sabato 19 novembre 2011

consigli archivio 3

martedì, 20 settembre 2011
http://www.veganitalia.com/modules/news/article.php?storyid=201
Le erbe officinali per gli animali

Le piante officinali sono utilizzate sempre più anche nella veterinaria. E' necessario sottolineare che, spesso, le proprietà salutari delle erbe applicate con successo alla fitoterapia umana, non riscontrano esiti simili se applicate al mondo animale.



Vi proponiamo una lista delle erbe officinali più utilizzate come rimedio ai disturbi dei nostri amici.



Attenzione: queste informazioni sono fornite a titolo informativo. Prima di somministrare ai vostri animali qualsiasi tipo di preparazione, consultate lo specialista.



Ippocastano (Aesculus Hippocastanum)

L'Ippocastano è utilizzato spesso in associazione con il Gingko biloba, nei casi di:

- Disturbi circolatori venosi

- Nei postumi di traumi

- Come rimedio dei disturbi legati alla vecchiaia

- Negli edemi infiammatori che si manifestano dopo gli interventi chirurgici

- Nei casi di emorroidi.



Calendula (Calendula officinalis)

La Calendula trova le stesse applicazioni della medicina umana. Si riscontrano ottimi risultati nei seguenti casi:

- Contusioni di difficile guarigione

- Ferite cutanee

- Eczemi atopici

- Adenomi delle ghiandole sebacee

- Dermatiti

- Dermatosi

- Punture di insetti

- Pododermatiti

- Ulcere e piaghe

- Ipercheratosi dei polpastrelli.



Carciofo (Cynara scolymus)

Le proprietà depurative del Carciofo sono benefiche anche per gli animali.

E' utilizzato:

- Nelle patologie gastroenteriche, anche quelle caratterizzate da vomito

- Per normalizzare l'attività digestiva

- Per depurare l'organismo in genere

- Per eliminare il meteorismo intestinale

- Per regolare l'attività e la funzionalità epatica, nelle epatopatie

- Per stimolare produzione di bile

- Come epatoproprotettore

- Per combattere i danni causati da intossicazioni

- Nei casi di dermatosi.



Echinacea (Echinacea purpurea)

L'Echinacea esercita un'azione locale che ritarda la diffusione delle infezioni, attraverso i tessuti, e incrementa la resistenza dell'organismo alle infezioni.

E' utilizzata:

- Nelle infiammazioni delle alte vie respiratorie

- Per accelerare la risposta dell'organismo nei casi di assunzione di sostanze antibiotiche

- In associazione con altri preparati antitosse

- Nei casi di tracheite

- Nei casi di gengivite

- Infezioni delle vie urinarie (prostatite, uretrite, metrite).



Per uso esterno è utilizzata:

- Come immunostimolante

- Come antiinfiammatorio

- Come antisettico

- Come decongestionante

- Come riepitelizzante

- Come cicatrizzante

- Nel caso di dermatiti

- Per il trattamento di ulcere

- Nel caso di ferite infette e di difficile guarigione

- Contro ustioni e afte.



Equiseto o Coda cavallina (Equisetum arvense)

L'Equiseto è caratterizzato dall'alto contenuto in silice, che ne fa una delle piante rimineralizzanti più valide dei nostri giorni.

E' utilizzato:

- Come fortificante per il cucciolo

- Come ricostituente per le femmine in gravidanza

- Per favorire la guarigione delle fratture

- Nei casi di fragilità ossea

- Nei casi di cicatrizzazione difficile di ferite cutanee.



Escolzia (Eschscholtzia californica)

L' Escolzia è conosciuta per le proprietà sedative e attenua le contrazioni spasmodiche della muscolatura intestinale.

Trova utilizzo:

- Nei casi di soggetti particolarmente nervosi e irrequieti

- Nei casi di soggetti aggressivi o ansiosi

- Nei casi di ipersessualità

- Nei casi di disturbi comportamentali

- Come complemento alla terapia educativa.



Frassino (Fraxinus Excelsior)

Il frassino è conosciuto per le proprietà antiartritiche e antireumatiche; queste proprietà trovano riscontro anche nella veterinaria.

