sabato 26 maggio 2012

LEPROTTINI ORFANI: alcune indicazioni su come allattarli artificialmente

http://ecoitaly.net/Biologica_Capannolino/la_lepre.htm

LEPROTTINI ORFANI: alcune indicazioni su come allattarli artificialmente

Può succedere che la madre muoia, o che cerchi di cannibalizzare i leprotti;allora,per salvare la nidiata e nutrirla,si hanno a disposizione tre alternative:

1)affidare i piccoli ad una lepre che ha perso la figliata od ha pochi piccoli della stessa età di questi;(6)

2)affidare i piccoli ad una coniglia che abbia dei coniglietti più grandi di questi;in questo caso è necessario togliere i coniglietti e la madre dalla gabbia,portarvi i leprotti e strofinarli alle pareti della conigliera perché ne prendano l'odore,e reimmettere la coniglia,che a questo punto li accetta;va detto che il latte di coniglia ha delle proprietà nutritive peggiori rispetto a quello di lepre(ha il 50% in meno di P e Ca);(6)

3)allattarli artificialmente.

Si può utilizzare il latte bovino,facendo però attenzione al fatto che ha una composizione diversa da quello di lepre:anche se risulta più ricco in lattosio del 3% ha il 12% in meno di grassi,il 6,5% in meno di proteine,lo 0,45% in meno di sali minerali;è dunque più povero dal punto di vista nutritivo.(12)

Per integrare,si può sciogliere un tuorlo d'uovo in mezzo litro;la miscela così ottenuta va agitata e intiepidita a 38-40°C.

Volendo,i grassi mancanti possono essere aggiunti sciogliendo 10-12 gr di burro ogni 100 gr di latte.

Il latte di pecora e di capra sono più vicini per qualità nutrizionale a quello di lepre;essendo più ricchi in grasso rispetto al latte bovino,bastano 8-10 gr di burro al posto di 10-12 gr.(12)

Per quanto riguarda le quantità di somministrazione,si comincia con 20 gr al giorno che aumentano fino a 40 gr al decimo giorno.

Dal quindicesimo al ventesimo giorno si somministrano 45-50 gr.(12)

Le poppate giornaliere sono due,al mattino e alla sera.

Bisogna ricordare che quanto detto va riferito a leprotti che sono destinati a rimanere all'interno dell'allevamento,e non ad essere liberati,perché con l'allattamento artificiale perdono qualsiasi timore nei confronti dell'uomo.

All'età di 15 giorni,i leprotti sono pronti per cominciare ad integrare la loro dieta con alimenti solidi,in particolare la medica.

E' dunque opportuno mettere a loro disposizione una piccola mangiatoia e riempirla con erba medica preappassita al fine di evitare turbe gastrointestinali.(6)

A 20 giorni il leprotto assume già 20 gr di alimenti solidi.(12)

Un problema che si presenta frequentemente nel periodo di pre-svezzamento è dato dall'elevata incidenza della sindrome diarroica del leprotto,che può arrivare a causare la morte del 30% dei giovani.

E'una patologia tipica dell'allevamento e colpisce di solito solo uno o due leprotti della stessa nidiata;sembra che i leprotti di certe madri siano più predisposti alla malattia,anche se non è accertato.

La causa è uno squilibrio della flora intestinale causato da un eccesso proteico;questo squilibrio dà adito alla proliferazione di numerosi batteri anaerobici e in particolare del Clostridium difficile,che provoca lesioni emorragiche a livello intestinale.(4;6)

Questo ed altri problemi fanno sì che nel periodo di pre-svezzamento si concentri il 90% della mortalità totale.(12)

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