martedì 29 novembre 2011

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venerdì, 18 marzo 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Tranquillante a quattro zampe - Bambino autistico ottiene il permesso di portare il suo cane a scuola


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16/03/2011
Bambino autistico ottiene il permesso di portare il suo cane a scuola


Tranquillante a quattro zampe





Scooter Givens, un bambino autistico di 10 anni, ha vinto la sua battaglia, personale e legale.

Il tribunale di Hillsboro, in Oregon, gli ha infatto concesso l'autorizzazione a portare a scuola Madison, un pastore tedesco specializzato a stare in compagnia di persone affette da autismo.






La causa è andata avanti per tre anni ma alla fine i Givens ce l'hanno fatta e Madison potrà assistere a tutte le lezioni e sedersi accanto a Scooter.

Il problema non era tanto quello di ammettere il cane in aula, quanto il fatto che Madison sia un service dog e non un therapy dog. E cioè un cane di sostegno e non proprio un cane terapeutico.






Alla fine la corte, rendendosi conto di quanto il pastore tedesco sia importante nella quotidianità del bambino, e di come migliori la qualità della sua vita, ha deciso di superare il cavillo giudiziario e di ammettere Madison in aula.

Il cane è stato addestrato ad anticipare le reazioni violente di Scooter e a prevenirle. Infatti coglie immediatamente il minimo cambiamento di umore del bambino e riconosce i segnali di ira e rabbia.






"Madison lo tocca con una zampa o con il muso e riesce a distrarlo da ciò che lo sta agitando" ha dichiarato la mamma di Scooter.

"Da quando c'è lui, mio figlio ha fatto enormi progressi di socializzazione e sono felice che il giudice abbia ritenuto che il suo benessere non possa essere subordinato a cavilli lessicali".





Fonte: Hillsboro News
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lunedì, 28 febbraio 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Amici in visita - Animali portano conforto agli anziani di una casa di cura


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28/02/2011
Animali portano conforto agli anziani di una casa di cura


Amici in visita





Se qualcuno facesse una capatina alla casa di riposo The Alexander, a Morley in Inghilterra, non crederebbe ai propri occhi.

Cani, gatti e pefino galline sono di casa nella struttura e gli ospiti li accolgono con grande affetto ed entusiasmo.










Ma è l'asinello Eeyore a riscuotere più successo di tutti gli altri. "E' ormai provato che il contatto con gli animali sia terapeutico.

Quando i nostri ospiti accarezzano un cane o un gatto, ricordano la loro infanzia e ricevono un input inconscio a occuparsi di loro, cosa che li fa sentire utili perché hanno ancora uno scopo nella vita" ha dichiarato la direttrice dell'Alexander, Wendy Evered.










"Quando porto il mio Jack Russell, una signora che di solito non parla mai diventa vivace e trascorre un sacco di tempo ad accarezzarlo e a chiacchierare con lui.

Gli animali sono di grande aiuto e conforto agli anziani che soffrono di depressione o demenza senile perché riescono a farli uscire dal guscio in cui si sono rifugiati".










Questo particolare servizio è organizzato dalla Elisabeth Svendsen Trust, un struttura che usa gli animali da fattoria come terapia alternativa per anziani e bambini.

La Elisabeth Svendsen Trust sorge a Eccup, nello Yorkshire, ed è un'oasi animalista che ospita asinelli, galline, caprette, cani e gatti e li impiega tutti un attività terapeutiche, di riabilitazione o di recupero.










Eeyore è uno dei 19 asinelli che vivino nell'oasi e le sue visite all'Alexander sono sempre accolte con grande entusiasmo, sia dagli ospiti che dal personale della casa di cura.





Fonte: Yorkshire Evening Post
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mercoledì, 01 dicembre 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Dalle passerelle alle corsie - Un bull terrier ex campione di bellezza diventa un cane terapeutico


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01/12/2010
Un bull terrier ex campione di bellezza diventa un cane terapeutico


Dalle passerelle alle corsie



Rufus, un bull terrier pluripremiato di quasi 10 anni, è diventato un therapy dog per anziani.

