martedì 20 dicembre 2011

storie dis 14

mercoledì, 15 settembre 2010
Diamond, una furettina a 3 zampe (video)
http://www.youtube.com/watch?v=tCreWB8AXMM



Diamond is a rescue from a home where she got into the box spring and one of the kids jumped on the bed, not knowing she was in there.
Gangrene set in and Dr. Mike Phelps of Coit Animal Clinic in Grand Rapids Michigan had to amputate her right front leg. She is getting around on 3 legs just fine.

Diamond è un salvataggio da una casa dove si era infilata nelle molle e uno dei ragazzi era saltato sul letto, senza sapere che lei era lì.
La cancrena è avanzata e il Dr. Mike Phelps di Coit Animal Clinic a Grand Rapids nel Michigan ha dovuto amputare la zampa anteriore destra. Lei  riesce a muoversi su tre zampe più che bene.

(Il video è stato effettuato 2 settimane dopo l'intervento)

http://www.youtube.com/watch?v=sE1EFejOIUA&feature=related


Diamond moving on her own amazingly on only 3 legs.
She's an awesome little girl, sweet as can be.
We love her very much, she gets into all sorts of trouble. I don't think anyone told her she only has three legs.
Diamond is an amazing ferret, she has no idea something is missing.  She's very happy now.
Diamond in movimento per i fatti suoi incredibilmente su solo 3 zampe.
Lei è una ragazzina impressionante, dolce come può esserlo.
La amiamo molto, lei si caccia in ogni sorta di guai. Io non credo che nessuno le abbia mai detto che ha solo tre zampe.
Diamond è una furetta sorprendente, non ha idea che qualcosa le manca. Lei è molto felice ora.

http://www.youtube.com/watch?v=K2t3mKDfFB8&feature=related


Diamond, the three legged ferret going down the stairs. Diamond, la furetta a 3 zampe mentre sta scendendo le scale.

http://www.youtube.com/watch?v=lTNwwPtHnek&feature=related


Diamond, the three legged ferret going up the stairs. Diamond, la furetta a 3 zampe mentre sta salendo le scale.

venerdì, 10 settembre 2010
LA … STELLANOVELA
PROSEGUE LA CRONACHINA
DELLA VITA CON STELLA ‘CADENTE’
.
Da quando ho deciso di tenere Stella con me,
tutti gli aspetti della mia vita hanno cominciato a illuminarsi...
.
LISA è arrivata il 21 gennaio 2010
è una bretonina come Stella e come Stella è … una stellina cadente
.
.
Raduno AN.DI? OK per Stella e Lisa!

Stella
“Non c'è niente da dire: la Toscana mi piace sempre. Quando Giovanni prepara le borse, sono subito curiosa, gli sto incollata. Non sia mai che si dimentichi e mi lasci qui! Quest'anno, ad aggiungere agitazione ad agitazione, ci ha pensato anche Lisa, agitata di suo quasi sempre, poverina.
Tralascio volentieri di parlare del viaggio, sempre molto lungo e faticoso da sopportare.


Ma quando siamo arrivate, a pomeriggio avanzato: che bello! Ho trotterellato sicura di me, verso la veranda, dome i sono sdraiata al fresco, mentre Giovanni scaricava. Lisa mi ha imitato volentieri.  Abbiamo fatto subito subito un giro nel mio prato toscano preferito, io aprivo la strada, seguita da Lisa, stanca ma fiduciosa.

Questa setterona rossa è Banshee, la padrona di casa a San Ginese!
Quando siamo saliti in camera: la solita meraviglia delle ciotole e un fresco incantevole! Dopo aver bevuto e sgranocchiato, ci siamo subito addormentate. Che sono meraviglioso! Ma la locanda è sempre accogliente e tranquilla.
Anche la notte è passata con un sonno ristoratore.
Il giorno dopo era quello del raduno. Ancora macchina! Per meno tempo, per fortuna, anche se il posto non era lo stesso delle volte precedenti, ed era più lontano.
Ma era anche più bello! Verde, prato, boschi, acqua fresca, una fontana e tanta pappa e crocche, che siamo subito andate a cercare Lisa e io.

Stella

Lisa
Quanti cani e quanti umani! Noi abbiamo trotterellato e scambiato annusate e carezze, fino a sera”.

