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Cagnolino dal cuore grande aiuta ragazzo con malattia terminale

Pubblicato il 8 luglio 2012 da IdeaZampa

Quando Shawnee Cumo adottò un grazioso Shih Tzu di nome Kipper, non immaginava che questo sarebbe diventato una parte importante della battaglia del figlio contro la sua malattia terminale.



Quando a Dominic,il figlio di 8 anni, venne diagnosticato il morbo di Lou Gehrig,meglio conosciuta come

sclerosi laterale amiotrofica (SLA), rimase scioccato. Il ragazzo aveva solo 5 mesi quando ha iniziato a mostrare i sintomi della rara e debilitante malatta, che di solito colpisce solo gli adulti di età superiore ai 55 anni. Uccide i







neuroni nel cervello e midollo spinale. La malattia non ha cura, e provoca, infine, la morte. Dominic ha bisogno di cure costanti, una sedia a rotelle, e una tracheotomia solo per respirare.

Kipper non è un cane da “Pet Therapy”, ma, a dimostrazione che i cani hanno un senso innato di protezione e cura, Kipper e Dominic sono diventati inseparabili.

Senza essere stato addestrato per farlo, Kipper abbaia quando gli allarmi sulla macchina respiratoria Domenico si spengono, avvisando la famiglia di Dominic quando i livelli di ossigeno diventano pericolosamente bassi.

Un giorno Kipper riuscì anche a salvare la vita al giovane amico. Gli allarmi della sua macchina respiratoria non suonarono, ma il piccolo Shih Tzu iniziò ad abbaiare insistentemente per richiamare l’attenzione dei famigliari. Kipper si è aggiudicato il titolo di “Cane eroe dell’anno” da parte della onlus californiana San Bernardino Humane Society,

diventando a tutti gli effetti un cane da “pet therapy”.



Oltre che ad essere un’occhio in più che vigila sulla salute di Dominic, il piccolo Kipper è diventato fondamentale per calmare il suo giovane amico quando deve subire il cambio settimanale dei tubo per la tracheotomia che gli consente di respirare. Prima dell’arrivo di Kipper, i genitori erano costretti a utilizzare dei farmaci per calmare il ragazzo.

Kipper e Dominic sono stati fortunati ad incontrarsi ed ora, grazie all’innato senso di protezione del cagnolino dal grande cuore, il fardello della malattia è un po’ meno pesante sia per Dominic che per la sua famiglia.

fonte:

dogheirs.com