Il cane è famoso per aver vinto le tre competizioni canine più importanti del mondo, il National Dog Show, il Westminster Dog Show and il Morris & Essex Kennel Club Show.


Adesso, che potrebbe ritirarsi e trascorrere la vita tra coccole e leccornie, preferisce lavorare come therapy dog.

La padrona di Rufus, l'infermiera in pensione Barbara Bishop, porta il suo prezioso amico peloso in una casa di cura per anziani di Holmdel, nel
New Jersey, una volta alla settimana.

"Le persone sono più interessate ai bambini. Ci sono liste d'attesa lunghissime per i volontari che vorrebbero prestare servizio negli ospedali o nei reparti pediatrici. Gli anziani sono dimenticati" ha dichiarato Barbara.

"Rufus da qualche mese è disabile, un infortunio all'anca non gli permette di camminare ma non vuole assolutamente mancare all'appuntamento
con i suoi amici malati.


Lo metto su un carrellino, lo porto nella casa di cura e lo faccio passeggiare per le corsie. I pazienti così possono accarezzarlo agevolemte e lui adora tutte quelle coccole, dà un sacco di soddisfazione. E' un entertainer nato!"

Dopo il ritiro dalle passerelle, la Bishop si è resa conto che l'inattività non avrebbe giovato al cane, così lo ha iscritto a un corso per diventare therapy dog.

Visti i successi riscossi da Rufus, e il suo passato di bull terrier più premieto della storia, la National Dog Show lo ha nominato Ambasciatore dei cani terapeutici.


Quando non lavora, Rufus trascorre le sue giornate a casa con sua figlia, e le sue nipoti, anche loro vincitrici di parecchi premi.

"Vanno molto d'accordo" ha dichiarato Barbara "e le giovincelle hanno molto rispetto per Rufus. Capiscono perfettamente che è ancora lui il Campione".





Fonte: People Pets
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giovedì, 02 settembre 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Morso vitale - Un cane morde il padrone e gli salva la vita


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02/09/2010
Un cane morde il padrone e gli salva la vita


Morso vitale



Jerry Douthett, un americano di 48 anni, ha dichiarato che Kiko, il suo Jack Russell, gli ha salvato la vita mordendogli un dito infetto.

L'uomo, che era andato a una festa con la moglie Rosee, era tornato a casa ubriaco e giaceva sul letto semi-incosciente. A un tratto Rosee lo ha sentito urlare, è corsa nella stanza da letto e lo ha trovato col piede insanguinato che gridava: "Il mio dito! Il mio dito!"



"C'era tanto sangue", ha dichiarato la donna, "Kiko aveva tutto il muso sporco e il dito di Jerry aveva una ferita molto profonda".

All'uomo, portato d'urgenza all'ospedale, è stato scoperto un diabete di secondo grado mai diagnosticato. Il dito morsicato dal cane era suppurato e l'infezione aveva già attaccato l'osso.

Jerry ha ammesso di aver nascosto le condizioni del suo piede a tutti, inclusa sua moglie.

"Ho terrore di dottori e ospedali e, anche se il dito puzzasse e avesse un aspetto orribile, ho preferito non dirlo a nessuno", ha rivelato l'uomo.

Ma Kiko non si è fatto ingannare e il suo olfatto aveva scoperto la malattia del suo padrone già da un pezzo.



"Ogni volta che mi toglievo le calze e mi sfasciavo il dito, che tenevo avvolto in una garza, il cane cominciava ad abbaiare, mi saltellava attorno e ringhiava al mio piede".

Alla fine il Jack Russell ha capito che c'era un unico modo per salvare il padrone e gli ha dato un morso proprio sul dito malato, costringendolo ad andare in ospedale.

Mr. Douthett è stato operato d'urgenza e gli è stato amputato l'alluce del piede destro per evitare che l'infezione si propagasse.

"Kiko gli ha salvato la vita", ha dichiarato il chirurgo che ha operato Jerry, "non ho alcun dubbio su questo. Il fatto che abbia addentato proprio la parte infetta non è una coincidenza.

Non è la prima volta che mi capita di salvare esseri umani le cui malattie sono state scoperte dai loro cani".