E' utilizzato spesso in associazione con l'Artiglio del diavolo:

- Nei casi di senilità

- Nei disturbi articolari

- Nei reumatismi.



Ginkgo biloba

Il Gingko biloba è utilizzato nella fitoterapia umana per migliorare la circolazione sanguigna del cervello, dei polmoni, della retina, dei reni. Le stesse proprietà sono state riscontrate nella veterinaria.

E' utilizzato:

- Nei casi di soggetti anziani, per migliorare il circolo centrale e periferico

- Per prevenire o alleviare i molteplici disturbi legati alla senilità (affaticamento rapido, abbassamento dell'udito, disturbi articolari, cardio-circolatori e renali)

- In presenza di patologie delle ghiandole paranali, (l'aumento della irrorazione sanguigna locale favorisce l'attività del tessuto ghiandolare e la liquefazione del secreto).



Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens)

L'Artiglio del diavolo è utilizzato nella fitoterapia umana per le sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie, che sono state confermate da studi recenti, anche nella medicina veterinaria.

L'Artiglio del diavolo è utilizzato:

- Per il trattamento delle malattie articolari degenerative

- Nell' artrosi del cane anziano

- Nelle patologie articolari di media gravità

- Nelle discopatie senza disturbi neurologici

- Nei disturbi successivi ad un intervento chirurgico.

- L'Artiglio del diavolo è considerato un rimedio interessante nella medicina veterinaria, poiché consente l'utilizzo per lunghi periodi e senza effetti collaterali nel trattamento e nella prevenzione di malattie articolari degenerative, evitando quindi l'uso di farmaci antiinfiammatori.



Luppolo (Humulus lupulus)

Il Luppolo è apprezzato nella fitoterapia umana per le proprietà sedative; nella medicina veterinaria trova analogo riscontro.

E' utilizzato:

- Come blando sedativo

- Nei casi di animali che soffrono di stati di ansia

- Nei casi di aggressività

- Nei casi di anoressia

- Nei casi di disturbi gastroenterici di origine nervosa

- Nei casi di ipereccitabilità e ipersessualità dei maschi.



Ginseng (Panax Ginseng)

Il Ginseng è conosciuto e apprezzato per le proprietà rigeneranti e stimolanti.

In veterinaria è utilizzato:

- Come equilibrante, tonico e stimolante degli animali convalescenti

- Come stimolante del sistema nervoso centrale nell?animale anziano

- Come tonico generale

- In caso di astenia per riequilibrare le funzioni organiche

- Come integratore nei soggetti sportivi: migliorare la capacità di rendimento.



Spirulina (Spirulina maxima)

La Spirulina è apprezzata per le proprietà ricostituenti e stimolanti.

E' utilizzata:

- Come integratore nei soggetti in crescita

- In casi di particolare necessità di proteine, vitamine e oligoelementi

- Come fortificante nei soggetti sportivi,

- Nei soggetti debilitati durante la convalescenza

- Nelle femmine in gravidanza

- Nei casi di coprofagia da carenza di sostanze nutritive.



La Spirulina è un ottimo supplemento naturale anche per uccelli e roditori.



Tarassaco (Taraxacum officinale)

Il Tarassaco è apprezzato per le proprietà disintossicanti del fegato, della cistifellea, dei reni.

E' utilizzato singolarmente, o in associazione al Carciofo:

- Nei casi di disturbi della digestione

- Nei casi di meteorismo, nelle epatopatie e epatosteatosi.

- Come disintossicante dell'organismo

- Come stimolante dell'appetito

- Come disintossicante in caso di dermatosi.



Zenzero (Zingiber officinalis)

Lo Zenzero è una pianta medicinale molto apprezzata in veterinaria.

E' utilizzato:

- Per combattere il mal d'auto di cani e gatti

- Per prevenire il vomito

- Per prevenire la scialorrea

- Per prevenire lo stato di irrequietezza associato alla nausea

- Come regolatore del tratto gastroenterico

- Nei casi di diarrea associata o no al vomito.





