mercoledì 14 dicembre 2011

Il mondo di Diana Rex e Venerdi - Perchè è arrivata Diana... ovvero storia di 2 giovani che si confrontano con un cane disabile

Il mondo di Diana
(ora al Ponte dell'Arcobaleno)
e di Rex e Venerdì  
Perchè è arrivata Diana... ovvero la storia di due giovani che si confrontano con un cane disabile

 Leggete dal blog di Mami e Papi di Diana....

http://larcobalenodipatty.blogspot.com/2011/11/i-miei-amici-pelosi.html

Storia di due giovani che si confrontano con un cane disabile.

Io, Giuliana, e Fausto siamo una coppia felicemente sposata da quasi diciassette anni. Abbiamo rispettivamente trentasei e quarantaquattro anni. Da dieci anni dedichiamo totalmente le nostre vite ai cani che adottiamo nei canili. Purtroppo bisogna anche lavorare, ma fortunatamente riusciamo ad organizzarci per non lasciarli mai soli. Nel corso di questi dieci anni meravigliosi abbiamo adottato sempre con molta consapevolezza e responsabilità dodici cani, alcuni dei quali purtroppo non ci sono più per forza maggiore, ossia la vecchiaia. Con grande soddisfazione non deleghiamo mai a nessuno i nostri impegni che ci siamo presi con loro e il fatto di non andare in ferie non è per noi una rinuncia ma un’ opportunità’ in più per dedicargli più tempo. Abbiamo sempre adottato cani bisognosi che avevano l’un per cento di possibilità di essere adottati e quell’un per cento sapevamo benissimo che eravamo noi. Ognuno di loro ha alle spalle il proprio bagaglio di tragedia ma fortunatamente per tutti loro c’e’ stato un lieto fine. Ve ne raccontiamo alcuni brevemente.


Polly è una cagnolina senza un occhio perchè lanciata fuori da un finestrino di una macchina in corsa;
Gughi, un’altra piccola cagnolina era stata abbandonata in un parco con i cuccioli in pancia in pieno inverno; 







Lila, stupenda segugina era pià morta che viva poichè era cozzata contro un treno e agonizzante sui binari era stata data per morta. Avendo il cranio sfondato aveva un enorme ematoma che le aveva annientato l’ equilibrio, l’ orientamento, l’ udito, la vista e il gusto. Chiunque persona che ora vede Lila non si accorge di nulla, come se non le fosse successo nulla in quanto ha ripreso completamente e brillantemente tutte le sue funzioni e anche esteticamente e’ come se fosse stata dal miglior chirurgo estetico. Praticamente un miracolo.

Poi e’ stata la volta di Suzanne, un bellissimo pastore tedesco di circa quattordici anni che abbiamo accolto in casa nostra poichè le avevano sparato nel muso, trapassandole con il proiettile il palato, la lingua e la gola. Fortunatamente il “signore” che ha fatto il lavoretto non ha colpito nessun punto vitale e quindi anche lei da noi si e’ ripresa in modo sorprendente e molto velocemente. L’ abbiamo sterilizzata, le abbiamo fatto togliere le filiere mammarie che erano un tumore unico e ora la stiamo curando solo per la filaria. 

Leo, un altro favoloso cane da pastore lo adottammo perché  poichè era nero e timoroso, al canile non era guardato da nessuno. Malgrado fosse giovane, non era in grado di proporsi. Era nero e timido come un calimero e ora da noi si e’ trasformato. Ha preso una quindicina di chili, e’ l’unico cane maschio tra tutte le sue femmine, proprio come in un harem e ora ce lo invidiano da quanto bello e dolce e’ diventato. E’ proprio vero che l’ amore trasforma tutto ciò che tocca! 

