http://www.inseparabileforum.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=9575
Inserito il - 06/07/2005
Carrozzella salva cane paralizzato
Con la protesi riprende a camminare
Ha riscoperto la gioia di vivere la piccola cagnetta Lilla. La storia a lieto fine è accaduta in un paesino vicino a Vibo Valentia, nella contrada Feudotto. L'animale era rimasto paralizzato qualche anno fa per l'aggressione di un cane randagio. Ma da qualche giorno Lilla ha ripreso a muoversi liberamente. La cagnetta è stata imbragata su una strana sedia a rotelle studiata per quelli della sua specie.

La cagnetta è stata imbragata....
150 × 140 - 8 kB - jpg
tgcom.mediaset.it
Grazie a questo dispositivo Lilla è potuta uscire di casa dove era relegata dall'incidente accompagnata dalla sua padroncina Martina, una bimba di 10 anni. A raccontare la vicenda della cagnetta, la madre di Martina, Patrizia, una casalinga. "Rimasta paralizzata - ha dichiarato la donna - si trascinava per casa guardandoci con gli occhi languidi. Sembrava chiederci aiuto. Mia figlia non la smetteva di piangere".
In prima battuta la cagnetta è stata portata presso una clinica veterinaria di Bari, ma il delicato intervento ai tendini lesionati non è riuscito. La salvezza è stata una clinica di Pordenone specializzata in protesi per animali, dove costruiscono anche le carrozzelle per cani. "Grazie alla carrozzella - conclude Patrizia - Lilla è tornata a muoversi tranquillamente, per la grande gioia di mia figlia".
tgcom
Inserito il - 06/07/2005
Carrozzella salva cane paralizzato
Con la protesi riprende a camminare
Ha riscoperto la gioia di vivere la piccola cagnetta Lilla. La storia a lieto fine è accaduta in un paesino vicino a Vibo Valentia, nella contrada Feudotto. L'animale era rimasto paralizzato qualche anno fa per l'aggressione di un cane randagio. Ma da qualche giorno Lilla ha ripreso a muoversi liberamente. La cagnetta è stata imbragata su una strana sedia a rotelle studiata per quelli della sua specie.
La cagnetta è stata imbragata....
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Grazie a questo dispositivo Lilla è potuta uscire di casa dove era relegata dall'incidente accompagnata dalla sua padroncina Martina, una bimba di 10 anni. A raccontare la vicenda della cagnetta, la madre di Martina, Patrizia, una casalinga. "Rimasta paralizzata - ha dichiarato la donna - si trascinava per casa guardandoci con gli occhi languidi. Sembrava chiederci aiuto. Mia figlia non la smetteva di piangere".
In prima battuta la cagnetta è stata portata presso una clinica veterinaria di Bari, ma il delicato intervento ai tendini lesionati non è riuscito. La salvezza è stata una clinica di Pordenone specializzata in protesi per animali, dove costruiscono anche le carrozzelle per cani. "Grazie alla carrozzella - conclude Patrizia - Lilla è tornata a muoversi tranquillamente, per la grande gioia di mia figlia".
tgcom
postato da: amicidigreta alle ore 22:48 | Link | commenti
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, storie - cani paralizzati
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, storie - cani paralizzati
LA … STELLANOVELA
tutti gli aspetti della mia vita hanno cominciato a illuminarsi...
.LISA è arrivata il 21 gennaio 2010
è una bretonina come Stella e come Stella è … una stellina cadente
.
.Stella Novela 2011 prima parte
Eh, qui ce la prendiamo comoda comodissima… tanto c’è Giovanni che si impegna a fare tutto il necessario.

Stella (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)

Lisa (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Dove eravamo rimaste?
A settembre 2010: quasi un anno intero ricchissimo di avventure belle o brutte, tutte da raccontare, per non parlare delle due o tre cosette lasciate in arretrato.
Magari cominciamo da quelle:
- Perché Lisa è una ‘piccola fiammiferaia’
- La sterilizzazione e le complesse e rivelatrici visite veterinarie
- La gita a Torino per il Tellington T Touch
Cominciamo da quest’ultimo racconto, e lasciamo parlare Giovanni: lui ha il pregio di ricordare meglio certi dettagli tipicamente umani anche quando sono ormai accaduti da così tanto tempo, e di renderli ancora interessanti. … e così noi ci risparmiamo la fatica di dover raccontare! In questo momento, primo pomeriggio dei primi assolati e caldi giorni di agosto , stiamo infatti facendo la pennichella sotto i ventilatori …

