Sedia a rotelle per furetto paralizzato
http://www.youtube.com/watch?v=roaHTLqH-A4&NR=1&feature=fvwp
http://www.youtube.com/watch?v=roaHTLqH-A4&NR=1&feature=fvwp
Da: alliesmith123 | Creato il: 17/nov/2006 Our elderly ferret has intervertebral disc disease and is paralyzed from the waist down. | Il nostro furetto più anziano ha una lesione di un disco intervertebrale ed è paralizzato dalla vita in giù. |
postato da: amicidigreta alle ore 14:43 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, filmati furetti paralisi, storie - furetti paralizzati, carrelli modelli x furetti, filmati -animali disabili, consigli - furetto paralizzato, consigli - furetto carrello, filmati furetti carrello, storie - furetti carrello
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Idea per un carrellino per furetto con difficoltà motorie dovute a debolezza delle zampe
http://www.youtube.com/watch?v=uAH_ti0ZggM&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=uAH_ti0ZggM&NR=1
Da: pandd1 | Creato il: 19/gen/2011 We made this chair for him after he'd been immobile for quite some time. He took to it and walked around very well. Sadly he is no longer with us. | Abbiamo costruito questo carrellino per lui dopo che era stato immobile per molto tempo. Si era abituato ad esso e girava intorno molto bene. Purtroppo non è più con noi. |
postato da: amicidigreta alle ore 14:30 | Link | commenti
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Cleopatra bovaro del bernese disabile: nata semiparalizzata x Neospora caninum nel giro di un mese riesce a stare in piedi camminare e correre a modo suo
http://www.youtube.com/watch?v=c5Wb7_Dx9Cs
http://www.youtube.com/watch?v=vVk3OrCP89o&NR=1
Cos'è la NEOSPORA CANINUM: http://www.difossombrone.it/parassitologia/main42neosporosi.htm
http://www.youtube.com/watch?v=c5Wb7_Dx9Cs
http://www.youtube.com/watch?v=vVk3OrCP89o&NR=1
ciao a tutti
quella che vedete in video e' la piccola cleo, lei e' un bovaro del bernese puro di soli 3 mesi e mezzo sottratta ad ''un destino incerto''
l'ho presa da un allevamento che aveva soli 45 gg affetta da una grave PROLEMA alle gambe posteriori... le ho fatto fare mille esami con risultato neospora canina...
la neospora viene tenuta sotto controllo tramite antibiotico, ma cleo come poco si puo' vedere non riesce a camminare bene :-(...dovra' subire un intervento molto costoso, quasi 1500 euro. piu' i vari massaggi del dopo (CIRCA 50 EURO AL GIORNO)....
molti medici mi avevano consigliato di sopprimerla ma lei da paralizzata che era in poco tempo si e' rimessa in piedi come per dirmi : ABBI PAZIENZA E FEDE ed io c'e' l'ho....
quella che vedete in video e' la piccola cleo, lei e' un bovaro del bernese puro di soli 3 mesi e mezzo sottratta ad ''un destino incerto''
l'ho presa da un allevamento che aveva soli 45 gg affetta da una grave PROLEMA alle gambe posteriori... le ho fatto fare mille esami con risultato neospora canina...
la neospora viene tenuta sotto controllo tramite antibiotico, ma cleo come poco si puo' vedere non riesce a camminare bene :-(...dovra' subire un intervento molto costoso, quasi 1500 euro. piu' i vari massaggi del dopo (CIRCA 50 EURO AL GIORNO)....
molti medici mi avevano consigliato di sopprimerla ma lei da paralizzata che era in poco tempo si e' rimessa in piedi come per dirmi : ABBI PAZIENZA E FEDE ed io c'e' l'ho....
Cos'è la NEOSPORA CANINUM: http://www.difossombrone.it/parassitologia/main42neosporosi.htm
postato da: amicidigreta alle ore 14:34 | Link | commenti
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http://larcobalenodipatty.splinder.com/

http://www.youtube.com/watch?v=A7_iBm-HsMc
Basia con il carrellino: coniglio nano con zampe posteriori paralizzate
Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=xE4byvXUhIw&feature=player_embedded
Basia ormai si è talmente abituata al suo carrellino, da noi un pochino perfezionato rispetto al primo modello, che corre come le macchine di formula uno! E' in forma nonostante la sua disabilità, ed è un esempio che anche gli animali sfortunati meritano una vita lunga e serena.
Basia ormai si è talmente abituata al suo carrellino, da noi un pochino perfezionato rispetto al primo modello, che corre come le macchine di formula uno! E' in forma nonostante la sua disabilità, ed è un esempio che anche gli animali sfortunati meritano una vita lunga e serena.

