emozionanti.




Qual è il periodo più appropriato per alimentare gli uccelli?

Il foraggiamento costituisce un valido aiuto in caso di pioggia gelata e quando il terreno è ricoperto di neve da lungo tempo.

Il momento in cui il cibo dovrebbe essere più abbondante è il mattino poiché gli uccelli, dopo una lunga notte, sono molto affamati. Anche di sera il cibo è molto apprezzato dagli uccelli, che fanno il pieno di energia in vista della prossima nottata.




Quali sono gli alimenti adatti per gli uccelli?


In generale gli alimenti devono essere naturali, non salati né elaborati ed inoltre privi di additivi chimici. Il pane non è quindi indicato. Gli uccelli si dividono riguardo al cibo in due categorie: i granivori e gli insettivori.

I primi sono mangiatori di semi (uccelli con un becco spesso e robusto, per esempio fringuelli, passeri e zigoli). Teniamo conto che miscele contenenti per lo più grani di frumento vengono mangiate quasi esclusivamente da piccioni e passeri. È pertanto meglio utilizzare miscele composte soprattutto da semi di girasole e di canapa. I semi di girasole scuri hanno un guscio più morbido e possono essere aperti meglio. D’altra parte i granivori non disdegnano nemmeno gli alimenti adatti agli uccelli indicati qui sotto.

I secondi sono mangiatori di insetti e di alimenti teneri, come piccoli semi (uccelli con becco sottile e appuntito). Solo poche specie - fra di esse i merli, i pettirossi e gli storni - sono visitatori abituali dei luoghi di foraggiamento creati nei giardini. Questi uccelli si cibano anche di fiocchi d’avena, uvetta, frutta (anche già parzialmente marcia), noci e nocciole parzialmente sgusciate e grasso.

Gli uccelli migratori non fanno invece quasi nessun uso degli alimenti messi loro a disposizione. Può comunque succedere che in primavera, in presenza di neve, abbiano difficoltà a trovare cibo. In queste situazioni è utile scoprire i sili di compostaggio e i mucchi di letame, liberare dalla neve il terreno sottostante alberi e cespugli e cospargerlo di fiocchi d’avena, uvetta e pezzi di mela.


Qual è la tecnica migliore di foraggiamento?


Gli alimenti vanno presentati al riparo da acqua, neve e ghiaccio in apposite casette, in sacchetti o (nel caso del grasso) sotto forma di palline o anelli.
Nelle vicinanze della casetta contenente gli alimenti dovrebbero esserci alberi o cespugli utilizzabili come luoghi di rifugio.

In un perimetro di 2 m attorno all'area di foraggiamento non dovrebbe invece trovarsi nulla per impedire a gatti e ad altri predatori di tendere degli agguati agli uccelli.

L’allestimento di luoghi di foraggiamento può favorire il contagio di malattie infettive, quali la salmonellosi, un'infezione batterica intestinale dagli esiti mortali. È dunque importante evitare che il cibo venga contaminato. Per fare ciò bisogna impedire agli uccelli di sedersi sugli alimenti. Nel caso si notassero contaminazioni si consiglia di lavare il tutto con acqua bollente. Uccelli morti trovati all’interno della casetta vanno subito eliminati e la casetta disinfettata. Il foraggiamento può essere ripreso dopo 2-3 giorni.

E l’acqua?

Gli uccelli per dissetarsi necessitano di fonti d’acqua e amano bagnarsi anche in inverno. Una vasca contenente acqua costituisce però purtroppo un veicolo di malattie. Se si decide di metterne una a disposizione degli uccelli è pertanto necessario osservare severe norme igieniche e cambiare l’acqua almeno una volta al giorno. Il meglio sarebbe installare vasche con acqua corrente. Collocare le vasche sempre lontano dalla portata dei gatti!
fonte parte dei testi: vogelwarte.ch