Da sinistra Stella & Lisa
Da pochi mesi Lisa viveva in casa insieme a Stella e me. Arrivata a fine gennaio, in una sera fredda, pian piano si era rassicurata abbastanza da cominciare a dormire sonni tranquilli e a non allontanarsi agitata appena mi avvicinavo. Anzi! La sua fiducia aumentava: a febbraio , circa metà mese, era in calendario il suo intervento per la sterilizzazione, che sarebbe avvenuto da un veterinario in Lombardia, per vari motivi.
Inizialmente si era deciso che la veterinaria assistente – che aveva tenuto Lisa in osservazione per lungo tempo prima che venisse a casa mia – sarebbe venuta a prenderla la sera prima del giorno dell’intervento; ma era così bello vederla dormire profondamente, per come si sentiva sicura sul suo giaciglio riparato, che decisi che l’avrei accompagnata io di buon mattino a casa dell’assistente. Il viaggio, nell’ alba precoce di febbraio, azzurrina e ghiacciata, ci portò a una grande casa in campagna. Lì. Lisa avrebbe dovuto essere accompagnata dalla veterinaria, che me l’avrebbe riportata… invece, decisi che l’avrei seguita, tenendo Lisa con me. Arrivati all’ambulatorio, Lisa, tremolante sul tavolo, guaì per l’iniezione e si appoggiò a me, guardandomi, come per chiedere conforto in una situazione che non capiva e la spaventava. Il mio cuore era già conquistato, e Lisa lo aveva già capito, affidava tutta la sua esistenza e sicurezza a me.
L’operazione andò bene, la convalescenza anche: Lisa assistita notte e giorno , prese ben presto a correre e mangiare: era pronta per la gita a Torino.
A questo incontro, ci eravamo iscritti Stella e io prima che lei arrivasse. La sua entrata in scena animò e scompigliò le carte. Il viaggio fino a un accogliente e bizzarro bed and breakfast presso Santena (To) andò bene. L’incontro durava due giorni: il tempo necessario per apprendere le prime tecniche del Tellington, basato sui tocchi circolari. Lisa era sempre vispa e attenta, gioiosa di essere in mezzo a persone che le prestavano attenzione per prendersi cura di lei, per coccolarla, e la guardavano con rispetto, cura e attenzione. Veniva fuori il suo caratterino intraprendente: quando tutte le persone erano altrove, e le borse erano appoggiate per terra, in circolo, a portata di naso, ecco che Lisa corre a esplorarle, una per una, puntellandosi sulle zampine e infilando tutta la testolina, alla ricerca di crocche e biscotti! Intraprendenza assecondata e premiata tante volte! Con sua grande soddisfazione di … predatrice e cacciatrice. Tra le tecniche, c’è io bendaggio avvolgente: serve per ridare consapevolezza e quindi sicurezza spaziale al cane, il che si traduce in sicurezza di stato d’animo. Lisa è buffa i primi momenti, quando riprende a trotterellare dopo essere stata bendata , sopra la schiena e sotto le cosce e la pancia, con un bel fiocco… ma poi, eccola che trotterella, naso all’insù, a fare il giro da tutte le persone presenti: “non sono bella? Avete allora dei crocchini?!”. E così, ecco l’album dei ricordi della prima gita a tre, e senz’altro , della prima gita in assoluto della piccola Lisa, arruffina rossa che proprio in quei giorni comincia ad affinare la sua tecnica ‘seduttiva’: si siede di spalle alla persona che le interessa, per poi girare indietro la testa, a fissarla con i suoi occhioni, una luce di attesa e di domanda , lo sguardo della ‘piccola fiammiferaia’, che cerca coccole, sicurezza, conforto, abbracci, protezione.

Da sinistra Stella & Lisa

Arriva la primavera, arriva maggio… e arriva il primo inaspettato episodio di crisi a grappolo: le crisi epilettiche a grappolo sono una manifestazione terribile e difficile da contrastare e prevenire.
Le crisi, spesso molto lunghe e forti, si susseguono una dopo l’altra, a brevissimi intervalli, giorno e notte, ciascuna crisi rafforza la precedente, e i danni cerebrali diventano ogni volta più probabili.
Lisa è tormentata e squassata dalle convulsioni, da irrigidimenti muscolari: bave, occhi sbarrati, zampe tese, tremori, corse sbandate e cieche. Stella, che pure è dolce, paziente e buona, e non solo ha accettato Lisa, ma comincia anche ad affezionarsi, patisce moltissimo la tensione senza fine di lunghe giornate e nottate sotto la minaccia degli attacchi epilettici. Anche lei, comincia ad avere crisi, che la sconvolgono più volte al giorno, spesso anche in contemporanea alle crisi di Lisa.
Da solo, non ce la posso più fare: decido di ricoverare Lisa in clinica, dove rimarrà sotto osservazione e sotto sedativo, per tentare di rompere il circolo vizioso delle crisi a grappolo. Il primo ricovero dura quattro giorni, ma quasi subito, occorre ricoverarla ancora.
Quando finalmente la tempesta si placa, all’improvviso come era arrivata, decido, insieme alle volontarie del canile da dove proviene Lisa, di fare esami approfonditi. Anche Stella li farà. L’appuntamento è per una clinica a Legnano, all’avanguardia nelle cure neurologiche e neurochirurgiche veterinarie.
Le due cagnoline vengono esaminate con la risonanza magnetica, che finalmente spiega le cause originarie dele due epilessie. Stella ha una epilessia congenita, causata da una lieve idrocefalia, che causa una diffusa pressione sul cervello; da qui, le crisi, che appaiono per ora e per fortuna abbastanza controllabili.

Stella (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Lisa ha invece una epilessia di origine traumatica. Lei proviene da un canile-allevamento abusivo, sovraffolato e nascosto al pubblico e ai controlli, dove i maltrattamenti erano all’ordine del giorno. C’era voluto molto coraggio di un gruppo di volontarie della zona, per riuscire a entrare, per far partire le denunce e per far porre sotto sequestro la struttura lager: da lì, centinaia di cani erano stati smistati in strutture disposte ad accoglierle (ecco raccontata in breve la storia del cammino di Lisa prima di arrivare a casa mia). In quel luogo, Lisa aveva preso un forte colpo in testa (era stata picchiata? Era caduta da una grande altezza? Era stata morsicata in un gabbione da altri cani più grossi e affamati di lei? In ogni caso, tre ipotetici eventi che NON dovrebbero MAI accadere in un rifugio adatto). Il suo cervello si era spostato nella scatola cranicaq, e il liquor era affluito nello spazio lasciato vuoto; ma, quando il cervello, elastico e spugnoso, si era assestato di nuovo, il liquido non era defluito, ma aveva cominciato a premere sul tessuto cerebrale, causando dopo lungo tempo una morte cellulare, una cicatrice: da cui partono le forti crisi).

