http://www.dallapartedelcane.it/leggende/ultimo.htm
un cane davvero speciale | |
nergio " dalla parte del cane " | . |
Elisa ama molto i cani abbandonati, ma tra questi ce n’è uno con un comportamento un po’ preoccupante Elisa, una bambina che era sempre vissuta in campagna aveva una grande passione per i cani. Ormai nel suo giardino ce ne erano almeno 6. Qualcuno andava a trovarla solo per mangiare, mentre la maggior parte alloggiava in pianta stabile fuori la sua casa. I cani erano diventati tanti, perché la bambina aveva l’abitudine di raccogliere tutti quelli che trovava abbandonati nel percorso che da casa la portava a scuola. I genitori non la rimproveravano, perché il giardino era molto grande per ospitare tanti piccoli amici, e poi, era Elisa a preoccuparsi di dar loro da mangiare, di trovargli riparo quando pioveva, insomma, di far loro da madre. Elisa tornava da scuola con una gran fame, eppure prima di sedersi a tavola non dimenticava neanche un giorno di mettere nelle scodelle il pranzo per i suoi amici. Del resto, come poteva scordarsene, dal momento che erano gli stessi cani a reclamare il cibo con un abbaiare talmente insistente da far venire il mal di testa. Un giorno, tornando a casa, Elisa trovò sulla strada un bel cagnolino nero con delle macchie bianche qua e là. Il piccolo cane era impaurito perché si era impigliato in un cespuglio dal quale non riusciva più ad uscire. Elisa, senza pensarci due volte, prese in braccio il cagnolino e lo portò con sé fino a casa. Quando gli altri cani videro il nuovo arrivato cominciarono a sbuffare e a lamentarsi perché avrebbero dovuto dividere con lui il cibo e l’affetto della padroncina. La bambina lo unì agli altri cani e gli diede una scodella tutta sua, in modo da evitargli di litigare per il cibo. Nei giorni successivi, Elisa si era accorta, che il cagnolino era spesso lasciato in disparte dagli altri. Nessuno giocava con lui e passava molto tempo da solo, senza muoversi con l’agilità e la vivacità tipica di questi animali. Tutto ciò era sembrato molto strano alla bambina. Elisa ogni tanto usciva nel giardino per controllare il comportamento del nuovo arrivato, per capire se la situazione era migliorata o meno. Proprio non riusciva a capacitarsi dei motivi per cui tra il cagnolino e gli altri non ci fosse nessun rapporto. Non era mai successo che un nuovo arrivato non facesse amicizia con gli altri cani dopo una naturale, ma solo iniziale, diffidenza. Finché la bambina, disperata per le sorti del cagnolino, decise di parlarne con i genitori. I genitori che non avevano idea di cosa stesse succedendo al cane preferirono portarlo dal veterinario. Dopo un’accurata visita arrivò il responso: “Il cagnolino è cieco”, disse il veterinario. “Povero piccolo”, gridò alla notizia Elisa. “Ecco perché non gioca mai con nessuno, ecco perché non passeggia nel giardino, ma rimane fermo per ore nello stesso posto”, aggiunse dopo con più calma. Da quel momento il cagnolino nero e bianco, grazie al suggerimento del veterinario, fu portato in casa. Prima di allora nessun animale aveva ricevuto l’autorizzazione ad entrare in casa. Erano i genitori di Elisa ad imporre il divieto. Quando i 6 cani videro che il cane a differenza loro, viveva in casa, si arrabbiarono molto e non capirono che cosa avesse di speciale rispetto a loro a parte quella strana timidezza. Il piccolo cagnolino rimase per sempre nella casa di Elisa, accudito, coccolato ed educato da tutta la sua famiglia, ma soprattutto, fu istruito a muoversi senza fare danni. 05-09-2002Gaetano Franzese . | |
La storia è stata trovata sul sito http://www.guidagenitori.it | |