http://www.youtube.com/watch?v=A7_iBm-HsMc
Basia con il carrellino: coniglio nano con zampe posteriori paralizzate
In seguito alla paralisi degli arti posteriori per una caduta (lussazione dell'ultima vertebra della colonna) abbiamo costruito a Basia un carrellino.. cercheremo di migliorarlo un pò ma non è facile costruirne uno.. anzi molto difficile.. probabilmente non camminerà mai più con le sue zampe postoriori però così almeno riesce a "girovagare" un pò per il giardino, e continuare a vivere la sua vita nel miglior modo possibile. Se qualcuno avesse bisogno di consigli su come "gestire" un coniglio paralizzato, non esiti a contattarmi, se l'animale non soffre non è giusto ricorrere all'eutanasia. Purtoppo ci sono cose che lei non riesce a fare da sola, ad esempio fare la pipì, quindi è necessario spremere la vescica manualmente per 2/3 volte al giorno, ed inoltre farle almeno due bagnetti per eliminare lo sporco che resta imprigionato tra le due zampe (ciecotrofo che non riesce a mangiare) e asciugatura con phon.
postato da: amicidigreta alle ore 14:12 | Link | commenti
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Condroprotettori anche per gatti anziani o con problemi articolari
http://www.newvetline.com/it/cosequin_cat.pdf
COSEQUIN - Guida alla salute delle articolazioni dei gatti
http://www.newvetline.com/it/cosequin_cat.pdf
COSEQUIN - Guida alla salute delle articolazioni dei gatti
postato da: amicidigreta alle ore 14:12 | Link | commenti
categoria:consigli vari, consigli x disabili, consigli - gatto anziano, consigli - gatto artrite, consigli - gatto condroprotettor
categoria:consigli vari, consigli x disabili, consigli - gatto anziano, consigli - gatto artrite, consigli - gatto condroprotettor
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/03/28/intervento-di-chirurgia-estetica-per-un-maiale-troppo-grasso.html
31/03/2011
Intervento di chirurgia estetica per un maiale troppo grasso
Il troppo stroppia
Un suino di 250 chili che vive vicino ad Adelaide, in Australia, è stato sottoposto a un lifting che gli ha permesso di tornare a vedere correttamente.
Il maiale infatti è così grasso che le sopracciglia gli coprivano gli occhi, rendendolo praticamente cieco.
Rendendosi conto che a causa del suo peso Boris aveva una pessima qualità di vita, il suo padrone, Graeme Cane, lo ha messo a dieta ma ha fatto peggio.
Infatti perdendo grasso, gli occhi di Boris sono stati ricoperti del tutto dalla pelle in eccesso.
A quel punto, Cane lo ha portato da un veterinario che ha consigliato l'intervento di lifting agli occhi.
Boris è un celebrità di Rosewater, il piccolo centro alla periferia di Adelaide dove si trova la fattoria dei suoi padroni, perché è l'animale domestico della famiglia e non è trattato come un maiale, bensì come un cane o un gatto.
"A parte il problema agli occhi, Boris sta benissimo, è allegro e adora le coccole" ha dichiarato Cane.
L'intervento è perfettamente riuscito e il suino potrà tornare a casa dopo tre giorni di degenza, durante i quali verrà tenuto sotto osservazione.
Fonte: Orange News
Un suino di 250 chili che vive vicino ad Adelaide, in Australia, è stato sottoposto a un lifting che gli ha permesso di tornare a vedere correttamente.
Il maiale infatti è così grasso che le sopracciglia gli coprivano gli occhi, rendendolo praticamente cieco.
Rendendosi conto che a causa del suo peso Boris aveva una pessima qualità di vita, il suo padrone, Graeme Cane, lo ha messo a dieta ma ha fatto peggio.
Infatti perdendo grasso, gli occhi di Boris sono stati ricoperti del tutto dalla pelle in eccesso.
A quel punto, Cane lo ha portato da un veterinario che ha consigliato l'intervento di lifting agli occhi.
Boris è un celebrità di Rosewater, il piccolo centro alla periferia di Adelaide dove si trova la fattoria dei suoi padroni, perché è l'animale domestico della famiglia e non è trattato come un maiale, bensì come un cane o un gatto.
"A parte il problema agli occhi, Boris sta benissimo, è allegro e adora le coccole" ha dichiarato Cane.
L'intervento è perfettamente riuscito e il suino potrà tornare a casa dopo tre giorni di degenza, durante i quali verrà tenuto sotto osservazione.