Lisa
“Ma cosa fa Giovanni? Le borse? Dove va? Non lasciarmi qui! Capito?
Meno male... salgo in auto anche io, insieme a Stella. Guardando lei, ho imparato che in auto è meglio stare sdraiate e tranquille e così ho fatto. E ho fatto bene, perché il viaggio è stato lunghissimo e faticoso. All'arrivo, un posto tutto nuovo per me, mai visto. Ma Stella e Giovanni stavano bene ed erano contenti, quindi, anche io subito mi sono rilassata, e mi sono sdraiata sotto una bella tettoia, per vedere sia Stella che Giovanni. Siamo entrati in questa casa bella colorata e fresca e dopo aver fatto le scale … che fatica! Per me son sempre una sfida, ma sono coraggiosa … ecco una stanza bellissima, tutta per noi dove riposare, bere e mangiare.

Stella
Dopo la notte a fare la nanna, arriviamo in questo bel prato all'ombra degli alberi. Ci sono ciotole d'acqua e scatole di crocche, il mio cibo preferito!

Lisa

Ci tanti altri cani e molte persone, che mi interessano di più e da cui cerco sempre carezze, parole gentili e coccole. È la mia occasione e Giovanni è contento che io ne approfitti. Ma ci sono anche i momenti di dormire con Stella!
  Stella
Insomma, questa Lucca mi è piaciuta e a quanto pare si fa tutti gli anni. Bene, io sono pronta!”




Decido di godermi la gita, mangiando a più non posso queste crocche golose!
lunedì, 06 settembre 2010
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/08/30/un-allevatrice-cinese-alleva-un-agnello-con-due-zampe.html

03/09/2010

Un'allevatrice cinese alleva un agnello con due zampe

Bipede belante

Cui Jinxiu, una donna che possiede una fattoria nel villaggio di Dadongzhuang, nella provincia cinese di Shandong, ha salvato e sta allevando un agnellino nato con solo due zampe.

Il piccolo è venuto alla luce due mesi fa e a madre lo ha immediatamente rifiutato, impedendogli di bere il latte.

agnello_due-zampe1.jpg
"Erano in due", ha dichiarato Cui, "ma il fratello è sano. All'inizio non capivo perché la mamma allontanasse dalle mammelle uno dei due piccoli. Non mi ero resa conto che gli mancassero le zampe posteriori".

La donna e la sua famiglia pensavano che l'agnellino sarebbe morto ma hanno deciso di tentare comunque di allattarlo artificialmente.

"Il mattino dopo stava bene e già tentava di mettersi in piedi. Nei giorni successivi si sforzava di trovare l'equilibrio e di riuscire a camminare", ha aggiunto Cui.

agnello_due-zampe2.jpg
"E' stata una vera battaglia, ma lui è ostinato e coraggioso. E alla fine ce l'ha fatta! Anche se ha solo due zampe, vive normalmente come gli altri agnelli, cresce bene ed è un gran mangione.

Quando mi vede o sente la mia voce, trotterella verso di me col sedere all'aria e mi strofina la testa sui pantaloni.

E' una delle scelte più giuste che la mia famiglia e io abbiamo fatto in tutta la nostra vita. Siamo orgogliosi di lui ed è l'unico agnello che lasciamo entrare in casa, insieme ai nostri cani".



Fonte: The Mirror
giovedì, 02 settembre 2010
LA … STELLANOVELA
PROSEGUE LA CRONACHINA
DELLA VITA CON STELLA ‘CADENTE’
.
Da quando ho deciso di tenere Stella con me,
tutti gli aspetti della mia vita hanno cominciato a illuminarsi...
.
LISA è arrivata il 21 gennaio 2010
è una bretonina come Stella e come Stella è … una stellina cadente
.
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Appuntamento il 5 settembre al Raduno Animali Disabili


Per venire con noi trovate le informazioni qui:
http://www.piccolecucce.it/        e
http://www.piccolecucce.it/raduno10.html

Vi aspettiamo! 
PS: mi avete già trovata sul manifesto qui sopra? no??? cercate bene! è una foto dello scorso raduno: già perchè io sono una veterana e non intendo perdermene nemmeno uno...   ;-)))
(Se no, Valeria di Progetto PiccoleCucce come fa senza di me???!!! eh..!)

Ciaooo Il 5 settembre ci saremo anche noi al Raduno: Giovanni, Lisa e io, Stella.