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postato da: amicidigreta alle ore 13:31 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - cani ciechi
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C'era una volta una cavalla bianca... la bella favola di Luke, cieca da 7 anni che ha ricominciato a galoppare grazie all'addestratore
http://www.youtube.com/watch?v=xTClwoZj6Fg
Luke viveva felice tra le colline del Monferrato facendo lunghe passeggiate con la sua proprietaria, finchè una malattia l'ha resa in poco tempo completamente e irreversibilmente cieca.
Ma la sua "mamma" umana non si è arresa!
L'ha tenuta con sè.
Ha pagato tutte le spese per le cure.
Le ha anche trovato un bravissimo addestratore di origine argentina, Gustavo Prosperi (Istruttore Equitazione Sanmarco R.C. Carpeneto), che ha saputo insegnare di nuovo alla cavalla a trottare e galoppare sicura guidata dal suo cavaliere.
Nelle belle favole a lieto fine c'è sempre un "principe azzurro": in questa favola il principe è marrone e si chiama Willy.
Sono una coppia bellissima e inseparabile!!!
http://www.youtube.com/watch?v=xTClwoZj6Fg
Luke viveva felice tra le colline del Monferrato facendo lunghe passeggiate con la sua proprietaria, finchè una malattia l'ha resa in poco tempo completamente e irreversibilmente cieca.
Ma la sua "mamma" umana non si è arresa!
L'ha tenuta con sè.
Ha pagato tutte le spese per le cure.
Le ha anche trovato un bravissimo addestratore di origine argentina, Gustavo Prosperi (Istruttore Equitazione Sanmarco R.C. Carpeneto), che ha saputo insegnare di nuovo alla cavalla a trottare e galoppare sicura guidata dal suo cavaliere.
Nelle belle favole a lieto fine c'è sempre un "principe azzurro": in questa favola il principe è marrone e si chiama Willy.
Sono una coppia bellissima e inseparabile!!!
postato da: amicidigreta alle ore 13:58 | Link | commenti
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, storie - cavalli ciechi, filmati cavalli ciechi, filmati -animali disabili, storie di animali disabili
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PIPPO
STORIA DI UN CANE E DELLA PADRONA A CUI INSEGNO' LA LIBERTA'
![]() Il cane ha un solo scopo nella vita: donare il suo cuore. (J. R. Ackerley) |
![]() www.webgif.com | il diario di Pippo sul blog amicidigreta il blog di Pippo |
postato da: amicidigreta alle ore 14:26 | Link | commenti
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Il mondo di Diana
e di Rex
e di Rex
video video videooooooooo
NB sono bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa (by Diana)
Ecco la nostra Diana con i suoi Amici pelosi Diana che gioca con la Birba
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categoria:diario, storie di animali speciali, --diana cagnolina speciale, filmati cani paralizzati, storie - cani paralizzati, filmati -animali disabili, storie di animali disabili
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Savona, settembre 2006.
Il criceto di Roberta era paralizzato ma ora... cammina di nuovo!!!
una storia bellissima tratta da 
Il veterinario rispondea cura della d.ssa Nicoletta Bevere
http://www.bairo.info/postabevere13.html
DOMANDA
Salve, Vi scrivo per avere informazioni utili per curare il mio criceto. Non so per quale ragione è rimasto paralizzato, trascinava le zampine dietro e usava solo quelle davanti. Non sentiva niente. Il mio Vet. che non ha molta esperienza mi ha detto che non c'era niente da fare e che se viveva male si poteva pensare all'eutanasia. Io non ho mai considerato questa opzione e l'ho curato con amore...ebbene sono stata ampliamente ripagata: il piccolo cammina di nuovo! Il mio problema è che quando era paralizzato si mordeva continuamente un piede e ora gliene manca proprio un pezzetto, ma questo non mi butta giu' anzi volevo chiedervi cosa è utile mettere sulla piaga che si è procurato. Io l'ho curato con la connettivina, ma senza risultati...insomma aiuterebbe la cicatrizzazione, ma se continua a mordersi è inutile per questo chiedo il vostro aiuto.