Fonte: Reuters
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martedì, 24 agosto 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - L'odore dello zucchero - Cane salva il padrone malato di diabete


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23/08/2010
Cane salva il padrone malato di diabete


L'odore dello zucchero

Middy, un pastore australiano femmina di dieci anni, ha salvato la vita a Graham, il suo padrone, che non sapeva di essere ammalato di diabete.

Graham ha adottato Middy a soli sei mesi e il loro rapporto è molto speciale, sono praticamente inseparabili.



Ma improvvisamente l'atteggiamento del cane è cambiato: ogni volta che l'uomo tornava dal lavoro, Middy cominciava ad abbaiargli contro
apparentemente senza motivo.

Graham non riusciva a spiegarsi perché Middy si comportasse in quel modo, però intuiva che c'era qualcosa che non andava. Essendo al corrente che spesso i cani fiutano le malattie, Graham è andato a farsi le analisi scoprendo di avere un diabete di secondo tipo.

Il cane aveva percepito che il livello dello zucchero nel sangue di Graham era troppo alto e voleva avvisarlo nell'unico modo che conosceva, abbaiando e dando l'allarme.

"Il dottore ha fatto dei test a Middy che sono risultati tutti positivi: attraverso l'olfatto è in grado di percepire quando la mia glicemia è troppo alta", ha dichiarato Graham.

"Ho preso Middy in un canile e probabilmente le ho salvato la vita, adesso lei si è sdebitata".


Fonte: Zootoo News
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giovedì, 17 giugno 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Factotum - Cane guida per non vedenti fa il bucato


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17/06/2010
Cane guida per non vedenti fa il bucato


Factotum



Cavendish, un Leonberger di sei anni, è un cane guida molto speciale perché, oltre ad accompagnare la sua padrona, fa il bucato e le porta il cordless quando suona.



Cavendish vive con la signora Nicola Hendey che, a causa di una paralisi cerebrale, è rimasta quasi del tutto cieca.

All'inizio del loro rapporto, il compito di Cavendish era quello di assisterla a casa: caricare la lavatrice, avviare il programma di lavaggio e riprendere i panni e portarle piccoli oggetti.

Poi l'associazione per cui lavora Cavendish ha deciso di fargli fare un corso specifico come cane guida per non vedenti, in modo che potesse assistere la sua padrona anche fuori di casa.

E' un tipo di addestramento molto difficile e rigoroso e non tutti i cani riescono a ottenere il diploma.

Ma Cavendish non è soltanto riuscito a diplomarsi, lo ha fatto nella metà del tempo: sei mesi anziché un anno.

"Non saprei come fare senza Cav" ha dichiarato Nicola "è un cane straordinario e insieme a lui riesco a fare tutto. Mi ha insegnato ad avere pazienza e ad affrontare la malattia con serenità. Lui è la mia luce".

Fonte: The Sun
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venerdì, 07 maggio 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Un barbone in biblioteca - Un barboncino aiuta i bambini a imparare a leggere


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07/05/2010
Un barboncino aiuta i bambini a imparare a leggere


Un barbone in biblioteca

Johnny Claude, un cane di sei anni adottato dalla signora Gretchen Gott quando aveva sei mesi, aiuta i bambini a imparare a leggere.

Il barboncino si reca tutti i giorni alla boblioteca Mary E. Clarke Hampstead, negli Stai Uniti, e si siede in mezzo ai bambini che prendono lezioni di lettura.



Sono piccoli che hanno problemi di apprendimento, spesso dovuti a deficienza di attenzione o ansia da prestazione. La presenza di Johnny Claude li rasserena e aumenta la loro concentrazione.

"Dopo un po' che frequentano il cane, i bambini hanno voglia di leggergli una storia, lui li ascolta con molta attenzione e li gratifica" ha dichiarato Peggy Thrasher, la direttrice della biblioteca.

Johnny Claude è anche un therapy dog specializzato nel recupero verbale dei veterani feriti in guerra, soprattutto in Iraq e in Afghanistan.



A dicembre dello scorso anno, il cane ha rischiato di morire per un'emorragia allo stomaco e altre complicazioni ed è stato assente dalla biblioteca e dall'ospedale della Pease Air Base per sei mesi.