[fonte: www.caniegatti.com, rubrica curata dalla Dr. Laura Cutullo, specializzata in terapie naturali applicate in particolare a cani e gatti e Erbe.it]

giovedì, 15 settembre 2011

Brain System
Senilife®
Supporto della funzione cerebrale nei cani e gatti anziani




Indicazioni Supporta la funzione cerebrale nei cani e gatti anziani. Il suo effetto neuroprotettivo (protezione dei neuroni dai processi degenerativi) favorisce un invecchiamento cerebrale di successo.
Per maggiori informazioni visita:
http://www.senilife.it
http://www.innovet.it/?pid=2&prd_az=sr&prd_v=10
http://www.innovet.it/senilife/scripts/sys/pagina.php?pagina_id=2

 
venerdì, 09 settembre 2011
Pannolini lavabili anche per cani e gatti incontinenti? basta fare il buco per la coda....
Ecco i consigli di MammaSuperAbile per i pannolini scelti per il suo bambino
http://mammasuperabile.blogspot.com/2010/12/pannolini-lavabili.html
lunedì 13 dicembre 2010

Pannolini lavabili

 
Per prima cosa, giusto per identificar un mood sono abbastanza ecologica: non grandi cose… anzi no!
Si va dai comportamenti eco-friendly maniacali (vedi controllare qual è il percorso che mi fa compiere meno km per andare dal punto a) al punto b) incurante se si debbano attraversare paludi e sterrati degni di un pick-up) a comportamenti notevolmente “normali” (vedi mangiare le banane, anche se non sono mai di stagione né a km 0).
Un importante passo fatto alla nascita del pupo sono stati i pannolini lavabili.
A dire il vero non proprio alla nascita perché il Maritino (ad alcuni noto come “Il Pigna”) lo trovava uno stress in più.
Io, da piccina, non ho mai potuto usare gli usa&getta e sospettavo che il deretano dell’erede avrebbe preso, com’è giusto che sia, il peggio dai due corredi cromosomici disponibili.
Si è quindi partiti con dermatiti sin dalla degenza ospedaliera.
A casa ci si sottoponeva a lunghe sedute a “kiuli nudi” avvolti in vecchie lenzuola (per fortuna che è nato in luglio!) e ad abbondanti spalmate di paste Hoffman ma ancora il Maritino non mollava.
Finalmente all’approssimarsi dell’autunno il comune ci comunica che volendo ci rimborsano una parte della spesa dei lavabili e la Mammasuperabile ha preso il controllo imponendo l’uso di 'sti stramaledetti pannolini che nessuno voleva!
Invece è stata subito una scoperta…
Son lontani gli anni ’80 con i ciripà, oggi si ha di tutto e di più… AIO, pocket, fitted, prefold, … 'na rivelazione!
Piacevole sorpresa sono stati i veli raccogli feci che permettono di non sporcare eccessivamente il pannolino stesso, sempre che il Nano malefico non evacui sul fianco, allora la liquid shit pre-svezzamento se ne va tutto in giro.
Nel complesso lo sforzo è MINIMO e se lo dico io, dovete fidarvi!
Col bimbo in braccio slaccio il pannolone direttamente nel bidet; se il velo è sporco lo butto nel water (è biodegradabile), se invece è solo bagnato rapida sciacquata nel lavandino mentre si aspetta l’acqua calda.
Finito il cambio, secondo il grado d’immonditudine del pannolino, segue rapida risciacquata o enunciazione di bestialità spazzolando energeticamente con un’idea di sapone di Marsiglia (non troppo se no il pannolino “si cera” e non assorbe più) e un’apposita spazzolina per unghie.
Stoccaggio in normale bidoncino per monnezza!
Ogni due giorni circa (dipende dai tempi di asciugatura che un ha!) si passa al lavaggio.
Io personalmente ho optato per:Far partire la lavatrice con un po’ di detersivo.
  1. Stoppare dopo circa 10 minuti.
  2. Risettare la lavatrice con programma eco 60°C, prelavaggio ed extrarisciaquo in delay di 6 ore.
In questo modo ho ottenuto risultati discreti, forse non è proprio ecologicamente il massimo ma io sono per le auree vie di mezzo.
Inoltre, per quanto uno si possa accanire, l’UNICO modo perché ridiventino bianchi è farli asciugare al sole.
Noi siamo andati sui classicissimi Popolini OneSize ma forse tornando indietro mi butterei sugli AIO (all in one, in altre parole i più simili agli usa&getta).
Con un'unico onere di circa 400 euro abbiamo praticamente esaurito la spesa alla voce pannolini; essendo questo modello regolabile con i bottoncini a pressione si riesce a coprire il periodo completo dell'uso del pannolino.
Ad ogni modo ecco alcune fotine esplicative:
pannolino semichiuso in taglia extra small