24022010400 da amicidigreta.
 


mercoledì, 01 settembre 2010
http://www.youtube.com/watch?v=A7_iBm-HsMc
Basia con il carrellino: coniglio nano con le zampe posteriori paralizzate


04 agosto 2010
In seguito alla paralisi degli arti posteriori per una caduta (lussazione dell'ultima vertebra della colonna) abbiamo costruito a Basia un carrellino.. cercheremo di migliorarlo un pò ma non è facile costruirne uno.. anzi molto difficile.. probabilmente non camminerà mai più con le sue zampe postoriori però così almeno riesce a "girovagare" un pò per il giardino, e continuare a vivere la sua vita nel miglior modo possibile. Se qualcuno avesse bisogno di consigli su come "gestire" un coniglio paralizzato, non esiti a contattarmi, se l'animale non soffre non è giusto ricorrere all'eutanasia. Purtoppo ci sono cose che lei non riesce a fare da sola, ad esempio fare la pipì, quindi è necessario spremere la vescica manualmente per 2/3 volte al giorno, ed inoltre farle almeno due bagnetti per eliminare lo sporco che resta imprigionato tra le due zampe (ciecotrofo che non riesce a mangiare) e asciugatura con phon.
maualupi      -    http://www.youtube.com/watch?v=A7_iBm-HsMc
mercoledì, 01 settembre 2010
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/07/15/animale-di-gomma-rende-felice-una-tartaruga.html

26/08/2010

Animale di gomma rende felice una tartaruga

Un amore di giocattolo

Una tartaruga maschio timida e solitaria, tiranneggiata regolarmente dai compagni, ha trovato l'amore in una tartarughina di gomma.

Timmy non aveva una vita facile al Tortoise Garden sanctuary di St Austell, in
Cornovaglia, e per la paura delle angherie dei suoi simili rimaneva tutto il giorno dentro la corazza.
VIDEO
Ma le cose sono cambiate quando è arrivata Tanya, una piccola tartaruga di gomma. Timmy le porta il cibo e la coccola, strofinando la su testa contro quella della sua nuova amica.

Il direttore del Santuario, oy Bloors, ha dichiarato: "Timmy ci è stato portato tre anni fa dai padroni che dovevano trasferirisi in Nuova Zelanda. Aveva vent'anni.

Abbiamo tentato di farlo socializzare con le altre tartarughe ma non lo hanno accettato e hanno cominciato a fargli angherie e ad assalirlo.
A quel punto l'ho messo in isolamento, era pericoloso tenerlo con gli altri, ma vedevo che era triste e molto spaventato. Allora ho pensato di dargli una compagna, anche se fittizia.


tartaruga_giocattolo1.jpg

L'esperimento è riuscito e adesso Timmy è felice perché ha la compagnia di un suo simile e qualcuno di cui prendersi cura.

Timmy l'accarezza, le gira intorno e le porta le foglie di lattuga. Non va a dormire se qualcuno non prende Tanya e la porta nella sua
cuccia. Sono inseparabili".


Fonte: SWNS.COM
mercoledì, 01 settembre 2010
Gattopoli
http://www.gattopoli.it/news/palermo-il-ruggito-in-sala-operatoria.html


PALERMO - Proprio come un bambino, è arrivato davanti ai medici spaventato, sospettoso, recalcitrante. Ma invece di frigni e capricci ha lanciato un paio di ruggiti che hanno fatto tremare i condomini attorno al «Città di Palermo», l’unico ospedale veterinario della Sicilia, nella zona nuova della città. Difficile vedere un cucciolo malato dietro quei cento chili di peso, quella bocca spalancata da Metro Goldwyn Mayer, quelle zampe pronte a scattare.
Eppure Masai, un anno e una malformazione congenita all’anca che gli impediva di usare la zampa sinistra, altro non è: un leone-pischello zoppo e dolorante, lontano dalle esibizioni e dai cerchi di fuoco dei suoi compagni d’avventura al «Circo Orfei, Mamma mia», spesso accucciato e solo. E, soprattutto, destinato a stare sempre peggio.
 