Altri cani sono da noi perchè non voluti da nessuno per i più svariati e assurdi motivi e poi ci sono stati i miei due angeli che ora sono in cielo ossia i miei spinoni Archer e Sem. Li abbiamo adottati ormai vecchissimi e malgrado ciò sono riusciti a regalarci tre anni della loro compagnia. Non sono stati loro ad essere fortunati ma siamo stati noi onorati della loro presenza. Sono state le creature più dolci e sagge che si possa immaginare e la loro riconoscenza continua e costante e’ stata per noi una lezione di vita impagabile che ci ha lasciato un segno indelebile. Erano sempre vissuti in canile, non conoscevano altro e quindi ce li siamo portati a casa per fargli trascorrere almeno gli ultimi loro momenti nell’ amore, dove hanno potuto riscattarsi di tutta la solitudine e la sofferenza trascorsa nei canili con i loro compagni di cella. Li abbiamo trattati come un re e una regina quali erano ed ora riposano sotto i loro aceri dove adoravano riposarsi. Dopo la perdita dei miei due adorati non ho mai pensato per un momento di non adottare più cani perchè saremmo andati contro la nostra missione, ossia dare la possibilità ai randagini di vivere in una vera casa, ma pensavo che non avremmo mai più trovato un cane che ci avrebbe dato le stesse soddisfazioni e invece…….


(il 12 Agosto 2006)
Invece quest’ estate Fausto, navigando su internet per caso o per destino capita nel sito dei cani disabili. Ed ecco la folgorazione…..Fausto scopre Diana.


Diana in clinica a Roma Novemre 2005
Senza pensarci due volte stampa subito la sua foto  e me la fa vedere dicendomi “Questa e’ Diana, e’ in una clinica a Roma e ha assolutamente bisogno di noi”. Io, attonita gli dico “ Ma e’ paralizzata e poi e’ distante da noi più di seicento chilometri”. Riguardo la foto e mi basta un secondo per innamorarmene subito. Quando si vuole una cosa a tutti i costi non esistono ostacoli. Prendiamo subito il telefono in mano e bombardiamo di telefonate gli splendidi volontari di Roma, soprattutto Simona e Rinaldo del canile di Monterotondo. Loro non ci conoscevano ma a pelle loro subito si fidano di noi. Dopo la loro telefonata di prassi per accertarsi dove sarebbe andata Diana, inizia l’ iter per andare a recuperarla. I volontari sarebbero venuti a portarcela ma noi non resistevamo: la volevamo subito. Subito perchè erano appena iniziate le nostre ferie e volevamo sfruttare tutto il tempo per abituarla a noi e per conoscere bene le sue esigenze prima di riprendere ad andare a lavorare. Eravamo impazienti e allora arrivammo ad un accordo: ci saremmo incontrati a metà strada. Evviva !!!!! Mi ricordo come fosse ieri il 12 agosto. Pioveva, anzi diluviava e partimmo alle sei del mattino per andare in contro alla nostra Diana. Eravamo preoccupati di non essere all’ altezza della situazione ma ci rendemmo subito conto che ce l’avremmo fatta. Eravamo fermamente convinti di ciò che facevamo. L’ incontro fu molto emozionante;











ricordo con piacere i favolosi volontari Rinaldo, Annalisa e Marco che con occhi lucidi ci affidarono Diana con la promessa che ci saremmo tenuti in contatto quotidianamente.
Con i loro occhi lucidi ci affidavano Diana perdendo un pezzettino del loro cuore, ma comunque felici per lei che aveva trovato finalmente una casa. Diana conosceva loro, e noi chi eravamo? Dove la stavamo portando lontano dai suoi punti di riferimento?