Fonte: Orange News
postato da: amicidigreta alle ore 14:13 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - maiali palpebre cadenti, storie - maiali obesi, consigli - maiale palpebre caden, consigli - maiale obeso
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7 anni di felicità con Tata, una cavietta con disabilità motoria e cecità dovute a encefalitezoonosi
http://ask.forumer.it/come-curare-la-labirintite
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100119145641AASBmX0
http://aaeconigli.it.forumfree.it/?t=50621085
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090904122311AAamPAn
7 anni di felicità con Tata, una cavietta con disabilità motoria e cecità dovute a encefalitezoonosi
Tata, la mia prima cavia è arrivata da me con un encefalitezoonosi, aveva circa 6 mesi e un'aspettativa di vita inferiore a un mese, è vissuta 7 anni, certo sempre "storta" ma mangiava con gusto, amava le coccole e chiamava sempre, addirittura sotterrava le verdure che non le piacevano nel fondo della gabbia!
io ho avuto per 7anni una cavia con un grave problema neurologico (dovuto a una malattia l'encefalitezoonosi pregressa quando l'ho adottata) che le causava una gravissima disabilità motoria (camminava esclusivamente in cerchio piegata su un lato e solo nell gabbia o su superfici "morbide"), e l'ha resa totalmente cieca.
mio padre è veteriario esperto in esotici, un giorno mi ha portato a casa questa cavia tutta storta su un lato e magrissima,io ho deciso di adottarla per darle una vita dignitosa per quel che le restava.
venendo essa da un negozio in cui gli animali nn sono sempre tenuti benissimo, abbiamo creduto avesse un trauma cerebrale da caduta, solo stasera parlandone per caso mio padre mi ha detto che qualche tempo dopo quando la cavia ha iniziato a avere problemi agli occhi(in alcuni mesi è diventata cieca) le ha dignosticato l'encefalitezoonosi, ma nn me l'ha mai detto, non so perchè nn lo ha mai fatto, forse credeva mi sarei spaventata? bho, alla fine sono staa sempre consapevole che la cavia avesse una malattia è per quello che la ho adottata.
la mia cavia camminava seppure sempre in cerchio, ma messa sul pavimento si bloccava e aveva un movimento ondulatorio della testa, nel prato invece camminava come nella gabbia, ha avuto bisogno di cure e attenzioni per tutta la sua vita, però era una sagoma, riconosceva la voce di tutti i membri della famiglia,e pure il rumore del frigo che si apre, e quando tagliavamo la frutta impazziva e si metteva a chiamarci anchese lei era nella stanza dall'altra parte della casa...
Eppure lei voleva vivere, mangiava, chiamava, si faceva coccolare tantissimo, certo era un animale "disabile" ma ha avuto comunque una vita lunga e dignitosa, è morta poi per un tumore.
se non ha dolore e mangia, che importa se fa fatica a muoversi? puoi amarlo e può amarti comunque, certo è un impegno maggiore rispetto a un animale "sano", ma finchèl'animale non ha dolore, secondo me è un dovere morale nei suoi confronti stargli vicino.
Irene
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100119145641AASBmX0
http://aaeconigli.it.forumfree.it/?t=50621085
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090904122311AAamPAn
7 anni di felicità con Tata, una cavietta con disabilità motoria e cecità dovute a encefalitezoonosi
Tata, la mia prima cavia è arrivata da me con un encefalitezoonosi, aveva circa 6 mesi e un'aspettativa di vita inferiore a un mese, è vissuta 7 anni, certo sempre "storta" ma mangiava con gusto, amava le coccole e chiamava sempre, addirittura sotterrava le verdure che non le piacevano nel fondo della gabbia!
io ho avuto per 7anni una cavia con un grave problema neurologico (dovuto a una malattia l'encefalitezoonosi pregressa quando l'ho adottata) che le causava una gravissima disabilità motoria (camminava esclusivamente in cerchio piegata su un lato e solo nell gabbia o su superfici "morbide"), e l'ha resa totalmente cieca.
mio padre è veteriario esperto in esotici, un giorno mi ha portato a casa questa cavia tutta storta su un lato e magrissima,io ho deciso di adottarla per darle una vita dignitosa per quel che le restava.
venendo essa da un negozio in cui gli animali nn sono sempre tenuti benissimo, abbiamo creduto avesse un trauma cerebrale da caduta, solo stasera parlandone per caso mio padre mi ha detto che qualche tempo dopo quando la cavia ha iniziato a avere problemi agli occhi(in alcuni mesi è diventata cieca) le ha dignosticato l'encefalitezoonosi, ma nn me l'ha mai detto, non so perchè nn lo ha mai fatto, forse credeva mi sarei spaventata? bho, alla fine sono staa sempre consapevole che la cavia avesse una malattia è per quello che la ho adottata.
la mia cavia camminava seppure sempre in cerchio, ma messa sul pavimento si bloccava e aveva un movimento ondulatorio della testa, nel prato invece camminava come nella gabbia, ha avuto bisogno di cure e attenzioni per tutta la sua vita, però era una sagoma, riconosceva la voce di tutti i membri della famiglia,e pure il rumore del frigo che si apre, e quando tagliavamo la frutta impazziva e si metteva a chiamarci anchese lei era nella stanza dall'altra parte della casa...