Mangiatoie e dintorni

Molte associazioni ambientaliste hanno tra le loro disponibilità vari tipi di mangiatoie per uccelli, fatte di plastica o di legno, a tramoggia o no, da attaccare a un muro o da appendere a una travatura o a un ramo d’albero. Il successo di una mangiatoia è quasi esclusivamente invernale. Arrivata la bella stagione i nostri ospiti alati avranno roba fresca da mangiare.
Le mangiatoie a tramoggia dovrebbero servire a scoraggiare incursioni da parte di scoiattoli o altri animali, ma non sempre questo risultato è assicurato. Le mangiatoie possono essere collocate ovunque, sia in campagna sia in città. Quello di cui soprattutto preoccuparsi è la solidità dell’attacco di una mangiatoia. Specialmente quelle sospese possono essere abbattute dal vento se non fissate adeguatamente. Dove ci sia presenza di gatti è opportuno che nella messa in opera della mangiatoia si tenga conto di questo pericolo. Soprattutto in Svizzera potrete vedere mangiatoie di tutti i tipi e qualità, semplici e complicate, piccole e grandi. Questo corrisponde la gusto di ciascuno. Ma per gli uccelli la mangiatoia risponde ad altre esigenze. La mangiatoia migliore è probabilmente quella consistente in una tavoletta provvista di tetto e di margini che evitino la caduta degli approvvigionamenti.
La scelta dei cibi con cui rifornire una mangiatoia è abbastanza vasta. Noci di tutti i tipi, nocciole, arachidi, biscotti grassi fette di panettone, di pandoro, colomba e pandolce, frollini, pezzetti di crosta di formaggio di lardo, prosciutto, pancetta (o, se fa molto freddo, di burro e/o burro di arachidi), semi di girasole. Le granaglie, che andrebbero bene per uccelli frugivori come per esempio fringuelli o peppole, attirano però soprattutto piccioni e passeri, di cui non vi libererete più e che scacciano gli altri uccellini. A voi la scelta. Nei supermercati e nei negozi specializzati si trovano anche sacchetti pronti di sementi. Preferite quelle per uccelli insettivori. Vi si trovano anche pallottole di semi impastati nel grasso: avranno un successo clamoroso.
La mangiatoia non deve essere per forza un manufatto. Ci si può servire di una corteccia d’albero naturalmente concava, dell’incavo di un tronco o di un ramo (spesso il picchio incastona una ciliegia o una nocciola in una rintranza del tronco per mangiarla più comodamente), o disporre, in assenza di predatori, il cibo sul terreno. Se un merlo gradisce per esempio una mela, potrà lasciarci solo l’involucro della pelle e il torsolo: E forse, se ha gradito la qualità del frutto, e se dimenticheremo di metterne un altro, ci sveglierà la mattina dopo con acute proteste. Una mangiatoia si può creare anche dove abbiamo osservato che un uccello si ferma per abitudine. Questi posatoi sono ottimi per pasturare con i nostri avanzi o con un frutto che abbiamo scartato. Negli spazi aperti può succedere che anche qualche altro animale si accorga dell’offerta di cibo e si serva senza complimenti.
Gli alberi da frutto sono un eccellente campo di osservazione per conoscere preferenze e varietà di uccelli di cui tra l’altro non avremmo mai sospettato la presenza nelle vicinanze di casa nostra. Un albero da frutto fondamentale per sfamare molti tipi di uccelli tra autunno e inverno è il caco, a patto che si abbia la gentilezza di lasciare un po’ di frutti sull’albero. L’inverno infatti è un terribile nemico. Il freddo e la fame fanno strage soprattutto se la neve ricopre il terreno.
Anche d’estate gli alberi da frutto hanno successo, soprattutto in zone aride o con scarsezza di approvvigionamento d’acqua.Infine la vicinanza alla presenza umana fa sì che non solo gli uccelli ma anche i mammiferi e altri animali approfittino dell’abbondanza e degli sprechi delle nostre mense. Avete un giardino, un terrazzo, un balcone anche piccolo o anche solo un davanzale? Provate. Se l’inverno è stato rigido avrete dato una mano alla sopravvivenza di deliziose creature alate.
La LIPU ha in catalogo vari tipi di mangiatoie a disposizione di chi vorrà approvvigionarsene. www.lipu.it - Emporio LIPU
testo S. Prota



UN GIARDINO PER GLI UCCELLINI




un'altro sito interessante, clicca sul link qui sotto.