il lungo viaggio verso casa

una breve sosta....
l'arrivo a casa
la felicità si legge nei suoi occhi
Mi venne una stretta al cuore quando ci fecero vedere come dovevamo pulirla
(aveva un decubito enorme ormai oggi completamente guarito) e ancora di più quando vidi il suo carrellino, ma quando la vidi correre non mi sembrava vero! Aveva le zampe posteriori paralizzate ma con il suo carrellino correva libera come il vento!!!!!! Allora? Perchè considerarla diversa dagli altri cani? Ora a casa nostra e’ diventata la padrona. Ha mantenuto tutta la sua fierezza di setter inglese; mette in riga tutti gli altri cani.
E’ ruffiana in modo allucinante. E’ piena di vita, sa di essere la nostra Cocca e quindi si permette di fare tutto ciò che vuole perchè sa che glielo permettiamo. E’ deliziosa, coccolona e instancabile. E’ da due mesi che e’ in casa nostra ed e’ la cosa più bella che potesse capitarci. Molte persone pensano che un cane paralizzato soffra, che sia un cane triste, condannato e invece noi possiamo affermare per esperienza che un cane disabile a volte e’ anche più fortunato poichè più accudito e seguito. Invitiamo anche tutti voi a provare la nostra esperienza perchè vi assicuriamo che si viene a instaurare un rapporto vero con il proprio cane, che diventa un compagno ,cosi’ intimo e speciale che dal cuore sgorga passione e fa quasi male dalla gioia che ne scaturisce. E’ un’ esplosione di amore allo stato puro e di complicità. La vitalità dello spirito di un cane non e’ attenuata da una paralisi ma azzerata solo se si abbandona a se stesso. Ora, mentre sto scrivendo, Diana e’ stesa qui sul divano accanto a me con il suo muso sulla spalla e la zampa sul mio braccio. E’ così bella, morbida, setosa e controlla sempre tutto quello che faccio come io faccio con lei sia quando e’ sul carrello, sia quando senza le sue ruote di supporto riesce a scapparmi ugualmente in giardino per giocare con i suoi amici pelosi. Loro si sentono tutti uguali, sono le persone a fare la differenza. Si fanno gli agguati e lei salta come un canguro sulle sue agili ginocchia. Quando e’ sul carrello corre così forte che non riusciamo a starle dietro. Alla faccia del cane paralitico! E’ talmente vivace che abbiamo problemi di carrellini perchè giovane e incosciente com’e’ dovrebbe utilizzare dei modelli 4x4. Sale sui cordoli, sui sassi, va sulla legna, calpesta le piante, fa i buchi nel giardino poichè non si sente per niente differente a come era prima dell’ incidente . Diana e’paralizzata, io non la considero disabile ma speciale. La vedo con gli occhi dell’amore. Qui a casa nostra i cani fanno miracoli, ora Diana sta facendo ginnastica e chissà, forse per Natale…….A tutte le persone che hanno timore  o scetticismo ad avvicinarsi a un cane diciamo loro di non avere paura. Al massimo, quello che può succedere e’ di scorgere un paio di occhioni che colpiscono più di altri in modo particolare che implorano nei loro e magari possono correre il rischio di innamorarsene. E allora scopriranno che hanno voglia di portarsi a casa quel pelosotto e di prendersene cura. Ci sono tanti umani che abbandonano gli Animali ma confidiamo nelle tantissime persone che sono sensibili ai nostri beniamini. E ricordiamoci che in canile ci sono molti cani di razza; sono quelli che si acquistano in negozio a Natale e abbandonati poi ad agosto….Quindi facciamo tutti quanti un giretto al canile..c’e’ una vasta scelta per tutti i gusti ovunque. Questi cani hanno una marcia in più: hanno conosciuto la sofferenza quindi apprezzeranno di più quello che i cani più fortunati danno tutto per scontato. L’ incidente automobilistico che e’ capitato alla nostra Diana per lei non e’ stata totalmente una disgrazia. Ora ha trovato una famiglia che la adora e può con la sua testimonianza e il suo spirito aiutare tanti cagnolini che si sentono diversi. Diciamo a quelle persone che si trovano a dover convivere con un cane disabile che pensano all’ eutanasia , dico loro che a noi, Diana non e’ capitata, ma l’abbiamo addirittura scelta….Un bau a tutti da Diana.
 
BACIONI GIULY  DIANA & C.



Questo è quello che è successo 5 anni fa.....

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