 pannolino chiuso in taglia extra small

 pannolino chiuso in taglia extra small con mutandina impermeabile
 pannolino chiuso in taglia extra large
Ottimi consigli li trovate comunque sul sito
www.pannolinilavabili.info/.


 

giovedì, 08 settembre 2011
http://www.amicacavia.net/forum/topic/163-prurito-e-alopecia-nei-roditori/
Prurito e alopecia nei roditori domestici 

Inviato 10 May 2007 - 06:27 PM
Ho trovato queste interessanti informazioni,sono tratte dal sito o meglio da un post scritto da una ragazza su "frammenti di natura"


PRURITO E ALOPECIA NEI RODITORI DOMESTICI

Le dermatosi associate ad alopecia o prurito rappresentano un tipico e frequente problema dei roditori da compagnia.
La causa principale di dermatosi � rappresentata dagli ectoparassiti, seguiti dai batteri, dai virus e da problemi di natura diversa, come quelli allergici, nutrizionali e comportamentali.

A) Cause parassitarie:
Le lesioni accompagnate da prurito pi� o meno accentuato devono far pensare ad un� eziologia parassitaria: infatti prurito, alopecie diffuse o localizzate e desquamazione sono i segni distintivi delle dermatosi parassitarie. Gli ectoparassiti colpiscono pi� frequentemente alcune specie (fra i roditori: cavia, criceto, cincill�, ma anche il coniglio, che non � un roditore ma un lagomorfo) e pi� raramente altre (ratto, topo, scoiattolo). Alcuni di questi parassiti sono trasmissibili all�uomo (zoonosi) per cui bisogna stare attenti durante la manipolazione degli animali. Sono anche frequenti le infezioni batteriche secondarie e i casi di presenza di pi� infestazioni parassitarie concomitanti. La cavia � particolarmente soggetta alle dermatosi parassitarie.
In caso di sospetta dermatosi l�esame a occhio nudo o con la lente di ingrandimento deve essere obbligatoriamente completato da un esame al microscopio dei raschiati cutanei, che � di importanza fondamentale e pu� eventualmente essere associato all� esame delle squame raccolte tramite spazzolatura e all� esame del pelo (tricogramma) che permettono di mettere in evidenza o meno la presenza degli ectoparassiti, rappresentati essenzialmente da insetti e acari ma anche da dermatofiti.
Possiamo dividere le parassitosi in: 1) parassitosi causate da insetti, 2) parassitosi causate da acari, 3) elmintiasi e 4) dermatofitosi.

1) Parassitosi causate da insetti:
- Pulci: le pulci si vedono ad occhi nudo (o con la lente d�ingrandimento) muoversi sul pelo e colpiscono soprattutto la cavia dove provocano una specifica dermatite allergica (per� anche il coniglio � molto colpito). I sintomi delle infestazioni da pulci sono: prurito, aree alopeciche, croste, escoriazioni, tendenza alle infezioni secondarie, rischi di anemia negli animali giovani.
- Pidocchi: anche i pidocchi si vedono ad occhio nudo o con la lente d�ingrandimento; � possibile fare un raschiato cutaneo o un tricogramma. Colpiscono soprattutto la cavia (ma anche i cincill� e gli scoiattoli). I sintomi sono: prurito, desquamazione, aree alopeciche crostose a livello di tronco, testa e collo nei soggetti debilitati.
- Ditteri: colpiscono i soggetti che vivono all�aperto (quindi soprattutto i conigli e le cavie) causando lesioni molto pruriginose.