Fonte: http://www.trafioriepiante.it/Infogardening/giardino/GiardinoUccellini.htm



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venerdì, 21 ottobre 2011
cAGENDAri 2012, con foto, racconti, aneddoti, storie ed utilità sul recente RADUNO AN.DI. (ANimali DIsabili) e Code Felici


Progetto
*** PICCOLE CUCCE ***
a cura dei Volontari di Lucca

http://www.piccolecucce.it/

cAGENDAri 2012, con foto, racconti, aneddoti, storie ed utilità sul recente RADUNO AN.DI. (ANimali DIsabili) e Code Felici

Sono disponibili i nostri cAGENDAri 2012, con foto, racconti, aneddoti, storie ed utilità sul recente RADUNO AN.DI. e Code Felici svoltosi in Aprile a Borgo a Mozzano.
La pubblicazione, che conta 30 pagine (anzichè 23), riporta scatti e primi piani di molti cani che hanno partecipato alla nostra festa, disabili e non, ed una menzione particolare al progetto IO RISPETTO realizzato in collaborazione con gli enti in diverse scuole della Mediavalle.
A chiusura del calendario anche 3 tra i disegni più 'fotogenici' della mostra.
Se avete partecipato alla festa, se volete sostenere i nostri progetti, se il vostro bambino è stato protagonista del progetto, se volete leggere le nostre storie, allora PRENOTATE una o più copie del cAGENDArio PiccoleCucce 2012, con un'offerta di 8,50 euro a copia ve lo spediremo a casa.
Basta scrivere una e.mail a piccolecucce@yahoo.it specificando numero di copie e indirizzo completo di spedizione, l'offerta si può versare direttamente sul nostro c/c postale 72909740 'Progetto PiccoleCucce' IBAN IT 40 O 07601 13700 000072909740.
L'iniziativa in Aprile e la realizzazione del cAGENDArio 2012 sono state realizzate con il preziozo contributo della FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA
GRAZIE
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venerdì, 21 ottobre 2011
LIBRI CONSIGLIATI DA PAOLA, EDUCATRICE CINOFILA - 'LA COMUNICAZIONE DEL CANE'




http://www.insiemealcane.it/letture_14.html

LIBRI CONSIGLIATI DA PAOLA, EDUCATRICE CINOFILA


"LA COMUNICAZIONE DEL CANE"
Alexa Capra e Daniele Robotti

I cani sono più di animali domestici, sono nostri compagni di viaggio. I segnali e i comportamenti sociali di un cane sono gli stessi quando....

continua a leggere al LINK

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mercoledì, 19 ottobre 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Piccola grande creatura - Cucciola deforme (per sindrome cucciolo nuotatore) salvata e riabilitata


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/10/10/cucciola-deforme-salvata-e-riabilitata.html
19/10/2011
Cucciola deforme salvata e riabilitata


Piccola grande creatura




Una cucciola di pittbull nata deforme è stata salvata da morte certa e cammina di nuovo.

La piccola Harper è stata letteralmente strappata dalle mani di un uomo che l'aveva messa in un sacchetto per la spazzatura e la stava buttando in un cassonetto vicino a un supermercato di Sanford, in Florida.



La piccola era così storpia che non era in grado né di reggersi in piedi né di sollevare la testa.

La donna ha attirato l'attenzione di due agenti che erano nel marciapiede di fronte e ha raccontato l'accaduto, poi ha preso il sacchetto e l'ha portato in un rifugio per cani.



Purtroppo sia i veterinari che i gestori della struttura hanno detto che per Harper non c'erano speranze e che sarebbe stato meglio abbatterla.

Ma Erica Daniel, una delle impiegate del rifugio, è intervenuta e ha deciso di portarsela a casa per dedicarle almeno qualche ora di amore e attenzione.



La cucciola aveva quella che viene comunemente chiamata sindrome del cucciolo nuotatore e la maggior parte dei cani che ne sono affetti non sopravvive.

La malattia costringe i piccoli a giacere sul petto con le zampe perennemente divaricate, come se fossero delle rane che nuotano. E più rimangono in quella posizione e meno possono muoversi.



Una volta a casa, Erica ha cominciato a massaggiare le zampe di Harper, cercando di darle sollievo e farle sentire il suo affetto e dopo qualche ora la piccola ha sollevato la testa e ha cominciato ad annusare l'aria.

Gli arti sembravano meno rigidi tanto che la cucciola tentava di sollevarsi e, visto che non ci riusciva, si trascinava sul pavimento per spostarsi.



Convinta che Harper fosse determinata a vivere, la donna ha deciso di darle un'opportunità: ha cancellato tutti gli impegni del giorno successivo e l'ha portata alla clinica veterinaria dell'Università della Florida.



