martedì 10 gennaio 2012

Come fare se il vostro micio disabile non riesce a urinare o defecare da solo: consigli pratici e e-mail a cui chiedere consigli

POST RECUPERATO DAL BLOG DI SPLINDER CHIUSO
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giovedì, 28 maggio 2009
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Come fare se il vostro micio disabile non riesce a urinare o defecare da solo: consigli pratici e e-mail a cui chiedere consigli
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Tratto dal vademecun di oscardog
http://www.oscardog.it/vademecum_gatti.htm

SE IL MICIO NON HA LO STIMOLO
Leo dopo il bagnettoLisa è esperta in questo: il gatto - come accennato riguardo a "pulizia" e "alimentazione" - deve essere stimolato per urinare e defecare due volte al giorno, come fanno le mamme con i cuccioli piccolissimi, cioè premendo sulla vescica per la pipì e facendo scorrere le feci dal canale fecale per la popò. E' quindi importante che la popò sia piuttosto morbida e questo si può ottenere con un'attenta alimentazione, in cui la parte secca non sia preponderante.
Eventualmente, all'occorrenza, se capita che il micio ha la cacca troppo dura e non si riesce a farla uscire si possano fare i cliesterini di glicerina per neonati. A quel punto si deve attendere per alcuni minuti e poi di solito la cacca arriva, un po' più "morbida" del solito.
Per far ciò Lisa appoggiava Leo a terra sopra alcuni panni di cotone ( dimensioni circa 70x70) ed isolava il pavimento con un foglio plastificato perché l'acqua evetualmente non passasse fino al pavimento, Leo si metteva indifferentemente su un lato o sull'altro a suo piacimento.
Dopo avergli fatto fare i bisognini , Lisa prendeva un piccolo catino di plastica, lo riempiva con acqua e sapone neutro, poi con una spugna naturale lavava bene il sederino e la parte che veniva coperta dal pannolino, prima da un lato e poi dall'altro, muovendo il micio.
Sciacquava con acqua tiepida, frizionava con un panno molto morbido in modo da asciugare il più possibile il pelo, poi passava con un po' di phon per accertarsi che la pelle ed il pelo fossero completamente asciutti; metteva il pannolino mentre Leo continiava a stare su un lato facendo entrare per prima la coda e alzandogli un po' il sederino da terra, lo chiudeva e poi girava Leo facendo la stessa operazione dall'altro lato, dopodichè con lo scotch faceva il giro della "vita" alzando nuovamente un pochino il sedere di Leo che ancora stava comodo su un lato per passare con lo scotch.

COME SPREMERE MANUALMENTE LA VESCICA AL GATTO - IL METODO DI POOKIE
http://www.youtube.com/watch?v=QdIBtw8_7No

Pookie: How we care for our paralyzed catPookie: come ci prendiamo cura del nostro gatto paralizzato


We filmed how we care for our paralyzed cat, Pookie, in the hope of helping people around the world who need to know. Pookie lives a happy and complete life!
We pee Pookie 3 times a day, so every 8 hrs: at 7 am, 3 pm. & 10 pm approx. Sometimes we're gone 10 hrs. We never used a diaper so don't know how long it would take before his bladder would leak. We have a wooden floor so his poop is easy to clean because it's dry & odorless.
We lie him on his side, on the kitchen counter by the sink, & attach his tail with a large hairclip. We put 1 hand under him & 1 on top. We feel for his bladder - which is the size of an egg. We apply pressure from the top. He pees for 5 seconds. Weird that the vet didn't show you this.
 
Abbiamo filmato il modo in cui ci prendiamo cura del nostro gatto paralizzato, Pookie, nella speranza di aiutare le persone in tutto il mondo che hanno bisogno di sapere. Pookie vive una vita felice e completa!
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Noi facciamo fare la pipì a Pookie 3 volte al giorno, ogni 8 ore: alle 7 del mattino, 3 del pomeriggio e 10 di sera circa. A volte siamo arrivati a10 ore. Non abbiamo mai utilizzato un pannolino così non so quanto tempo ci vorrebbe prima che si avrebbero delle perdite dalla vescica. Abbiamo un pavimento in legno e il suo sederino è facile da pulire perché è asciutto e inodore.
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Noi lo adagiamo sul suo fianco, sul ripiano del lavandino della cucina , e leghiamo la sua coda con un grande mollettone per capelli. Mettiamo una mano sotto di lui e una di sopra. Noi sentiamo alla palpazione la sua vescica - che è della dimensione di un uovo. Applichiamo la pressione dall'alto verso il basso. Lui fa pipì entro 5 secondi.