Lisa (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Le terapie vengono ricalibrate per tutte e due le cagnoline. Inizialmente, il liquor viene fatto defluire con l’uso di farmaci per le vene varicose, che lo fanno riassorbire attraverso il sistema circolatorio, per poi portarlo fino ai reni e quindi espellerlo con… la pipì! Si aggiungono poi nuovi farmaci di supporto.
Scampato pericolo: a settembre, la nuova avventura lucchese vede Lisa e Stella felici al raduno AN.DI e poi tranquille all’arrivo dell’autunno e dell’inverno.
Stanno per arrivare nuovi viaggi e piccole gioie, e poi, l’anno nuovo 2011…

Da sinistra Stella & Lisa
PROSEGUE LA CRONACHINA
DELLA VITA CON STELLA ‘CADENTE’
.Da quando ho deciso di tenere Stella con me,DELLA VITA CON STELLA ‘CADENTE’
tutti gli aspetti della mia vita hanno cominciato a illuminarsi...
.LISA è arrivata il 21 gennaio 2010
è una bretonina come Stella e come Stella è … una stellina cadente
.
.Stella Novela 2011 prima parte
Eh, qui ce la prendiamo comoda comodissima… tanto c’è Giovanni che si impegna a fare tutto il necessario.

Stella (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)

Lisa (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Dove eravamo rimaste?
A settembre 2010: quasi un anno intero ricchissimo di avventure belle o brutte, tutte da raccontare, per non parlare delle due o tre cosette lasciate in arretrato.
Magari cominciamo da quelle:
- Perché Lisa è una ‘piccola fiammiferaia’
- La sterilizzazione e le complesse e rivelatrici visite veterinarie
- La gita a Torino per il Tellington T Touch
Cominciamo da quest’ultimo racconto, e lasciamo parlare Giovanni: lui ha il pregio di ricordare meglio certi dettagli tipicamente umani anche quando sono ormai accaduti da così tanto tempo, e di renderli ancora interessanti. … e così noi ci risparmiamo la fatica di dover raccontare! In questo momento, primo pomeriggio dei primi assolati e caldi giorni di agosto , stiamo infatti facendo la pennichella sotto i ventilatori …

Da sinistra Stella & Lisa
Da pochi mesi Lisa viveva in casa insieme a Stella e me. Arrivata a fine gennaio, in una sera fredda, pian piano si era rassicurata abbastanza da cominciare a dormire sonni tranquilli e a non allontanarsi agitata appena mi avvicinavo. Anzi! La sua fiducia aumentava: a febbraio , circa metà mese, era in calendario il suo intervento per la sterilizzazione, che sarebbe avvenuto da un veterinario in Lombardia, per vari motivi.
Inizialmente si era deciso che la veterinaria assistente – che aveva tenuto Lisa in osservazione per lungo tempo prima che venisse a casa mia – sarebbe venuta a prenderla la sera prima del giorno dell’intervento; ma era così bello vederla dormire profondamente, per come si sentiva sicura sul suo giaciglio riparato, che decisi che l’avrei accompagnata io di buon mattino a casa dell’assistente. Il viaggio, nell’ alba precoce di febbraio, azzurrina e ghiacciata, ci portò a una grande casa in campagna. Lì. Lisa avrebbe dovuto essere accompagnata dalla veterinaria, che me l’avrebbe riportata… invece, decisi che l’avrei seguita, tenendo Lisa con me. Arrivati all’ambulatorio, Lisa, tremolante sul tavolo, guaì per l’iniezione e si appoggiò a me, guardandomi, come per chiedere conforto in una situazione che non capiva e la spaventava. Il mio cuore era già conquistato, e Lisa lo aveva già capito, affidava tutta la sua esistenza e sicurezza a me.
L’operazione andò bene, la convalescenza anche: Lisa assistita notte e giorno , prese ben presto a correre e mangiare: era pronta per la gita a Torino.
A questo incontro, ci eravamo iscritti Stella e io prima che lei arrivasse. La sua entrata in scena animò e scompigliò le carte. Il viaggio fino a un accogliente e bizzarro bed and breakfast presso Santena (To) andò bene. L’incontro durava due giorni: il tempo necessario per apprendere le prime tecniche del Tellington, basato sui tocchi circolari. Lisa era sempre vispa e attenta, gioiosa di essere in mezzo a persone che le prestavano attenzione per prendersi cura di lei, per coccolarla, e la guardavano con rispetto, cura e attenzione. Veniva fuori il suo caratterino intraprendente: quando tutte le persone erano altrove, e le borse erano appoggiate per terra, in circolo, a portata di naso, ecco che Lisa corre a esplorarle, una per una, puntellandosi sulle zampine e infilando tutta la testolina, alla ricerca di crocche e biscotti! Intraprendenza assecondata e premiata tante volte! Con sua grande soddisfazione di … predatrice e cacciatrice. Tra le tecniche, c’è io bendaggio avvolgente: serve per ridare consapevolezza e quindi sicurezza spaziale al cane, il che si traduce in sicurezza di stato d’animo. Lisa è buffa i primi momenti, quando riprende a trotterellare dopo essere stata bendata , sopra la schiena e sotto le cosce e la pancia, con un bel fiocco… ma poi, eccola che trotterella, naso all’insù, a fare il giro da tutte le persone presenti: “non sono bella? Avete allora dei crocchini?!”. E così, ecco l’album dei ricordi della prima gita a tre, e senz’altro , della prima gita in assoluto della piccola Lisa, arruffina rossa che proprio in quei giorni comincia ad affinare la sua tecnica ‘seduttiva’: si siede di spalle alla persona che le interessa, per poi girare indietro la testa, a fissarla con i suoi occhioni, una luce di attesa e di domanda , lo sguardo della ‘piccola fiammiferaia’, che cerca coccole, sicurezza, conforto, abbracci, protezione.