2) Parassitosi causate da acari:
La diagnosi delle acariasi si effettua attraverso l�evidenziazione dei parassiti all�esame microscopico dei raschiati cutanei. Le forme di rogna causano lesioni cutanee la cui elevata gravit� � dovuta alla presenza dei parassiti nello spessore della cute. Le forme di pseudorogna sono invece caratterizzate da lesioni meno gravi e, in genere, maggiormente localizzate a causa del fatto che i parassiti si trovano a livello superficiale (base del pelo o a contatto dello strato corneo).
- Rogne: le lesioni si estendono generalmente a partire dalla testa verso il corpo, il prurito � intenso e si ha un interessamento delle condizioni cliniche generali. La rogna pi� tipica fra i roditori � quella della cavia, causata da Trixacarus caviae, che deve essere sempre sospettata in presenza di prurito e di lesioni che prima si presentano alopeciche ed eritematose e poi squamo-crostose o suppurate, a livello di testa, collo e infine tronco. L�evoluzione � sfavorevole.
Nelle rogne i parassiti possono rimanere sull�animale per lunghi periodi senza provocare la comparsa di segni clinici, per poi moltiplicarsi in seguito a uno stress. La rogna � una zoonosi.
- Pseudorogne: le lesioni sono generalmente localizzate, specialmente sul corpo, il prurito � intenso, ma le condizioni generali non sono alterate. La Pseudorogna pi� tipica fra i roditori � (ovviamente!) a carico della cavia, dove Chirodiscoides caviae causa lesioni localizzate, pruriginose, alopeciche e squamo-crostose soprattutto a livello di regione lombo-sacrale, tronco e testa. I parassiti vengono messi in evidenza pi� facilmente su animali morti, in quanto dopo la morte si spostano sulla sommit� del pelo.
- Demodicosi: numerosi Demodex specie-specifici possono parassitare i roditori e devono essere sospettati in presenza di lesioni scarsamente o per niente pruriginose, di aree alopeciche diffuse o localizzate (testa, tronco) e, talora, di lesioni eritemato-squamose. I parassiti si evidenziano attraverso un raschiato cutaneo. Questa � una parassitosi molto frequente nel criceto, soprattutto nei soggetti anziani; � meno frequente nelle altre specie.

3) Elmintiasi:
Sono da sospettare in presenza di lesioni perianali alopeciche e pruriginose, causate dalla presenza di ossiuridi che si evidenziano attraverso l�esame coproscopico.

4) Dermatofitosi:
Le dermatofitosi (tigne) sono frequenti nei roditori. � necessario sospettare questo tipo di patologia quando la ricerca di ectoparassiti abbia dato risultati negativi. Le dermatofitosi possono essere associate a infestazioni da acari o insetti. L�evidenziazione avviene attraverso l�esame diretto del pelo al microscopio, l�esame con lampada di Wood o la coltura. Il prurito � variabile ma generalmente trascurabile e le lesioni sono molto varie: da circolari a diffuse, da asciutte a suppurate, da uniche a multicentriche. I dermatofiti che si evidenziano pi� frequentemente sono: Tricophyton mentagrophytes, Microsporum canis, Microsporum gypseum.


Se all�esame del raschiato cutaneo la ricerca parassitaria risulta negativa bisogna considerare altre cause di alopecia o di prurito e precisamente:

:D Cause batteriche:
L�origine batterica deve essere sospettata in presenza di lesioni cutanee suppurate, infiammatorie, alopeciche, pruriginose ed estese, associate o meno ad adenopatie. In questo caso bisogna effettuare un prelievo cutaneo per l�esame batteriologico, un prelievo per apposizione per la ricerca microscopica di cocchi Gram + a catena, una nuova ricerca parassitaria attraverso raschiato cutaneo perch� le piodermiti sono spesso secondarie e un esame per la ricerca di infezioni interne. I batteri pi� spesso responsabili di piodermiti nei roditori sono: Streptococcus spp., Pasteurella spp., Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa.