COME SPREMERE MANUALMENTE LA VESCICA AL GATTO - IL METODO DI SUSY
Susy è una gatta selvatica che ha vissuto in strada andando a mangiare da una signora rifiutando il contatto umano finchè non è finita sotto un'automobile mentre attraversava la strada.
E' stata soccorsa e operata in quanto si era formata un'ernia al diaframma ed è stato necessario amputare la coda.
Susy cammina e salta normalmente ora ma ha necessità che le si svuoti manualmente la vescica.
Data la sua selvaticità (nel filmato la vedete soffiare) è stato necessario tenerla in gabbia per un paio di mesi, riducendo spesso al minimo lo svuotamento (una volta al giorno) per evitare stress ulteriori e portare gradualmente gli svuotamenti ad almeno 2 giornalieri.

Susy viene tenuta per la collottola (come fa mamma gatta) e tenuta così in posizione verticale, utile per far scivolare verso il basso la vescica e renderla più facile da localizzare. Contrariamente a quanto pensavo, Susy se è tenuta con le zampe sollevate da terra è più rilassata e anche la muscolatura della pancia è morbida e più facilmente comprimibile.
Sotto alla gatta metto un panno assorbente: ottime le traversine usa e getta. Si può anche far fare la pipì al gatto in questa posizione nel lavandino, nel bidet, nella vasca da bagno, nella tazza del wc, in un catino, un vassoio o la cassettina per gatti con la sabbia. La scelta della traversina è imputabile all'aggressività e la non trasportabilità di Susy, semplicemente.
Con una mano posizionata sulla pancia a livello pelvico sento al tatto poco sopra l'attaccatura delle cosce una forma tondeggiante delle dimensioni di un uovo che chiudendo la mano sembra scivolare via: è la vescica. Le prime volte per trovarla attendete anche 24 ore che il gatto ce l'abbia proprio piena: così capirete dov'è per la volta successiva e non rischierete di schiacciare a casaccio gli organi interni.
Un trucco per svuotare la vescica è premere in modo continuo, non a scatti, non come se steste pompando qualcosa, e lasciare che la pipì defluisca. E' molto più semplice farlo chiudendo lentamente un dito dopo l'altro attorno alla vescica fino a formare un pugno, partendo dalle dita più vicine alla testa e finendo con quelle più vicine alla coda. Un po' come si fa per la mungitura. Se avete chiuso l'ultimo dito e non esce più pipì prima di pensare d'aver terminato ripetete la sequenza, sempre con delicatezza e sempre con lentezza. Finchè non sentite la vescica vuota in mano e non esce più pipì.
(NB nel filmato sentirete una gatta che brontola: non è Susy, ma la balinese che passava di lì e commenta sempre ad alta voce qualunque cosa succeda in casa)
Susy è particolarmente tesa ancora adesso e spesso devo farle fare la pipì in più volte, intervallando coccole o pappa tra un tentativo e l'altro. Più si rilassa, meno sono tesi i muscoli, più è possibile schiacciarle la vescica. (Lo stesso motivo per cui a volte umani e animali non sono visitabili all'addome che diventa duro duro per la paura!)
Nei due mesi in cui è stata ferma in gabbia e nei due successivi in cui stava quasi sempre ferma sotto il lettone o dietro un mobile Susy avrebbe potuto avere problemi di stipsi e blocco intestinale per il mancato movimento delle zampe che aiuta i movimenti peristaltici dell'intestino. E' lo stesso motivo per cui i gatti paralizzati sono fortemente a rischio di blocco intestinale. Per evitarlo le davo tutti i giorni la pasta Actinorm, un integratore alimentare di fibre che regola la funzionalità dell'intestino, sia in caso di stipsi sia di dissenteria. C'è anche la versione in pastiglie, ma a Susy non piacciono. Una volta a settimana davo 2,5 cc (un cucchiaio colmo) di olio extravergine di oliva in bocca con una siringa senz'ago.
Nel filmato che segue vedete Susy subito dopo che le ho spremuto manualmente la vescica: dal suo atteggiamento potete capire che non si tratta di una pratica così traumatica come si potrebbe immaginare.