Da sinistra Stella & Lisa

Arriva la primavera, arriva maggio… e arriva il primo inaspettato episodio di crisi a grappolo: le crisi epilettiche a grappolo sono una manifestazione terribile e difficile da contrastare e prevenire.
Le crisi, spesso molto lunghe e forti, si susseguono una dopo l’altra, a brevissimi intervalli, giorno e notte, ciascuna crisi rafforza la precedente, e i danni cerebrali diventano ogni volta più probabili.
Lisa è tormentata e squassata dalle convulsioni, da irrigidimenti muscolari: bave, occhi sbarrati, zampe tese, tremori, corse sbandate e cieche. Stella, che pure è dolce, paziente e buona, e non solo ha accettato Lisa, ma comincia anche ad affezionarsi, patisce moltissimo la tensione senza fine di lunghe giornate e nottate sotto la minaccia degli attacchi epilettici. Anche lei, comincia ad avere crisi, che la sconvolgono più volte al giorno, spesso anche in contemporanea alle crisi di Lisa.
Da solo, non ce la posso più fare: decido di ricoverare Lisa in clinica, dove rimarrà sotto osservazione e sotto sedativo, per tentare di rompere il circolo vizioso delle crisi a grappolo. Il primo ricovero dura quattro giorni, ma quasi subito, occorre ricoverarla ancora.
Quando finalmente la tempesta si placa, all’improvviso come era arrivata, decido, insieme alle volontarie del canile da dove proviene Lisa, di fare esami approfonditi. Anche Stella li farà. L’appuntamento è per una clinica a Legnano, all’avanguardia nelle cure neurologiche e neurochirurgiche veterinarie.
Le due cagnoline vengono esaminate con la risonanza magnetica, che finalmente spiega le cause originarie dele due epilessie. Stella ha una epilessia congenita, causata da una lieve idrocefalia, che causa una diffusa pressione sul cervello; da qui, le crisi, che appaiono per ora e per fortuna abbastanza controllabili.

Stella (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Lisa ha invece una epilessia di origine traumatica. Lei proviene da un canile-allevamento abusivo, sovraffolato e nascosto al pubblico e ai controlli, dove i maltrattamenti erano all’ordine del giorno. C’era voluto molto coraggio di un gruppo di volontarie della zona, per riuscire a entrare, per far partire le denunce e per far porre sotto sequestro la struttura lager: da lì, centinaia di cani erano stati smistati in strutture disposte ad accoglierle (ecco raccontata in breve la storia del cammino di Lisa prima di arrivare a casa mia). In quel luogo, Lisa aveva preso un forte colpo in testa (era stata picchiata? Era caduta da una grande altezza? Era stata morsicata in un gabbione da altri cani più grossi e affamati di lei? In ogni caso, tre ipotetici eventi che NON dovrebbero MAI accadere in un rifugio adatto). Il suo cervello si era spostato nella scatola cranicaq, e il liquor era affluito nello spazio lasciato vuoto; ma, quando il cervello, elastico e spugnoso, si era assestato di nuovo, il liquido non era defluito, ma aveva cominciato a premere sul tessuto cerebrale, causando dopo lungo tempo una morte cellulare, una cicatrice: da cui partono le forti crisi).

Lisa (foto scattata dall'amica GRAZIA LAMPUGNANI ARNZ)
Le terapie vengono ricalibrate per tutte e due le cagnoline. Inizialmente, il liquor viene fatto defluire con l’uso di farmaci per le vene varicose, che lo fanno riassorbire attraverso il sistema circolatorio, per poi portarlo fino ai reni e quindi espellerlo con… la pipì! Si aggiungono poi nuovi farmaci di supporto.
Scampato pericolo: a settembre, la nuova avventura lucchese vede Lisa e Stella felici al raduno AN.DI e poi tranquille all’arrivo dell’autunno e dell’inverno.
Stanno per arrivare nuovi viaggi e piccole gioie, e poi, l’anno nuovo 2011…

Da sinistra Stella & Lisa
www.webgif.com | il diario di Stella e Lisa (cagnoline epilettiche) sul blog amicidigreta |
postato da: amicidigreta alle ore 14:34 | Link | commenti
categoria:diario, animali disabili, storie di animali speciali, --stella cagnolina speciale, storie - cani epilettici
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http://codavispa.myblog.it/tag/cani%20narcolettici
24/01/2011
Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
![]() | Colpo di sonno. Mabel, una femmina di Collie barbuto molto sensibile, si agita così tanto quando sente il postino dietro la porta che crolla a terra addormentata a causa di un attacco di narcolessia. |
Questa rara forma canina della malattia si manifesta ogni qualvolta la cagna è ipereccitata da particolari stimoli come...
Leggi tutto il post :
Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Autore: salvolapecora
LINK PER SAPERNE DI PIU'
Il sonno nel cane
http://shihtzu-malteseforev.forumattivo.com/t858-il-sonno-nel-cane
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Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Autore: salvolapecora
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Il sonno nel cane
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postato da: amicidigreta alle ore 14:41 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cani narcolessia, consigli - cane narcolessia
categoria:consigli vari, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cani narcolessia, consigli - cane narcolessia
http://www.lacincia.it/adotta_un_fiv.php
Un piccolo sommario di questa pagina che pian piano si sta arricchendo di sempre nuovi contenuti:
![]() | Adotta un gatto FIV (o FeLV) |
Un piccolo sommario di questa pagina che pian piano si sta arricchendo di sempre nuovi contenuti:
- Paola Cavana a Radio Flash ospite della trasmissione AnimalHouse
- Spot audio a favore dell'adozione dei gatti FIV
- Campagna "Adotta un gatto FIV"...e il volantino
- Stefano Bo alla radio svizzera Radio 3iii ospite de "Le Belle e le Bestie"
- Perché adottare un gatto FIVIntervista a Stefano Bo
- Adozioni coraggiose di gatti FIV e FeLV
- Diffondi la campagna a favore dei FIV: il tuo aiuto è importante!
postato da: amicidigreta alle ore 14:17 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - gatti fiv+, storie - gatti felv+, consigli - gatto leucemia, consigli - gatto fiv+, consigli - gatto felv+
categoria:consigli vari, storie varie, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - gatti fiv+, storie - gatti felv+, consigli - gatto leucemia, consigli - gatto fiv+, consigli - gatto felv+
http://larcobalenodipatty.splinder.com/

Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/14/foto/ariel_il_leone_paralizzato_commuove_il_mondo-19120782/1/

GRUPPO APERTO -
AJUDA AO LEÃO ARIEL
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GRUPPO APERTO -
Leão Ariel - LINKS
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Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/14/foto/ariel_il_leone_paralizzato_commuove_il_mondo-19120782/1/
Ariel, il leone paralizzato commuove il mondo


La veterinaria Livia Pereira bacia il leone Ariel, un esemplare di tre anni dal peso di 140 chili paralizzato agli arti dallo scorso anno dopo aver contratto un virus. L'animale è assistito nella casa della donna a San Paolo, in Brasile, ma i soldi per le cure non bastano e il paese si è mobilitato per raccogliere i fondi necessari ai trattamenti che costano circa 11mila dollari al mese. La campagna è stata lanciata su Facebook (il gruppo si chiama "Ajuda ao Leao Ariel") da Raquel Borges, la padrona di Ariel. Le condizioni dell'animale, affetto da una malattia degenerativa, peggiorano di giorno in giorno e ora Livia e Raquel lanciano un appello al mondo: "Aiutateci a salvarlo"













| In a game of environmental enrichment, Ariel was jumping to catch a balloon in the air and fell, injuring his spinal cord. His hind legs were affected. Surgery was necessary to remove the disc, thus relieving compression of the spinal cord. Due to a long period of time without exercise, the muscles have atrophied and Ariel is temporarily tetraplérgico. | DA FACEBOOK - Durante un gioco di arricchimento ambientale, Ariel stava saltando per prendere un pallone in aria e cadde, ferendo il suo midollo spinale. Le zampe posteriori sono state colpite. Un intervento chirurgico è stato necessario per rimuovere il disco vertebrale, diminuendo così la compressione del midollo spinale. A causa di un lungo periodo di tempo senza esercizio fisico, i muscoli si sono atrofizzati e Ariel è temporaneamente tetraplegico... |
SU FACEBOOK:
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postato da: amicidigreta alle ore 22:13 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - leoni paralizzati, facebook -ariel leone paralizzat
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/07/11/un-pony-in-miniatura-con-le-gambe-storte-ha-bisogno-di-donat.html
21/07/2011
Un pony in miniatura con le gambe storte ha bisogno di donatori generosi
Io speriamo che me la cavo
Un raro cavallino in miniatura nato prematuro con le gambe storte ha urgente bisogno di un'operazione chirurgica.
Purtroppo Joanne Morris, la sua padrona, non ha le quasi 6000 sterline necessarie all'intervento.
Minxy, un pony di razza Falabella, è nato quindici giorni fa a St. Blazey, in Cornovaglia, nelle stalle dei genitori di Joanne.
La donna l'ha portato a casa sua per poterlo accudire meglio: "E' stato dichiarato il cavallo più piccolo del mondo, è alto appena 44 centimetri e pesa 13 chili e mezzo, anche perché è nato prematuro" ha dichiarato la Morris.
"Devo allattarlo ogni mezz'ora perché non ha la forza di succhiare il latte dalla mamma. E' venuto alla luce di appena sei settimane e non era del tutto formato, le sue zampe sono stortissime.
Ho già speso 1800 euro di veterinario per fargli steccare le gambe nella speranza che si rinforzino e crescano dritte. Gliele devo fasciare tutti i giorni.
Quelle anteriori sono un po' più forti ma quelle posteriori avrebbero bisogno di due protesi interne. La risonanza magnetica necessaria prima dell'intervento costa 900 euro e l'oprerazione 4.800.
Se non andrà sotto i ferri potrebbe non sopravvivere. Anche per adesso se riesce a camminare solo con l'aiuto delle stecche, i sostegni gli fanno male e se si infettano potrebbero ucciderlo.
Ha una volontà di ferro, è un piccolo eroe che vuole vivere e io voglio fare di tutto per salvarlo".
Minxy ha fatto amicizia con Chloe, la Staffordshire Bull Terrier di Joanna, che l'ha adottato e lo lecca per pulirlo e lo difende.
Joanne ha lanciato un appello affinché chi ha la possibilità economica, la aiuti a salvare Minxy con donazioni o assistenza medica gratuita.
Fonte: Daily Mail
Fonte: SWNS.COM
Un raro cavallino in miniatura nato prematuro con le gambe storte ha urgente bisogno di un'operazione chirurgica.
Purtroppo Joanne Morris, la sua padrona, non ha le quasi 6000 sterline necessarie all'intervento.
Minxy, un pony di razza Falabella, è nato quindici giorni fa a St. Blazey, in Cornovaglia, nelle stalle dei genitori di Joanne.
La donna l'ha portato a casa sua per poterlo accudire meglio: "E' stato dichiarato il cavallo più piccolo del mondo, è alto appena 44 centimetri e pesa 13 chili e mezzo, anche perché è nato prematuro" ha dichiarato la Morris.
"Devo allattarlo ogni mezz'ora perché non ha la forza di succhiare il latte dalla mamma. E' venuto alla luce di appena sei settimane e non era del tutto formato, le sue zampe sono stortissime.
Ho già speso 1800 euro di veterinario per fargli steccare le gambe nella speranza che si rinforzino e crescano dritte. Gliele devo fasciare tutti i giorni.