Ma fortunatamente è guarito e da qualche giorno è tornato al suo lavoro: aiutare i bambini a imparare a leggere e a portare allegria e affetto ai soldati feriti.

Fonte: Zootoo.com
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venerdì, 09 aprile 2010
Cani contro l'epilessia


http://www.focus.it/Salute/notizia/Cani_contro_l_epilessia.aspx


Cani contro l'epilessia
Alcuni cani sarebbero in grado di prevedere le crisi epilettiche dei bambini. È quanto emerge da un recente studio canadese.



Il migliore amico del medico.


Alcuni cani sarebbero in grado di prevedere le crisi epilettiche dei bambini. È quanto emerge da un recente studio condotto da Adam Kirton, neurologo canadese. La ricerca è stata effettuata osservando 60 cani conviventi con padroncini epilettici: 9 di questi si sono dimostrati capaci di preannunciare l'arrivo di una crisi con ore o minuti di anticipo leccando il bambino e mugolando con insistenza.
Un allarme a 4 zampe. Le previsioni dell'amico a quattro zampe si sono rivelate...............


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giovedì, 25 marzo 2010
Progetto Dog for Children - ospedali di Cantù e Como


http://larcobalenodipatty.splinder.com/




Progetto Dog for Children

Fonte: http://www.gliamicidelrandagio.it/eventi_attivita/Dogforchildren.html

E' il nome del progetto di interazione cani-bambini che l'Organizzazione di Volontariato "Gli Amici del Randagio" ha avviato al fine di rispondere ad una necessità molto sentita dall' ASL della provincia di Como.

Ogni settimana, il martedì e il mercoledì, le coppie cane-conduttore a turno si recano nei reparti di pediatria degli ospedali Sant'Anna di Como e Sant'Antonio Abate di Cantù, dove visitano i bambini ricoverati e giocano con loro.

Al progetto partecipano sia cani ospiti del rifugio e in attesa di adozione, che già felicemente adottati dai conduttori stessi o da altre famiglie che li "prestano" ai conduttori per lo svolgimento del lavoro.
Kira, Gaia, Noel, Yenga, Lexie, sono i nomi dei cani impegnati nel progetto, condotti da volontari preparati: Emiliana, Daniela, Ombretta, Renato, Annalisa, Alessandra L., Alessandra M., Marisa, Gabriele, Teresa, Lara, Michela.

Perché non amiamo chiamare questo progetto Pet-Therapy? Perché riteniamo che tale definizione sia stata culturalmente superata e non rappresenta quel concetto di attività che "Gli Amici del Randagio" vogliono realizzare.

Negli ultimi decenni, l'utilizzo degli animali nelle case di riposo, negli ospedali e in tutte le attività sociali che rientravano nella definizione Pet-Therapy, consistevano nell'utilizzo strumentale dell'animale, che veniva sfruttato per impiego terapeutico, secondo una visione puramente antropocentrica.

Il progetto come lo intendiamo noi è invece figlio della nostra cultura animalista e viene inquadrato piuttosto in un'ottica zooantropologica: non più l'animale come mezzo per incentivare interazioni, ma l'animale come elemento fondamentale e protagonista della relazione.

L'animale come fulcro dinamico che detta tempi e metodi, che non resta immobile a sopportare carezze ma che agisce e disegna scenari nuovi, che porta interazione con il proprio carattere, con le proprie sregolatezze.

Un modo differente di vivere l'interazione con l'animale, certo più dinamico ma anche piacevolmente imprevedibile e soprattutto soddisfacente per l'animale stesso, che vivendo e non subendo diventa di volta in volta "mattatore e spalla" di un approccio sempre nuovo.

Il cane costringe così l'interlocutore umano a subire i suoi ritmi , che sono di fatto stimoli estremamente terapeutici, proprio perché costantemente diversi e vari per impegno e intensità.

"Gli Amici del Randagio" nel panorama delle associazioni che gestiscono canili si contraddistingue per privilegiare una politica animalista fatta di sperimentazioni pratiche, utili agli animali e alla società, piuttosto che filosofie astratte volte più a nutrire il cervello degli ideologi che a mutare a livello culturale la visione degli animali.