Susy è stata incidentata a fine dicembre 2008, in stallo da gennaio e infine adottata da chi la teneva in stallo. Non ha bisogno di pannolino perchè non perde la pipì, usa la lettiera per la cacca e qualche volta riesce anche a fare un poco di pipì, ma non sempre e non tutti i giorni. Quindi almeno una volta al giorno è necessario svuotarle manualmente la vescica.
Da fine maggio 2009 Susy fa la pipì da sola nella lettiera. Per un po' di settimane però controllo sempre che la vescica sia vuota, per maggiore sicurezza.
Se avete bisogno di consigli scrivete pure a me (Renata) renatapas@yahoo.it o all'e-mail del sito www.gatti2zampe.net dedicato ai gatti paralizzati info@gatti2zampe.net  e vi risponderemo in team in modo da condivideere le nostre singole esperienze (non siamo veterinarie ma "mamme" di gatti disabili)

COME SPREMERE MANUALMENTE LA VESCICA AL GATTO - IL METODO DI FATA

Fata è stata incidentata e portata in clinica veterinaria per i primi soccorsi. Per il tempo trascorso in clinica veniva fatta urinare tenendola sdraiata su di un ripiano leggermente inclinato e premendole la vescica con una mano o con entrambe.
A casa non riuscendo con questo metodo la tenevo appoggiata a cavalcioni sul braccio sinistro con la testa verso il mio fianco e la coda verso la mia mano, lievemente inclinata con la coda più bassa del collo. Con la mano destra le massaggiavo la vescica come descritto più sopra per Susy fino a completo svuotamento.
Sembra strano, ma con Fata e con altri gatti di cui mi hanno raccontato, è importante anche il luogo dove gli si fa fare la pipì. Fata mi ha graffiato finchè non mi sono messa sopra il water (mi spiegate la differenza con la vasca da bagno, tenuta nella stessa posizione e altezza? eppure... ), un altro gatto ha fatto le bizze finchè non hanno provato nel lavandino del bagno (quello della cucina l'ha scartato!).
Fata utilizzava un pannolino perchè è semiparalizzata e non si regge in piedi, quindi il pannolino evita che sfreghi il sederino sul pavimento e le attutisce i colpi quando si lancia giù dal divano o scende le scale a folle velocità. Però non perdeva urina.
Per alcuni mesi abbiamo tentato una terapia a base di cortisone ma non è servita a nulla. Poi si è innamorata e... quando si emoziona a Fata scappa la pipì: da allora, da quel preciso giorno, non ha mai più avuto bisogno che le svuotassi manualmente la vescica ma solo che le cambiassi il pannolino più di frequente... 


COME SPREMERE MANUALMENTE LA VESCICA AL GATTO - IL METODO DI LIVY

http://www.youtube.com/watch?v=A0d4Qkt-r3g
 

ALTERNATIVE ALLA SPREMITURA DELLA VESCICA
A volte può bastare stimolare il gatto nella parte da cui uscirà la pipì sfregandolo delicatissimamente per alcune decine di secondi con una pezzuola umida. E' praticamente quello che fa mamma gatta con la lingua con i cucciolini quando sono troppo piccoli per urinare e defecare senza stimolo. Pare che nell'adulto funzioni molto bene soprattutto per i maschietti. 

CONSIGLI E E-MAIL DALLE TESTIMONIANZE DEL SITO www.gatti2zampe.net
http://www.gatti2zampe.net/testimonianze.html
Agata di Sara
Dicembre 2007
Mi chiamo Sara, sono veterinaria, e vi scrivo per darvi la mia testimonianza sulla vita con un gatto disabile.
La gatta della foto si chiamava Agata, è morta venti giorni fa' per un tumore al fegato e io solo ora riesco a scrivere qualcosa su di lei e per lei. Aveva 8 anni. E io per 8 anni ho vissuto prendendomi cura di lei e amandola tantissimo. Mi ricordo quando mio padre la portò a casa, era minuscola, aveva 2 mesi ed era stata investita. Lei, al contrario dei gatti di cui parlate in questo sito, non era incontinente, non aveva stimolo perchè insensibile nella parte posteriore, ma riteneva l'urina, quindi ero io che due o tre volte al giorno, per otto anni, ho duvuto farla urinare premendole il pancino e con esso, la vescica.
Questa è una cosa importante da dire perchè la maggior parte dei gatti paralizzati è incontinente e, evidentemente, vi sono capitati solo gatti in quello stato. La ritenzione di urina così come l' incontinenza, dipendono dal tipo di lesione, se la lesione spinale è lombo-sacrale, ovvero bassa, si ha atonia di vescica e sfintere e il gatto sarà incontinente, se invece la lesione è toraco-lombare, ovvero abbastanza alta, il gatto ritiene l' urina perchè si ha contrazione dello sfintere vescicale: la vescica si riempie e la contrattura dello sfintere impedisce la fuoriuscita dell' urina, quindi va svuotata manualmente, la procedura è abbastanza semplice con un pò di allenamento. Io sono disponibile se qualcuno volesse sapere bene come fare, la mia mail è: perlina21@libero.it continua

Settembre 2008 - Ciao, mi chiamo Irene, da due anni ho una splendida gatta di nome Conga che ha perso l'uso delle zampine posteriori ed ha la vescica paralizzata, pratico la "spremitura" 4 volte al giorno. Per il resto Conga fa una vita come un gatto normale, esce in giardino, gioca, fa le scale. Se qualcuno volesse un consiglio, mi contatti. Abito a Narni in provincia di Terni, ho anche 3 cani trovati e altri 15 gatti, uno completamente cieco. sorelval@libero.it

