http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/10/07/un-cucciolo-con-una-grave-malattia-della-pelle-indossa-un-pi.html
11/10/2011
Un cucciolo con una grave malattia della pelle indossa un pigiama
Un pigiama non basta (aiutiamo Bo!)
Un cucciolo di appena cinque mesi gravemente malato è stato salvato dall'eutanasia e adesso si sta riprendendo grazie all'aiuto di un pigiama protettivo.
Mr Bojangles ha rogna rossa, una dolorosa e critica malattia della pelle, e doveva essere abbattuto la scorsa settimana. Il piccolo meticcio, che non è mai stato curato, si era grattato e morso così tanto da infliggersi in tutto il corpo profonde ferite che si erano infettate.
L'Impawtant Pups Rescue, una piccola ma attivissima organizzazione che salva e recupera cuccioli, è intervenuta in tempo e ha evitato che Mr Bojangles fosse eliminato.
Il cucciolo si trovava in un canile del Cambridgeshire, in Inghilterra, quando Emma Nicholson, la responsabile di Impawtant Pups Rescue, è stata contattata perché lo salvasse.
"Siamo andati a prenderlo immediatamente, e appena in tempo, e abbiamo cominciato a curarlo. Gli abbiamo medicato le ferite, dato i farmaci per combattere la malattia ma soprattutto gli abbiamo fatto indossare dei pigiami che eviteranno che si ferisca di nuovo" ha dichiarao la donna.
"Bo è affettuoso, va d'accordo con tutti gli altri cani e si fa rispettare. Adora le coccole e i biscotti allo zenzero".
Mr Bo, il diminuitivo del suo lungo nome, è stato salvato e si riprenderà ma Emma ha bisogno di donazioni per sostenere le sue cure, e quelle degli altri sfortunati pelosetti, che sono costose e a lungo termine.
Per raccogliere fondi per le medicine di Bo e degli altri cuccioli ha anche creato una pagina su Facebook. Chi volesse saperne di più e fare una donazione può andare su www.facebook.com/impawtantpups.
Fonte: Daily Mail
Un cucciolo di appena cinque mesi gravemente malato è stato salvato dall'eutanasia e adesso si sta riprendendo grazie all'aiuto di un pigiama protettivo.
Mr Bojangles ha rogna rossa, una dolorosa e critica malattia della pelle, e doveva essere abbattuto la scorsa settimana. Il piccolo meticcio, che non è mai stato curato, si era grattato e morso così tanto da infliggersi in tutto il corpo profonde ferite che si erano infettate.
L'Impawtant Pups Rescue, una piccola ma attivissima organizzazione che salva e recupera cuccioli, è intervenuta in tempo e ha evitato che Mr Bojangles fosse eliminato.
Il cucciolo si trovava in un canile del Cambridgeshire, in Inghilterra, quando Emma Nicholson, la responsabile di Impawtant Pups Rescue, è stata contattata perché lo salvasse.
"Siamo andati a prenderlo immediatamente, e appena in tempo, e abbiamo cominciato a curarlo. Gli abbiamo medicato le ferite, dato i farmaci per combattere la malattia ma soprattutto gli abbiamo fatto indossare dei pigiami che eviteranno che si ferisca di nuovo" ha dichiarao la donna.
"Bo è affettuoso, va d'accordo con tutti gli altri cani e si fa rispettare. Adora le coccole e i biscotti allo zenzero".
Mr Bo, il diminuitivo del suo lungo nome, è stato salvato e si riprenderà ma Emma ha bisogno di donazioni per sostenere le sue cure, e quelle degli altri sfortunati pelosetti, che sono costose e a lungo termine.
Per raccogliere fondi per le medicine di Bo e degli altri cuccioli ha anche creato una pagina su Facebook. Chi volesse saperne di più e fare una donazione può andare su www.facebook.com/impawtantpups.
Fonte: Daily Mail
postato da: amicidigreta alle ore 14:33 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, appelli e adozioni, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cani probl pelle, consigli - cane probl pelle
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/10/03/una-pecora-crede-di-essere-un-cane-e-cerca-di-abbaiare.html
07/10/2011
Una pecora crede di essere un cane e cerca di abbaiare
Crisi di identità
Un agnellino salvato quando aveva qualche ora di vita è cresciuto insieme a uno springer spaniel e adesso che ha sei mesi crede di essere un cane.
Jack è così convinto di essere della stessa specie del suo inseparabile compagno che corre a prendere, e riporta, qualunque cosa gli si tiri, si solleva sulle zampe posteriori e tenta perfino di abbaiare.
La fattoria a Market Drayton, nello Shropshire in Inghilterra, dove è nato Jack appartiene a Alison Sinstadt e al suo compagno Simon che hanno notato immediatamente il suo comportamento canino.
"Emette uno strano verso che invece di essere beee è baaa, una specie di abbaiare che è veramente esilarante" ha dichiarato Alison. "Non riconosce le altre pecore come la sua specie e quando è nel pascolo con loro cerca di radunarle".
L'amicizia tra Jack e Jessie, lo springer spaniel, potrebbe essere la causa principale delle nuove caratteristiche che ha sviluppato la pecora. I due sono così uniti che vanno a spasso insieme e dividono la stessa cuccia.
"Era l'ultimo di tre agnellini, il più piccolo e debole e non aveva neanche la forza di succhiare il latte. Per questo abbiamo deciso di portarlo a casa" ha aggiunto Simon.
"Lo abbiamo riscaldato con il phon e allattato artificialmente. Jessie ne è rimasto subito affascinato, lo leccava e lo riscaldava col suo corpo. Da allora sono diventati inseparabili".
Fonte: The Sun
Un agnellino salvato quando aveva qualche ora di vita è cresciuto insieme a uno springer spaniel e adesso che ha sei mesi crede di essere un cane.
Jack è così convinto di essere della stessa specie del suo inseparabile compagno che corre a prendere, e riporta, qualunque cosa gli si tiri, si solleva sulle zampe posteriori e tenta perfino di abbaiare.
La fattoria a Market Drayton, nello Shropshire in Inghilterra, dove è nato Jack appartiene a Alison Sinstadt e al suo compagno Simon che hanno notato immediatamente il suo comportamento canino.
"Emette uno strano verso che invece di essere beee è baaa, una specie di abbaiare che è veramente esilarante" ha dichiarato Alison. "Non riconosce le altre pecore come la sua specie e quando è nel pascolo con loro cerca di radunarle".
L'amicizia tra Jack e Jessie, lo springer spaniel, potrebbe essere la causa principale delle nuove caratteristiche che ha sviluppato la pecora. I due sono così uniti che vanno a spasso insieme e dividono la stessa cuccia.
"Era l'ultimo di tre agnellini, il più piccolo e debole e non aveva neanche la forza di succhiare il latte. Per questo abbiamo deciso di portarlo a casa" ha aggiunto Simon.
"Lo abbiamo riscaldato con il phon e allattato artificialmente. Jessie ne è rimasto subito affascinato, lo leccava e lo riscaldava col suo corpo. Da allora sono diventati inseparabili".
Fonte: The Sun
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/02/16/pinguino-inglese-terrorizzato-dall-acqua.html
18/02/2009
Pinguino inglese terrorizzato dall'acqua
Freddo frac
Un pinguino è diventato l'attrazione principale del Blackbrook Zoological Park di Leeke nello Staffordshire, in Inghilterra, perché non ama l'acqua.