Il suo medico, Marco Di Giuseppe, componente della Società italiana veterinaria per animali esotici e di innumerevoli organizzazioni scientifiche americane, lo segue da quando aveva tre mesi. E aveva lanciato a più riprese, nel grande mare dei forum online, un appello ai colleghi per trovare una via di guarigione. Ma, dalla Florida alla California, la risposta era più o meno questa: «Abbattilo, che altro vuoi fare?».
Neanche a parlarne per il proprietario di Masai, l’artista circense Roberto Caroli, che a quelle bestiole - se ne porta appresso una quindicina, fra tigri e leoni - è legato come a una truppa di figli. Così ecco l’azzardo di un intervento chirurgico che è di routine tra cani e gatti ma che - dice Di Giuseppe - «per quanto mi risulti non è mai stato realizzato su un leone, né in Italia né all’estero».
La displasia all’anca, per capirsi, significa che la coppetta che accoglie la testa del femore (l’acetabolo, per gli specialisti) è talmente appiattita e deformata da non riuscire più a tenere l’osso, che era lussato, fuori dalla sua sede naturale. Cartilagine a zero, artrosi peggio di un vecchietto, femore deformato che picchiava sull’anca, dolori atroci.
 
Esclusa la possibilità di una protesi («Neanche la più lunga, la misura 32 per cani, aveva la minima possibilità di essere giusta per la sua mole», spiega il chirurgo Giuseppe Cannizzaro), si è scelto allora di tagliargli la testa del femore, contando sul fatto che i tessuti, così traumatizzati, producano una pseudo-artrosi, cioè un tessuto fibroso che, insieme con la muscolatura, regga la zampa e sostenga un peso che, nel giro di qualche anno, arriverà anche a 250 chili.
 
Un’impresa per salvargli la vita. Cominciata con un viaggio della speranza dalla Sicilia orientale, dove il circo si esibisce in questi mesi, fino all’ospedale di Palermo. Proseguita con una sedazione a bordo del carro, con il leone a ruggire, trascinandosi dietro la gamba zoppa. Poi il trasporto del corpulento paziente davanti all’apparecchio radiografico, diventato lillipuziano, per la conferma della diagnosi. Infine l’ingresso in sala operatoria, dove a Masai non è bastato il lettino standard: c’è voluto un tavolo per appoggiargli la testa e una zampa.
 
Prima la depilazione e la disinfezione della zampa, poi l’intervento: Giuseppe Cannizzaro con il bisturi in mano, a fianco l’anestesista Maurizio Nocerino, in sala anche Di Giuseppe, una ferrista, due assistenti. Alla zampa sinistra l’apparecchio per rilevare la pressione, sul petto le pinze collegate all’elettrocardiogramma, una sonda sulla lingua per rilevare il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue, i tubi dell’anestesia nella gola con il rilevatore dell’anidride carbonica dell’aria espirata. Eccolo qua, umanizzato e fragile, il piccolo gigante. Con il suo proprietario a palpitare dietro la porta della sala operatoria.
 
Intervento tecnicamente riuscito, due ore in tutto. Ma la scommessa è sul futuro. Non soltanto per la gestione della convalescenza («Difficile - aggiunge lo specialista - convincere un leone a non leccarsi una ferita, a non strapparsi i punti, impossibile mettergli il collare elisabettiano in uso per cani e gatti»), ma soprattutto per la tenuta della zampa. Che andrà riguardata.
 
Ad aspettare Masai, nella migliore ipotesi, non c’è una vita da star ma una dignitosa esistenza protetta, anche perché la malformazione riguarda pure l’altra zampa, per ora in condizioni migliori della sinistra. «È assolutamente sconsigliabile che salti, faccia numeri ed esibizioni che possano sollecitargli l’anca - dice Cannizzaro - ma se tutto andrà bene potrà fare numero, presentarsi in pista, avere il suo posto sulla scena».
Il primo giorno di convalescenza è andato bene: niente dolore, niente febbre. Solo un problema: ha paura delle punture. Come tutti i cuccioli.