Quelle anteriori sono un po' più forti ma quelle posteriori avrebbero bisogno di due protesi interne. La risonanza magnetica necessaria prima dell'intervento costa 900 euro e l'oprerazione 4.800.
Se non andrà sotto i ferri potrebbe non sopravvivere. Anche per adesso se riesce a camminare solo con l'aiuto delle stecche, i sostegni gli fanno male e se si infettano potrebbero ucciderlo.
Ha una volontà di ferro, è un piccolo eroe che vuole vivere e io voglio fare di tutto per salvarlo".
Minxy ha fatto amicizia con Chloe, la Staffordshire Bull Terrier di Joanna, che l'ha adottato e lo lecca per pulirlo e lo difende.
Joanne ha lanciato un appello affinché chi ha la possibilità economica, la aiuti a salvare Minxy con donazioni o assistenza medica gratuita.
Fonte: Daily Mail
Fonte: SWNS.COM
Minxy ha una pagina Facebook alla quale si può accedere all'indirizzo: http://www.facebook.com/people/Minxy-Morris/100002608359841
postato da: amicidigreta alle ore 14:31 | Link | commenti
categoria:animali disabili, appelli e adozioni, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cavalli nani, storie - cavalli prematuri, storie - cavalli zampe storte, consigli - cavallo nano, consigli - cavallo zampe storte, consigli - cavallo prematuro
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Riabilitazione in acqua per gatti paralizzati - il caso di Nazzanin, che ora non è più paralizzata e corre come prima
Hydro Cat Rehab - New York Post
http://youtu.be/s5P6nRZnPKQ
Water4Dogs Cat Hydrotherapy
http://youtu.be/TEdYdTSiBJQ
Hydro Cat Rehab - New York Post
http://youtu.be/s5P6nRZnPKQ
| A new state-of-the-art animal rehabilitation facility offers hydro therapy for paralyzed cats. http://video.nypost.com | Un nuovo impianto di riabilitazione degli animali offre idroterapia per i gatti paralizzati. http://video.nypost.com |
Water4Dogs Cat Hydrotherapy
http://youtu.be/TEdYdTSiBJQ
Nazzanin, the turkish van, swimming for physical rehabilitation at Water4Dogs in NYC. She came in paralyzed on her right side and now can walk and even run at home! Go Nazzanin. Water4Dogs is located in Tribeca in New York City, and more information can be found at http://www.water4dogs.com. | Nazzanin, la micia di razzo "turco van", nuota nella piscina per la riabilitazione fisica al Water4Dogs a New York. Entrò paralizzata sul fianco destro e ora può camminare e anche correre a casa! Vai Nazzanin. Water4Dogs si trova a Tribeca a New York City, e ulteriori informazioni sono disponibili all'indirizzo http://www.water4dogs.com . |
postato da: amicidigreta alle ore 14:37 | Link | commenti
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, filmati gatti paralizzati, storie - gatti paralizzati, consigli - gatto paralizzato, storie - gatti ex-paralizzati, filmati gatti ex-paralizzati, filmati -animali disabili, filmati gatti idroterapia, consigli - gatto idroterapia, consigli - gatto ex-paraliz
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/06/28/un-gatto-paralizzato-camminera-di-nuovo-grazie-all-idroterap.html
01/07/2011
Un gatto paralizzato camminerà di nuovo grazie all'idroterapia
Il pesce gatto
Un micio che è rimasto paralizzato dopo essere stato investito da una macchina potrà camminare di nuovo grazie alle lezioni di nuoto.
Mog ha perso l'uso delle sue zampe anteriori ma sta lentamente imparando a usarle di nuovo in una piscina idroterapica che di solito viene usata per i cani.
Dopo dieci lezioni il gatto riesce a galleggaire sostenendosi sulle zampe offese. Veronica Ashworth, la sua padrona, ha dichiarato che all'inizio Mog appariva terrorizzato quando arrivava al centro idroterapico di St Issey in Cornovaglia.
Ma pian piano si è rilassato e ha acquistato sicurezza. "La maggior parte dei gatti fa qualsiasi cosa pur di evitare di bagnarsi, ma a lui piace nuotare e lo fa con grande impegno.
Adesso riesce a percorrete il perimetro della piscina, fa un sacco di rumore, miagola, soffia, sbuffa, ma ci riesce. Nuota esattamente come un cane, è molto divertente.
Credo che capisca che quello che sta facendo non è un gioco ma qualcosa che gli fa bene alla salute. Ha sempre amato l'acqua e a casa gironzolava spesso attorno alla vasca e al lavandino".
L'impatto con l'auto non ha provocato nessuna frattura ma ha causato danni ai nervi, lasciando Mog parzialmente paralizzato.
"C'è ancora molta strada da fare, ma l'idroterapia sta funzionando e già si vedono i primi risultati" ha aggiunto Veronica.
Fonte: Daily Mail
http://www.youtube.com/watch?v=J2RgxCbsdGw
Paralysed cat takes swimming lessons
Un gatto paralizzato prende lezioni di nuoto
Un micio che è rimasto paralizzato dopo essere stato investito da una macchina potrà camminare di nuovo grazie alle lezioni di nuoto.
Mog ha perso l'uso delle sue zampe anteriori ma sta lentamente imparando a usarle di nuovo in una piscina idroterapica che di solito viene usata per i cani.