Vi ringrazio,
Roberta S. (SV)
18/09/2006
RISPOSTA
Cara Roberta, penso che la lesione spinale che ha causato il transitorio deficit neurologico possa aver lasciato degli strascichi tali da determinare, carico del piede, delle parestesie o delle iperestesie che inducono l’animale a morsicarsi in continuazione. Purtroppo credo che non ci siano molte possibilità: si può attendere l’evolversi degli eventi, tenendo sotto controllo eventuali infezioni che dovessero insorgere, oppure amputare parte dell’arto colpito. Opterei decisamente per la prima.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
postato da: amicidigreta alle ore 14:26 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli - criceto paralizzato, storie - criceti paralizzati, storie - criceti ex-paralizzati, ex-paralizzati criceti -di rober, consigli - criceto ex paralizzat
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PIPPO
STORIA DI UN CANE E DELLA PADRONA A CUI INSEGNO' LA LIBERTA'
Post n°524 pubblicato il 27 Luglio 2009 da Passariello2 MILANO - Loro sono un duo fuori dal comune: nella contea inglese di Norfolk i tabloid britannici hanno scovato due border collie, dei quali uno è cieco e l'altro un cane da guida per ciechi. Suona come una di quelle storie strappalacrime Disney raccontate da Hollywood: un cane cieco e il suo cane da guida, Bonnie e Clyde, questi i loro nomi, aspettano in un canile inglese l'arrivo di un padroncino. IL RITROVAMENTO - Gli inseparabili collie vagavano sotto la pioggia incessante nelle campagne inglesi fino a quando, nei pressi di una strada provinciale, sono stati catturati dai collaboratori di un centro soccorso animali, racconta il Daily Mail. All'inizio i volontari del canile non riuscivano a spiegarsi il motivo per cui uno dei due seguiva costantemente l'altro. Poi la scoperta: Bonnie è il cane guida di Clyde, rimasto cieco a causa di una malattia degenerativa. Quando Clyde si sente insicuro, comincia a tastare dietro a Bonnie e poggia il suo muso sulla sua schiena, così che possa guidarlo», ha spiegato Cherie Cootes, una delle responsabili del canile "Meadown Green Dog Rescue Centre di Norfolk, alla Bbc -. Si fida completamente di lei». Per questo motivo bisogna trovare un'unica casa per questo inconsueto duo. VITE INSEPARABILI - Clyde ha circa cinque anni, Bonnie due o tre. Entrambi hanno il pelo bianco e nero. E la loro storia ha fatto il giro del mondo. Da dove arrivino, non è ancora chiaro. Non avevano nessuna piastrina quando sono stati trovati. I due collie non possono vivere l'uno lontano dall'altro, ha sottolineato Cootes. «Se lei corre, tende a fermarsi, per essere sicura che lui sia con lei. Lo tiene perennemente sott'occhio. Quando stanno insieme nessuno si accorge che uno dei due non ha la vista. Quando non c'è la compagna, lui però non ha il coraggio di fare neanche un passo». (www.corriere.it) |
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/14/una-capra-e-la-sua-padrona-hanno-una-gamba-artificiale.html
05/08/2009
Una capra e la sua padrona hanno una gamba artificiale
Somiglianza artificiale
Quando la capretta Albie è rimasta con tre zampe per un brutto incidente, la sua nuova padrona, Jenny Brown, sapeva benissimo cosa fare.