LAURA ANELLO 

la stampa

postato da: amicidigreta alle ore 14:14 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - leoni displasia anca
venerdì, 27 agosto 2010
Progetto*** PICCOLE CUCCE ***a cura dei Volontari di Lucca
http://www.piccolecucce.it/
E' confermata la data del RADUNO AN.DI. 2010
Raduno Nazionale Animali Disabili- 7° edizione -
DOMENICA 5 SETTEMBRE 2010
Un'occasione unica per conoscere tante persone e avere tante informazioni e scambi di consigli sugli animali disabili
---> DOMENICA 5 SETTEMBREradunoandi@yahoo.it-RADUNO AN.DI. e CODE FELICI-DOMENICA 5 SETTEMBRE <---

E' confermata la data del RADUNO AN.DI. 2010DOMENICA 5 SETTEMBRE 2010
Quest'anno la manifestazione si svolgerà a Borgo a Mozzano, presso il campetto 'Cukke' raggiungibile, con piccolo sentiero pedonale, dalla Lodovica (nei pressi della rotatoria, poco distante in direzione Lucca) o dall'interno del paese.
La giornata, come le scorse edizioni, avrà inizio a partire dalla mattina (intorno alle 12), con l'accoglienza dei 'radunisti' e degli aspiranti iscritti alla sfilata, ci saranno dei banchetti promozionali e cartelloni con storie ed info da leggere, si proseguirà poi nel pomeriggio (intorno alle 15) con il raduno e la sfilata meticcia amatoriale (intorno alle 16) ed infine le premiazioni (intorno alle 17.30).
Il tutto sarà ad ingresso libero, le eventuali offerte raccolte saranno destinate a sostegno di progetti sulla disabilità animale e dei casi in accoglienza in questo momento.

Info radunoandi@yahoo.it  oppure piccolecucce@yahoo.it  o 3298987608 / 3495066839 / 3493253228 / 3472420419
giovedì, 26 agosto 2010
http://www.youtube.com/watch?v=OulE0Mm20lI&NR=1
Giraffa cieca allo Zoo Taronga di Sydney


A blind giraffe at Sydney's Taronga Zoo awaits being fed a snack of carrots.
This giraffe is my favorite animal to see every time I'm in Australia. She waits for the carrots by hanging her tongue out, as she is unsure of when it is her turn to be fed.
Una giraffa cieca allo Zoo Taronga di Sydney attende di essere alimentata con una spuntino a base di carote.
Questa giraffa è il mio animale preferito da vedere ogni volta che mi trovo in Australia. Lei attende le carote protendendo fuori la lingua, visto che non è sicura di quando è il suo turno di essere nutrita.

lunedì, 23 agosto 2010
http://amiciziespeciali.splinder.com/       -INDICE-
Amicizie Speciali (online) - Storie vere di animali disabili ma FELICI



Cane Luna
di Laura


Questa è La Storia di un cane speciale.
Il Suo Nome è Luna ed è arrivata Tre Anni fa sconvolgenoci La Vita.
Un mercoledi di febbraio io e mia mamma con una nostra amica ci rechiamo al mercato per fare compere, quando chiedo alla mia amica: hai visto i cagnolini che vende quella bancarella, sembrano husky.
Lei mi risponde di no cosi tutte e tre andiamo a vedere questi  cuccioli.
Erano rimasti in due una femminuccia, la mia Luna, e il maschietto.
Il venditore ha tirato fuori prima il fratellino che ha preso in braccio una bambina e l'altra me l'ha messa in braccio a me e in quel momento mi sono messa a piangere.

Alla fine l'abbiamo portata a casa sapendo della sua specialità: un difetto congenito agli occhi già piccoli di natura, il destro con la terza palpebra che copre metà pupilla, destinata quindi a vederci molto poco e a essere molto insicura.
Fin dall'inizio si vedeva che portava la testina in avanti, sbatteva dappertutto ma noi avevamo la speranza che andasse tutto a posto, e andando avanti e vedendo più che altro ombre è riuscita a cavarsela.
Rimane il fatto che ora è un cane molto problematico per il fatto della sua insicurezza e la paura degli altri cani proprio per il fatto che ci vede poco; ancora adesso non vede spigoli dei tavoli, sedie, aspirapolveri per casa, insomma è una vita molto difficile sia per noi ma più per lei. 
Ma nonostante questo problema corre dietro alla pallina, salta quando "ci vede", e  ci vuole un bene dell'anima.
Se non era per questa sua specialità non so se ci sarebbe stata  una Luna perchè il  venditore ha detto che per colpa di questo  l'avrebbero soppressa.
E anche se tante volte è pesante gestirla noi le vogliamo tanto bene.

Al parco

link proposti dall'Autore
  - www.oscardog.it     il sito degli animali disabili


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