C) Cause virali:
Nei roditori le possibili patolog�e di origine virale sono:
- la coriomeningite linfocitaria, tipica del topo e del criceto, che si manifesta come una blefarite associata a sintomi nervosi.
- la poxvirosi murina, tipica del topo e del ratto, che si manifesta con edema facciale, eritema generalizzato, eruzioni papulo-crostose a livello di dita, orecchie e coda con necrosi e successiva caduta delle estremit� affette. La diagnosi � di tipo istologico.
- la reovirosi del topo che colpisce i soggetti giovani.

D) Cause allergiche:
- Dermatite allergica da pulci della cavia, di cui ho parlato prima;

E) Cause endocrine:
- Ipercorticismo: tipico del criceto anziano e delle cavie a pelo lungo. I sintomi sono dati da un�alopecia bilaterale simmetrica, da melanodermia e dalla demodicosi frequentemente associata (criceto).
- Diabete mellito: tipico del criceto e delle cavie a pelo corto. I sintomi sono dati da alopecia, congiuntivite, dimagrimento, poliuria.
- Iperandrogenismo della cavia maschio: � uno stato cherato-seborroico generalizzato con ipercheratosi dei cuscinetti plantari che viene trattato con castrazione chirurgica o chimica, vaschetta di sabbia, agenti cheratomodulatori topici.
- Alopecia neuroendocrina della cavia femmina: � associata a cisti ovariche.

F) Cause nutrizionali:
- Ipovitaminosi C della cavia: dermatite nasale, cheilite, pododermatite, ferite e ulcere cutanee con tendenza alle infezioni secondarie.
- Alopecia associata ad alimentazione ipoproteica (criceto, cavia, ratto).
-Carenza di acidi grassi essenziali: dermatite eritematosa con alopecia e desquamazione, otite eritematosa (cincill�, cavia, criceto, ratto, topo).

G) Cause ambientali:
- Pica: frequente in quelle specie che vivono in gruppo (cavie) e nei giovani in particolare, i quali presentano il pelo tutto strappato. Bisogna aggiungere fieno alla razione e separare i soggetti colpiti.
- Dermatite essudativa causata da eccesso di umidit� nel gerbillo: si ha iperpigmentazione e pelo incollato a ciuffi.

H) Cause comportamentali:
-Grooming: � un comportamento di morsicatura tra i diversi individui (soprattutto topi, ratti e gerbilli) che pu� provocare la comparsa di aree alopeciche e di ulcere sulla testa e sul dorso (topo), sulla faccia e nella regione perineale (ratto), e alla base della coda (gerbillo).
-Caduta del pelo dovuta a stress nella cavia.
-Tricofagia da svezzamento dei giovani che mangiano il pelo della propria madre;
-Tricofagia da gerarchia delle giovani cavie, che perdono il pelo nella regione della testa, dell�addome e del perineo.
-Dermatite nasale del gerbillo provocata da stress ansiogeno.

I) Cause fisiologiche:
Non bisogna confondere le alopecie di cui sopra (comunque sempre associate a prurito pi� o meno intenso) con le alopecie che intervengono fisiologicamente in certi momenti della vita dei roditori, come nel caso dell� alopecia delle femmine gravide che preparano il nido strappandosi il pelo a livello di ventre e fianchi.



VIDEO - La diagnosi di Ecto-e endoparassiti in ratti e topi di laboratorio
http://www.jove.com/details.php?id=2767

mercoledì, 07 settembre 2011
http://www.tdogarden.it/store/categorie-29/Animali-anziani-o-disabili.aspx
Animali anziani o disabiliProdotti studiati per venire incontro alle esigenze degli animali anziani o disabili e ai loro proprietari nella gestione quotidiana degli stessi.
                           Animali anziani o disabili

martedì, 06 settembre 2011
http://www.tdogarden.it/store/categorie-1368/Biko-Canine-Physio-Brace.aspx
Tutore per mielopatia degenerativa del cane: Biko Canine Physio Brace
Biko Canine Physio Brace                Biko Brace
Biko Canine Physio Brace è un prodotto innovativo che serve da sostegno e aiuto in molte patologie degenerative che compromettono la mobilità dei cani. Solitamente ben tollerato, aiuta il cane a recuperare le zampe posteriori durante il passo, evitando pericolose e dannose torsioni della colonna vertebrale. Permette all'animale di rimanere più dritto e assumere una postura più corretta e funzionale, garantendo non solo di non creare nuove tensioni a livello spinale, ma anche di mantenere la muscolatura delle zampe posteriori più tonica. Consigliato per patologie come: mielopatia degenerativa.