Eppure lei voleva vivere, mangiava, chiamava, si faceva coccolare tantissimo, certo era un animale "disabile" ma ha avuto comunque una vita lunga e dignitosa, è morta poi per un tumore.
se non ha dolore e mangia, che importa se fa fatica a muoversi? puoi amarlo e può amarti comunque, certo è un impegno maggiore rispetto a un animale "sano", ma finchèl'animale non ha dolore, secondo me è un dovere morale nei suoi confronti stargli vicino.
Irene
postato da: amicidigreta alle ore 13:49 | Link | commenti
categoria:storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cavie encefalitezoon, consigli - cavia encefalitezoon, storie - cavie cieche, consigli - cavia cieca, storie - cavie probl neurologici, storie - cavie probl motori, consigli - cavia probl motori, consigli - cavia probl neurologi
categoria:storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cavie encefalitezoon, consigli - cavia encefalitezoon, storie - cavie cieche, consigli - cavia cieca, storie - cavie probl neurologici, storie - cavie probl motori, consigli - cavia probl motori, consigli - cavia probl neurologi

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6343479
Condroprotettori uso e abuso: Glucosammina e Condroitina
di Joe Bodewes, DVM Drs. Foster & Smith, Inc. Veterinary Services Department Tradotto e curato da Dario Sgroi
La storia della condroitina e della Glucosammina.
La Glucosammina e la condroitina sono usate in Europa da oltre ventianni per curare le osteoartriti. Di recente medici e veterinari negli Stati Uniti hanno incominciato a prescrivere questi prodotti ai loro pazienti, con risultati molto soddisfacenti. Questi prodotti si sono dimostrati uno dei migliori trattamenti contro le malattie invalidanti da osteoartrite che affliggono i cani di una certa età, in tutti gli USA. Queste sostanze sono considerate dei nutrienti, contenuti in gran parte di alimenti ed annoverati nella stessa classe delle vitamine. Gli studi americani su questi componenti si sono diversificati da quelli già preformati da tempo e compiuti in Europa. I risultati ottenuti hanno invogliato così le case farmaceutiche americane a produrre in larga scala delle linee di prodotti con a base queste sostanze ed a finanziare cospicuamente dei nuovi progetti di studio.
Usi della glucosammina e della condroitina
I prodotti con a base la Glucosammina sono stati studiati ed usati per curare le ferite della cute, disturbi di stomaco e problemi articolari. L'uso principale che se ne fa è quello di lenire e curare con successo, i sintomi delle patologie articolari, negli uomini, nei cani, nei cavalli, nei gatti ecc. Questo articolo nello specifico, si occupa dell'applicazione della Glucosammina e della condroitina ai cani e nei gatti. Sono diverse le articolazioni nel cane che sono interessate dalla osteoartrite, la più comune è quella dell'anca. La displasia dell'anca è una patologia molto frequente in una larga parte di razze canine. Questa condizione inasprisce il normale rivestimento di cartilagine che protegge la superficie dell'osso e quindi il buon funzionamento dell'articolazione. Quando questo rivestimento viene a mancare si ha il contatto diretto fra le ossa che genera la sensazione di dolore con artrite. Anche cani strutturalmente sani possono avere una diminuzione dello strato di cartilagine nelle articolazioni (anca, gomito, spalla, ginocchio) con segni di artrite o con il passare del tempo, cani già d'una certa età che presentano perdita o distacco di cartilagine nelle articolazioni; situazioni queste che richiedono l'utilizzo della Glucosammina e della condroitina. Glucosammina e condroitina sono usate di frequente in aiuto e nella cura delle lesioni dei dischi spinali o come trattamento post operatorio a seguito di un intervento chirurgico ad un'articolazione. Il paziente tipico che richiede il trattamento con Glucosammina e condroitina è il cane di età matura o anziana, di taglia media o grande. La sintomatologia di questi pazienti è data da zoppia o irrigidimento degli arti al mattino, in specie durante la stagione fredda per poi scomparire dopo aver effettuato un po' di moto o di esercizio. Alcuni cani invece hanno difficoltà a salire degli scalini o ad entrare e/o uscire dagli autoveicoli. Alcuni cani rispondono al trattamento con aspirina deacidificata o carprofen (Rimadyl), ma quando il prodotto non viene più somministrato il dolore e i sintomi si ripresentano. L'osteoartrite affligge anche cani di piccola taglia e gatti e la Glucosammina e la condroitina sono impiegate con risultati molto efficaci relativamente ai loro sintomi. Secondo la mia esperienza posso affermare che la maggior parte dei cani di una certa età soffrono diversi stadi di osteoartrite. Molti proprietari di cane attribuiscono all'età la perdita di performance del proprio animale, senza però identificare la vera origine del problema non valutando il reale danno apportato dalla osteoartrite. Situazione che si può invece ovviare con un'appropriata terapia a base di Glucosammina e condroitina,
Glucosammina e condroitina, dov'è possibile reperirle?