Jenny, un'ex produttrice televisiva ha deciso di cambiare lavoro e diventare avvocato, per difendere i diritti degli animali. La giovane donna ha perso una gamba per un cancro quando aveva dieci anni e da allora cammina con un arto artificiale.
La capretta, che è riuscita a scappare miracolosamente dal mattatoio, si è ferita la zampa, che si è infettata, con un filo metallico .
E' stata trovata a Prospect Park a New York, denutrita e con la febbre, ed è stata portata al Brown's animal sanctuary a Woodstock.

Per salvarla, i veterinari le hanno dovuto amputare la zampa. Durante la convalesenza, Albie cercava di camminare con tre zampe, ma doveva riposarsi continuamente perché faceva troppo sforzo.
Jenny, che l'ha adottata, ha pensato di offrire ad Albie una chance, in modo che la capretta potesse avere di nuovo una vita normale.

Ha contattato il tecnico che ha realizzato la sua gamba artificiale e gli ha chiesto di realizzarne una per Albie.
Adesso la capretta cammina, e presto potrà anche correre con cautela.
Fonte: New York Times
Quando la capretta Albie è rimasta con tre zampe per un brutto incidente, la sua nuova padrona, Jenny Brown, sapeva benissimo cosa fare.

Jenny, un'ex produttrice televisiva ha deciso di cambiare lavoro e diventare avvocato, per difendere i diritti degli animali. La giovane donna ha perso una gamba per un cancro quando aveva dieci anni e da allora cammina con un arto artificiale.
La capretta, che è riuscita a scappare miracolosamente dal mattatoio, si è ferita la zampa, che si è infettata, con un filo metallico .
E' stata trovata a Prospect Park a New York, denutrita e con la febbre, ed è stata portata al Brown's animal sanctuary a Woodstock.

Per salvarla, i veterinari le hanno dovuto amputare la zampa. Durante la convalesenza, Albie cercava di camminare con tre zampe, ma doveva riposarsi continuamente perché faceva troppo sforzo.
Jenny, che l'ha adottata, ha pensato di offrire ad Albie una chance, in modo che la capretta potesse avere di nuovo una vita normale.

Ha contattato il tecnico che ha realizzato la sua gamba artificiale e gli ha chiesto di realizzarne una per Albie.
Adesso la capretta cammina, e presto potrà anche correre con cautela.
Fonte: New York Times
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categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie di umani disabili, storie - capre 3 zampe, consigli - capra 3 zampe, consigli - capra protesi, storie - capre protesi, protesi artific capre
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![]() | ![]() | ![]() |
Calimero (ora sul Ponte...) | Claretta | Lucilla |
Una famiglia dal grande cuore:
Calimero, Claretta, Lucilla e gli altri
Calimero, Claretta, Lucilla e gli altri
Buone ferie a tutte da due bimbe molto speciali

Non sono meravigliose???
![]() www.webgif.com | Il diario della famiglia sul blog amicidigreta il diario di Lucilla sul blog amicidigretail diario di Claretta sul blog amicidigreta |
postato da: amicidigreta alle ore 14:22 | Link | commenti
categoria:diario, storie di animali speciali, --claretta pitbull speciale, -una famiglia dal grande cuore, storie - cani zampe disabili, storie - cani probl neurologici, storie - cani lussaz gomiti
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/giraffa-salvata-da-digestivi.html
13/08/2009
Giraffa salvata da digestivi
Il gigante e la bambina
Una giraffa maschio affetta dalla sindrome di Wasting, uno stato generale di deperimento grave, è stata salvata da una bambina di 11 anni che le ha dato da mangiare 15 pillole per l'indigestione al giorno.

Le pasticche, combinate a una speciale dieta a base di radici importate, hanno salvato la dieta di Beau.
I responsabili del Franklin Park Zoo di Boston hanno speso circa 30.000 euro per curare la giraffa.

Un portavoce dello zoo ha dichiarato: "Beau stava malissimo. Stava letteralmente scomparendo. Ma adesso sta molto meglio anche se dovrà essere tenuto sotto controllo per tutto il resto della sua vita".
La prima persona che ha dato aiuto a Beau, quando giaceva nella sua gabbia senza forza, è stata Autumn Faucher, una ragazzina di 11 anni.

Con i suoi 4 metri d'altezza, Beau torreggia sui 121 centimetri di Autumn.
Ma il rapporto che si è creato tra loro è così forte che Beau piega il suo lungo collo verso la sua amichetta per permetterle di abbracciarlo e accarezzarlo.
Fonte: The Boston Globe
Una giraffa maschio affetta dalla sindrome di Wasting, uno stato generale di deperimento grave, è stata salvata da una bambina di 11 anni che le ha dato da mangiare 15 pillole per l'indigestione al giorno.