Dopo dieci lezioni il gatto riesce a galleggaire sostenendosi sulle zampe offese. Veronica Ashworth, la sua padrona, ha dichiarato che all'inizio Mog appariva terrorizzato quando arrivava al centro idroterapico di St Issey in Cornovaglia.
Ma pian piano si è rilassato e ha acquistato sicurezza. "La maggior parte dei gatti fa qualsiasi cosa pur di evitare di bagnarsi, ma a lui piace nuotare e lo fa con grande impegno.
Adesso riesce a percorrete il perimetro della piscina, fa un sacco di rumore, miagola, soffia, sbuffa, ma ci riesce. Nuota esattamente come un cane, è molto divertente.
Credo che capisca che quello che sta facendo non è un gioco ma qualcosa che gli fa bene alla salute. Ha sempre amato l'acqua e a casa gironzolava spesso attorno alla vasca e al lavandino".
L'impatto con l'auto non ha provocato nessuna frattura ma ha causato danni ai nervi, lasciando Mog parzialmente paralizzato.
"C'è ancora molta strada da fare, ma l'idroterapia sta funzionando e già si vedono i primi risultati" ha aggiunto Veronica.
Fonte: Daily Mail
http://www.youtube.com/watch?v=J2RgxCbsdGw
Paralysed cat takes swimming lessons
Un gatto paralizzato prende lezioni di nuoto
Mog the cat survived Cornwall's floods last year but was hit by a car. Now he's learning to swim, in the hope it will help him walk again. Like us on Facebook at http://www.facebook.com/itn and follow us on Twitter at http://twitter.com/itn | Il gatto Mog è sopravvissuto alle inondazioni Cornovaglia lo scorso anno, ma è stato investito da un'auto. Ora sta imparando a nuotare, nella speranza che ciò lo aiuterà a camminare di nuovo. Venite su Facebook a http://www.facebook.com/itn e seguiteci su Twitter all'indirizzo http://twitter.com/itn |
postato da: amicidigreta alle ore 14:28 | Link | commenti
categoria:storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, filmati vari, filmati gatti paralizzati, storie - gatti paralizzati, storie - gatti zampe disabili, storie - gatti ex-paralizzati, consigli - gatto fisioterapia, filmati gatti ex-paralizzati, filmati -animali disabili, filmati gatti fisioterapia, consigli - gatto zampe ante para, ex-paralizzati gatti -mog, filmati gatti idroterapia, consigli - gatto idroterapia, consigli - gatto ex-paraliz, filmati gatti zampe ante paraliz, storie - gatti zampe ante parali, consigli - gatto zampe ante disa
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/06/24/un-cane-cammina-di-nuovo-grazie-a-quattro-protesi-ortopedich.html
29/06/2011
Un cane cammina di nuovo grazie a quattro protesi ortopediche
Robodog
Un cane che ha subito l'amputazione di tutte e quattro le zampe quando era cucciolo, cammina di nuovo grazie a un set di gambe bioniche.
Naki'o, un Red Heeler cattle dog australiano, è stato abbandonato in uno stagno ghiacciato e ha riportato un gravissimo congelamento alle zampe che gli sono state amputate per salvarlo dalla morte.
Fin'ora Naki'o camminava poco e male sui monconi, ma l'incontro con la veterinaria Christie Tomlinson ha cambiato la sua vita.
La dottoressa stava cercando un compagno di giochi per il suo golden retriever e si è recata in ub rifugio, il Colorado rescue centre, per adottarne uno. E lì ha visto Nakio.
"Ho scelto immediatamente lui ed è diventato parte della famiglia. Lo portavo ogni giorno in clinica e gli facevo periodicamente una lastra alla gambe per vedere come si stessero sviluppando".
Quando era ancora cucciolo, il cane era ancora abbastanza leggero da poter reggersi sui monconi senza grande difficoltà. Ma crescendo, e prendendo peso, è diventato molto doloroso camminare, soprattutto su superfici accidentate.
"Mi sentivo male per lui e sapevo che la sua condizione sarebbe peggiorata. E' un cane iperattivo ed esuberante ma quando uscivamo lo dovevo portare in giro su un carrellino.
Ma Christie non si è arresa, ha fatto numerose riecerche e ha trovato un'azienda chiamata Orthopets che ha sede a Denver, in Colorado.
Fondata dai coniugi Kaufmann, la Orthopets è nata quando Martin Kaufmann si è reso conto che la sua esperienza nel creare protesi ortopediche per umani poteva essere applicata anche agli animali.
Contattato da Christie, lo scienziato ha costruito quattro zampe artificiali per Naki'o che gli vengono agganciate alla zampe e gli permettono di camminare normalmente e ovunque, ma anche di correre, di saltare e di giocare con gli altri cani.
"E' bellissimo vederlo scorrazzare, rincorrere una pallina e riuscire a superare anche altri cani! Nonostante tutto, è stato sempre un cane allegro e felice ma adesso è anche sicuro di sé. La sua determinazione, il suo coraggio e la sua gioia di vivere mi hanno colpita e commossa".
La Orthopets ha già aperto cliniche in diversi Paesi in tutto il mondo e ha permesso di camminare di nuovo non soltanto a cani ma anche a gatti, cavalli, lama e cicogne grazie al livello delle conoscenze tecnico-scientifiche raggiunte nell'impianto di protesi ortopediche animali.
Fonte: Daily Mail
Un cane che ha subito l'amputazione di tutte e quattro le zampe quando era cucciolo, cammina di nuovo grazie a un set di gambe bioniche.