La Glucosammina e la condroitina sono sostanze che si trovano normalmente negli animali viventi e la loro massima concentrazione si riscontra nelle cartilagini. Sfortunatamente questa si degrada durante i processi digestivi. Si può affermare che la Glucosammina necessaria, il giusto apporto alla dieta giornaliera. è insufficiente nella maggior parte dei casi. L'organismo di un animale in buona salute quindi sintetizza il glucosio e per mezzo di reazioni biochimiche ottiene la glucosammina che gli necessita per gli usi di normale stato di mantenimento delle cartilagini corporee. Se l'animale è anziano o se si verifica un danno a carico della cartilagine articolare, questi non è in grado di sintetizzare abbastanza glucosammina per i propri bisogni fisiologici. In questi casi è richiesto espressamente l'apporto di una dose supplementare dall'esterno, a compensazione di questo squilibrio metabolico.
Glucosammina supplementare: Glucosammina è una 2- amino deriva dal glucosio che è ottenuta dall'idrolisi della chitina, un polisaccaride che si trova nella conchiglia di un crostaceo. I crostacei hanno un'alta concentrazione di chitina e le loro conchiglie sono una affidabile risorsa a basso costo.
Condroitina: la condroitina si trova in natura nelle cartilagini animali. La condroitina supplementare deriva principalmente dalle cartilagini bovine, in specie dal collare cartilagineo della trachea. Questa inoltre può derivare dalla cartilagine di squali e balene, tuttavia molti consumatori per motivi di ordine ecologico preferiscono optare per la cartilagine che proviene dai bovini.
Glucosammina e condroitina, come agiscono ?
La Glucosammina è il componente di base nella costituzione della nuova cartilagine.
Spiegare le funzionalità della Glucosammina nel contesto del biomeccanismo articolare non è così semplice. Giusto per semplificare, si può affermare che la cartilagine è un tessuto fibroso composto da diverse celle ed alcune di queste sono dette condrociti. Esse hanno la funzione di sintetizzare nuova cartilagine. A condizioni normali. la cartilagine è soggetta a rotture, ma al contempo viene sostituita con della nuova. Se il cane ha la displasia delle anche o è in età avanzata. i condrociti non sono in grado di rimpiazzare la cartilagine deteriorata con la nuova in quanto privi della componente elementare necessaria. La Glucosammina fornisce appunto questi componenti elementari che sono in definitiva i costituenti di base per la sintesi della nuova cartilagine. La glucosammina è il componente primario necessario per la produzione delle sostanza detta glucosaminglicano che combinata con l'acido ialuronico danno luogo alla sostanza proteoglicano. I proteoglicani ed il collagene sono le sostanze primarie che costituiscono la struttura cartilaginea.
La condroitina riduce gli enzimi distruttivi che rimuovono la cartilagine danneggiata all'interno dell'articolazione
La condroitina è anche essa una componente basilare per la sintesi dei glucosaminglicani, comunque il suo ruolo principale consiste nel combattere e distruggere gli enzimi distruttivi nell'articolazione. C'è sempre un livello minimo di presenza di enzimi distruttori di cartilagine nell'articolazione, il loro numero è in crescita allorché si ha una rottura o un danneggiamento, allora si ha una riduzione dello stato di cartilagine. La condroitina, se presente nella dieta quotidiana, aiuta l'articolazione controllando il livello di presenza di questi enzimi distruttivi.
Quali sono gli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali sono molto blandi o trascurabili. I dott. Forster e Smith hanno prescritto decine e decine di migliaia di prodotti a base di Glucosammina e condroitina e mai uno di questi pazienti ha lamentato degli effetti indesiderati. Alle volte se il dosaggio è alto il cane può avere diarrea o vomito, cosa che si può alleviare riducendo il dosaggio o somministrando il prodotto con del cibo. Il prodotto una volta assunto per otto settimane a dosaggi più sostenuti, può essere ridotto se per uso continuo. La somministrazione è a vita ciò perché la degenerazione dell'articolazione non vada a ripresentarsi. A questi prodotti si possono aggiungere delle vitamine o altri farmaci, è consigliabile però che il veterinario abbia il controllo di queste ulteriori somministrazioni.
Dov'è possibile acquistare la Glucosammina e la condroitina?
Glucosammina e condroitina si possono trovare in molte e diverse forme. La Glucosammina pura o combinata con la condroitina si può acquistare nei negozi d'articoli per animali o si possono ordinare tramite i cataloghi che trattano i prodotti per animali domestici. Non tutti i prodotti sono uguali, ma differiscono fra loro per il dosaggio, per le vitamine e per la purezza dei componenti. I prodotti a base di Glucosammina e condroitina per uso umano, sono di norma più puri e di migliore qualità rispetto a quelli denominati per uso animale. Nei prodotti designati per uso animale in aggiunta troviamo anche delle concentrazioni di acido ascorbico e di manganese. Ciò è dovuto al fatto che questi due ultimi componenti favoriscono nei cani l'assorbimento della Glucosammina e della condroitina. Questi prodotti specifici per cani, sono fortificati con dei sali minerali. Il prodotto più costoso inoltre non è necessariamente il migliore, occorre comparare gli ingredienti proprio per vedere cosa si paga.