Dopo una quantità infinita di esami che hanno messo in luce che gli organi interni di Harper funzionavano bene e che sia il cuore e il cervello erano in buone condizioni, i medici hanno deciso di tentare il recupero.

I risultati sono stati strabilianti e immediati, e anche la solidarietà delle strutture veterinarie: l'Hip Dog Canine Hydrotherapy & Fitness ha regalato alla piccola le sedute di idroterapia e i massaggi per la riabilitazione.



Harper ha risposto così bene ai trattamenti che adesso non solo cammina, ma corre. Ha cominciato sull'erba, poi sui tappeti e infine sul cemento. Non può ancora farlo sul legno o sulle piastrelle ma è sulla buona strada.

Bev McCartt, una terapista dell'Hip Dog ha dichiarato:"La sua collaborazione e determinazione sono state fondamentali durante la terapia. Aveva voglia di vivere e di guarire, non si è mai tirata indietro e ha una tempra forte".



Harper, che adesso ha 11 settimane, è tornata a casa di Erica e trascorre le sue giornate giocando con gli altri sette cani della sua salvatrice che la riempie di amore e coccole.

"Tra circa un mese sarà in grado di camminare e correre ovunque e potrebbe essere data in adozione. Ma, in tutta onestà, non ho nessuna intenzione di separarmi da lei.



Aveva il mondo contro, ma è una combattente. E' un dono del cielo. E' una grande cretura" ha concluso la donna.



Fonte: Daily Mail

Foto: Dolly's Foundation e Flying Fur Pet Photography

http://www.youtube.com/watch?v=xH6xeeYx2_w

Meet little Harper, the beloved handicapped puppy.





http://youtu.be/l-ScqWC5F-w

Puppy Harper!






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lunedì, 17 ottobre 2011
Pannolini lavabili in commercio per cani (e gatti) incontinenti


Pannolini lavabili in commercio per cani (e gatti) incontinenti

http://www.universoecologico.it/Pannolini-Lavabili/Pannolini-Lavabili-per-cani.htm


PANNOLINI LAVABILI per CANI

Pooch Pads ®

Pooch Pants è un pannolino lavabile innovativo per cani!









E' un AIO ovvero la parte assorbente è già cucita insieme alla mutandina. Non ci sono assorbenti da aggiungere.





Si lava tranquillamente in lavatrice minimo 45°.

(E garantito per 300 lavaggi).









Se hai bisogno di lavarli insieme ad altre cose, mettili prima in ammollo in acqua fredda, o fai un risciacquo in lavatrice sempre con acqua fredda.





La parte esterna impermeabile è in poliuretano laminato, mentre la parte interna a contatto con il cane, un morbidissimo tessuto di micropile. La parte assorbente è in microfibra e contiene un agente antibatterico per controllare gli odori.







Disponibile in 7 taglie per garantire una vestibilità ottimale per ogni cane.

Chiusura con il velcro.



Per scegliere il pannolino giusto per il Tuo cane considera principalmente la circonferenza.




Taglia Peso Circonferenza Vita/Coda

XXS fino 2Kg 17/25cm 10 cm
XS da 2 a 3Kg 25/33cm 15cm
S da 3,5 a 6Kg 33/48cm 20cm
M da 6,5 a 14,5Kg 45/63cm 24cm
L da 15 a 25Kg 50/69cm 28cm
XL da 22 a 40Kg 64/86cm 35cm
XXL da 40 a 60Kg 80/92cm 39cm





FASCIA PER I MASCHI

Circonferenza Vita/Pancia


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30/38cm


M

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mercoledì, 12 ottobre 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Un pigiama non basta (aiutiamo Bo!) - Un cucciolo con una grave malattia della pelle indossa un pigiama


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/10/07/un-cucciolo-con-una-grave-malattia-della-pelle-indossa-un-pi.html
11/10/2011
Un cucciolo con una grave malattia della pelle indossa un pigiama


Un pigiama non basta (aiutiamo Bo!)


Un cucciolo di appena cinque mesi gravemente malato è stato salvato dall'eutanasia e adesso si sta riprendendo grazie all'aiuto di un pigiama protettivo.



Mr Bojangles ha rogna rossa, una dolorosa e critica malattia della pelle, e doveva essere abbattuto la scorsa settimana. Il piccolo meticcio, che non è mai stato curato, si era grattato e morso così tanto da infliggersi in tutto il corpo profonde ferite che si erano infettate.