Minnie di Giorgia
Agosto 2007
Questa è Minnie, la mia micina disabile, a distanza di sei mesi dall'incidente, insieme al suo amico Giotto.
Minnie sta bene, ma stiamo combattendo, giorno per giorno, una battaglia contro infezioni urinarie (la micia un pò tiene, un pò perde la pipì, va svuotata meccanicamente mattina e sera e la cistite è purtroppo sempre in agguato) e il megacolon: non riesce ad evacuare da sola perchè l'ano è "paralitico" e il colon si è un po' "disteso", a causa dell'incidente, l'aiuto io con l'alimentazione, tenendo sempre le feci morbide,ma ad esempio a luglio, con il caldo, il suo colon si è inceppato perchè le feci si sono disidratate e la micia è stata male! Per il resto, ci siamo attrezzati: la micia non se la passa male, gioca tantissimo, caccia le lucertole (che le devo poi sequestrare perchè non sono il massimo per il suo intestino), fa la vita di prima, compatibilmente con il fatto che, come dice la veterinaria, dopo l'incidente è invecchiata di almeno dieci anni, e quindi, ogni giorno è un regalo. Grazie per i consigli, ho visitato anche Oscardog il sito per gli animali disabili. L'unico suggerimento che posso aggiungere, dato che ora ho una certa esperienza, non tanto per gatti a due zampe, ma per gatti che vanno aiutati nell'evacuazione, è di sostituire un pasto al giorno con dello yoghourt (Minnie ha molti meno problemi di "transito"), integrare il cibo con un cucchiaino di olio di oliva e utilizzare il lattulosio (ne basta poco, mattina e sera, è molto efficace).

Tarifa di Laura
Marzo 2008
Vi presento la mia super-gatta: si chiama Tarifa e ha quasi 3 anni. Tari è volata giù dal balcone il 28 Febbraio 2006 e ha riportato un trauma spinale con conseguente paralisi della coda e degli arti  posteriori. Tarifa ha una vescica spastica e per questo le facciamo fare pipì manualmente circa 3 volte al giorno. continua

Maggio 2008
Ho adottato Lucky circa un anno fa', un micio che nei primi mesi di vita ha avuto un trauma, presumibilmente da un cane un po' nervosetto lasciato in giro senza sorveglianza
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Lucky trascinava le zampe posteriori e non faceva pipì. Per il primo periodo ho dovuto premer la vesciva, poi ha iniziato a far pipì da solo, nel frattempo anche un poco di ginnastica.
Circa un mese fa, dopo la castrazione - anche se questa di certo non ha influito - il micio ha avuto un brutto blocco alla vescica con infezione, fino ad arrivare alla decisione di intervenire con una operazione a "femmina": il gatto infatti aveva una aderenza che impediva la fuoriuscita di pipì.Veronica
continua

Pippo di Tiziana
Novembre 2008
Mi chiamo Tiziana e da 4 anni e mezzo vivo con un gattone paralizzato di nome Pippo. Vorrei condividere la mia esperienza per confortare le persone che hanno ricevuto critiche negative per aver scelto di tenere un animale paralizzato e per lanciare un appello.  Pippo ha 12 anni e si è rotto la schiena cadendo dal terzo piano. Una lesione alta che andava a compromettere non solo il movimento, ma anche la minzione. Non urinava a causa della paralisi allo sfintere vescicale ed era cateterizzato. Un veterinario specializzato in neurologia mi consigliò dei farmaci che forse avrebbero potuto far riprendere l'urinazione, ma avrebbe dovuto prenderli a vita. La cura funzionò dopo 15 giorni. Fu valutato anche un intervento, ma vista la buona riuscita della terapia l'ho tenuto come ultima chance. Comunque chiedo, a chiunque abbia consigli, nomi di specialisti (in urologia e neurologia principalmente) o anche veterinari con esperienza nel settore, di contattarmi. Perchè a riguardo c'è sempre da imparare! Resto a mia volta a disposizione per contatti e chiarimenti. Tiziana - alkotix@yahoo.it      continua

1 commento:

  1. Salve, io ho un gatto disabile e non riesce ad urinare da solo.. Pratico ogni giorno la spremitura della vescica.. Purtroppo per un'urgenza dovrò essere assente per qualche giorno e il gatto rifiuta di farsi toccare dal mio compagno per questa manovra.. Graffia e si irrigidisce.. Non so come risolvere il problema, esiste qualche metodo per tranquillizzarlo?

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