Alcuni quesiti riguardo il trattamento con Glucosammina e Condroitina
- E' possibile usare condroitina e Glucosammina insieme con antidolorifici?
Molti animali affetti da osteoartrite sono sotto cura di aspirina o carprofen (Rimadyl) prima di essere trattati con la terapia a base di Glucosammina/condroitina . Solitamente si incoraggiano i proprietari di animali di trattarli con degli antidolorifici per un periodo massimo di 6 settimane nel contempo che si assumono Glucosammina e condroitina e che queste sostanze abbiano effetto. Alcuni animali con delle forme gravi di artrite potrebbero necessitare di dosi anche basse di aspirina deacidificata al fine di avere un certo sollievo oltre ai benefici che derivano dalla Glucosammina e condroitina. Altri elementi come complessi multivitaminici ed acidi grassi sono spesso somministrate all'animale insieme alla Glucosammina senza alcun problema.
- Qual'è la differenza tra Glucosammina idrocloridrato (HCL) e Glucosammina solfato?
Glucosammina idrocloridrato (HCL) e la Glucosammina solfato agiscono entrambi egregiamente nelle patologie ossee del cane. La forma solfato fu usata in origine in Europa. La forma idrocloridrato è di recente composizione ed applicazione poiché essa è molto più pura della prima, inoltre il dosaggio di unità prodotto per chilo di peso del cane corrisponde molto di più alle reali esigenze curative.
- Per quanto tempo devo somministrare questi prodotti al mio cane?
La cura di sostegno nei cani affetti da disfunzioni articolari dura come la vita del cane stesso. Degli studi hanno dimostrato che la sospensione della cura riacutizza i disturbi articolari nel giro di 4/6 settimane ed in alcuni casi in soggetti più giovani fino a 3 mesi di tempo dalla sospensione della cura.
- Posso usare questi prodotti nella prevenzione della displasia?
Non ci sono indicazioni certe per affermare che questi prodotti rallentano la progressione ne che fungono da prevenzione dallo sviluppo della displasia dell'anca. In ogni caso molti animali traggono giovamento da questi prodotti in quanto conservano la cartilagine articolare in buono stato e riducono il dolore causato dal disturbo articolare.
Tratto da Cane da pastore tedesco
I condroprotettori
Quando la zoppia presenta i caratteri di un'affezione ad andamento cronicizzante o progressivo, il problema può assumere un'importanza tale da giustificare la somministrazione di farmaci ad azione antinfiammatoria o di condroprotettori di derivazione naturale.
Uno dei segni patologici di più frequente riscontro in cani e gatti è la zoppia, che rappresenta, nella maggior parte dei casi, l'espressione di un dolore determinato da situazioni traumatiche acute o da affezioni croniche di natura degenerativa a carico dell'apparato locomotore.
Tale sintomo suscita spesso preoccupazione nel proprietario dell'animale, specie se tende a persistere anche dopo uno o due giorni di riposo fisico, accompagnandosi magari a marcata difficoltà deambulatoria, impossibilità a compiere taluni movimenti o reazioni di disagio alla palpazione dell'area corporea interessata.
Se poi la zoppia presenta i caratteri di un'affezione ad andamento cronicizzante o progressivo (capace, in ultima analisi, di condizionare in maniera sensibile la qualità della vita dell'animale), il problema può assumere importanza notevole, tale da giustificare la somministrazione di farmaci ad azione antinfiammatoria o di condroprotettori di derivazione naturale.
Questi ultimi, in particolare, possono rivelarsi molto utili in alcune circostanze in quanto, oltre a tonificare l'apparato locomotore e rinforzare le cartilagini articolari, contribuiscono frequentemente anche a tenere sotto controllo i sintomi meno eclatanti e a rallentare i processi degenerativi responsabili del progressivo peggioramento del quadro clinico.
I principali condroprotettori per uso veterinario
In commercio esistono fondamentalmente due diversi tipi di condroprotettori: quelli di derivazione cartilaginea (tra cui i più importanti sono il condroitinsolfato e la glucosamina) e quelli di derivazione marina (nell'ambito dei quali meritano una menzione particolare il chitosan, l'estratto di Perna canaliculus e la cartilagine di squalo).
Principali condroprotettori di derivazione cartilaginea:
- Il condroitinsolfato è una sostanza naturale, normalmente presente nella cartilagine, dalla quale viene utilizzata per la costruzione dei proteoglicani necessari al benessere dei tessuti articolari. Il suo apporto esogeno consente alle cellule di ostacolare efficacemente i processi di degradazione e di ristabilire l'omeostasi cartilaginea.