martedì, 06 settembre 2011
Saint johns wart flowers.jpg Stimola la rigenerazione
cellulare ed è infatti questo
il motivo della sua efficacia
contro le ustioni
Usato con successo anche
in caso di scottature, dolori
articolari, secchezza della pelle,  piaghe da decubito,
punture di insetti, ulcerazioni,
reumatismi.


(tratto da     
http://www.anagen.net/ip.htm)      
http://mammasuperabile.blogspot.com/2010/12/gli-aiuti-dalla-natura-liperico.html

domenica 19 dicembre 2010

Gli aiuti dalla natura: l’Iperico

 
Sicuramente questo non è il luogo ed io non posseggo nemmeno le competenze per trattare quest’argomento dal punto di vista medico; tuttavia, a seguito dell’uso personale dell’Olio di Iperico e dopo ricerche su libri e su pubblicazioni scientifiche da voi stessi verificabili, mi sento di proporvi con entusiasmo l’utilizzo dell’Olio di Iperico.
L'Iperico o erba di san Giovanni o scacciadiavoli è una pianta officinale del genere Hypericum con svariate proprietà.
Ad esempio, indubbia, dal punto di vista scientifico, è la sua efficacia nel trattamento della depressione mediante somministrazione orale.
L'erba di san Giovanni ha una lunga tradizione nell'uso popolare: Ippocrate (il padre della medicina), Dioscoride, il più rinomato medico dell'antica Grecia, e Plinio il Vecchio (nell'antica Roma) la impiegarono per curare molte malattie.
Le sommità fiorite di Iperico (Hypericum perfoliatum L.) in veicolo oleoso rappresentano un comodo presidio per un’infinità di problemi della pelle: piccole scottature, soprattutto solari, abrasioni, irritazioni, pruriti, punture d’insetto che trovano sollievo immediato grazie anche alle specifiche proprietà antisettiche, antiinfiammatorie e cicatrizzanti.
 
L’Olio d’Iperico ottenuto dalla macerazione dei fiori e delle foglie fresche in Olio di Mandorle o di Oliva può essere utilizzato anche come “dopo sole” in caso di scottatura da esposizione solare.
Da questo punto di vista si rivela, infatti, valido come protettore dai raggi solari e astringente per pelli arrossate e delicate.
Il trattamento delle ustioni di primo grado trae indubbio giovamento dalle applicazioni di Olio di Iperico: oltre alle proprietà antisettiche, manifesta un’azione anestetica locale, blanda ma costante, modera le reazioni infiammatorie e favorisce la riparazione del rivestimento epidermico.
Quindi, oltre ad arrecare un sollievo immediato, porta alla guarigione in tempi rapidi con restituito ad integrum (significa completa guarigione) della cute.
L’Olio, dopo il raffreddamento della parte, può essere applicato direttamente oppure è possibile utilizzare una garza sterile imbevuta da applicare sulla zona interessata: è opportuno cambiare la medicazione ogni 5-6 ore.
Inoltre, in caso di raffreddore porre sul naso infiammato e arrossato Olio d’Iperico apporta subito sollievo.
Effetto non documentato ma provato sulla mia pelle (in tutti i sensi) è l’induzione al parto.
Mi si sono rotte le acque quattro ore dopo essermi fatta massaggiare la panciona piena di smagliature.
Dopo il bagnetto del “Piccolo Rospetto” (sempre rigorosamente in acqua tiepida e senza sapone perché il mio bimbo di quattro mesi non lavora né nei campi né in miniera) un bel massaggino con la nostra personale riserva di Olio di Iperico è sempre stato ampiamente gradito.
L’Olio di Iperico è facilmente reperibile in farmacie con vene naturalistiche e in erboristeria; molti dei produttori di olio di oliva biologico ne impiegano una parte per confezionare in casa il preparato.
Per i più volenterosi e per gli amanti delle passeggiate estive (periodo in cui è comprovata la maggiore concentrazione dei principi attivi) lascio due “ricettine”.
 