L'Impawtant Pups Rescue, una piccola ma attivissima organizzazione che salva e recupera cuccioli, è intervenuta in tempo e ha evitato che Mr Bojangles fosse eliminato.

Il cucciolo si trovava in un canile del Cambridgeshire, in Inghilterra, quando Emma Nicholson, la responsabile di Impawtant Pups Rescue, è stata contattata perché lo salvasse.



"Siamo andati a prenderlo immediatamente, e appena in tempo, e abbiamo cominciato a curarlo. Gli abbiamo medicato le ferite, dato i farmaci per combattere la malattia ma soprattutto gli abbiamo fatto indossare dei pigiami che eviteranno che si ferisca di nuovo" ha dichiarao la donna.

"Bo è affettuoso, va d'accordo con tutti gli altri cani e si fa rispettare. Adora le coccole e i biscotti allo zenzero".

Mr Bo, il diminuitivo del suo lungo nome, è stato salvato e si riprenderà ma Emma ha bisogno di donazioni per sostenere le sue cure, e quelle degli altri sfortunati pelosetti, che sono costose e a lungo termine.



Per raccogliere fondi per le medicine di Bo e degli altri cuccioli ha anche creato una pagina su Facebook. Chi volesse saperne di più e fare una donazione può andare su www.facebook.com/impawtantpups.



Fonte: Daily Mail
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venerdì, 07 ottobre 2011
LE NECESSITÀ DEL GATTO ANZIANO


http://www.marcodevincentis.it/air/old_cat.htm

LE NECESSITÀ DEL GATTO ANZIANO


Quanto è anziano il mio gatto?
L'età che avanza non è una malattia
Cosa succede quando il mio gatto invecchia?
Il mio gatto è malato o è solo anziano?
Come posso aiutare a mantenere il mio gatto anziano in salute?
Spazzolare tutti i giorni
Nutrizione adeguata
Esercizio
Riduzione dello stress
In generale
Ruolo del veterinario

Preparato dal Cornell Feline Health Center, Cornell University, Ithaca N.Y. Traduzione ed adattamento di Enrico Cessi

Tratto liberamente da http://www.ambulatorio-veterinario.it/



leggi tutto al link: http://www.marcodevincentis.it/air/old_cat.htm
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venerdì, 07 ottobre 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Freddo frac - Pinguino inglese terrorizzato dall'acqua


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/02/16/pinguino-inglese-terrorizzato-dall-acqua.html
18/02/2009
Pinguino inglese terrorizzato dall'acqua


Freddo frac

Un pinguino è diventato l'attrazione principale del Blackbrook Zoological Park di Leeke nello Staffordshire, in Inghilterra, perché non ama l'acqua.





Kentucky rimane da solo su una roccia, mentre gli altri 23 pinguini sguazzano nella piscina.

I gestori dello zoo sostengono che il suo piumaggio non sia abbastanza folto per proteggerlo dall'acqua ghiacciata.

L'addestratore di animali Adam Stevenson ha dichiarato: "Era il più piccolo della cucciolata e ha seri problemi con le penne, ne perde tante e di continuo.



Per questo sente più freddo dei suoi amici. L'acqua per lui ha una temperatuta troppo bassa, e trascorre il suo tempo appollaiato su una roccia, guardandosi intorno con lo sguardo triste.

Lo staff dello zoo costringe Kentucky a entrare in acqua due volte al giorno, per mantenere le penne pulite. Ma subito dopo il bagno, il pinguino viene tamponato con asciugamani appena tiepidi.


Fonte: The Sun

Foto: Nick Wilkinson
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venerdì, 07 ottobre 2011
Le principali patologie delle tartarughe


http://www.tartarughe.info/patologie.htm

Le principali patologie delle tartarugheMOM (malattia ossea metabolica)
piramidalizzazione
gotta
ipovitaminosi A
congiuntivite
SCUD (setticemia)
micosi
rinite e polmonite
ascesso auricolare
parassitosi cutanea
parassitosi interna
gastroenteriti
stomatiti
costipazione gastrointestinale
distocia
ritenzione degli scuti
herpes virus
prolasso della cloaca
insufficienza renale
lesioni cutanee
rimozione di un tumore su Trachemys scripta elegans




guarda le foto e leggi tutto al LINK: http://www.tartarughe.info/patologie.htm
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