Kentucky rimane da solo su una roccia, mentre gli altri 23 pinguini sguazzano nella piscina.
I gestori dello zoo sostengono che il suo piumaggio non sia abbastanza folto per proteggerlo dall'acqua ghiacciata.
L'addestratore di animali Adam Stevenson ha dichiarato: "Era il più piccolo della cucciolata e ha seri problemi con le penne, ne perde tante e di continuo.

Per questo sente più freddo dei suoi amici. L'acqua per lui ha una temperatuta troppo bassa, e trascorre il suo tempo appollaiato su una roccia, guardandosi intorno con lo sguardo triste.
Lo staff dello zoo costringe Kentucky a entrare in acqua due volte al giorno, per mantenere le penne pulite. Ma subito dopo il bagno, il pinguino viene tamponato con asciugamani appena tiepidi.
Fonte: The Sun
Foto: Nick Wilkinson
Un pinguino è diventato l'attrazione principale del Blackbrook Zoological Park di Leeke nello Staffordshire, in Inghilterra, perché non ama l'acqua.

Kentucky rimane da solo su una roccia, mentre gli altri 23 pinguini sguazzano nella piscina.
I gestori dello zoo sostengono che il suo piumaggio non sia abbastanza folto per proteggerlo dall'acqua ghiacciata.
L'addestratore di animali Adam Stevenson ha dichiarato: "Era il più piccolo della cucciolata e ha seri problemi con le penne, ne perde tante e di continuo.

Per questo sente più freddo dei suoi amici. L'acqua per lui ha una temperatuta troppo bassa, e trascorre il suo tempo appollaiato su una roccia, guardandosi intorno con lo sguardo triste.
Lo staff dello zoo costringe Kentucky a entrare in acqua due volte al giorno, per mantenere le penne pulite. Ma subito dopo il bagno, il pinguino viene tamponato con asciugamani appena tiepidi.
Fonte: The Sun
Foto: Nick Wilkinson
postato da: amicidigreta alle ore 14:23 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, consigli - pinguino piume rade, storie - pinguini piume rade, consigli - uccello piume rade, storie - uccelli piume rade
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