Ricettario
 
Olio di Iperico
Fiori freschi d’Iperico 30 g
Olio di Oliva 100 ml
Far macerare per sei settimane in flaconi ben chiusi, a temperatura ambiente, quindi esporre al sole.
Il preparato assume colore rosso rubino.
Filtrare e conservare in flaconi di vetro scuro.
 
Oleolito protettivo
Iperico sommità fiorite 10 g
Mandorle dolci Olio 200 ml
Far macerare in un flacone di vetro a chiusura ermetica le sommità fiorite di Iperico in metà della dose di Olio.
Esporre il vaso al sole per due settimane, filtrare spremendo a fondo i fiori e aggiungere il restante Olio, mescolare bene il tutto e porre in bottiglia di vetro scuro.
 
 
 
lunedì, 05 settembre 2011
PANNOLINO PER CANI E GATTI con imbragatura per non far scivolare il pannolino

Data: 02/10/2008 Luogo: LONDRA Soggetto: PANNOLINO PER CANI E GATTI Restrizioni:ONLY FOR ITALYLONDRA: LINEA DI PANNOLINI PER CANI E GATTI © riproduzione riservata
 

Data: 02/10/2008 Luogo: LONDRA Soggetto: PANNOLINO PER CANI E GATTI Restrizioni:ONLY FOR ITALYLONDRA: LINEA DI PANNOLINI PER CANI E GATTI © riproduzione riservata
 

Data: 02/10/2008 Luogo: LONDRA Soggetto: PANNOLINO PER CANI E GATTI Restrizioni:ONLY FOR ITALYLONDRA: LINEA DI PANNOLINI PER CANI E GATTI © riproduzione riservata
venerdì, 02 settembre 2011
giovedì, 01 settembre 2011
petsblog
http://www.petsblog.it/post/3443/la-boccia-per-i-pesci-rossi-non-va-bene

La boccia per i pesci rossi? Non va bene

Pubblicato: giovedì 23 giugno 2011 da luca

Ammetto la mia profonda ignoranza sul discorso “pesci rossi”. Pur avendone avuti diversi ho sempre ritenuto che la classica “boccia” di vetro fosse il miglior acquario che si potesse usare per farli vivere comodamente pur fuori dal loro habitat naturale (che, per inciso, non so quale sia). Forse perché abituato a vedere in tv i pesci nella palla di vetro, forse perché convinto da chissà quale legge della fisica, forse perché: “Se tutti hanno la boccia di vetro per i pesci vuol dire che è l’acquario giusto” fatto sta che i miei pesci, poverini loro, sono sempre vissuti lì.
Ora, ammetto con enorme ritardo, apprendo che la boccia di vetro è quanto di più deleterio possa esserci per un pesce rosso. Anzitutto la boccia di vetro è troppo piccola. Contiene troppa poca acqua e la sua conformazione obbliga il pesce a girare sempre in tondo causandogli deformazioni alla colonna vertebrale. La stretta imboccatura, poi, non permette una corretta ossigenazione dell’acqua (per questo il pesce boccheggia in superficie, non per chiamarvi!). Il cambio dell’acqua per la pulizia rischia di stressare il pesce sia per lo shock che per uno sbalzo termico.
Un piccolo consiglio: se volete bene al vostro pesce rosso fate qualcosa per lui. In commercio esistono acquari anche di piccole dimensioni, da circa 10 litri, dotati di pompa, filtro eccetera, a prezzi decisamente contenuti. Se volete divertirvi a costruirgli una “casetta” poi potete ornarla con le apposite sabbiette o alghe e con le numerose decorazioni presenti sul mercato. Ricordatevi che un pesce è comunque un vostro amico, poco importa se non scodinzola o non fa le fusa, non è un pet “soprammobile“.
postato da: amicidigreta alle ore 14:27 | Link | commenti
categoria:consigli vari, consigli x disabili, consigli - pesce info

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