Cani, certo, perché li conosciamo molto bene, ma in quest'ottica non solo cani, perché questo tipo di approccio sfonda le barriere dell'uomo e ci proietta verso una forma di interazione più semplice, diretta e molto istintiva.




Da sinistra: Daniela e Teresa con la vivacissima Yenga all'Ospedale di Cantù



Renato e Noel all'Ospedale di Como



Gabriele e Gaia all'Ospedale di Cantù



Lexie




postato da: amicidigreta alle ore 14:12 | Link | commenti
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giovedì, 18 marzo 2010
Cani-guida a fianco dei ciechi del Paleolitico


http://nutrimente2.wordpress.com/2009/10/27/cani-guida-a-fianco-dei-ciechi-del-paleolitico/
Cani-guida a fianco dei ciechi del Paleolitico






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In Toscana l’unica scuola nazionale per questo tipo di animali

L’uso del cane come sostegno morale ed ausilio alla mobilita’ per i non vedenti e’ antichissimo. Gli studiosi riferiscono di un disegno scoperto sulle pareti di una grotta risalente all’epoca paleolitica raffigurante un cieco con il suo cane e di un affresco proveniente da una villa romana di Pompei custodito nel Museo Nazionale di Napoli con lo stesso soggetto. La storia moderna del cane guida passa attraverso varie fasi che coincidono con l’evoluzione dell’idea che il cane puo’ diventare, se opportunamente istruito, un eccezionale strumento di mobilita’. In Germania, negli anni venti del Novecento, furono forniti circa 500 cani a reduci della prima guerra mondiale che avevano perso la vista. Furono aperti diversi centri nel paese, tra cui uno a Postdam. Questa Scuola viene visitata nel 1927 da una signora svizzera, Dorothy Eustis, che possedeva un allevamento di cani a Vevey e nota per le sue capacita’ di addestratrice. La signora rimane molto colpita da questo nuovo impiego del Pastore Tedesco e pubblica su un giornale americano, un entusiastico articolo che fa intravedere orizzonti fino ad allora inimmaginabili. Fra i lettori dell’articolo vi e’ Frank Morris che, a 16 anni ha perduto la vista per un incidente. Morris, dal carattere forte e volitivo, lavora come agente assicurativo andando in giro a vendere polizze facendosi accompagnare da un ragazzo che, pero’, a volte non si presenta agli appuntamenti. Intesse una fitta corrispondenza con Dorothy alla quale chiede, implora, che si tenti di addestrare un cane che lo liberi da ogni dipendenza.

Nel 1928, dopo un periodo di preparazione in Svizzera, torna in patria con il suo Buddy, il cane guida che conquistera’ l’America. Nel 1929 viene fondata la prima scuola cani guida in America, “Seeing Eye”, ancora oggi fra le piu’ grandi ed attrezzate scuole nel mondo. In Italia la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Firenze, consegna i primi tre cani guida il 25 settembre 1929. L’Unione Italiana Ciechi, che era stata fondata a Genova nel 1920, infatti, aveva preso contatto con la Scuola svizzera della signora Eustis ed iniziato una collaborazione che porto’ alla nascita della Scuola di Firenze. Alla fine degli anni ‘50 la Scuola si sposto’ dalla sede in via del Gignoro a Firenze, all’attuale sede di Villa Martini a Scandicci. L’area tecnica della nuova sede si compone ora di una serie di percorsi delimitati da siepi, quattro canili ed una dependance che riunisce vari locali e servizi. La dependance fu donata alla Scuola dall’allora Sindaco di Firenze (1962) Giorgio La Pira. In attuazione del DPR 616/77, la Scuola e’ stata attribuita dal 1° aprile 1979 alla Regione Toscana; nel 2009 ricorrono quindi gli ottanta anni dalla fondazione ed i trenta anni di gestione diretta della R.T. La Scuola Cani Guida di Scandicci e’ l’unica scuola al mondo per cani guida completamente pubblica.

da http://www.vita.it/
postato da: amicidigreta alle ore 16:38 | Link | commenti
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