- La glucosamina è uno dei due monosaccaridi che, oltre a formare i dimeri costituenti dell'acido ialuronico (elemento fondamentale per la sintesi dei proteoglicani, cioè i "mattoni" della cartilagine articolare), è in grado - dopo essersi collocata principalmente nel tessuto cartilagineo, dove viene utilizzata dai condrociti - di contrastare il dolore e l'infiammazione.
Principali condroprotettori derivazione marina:
- Il chitosan, proveniente dal carapace dei gamberi e dei granchi, è una lunga molecola lineare, composta da una successione di unità di glucosamina (che vengono scomposte nel tratto gastrointestinale), legate tra loro mediante ponti glicosidici.
- L'estratto di Perna canaliculus - mollusco della Nuova Zelanda, contenete glicosaminoglicani, acidi grassi essenziali, aminoacidi e minerali, tutti importanti per il nutrimento della cartilagine - possiede un ruolo chiave in caso di disequilibrio del tessuto connettivo.
- La cartilagine di squalo (che contiene aminoacidi e mucopolisaccaridi, oltre a calcio e fosforo in forma altamente biodisponibile) possiede un'azione di inibizione della neoangiogenesi, utile come coadiuvante per limitare l'infiammazione e il dolore delle patologie articolari, ossee e legamentose.
Questi cinque principi attivi sono disponibili sul mercato in associazione ad altre molecole, tra cui soprattutto vitamine e sali minerali.
- L'associazione di condroitinsolfato, glucosamina, zolfo biodisponibile, vitamina C e manganese, stimola la produzione di nuova cartilagine e liquido sinoviale, inibendo il deterioramento cartilagineo, migliorando la lubrificazione articolare, aumentando l'elasticità della cartilagine e riducendo -di conseguenza- l'infiammazione e il dolore.
- L'associazione di condroitinsolfato, solfato manganoso e vitamina E apporta gli ingredienti essenziali per un ottimale mantenimento delle cartilagini articolari.
- L'associazione di condroitinsolfato, glucosamina, quercetina e rutina, ha azione condroprotettrice sopradditiva per lo stress articolare. Il condroitinsolfato e la glucosamina riequilibrano il metabolismo dei condrociti, stimolandone le attività sintetiche e inibendone nel contempo quelle degradative; la glucosamina si è dimostrata altresì capace di proteggere la cartilagine articolare dagli effetti condrolesivi esercitati dai corticosteroidi e da alcuni FANS. La quercetina e la rutina sono bioflavonoidi naturali, capaci di esercitare potenti effetti antiossidanti e antinfiammatori.
- L'associazione di condroitinsolfato, glucosamina, collagene idrolizzato e vitamina E, consente un'efficace azione condroprotettrice e antiflogistica.
L'associazione di condroitinsolfato, glucosamina cloridrato e zinco solfato permette di evitare la degradazione della cartilagine articolari, favorendone la corretta ricostruzione.
- L'associazione di chitosan e condroitinsolfato stimola la sintesi dei componenti della matrice tramite i condrociti, inibisce parzialmente la sintesi e l'attività degli enzimi di degradazione della matrice e garantisce nel contempo una buona azione antinfiammatoria.
- L'associazione di glicosaminoglicani (principalmente condroitinsolfato, eparansolfato e acido ialuronico), molluschi e crostacei, acidi grassi Omega-3, vitamina E, selenio, zolfo e aminoacidi, può contribuire a migliorare la funzionalità dell'apparato locomotore, soprattutto in caso di accresciute esigenze, miglioramento della qualità della vita negli animali anziani, protezione cellulare di tendini, cartilagini e articolazioni.
- L'associazione di acidi grassi superiori (Omega-3), acido eicosapentaenoico, acido docosaesaenoico, vitamina E e selenio, è importante quale biofattore nutrizionale avanzato, fisiologico e senza effetti collaterali, nel trattamento di zoppie, invecchiamento (fenomeni degenerativi articolari da senescenza), displasia, spondilopatie e osteocondrite.
- L'associazione di condroitin solfato da cartilagini animali, cartilagine di squalo, chitosano, lievito di birra secca, lattosio, cellulosa microcristallina, amido di mais e silice colloidale arresta la degradazione delle cartilagini e del collagene favorendone la ricostruzione, migliora la struttura e l'elasticità ed esplica un effetto antidolorifico persistente.
- Anche la somministrazione di preparati fitoterapici si è dimostrata utile per il controllo del dolore articolare e della zoppia nel cane e nel gatto: l'associazione di Boswellia, gambo d'ananas, ribes nero, ginseng indiano, vitamina C e vitamina E, esercita una potente azione antinfiammatoria, antidolorifica, antiedemigena e antiartritica, oltre che ad avere effetto tonificante e attività protettiva contro i radicali liberi, promuovendo nel loro insieme una naturale stimolazione della funzionalità motoria; l'associazione di estratto secco di frassino (Fraxinus excelsior) e di artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) ha una marcata attività antidolorifica e antiflogistica a livello articolare ed è particolarmente indicato nelle patologie articolari croniche e per la somministrazione a lungo termine.