Le pasticche, combinate a una speciale dieta a base di radici importate, hanno salvato la dieta di Beau.
I responsabili del Franklin Park Zoo di Boston hanno speso circa 30.000 euro per curare la giraffa.

Un portavoce dello zoo ha dichiarato: "Beau stava malissimo. Stava letteralmente scomparendo. Ma adesso sta molto meglio anche se dovrà essere tenuto sotto controllo per tutto il resto della sua vita".
La prima persona che ha dato aiuto a Beau, quando giaceva nella sua gabbia senza forza, è stata Autumn Faucher, una ragazzina di 11 anni.

Con i suoi 4 metri d'altezza, Beau torreggia sui 121 centimetri di Autumn.
Ma il rapporto che si è creato tra loro è così forte che Beau piega il suo lungo collo verso la sua amichetta per permetterle di abbracciarlo e accarezzarlo.
Fonte: The Boston Globe
postato da: amicidigreta alle ore 14:28 | Link | commenti
categoria:storie di animali speciali, storie - giraffe sindrome wastin
categoria:storie di animali speciali, storie - giraffe sindrome wastin
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/il-cane-piu-allergio-del-mondo.html
10/08/2009
Il cane più allergico del mondo
Sorvegliata speciale
Tia, un boxer inglese di tre anni che vive in Inghilterra, è allergica a tutto.

All'aria che respira, all'erba, alle fibre naturali e a quelle sintetiche, al sole e al cibo.
Può mangiare soltanto tapioca e, una volta ogni tanto, formaggi vegetali.
Tia vive in un centro Protezione Animali, l'NCDL di Norfolk, ed è tenuta costantemente sotto controllo dal suo staff.
"Tia era randagia, è stata raccolta per strada e quando è arrivata era in pessime condizioni", ha dichiarato Diane McLelland-Taylo, la direttrice del centro.

"Ci abbiamo messo un po' a capire cosa avesse, e quando ci siamo resi conto che si trattava di allergia pensavamo di aver risolto i suoi problemi.
Invece sembrava che la lista di delle sue allergie fosse infinita. Anche portarla fuori era pericoloso. Ma nonostante tutti i suoi problemi, Tia è felice, le piace vivere qui.
Riusciamo a tenere le sue allergie sotto controllo con una lettiera ipo-allergenica e cibo speciale.
Anche se non potrà mai vivere in una casa normale, non le mancano certo cure e amore.

Devo confessare che è uno dei cani preferiti del centro".
Fonte: Pet Planet
Tia, un boxer inglese di tre anni che vive in Inghilterra, è allergica a tutto.

All'aria che respira, all'erba, alle fibre naturali e a quelle sintetiche, al sole e al cibo.
Può mangiare soltanto tapioca e, una volta ogni tanto, formaggi vegetali.
Tia vive in un centro Protezione Animali, l'NCDL di Norfolk, ed è tenuta costantemente sotto controllo dal suo staff.
"Tia era randagia, è stata raccolta per strada e quando è arrivata era in pessime condizioni", ha dichiarato Diane McLelland-Taylo, la direttrice del centro.

"Ci abbiamo messo un po' a capire cosa avesse, e quando ci siamo resi conto che si trattava di allergia pensavamo di aver risolto i suoi problemi.
Invece sembrava che la lista di delle sue allergie fosse infinita. Anche portarla fuori era pericoloso. Ma nonostante tutti i suoi problemi, Tia è felice, le piace vivere qui.
Riusciamo a tenere le sue allergie sotto controllo con una lettiera ipo-allergenica e cibo speciale.
Anche se non potrà mai vivere in una casa normale, non le mancano certo cure e amore.

Devo confessare che è uno dei cani preferiti del centro".
Fonte: Pet Planet
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categoria:storie di animali speciali, consigli - cane allergia, storie - cani allergia
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