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Ovviamente prima di utilizzare qualsiasi prodotto è d'obbligo consultare il veterinario
postato da: amicidigreta alle ore 13:53 | Link | commenti
categoria:consigli vari, consigli x disabili, consigli - cane anziano, consigli - cane artrite, consigli - cane condroprotettori, consigli - cane artropatie, consigli - cane artrosi, consigli - cavallo condroprotett, consigli - gatto condroprotettor
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http://www.superpetshop.it/editoriali/Consigli_e_prodotti_per_la_ gestione_del_cane_con_paralisi_laringea.php |
Paralisi laringea nel caneE’ una patologia simile alla sindrome brachicefalica. E’ una malattia che si manifesta con l’incapacità di muoversi delle cartilagini presenti a livello della laringe. Il risultato è che l'aria incontra grande resistenza a passare attraverso la laringe per arrivare ai polmoni. Oltre alla difficoltà nel respiro, che si traduce in movimenti molto accentuati del torace e dell'addome durante la normale respirazione, tosse, respiro affannoso e rumoroso sotto sforzo, collasso nei mesi più caldi e durante l’esercizio, conati di vomito a vuoto a seguito degli accessi di tosse, si manifesta anche un cambiamento nella voce del cane. L’abbaiare diventa infatti rauco, smorzato, a volte afono, sembra quasi che il cane sia diventato muto, anche se tenta comunque di abbaiare. Il trattamento, come per le problematiche della sindrome brachicefalica e del collasso faringeo, è solamente chirurgico, modulato in base alla gravità della situazione. |
postato da: amicidigreta alle ore 13:58 | Link | commenti
categoria:consigli vari, animali disabili, consigli x disabili, consigli - cane paralisi laringe
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Incontinenza e paralisi posteriore del furetto? potrebbero essere causate dalla malattia aleutina
http://www.aaeweb.net/sezione_furetti/malattie/furetto_aleutine.htm
Malattia aleutina
Marta Avanzi, Med. Vet.
Questa malattia può colpire sia il furetto sia il visone ed è provocata da un virus. La trasmissione avviene sia per contatto diretto (tra soggetto malato e soggetto sano) o indiretto che per trasmissione dalla madre ai cuccioli. Solo una piccola parte dei furetti positivi a questa patologia sviluppa segni clinici, vale a dire la forma conclamata della malattia. Il periodo di incubazione è variabile e può arrivare a oltre sei mesi. Alcuni furetti diventano portatori asintomatici: ospitano il virus ma non manifestano la malattia.
I segni clinici possono essere molto variabili; comprendono: feci nere (“catramose”), febbre ricorrente, perdita di peso, incontinenza urinaria, tremori, paralisi posteriore. La diagnosi si basa su esami di laboratorio, visto che i sintomi non sono specifici.
La diagnosi si basa sugli esami di laboratorio; è un reperto caratteristico ma non presente in tutti i casi il forte aumento di un tipo di proteine del sangue, le gammaglobuline. Si possono osservare inoltre anemia e aumento degli enzimi epatici. All’estero è disponibile un test sierologico che, ideato per il visone, si può impiegare anche nel furetto. Se un furetto da compagnia sano risulta positivo ai test d laboratorio (è cioè sieropositivo ma non malato), non è necessario prendere alcun provvedimento, in quanto potrebbe non sviluppare mai i sintomi. Nel caso di un furetto che vive in gruppo è tuttavia preferibile allontanarlo, in quanto potenzialmente contagioso per gli altri. Una volta che la malattia si manifesta clinicamente, si ha invariabilmente la morte del furetto.
Non esiste una terapia specifica; si possono avere dei miglioramenti temporanei con la somministrazione di antibiotici e cortisonici; non esiste neppure un vaccino. La malattia non è pericolosa per l’uomo.
postato da: amicidigreta alle ore 13:47 | Link | commenti
categoria:animali disabili, consigli x disabili, aae-furetti, consigli - furetto paralizzato, consigli - furetto incontinenza, consigli - furetto aleutine
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tu dirai"esagerato ho messo solo un carrellino per far camminare un coniglio"..ma per chi capisce veramente in fondo c'è un significato molto piu profondo che per alcuni sarà scontato ma non per tutti!
putroppo la situazione è molto grave. Mi ha detto il veterinario che sicuramente è fuoriuscito il liquido midollare, dopo così tanti mesi (si è fatta male a fine giugno) ormai c'è ben poco da sperare, una zampa tra l'altro è atrofizzata perchè poggia sempre su quella.. nonostante io le faccia fisioterapia tutti i giorni.... Il carrellino è da agosto che l'ha avuto, e da quando ce l'ha è di nuovo un coniglio felice.
non bisogna abbandonare chi è in difficoltà...ansi bisogna continuare a sostenerlo e a volergli piu bene di prima! ciao :).