Naki'o, un Red Heeler cattle dog australiano, è stato abbandonato in uno stagno ghiacciato e ha riportato un gravissimo congelamento alle zampe che gli sono state amputate per salvarlo dalla morte.
Fin'ora Naki'o camminava poco e male sui monconi, ma l'incontro con la veterinaria Christie Tomlinson ha cambiato la sua vita.
La dottoressa stava cercando un compagno di giochi per il suo golden retriever e si è recata in ub rifugio, il Colorado rescue centre, per adottarne uno. E lì ha visto Nakio.
"Ho scelto immediatamente lui ed è diventato parte della famiglia. Lo portavo ogni giorno in clinica e gli facevo periodicamente una lastra alla gambe per vedere come si stessero sviluppando".
Quando era ancora cucciolo, il cane era ancora abbastanza leggero da poter reggersi sui monconi senza grande difficoltà. Ma crescendo, e prendendo peso, è diventato molto doloroso camminare, soprattutto su superfici accidentate.
"Mi sentivo male per lui e sapevo che la sua condizione sarebbe peggiorata. E' un cane iperattivo ed esuberante ma quando uscivamo lo dovevo portare in giro su un carrellino.
Ma Christie non si è arresa, ha fatto numerose riecerche e ha trovato un'azienda chiamata Orthopets che ha sede a Denver, in Colorado.
Fondata dai coniugi Kaufmann, la Orthopets è nata quando Martin Kaufmann si è reso conto che la sua esperienza nel creare protesi ortopediche per umani poteva essere applicata anche agli animali.
Contattato da Christie, lo scienziato ha costruito quattro zampe artificiali per Naki'o che gli vengono agganciate alla zampe e gli permettono di camminare normalmente e ovunque, ma anche di correre, di saltare e di giocare con gli altri cani.
"E' bellissimo vederlo scorrazzare, rincorrere una pallina e riuscire a superare anche altri cani! Nonostante tutto, è stato sempre un cane allegro e felice ma adesso è anche sicuro di sé. La sua determinazione, il suo coraggio e la sua gioia di vivere mi hanno colpita e commossa".
La Orthopets ha già aperto cliniche in diversi Paesi in tutto il mondo e ha permesso di camminare di nuovo non soltanto a cani ma anche a gatti, cavalli, lama e cicogne grazie al livello delle conoscenze tecnico-scientifiche raggiunte nell'impianto di protesi ortopediche animali.
Fonte: Daily Mail
fotografie e filmati su
Nakio
![]() Nakio, The Four Legged Prosthetic Dog! |
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22/06/2011
Un cane cieco ha imparato a vedere usando l'ecolocazione
Batdog
Rowan, un German Spitz nato senza occhi, riesce a "vedere" usando lo stesso metodo dei pipistrelli, la localizzazione di cose e persone attraverso l'eco.
Il cane abbaia e resta in ascolto dell'eco del suono che ha prodotto e che gli suggerisce la sua posizione rispetto all'ambiente in cui si trova.
Rowan, che adesso ha 18 mesi, è assolutamente indistinguibile da un cane vedente grazie al suo particolarissimo navigatore personale, il suo abbaiare.
Samantha Orchard, la sua padrona che ha un allevamento e una pensione per cani a Potton in Inghilterra, è rimasta sconvolta quando ha scoperto che il cucciolo era nato cieco ma lo è stata ancora di più quando ha capito che Rowan usuva l'ecolocazione per muoversi.
"Abbaia per misurare la distanza che deve percorrere e quando lo chiamo sa benissimo dove mi trovo e mi raggiunge correndo senza nessuna incertezza" ha dichiarato la donna.
"E' un esemplare incredibile, nessuno che non lo sappia già si accorge che è cieco. Ha una vita assolutamente normale, è allegro, affettuoso e molto intelligente. Va d'accordo con gli altri cani e i miei figli lo adorano, è il loro preferito".
Rowan ha anche vinto la medaglia di bronzo per l'ubbidienza e la docilità a un concorso di Cittadino modello, nonostante la sua partecipazione non fosse regolare, perché riservata agli umani.
Fonte: Small World News
Rowan, un German Spitz nato senza occhi, riesce a "vedere" usando lo stesso metodo dei pipistrelli, la localizzazione di cose e persone attraverso l'eco.
Il cane abbaia e resta in ascolto dell'eco del suono che ha prodotto e che gli suggerisce la sua posizione rispetto all'ambiente in cui si trova.
Rowan, che adesso ha 18 mesi, è assolutamente indistinguibile da un cane vedente grazie al suo particolarissimo navigatore personale, il suo abbaiare.
Samantha Orchard, la sua padrona che ha un allevamento e una pensione per cani a Potton in Inghilterra, è rimasta sconvolta quando ha scoperto che il cucciolo era nato cieco ma lo è stata ancora di più quando ha capito che Rowan usuva l'ecolocazione per muoversi.
"Abbaia per misurare la distanza che deve percorrere e quando lo chiamo sa benissimo dove mi trovo e mi raggiunge correndo senza nessuna incertezza" ha dichiarato la donna.
"E' un esemplare incredibile, nessuno che non lo sappia già si accorge che è cieco. Ha una vita assolutamente normale, è allegro, affettuoso e molto intelligente. Va d'accordo con gli altri cani e i miei figli lo adorano, è il loro preferito".
Rowan ha anche vinto la medaglia di bronzo per l'ubbidienza e la docilità a un concorso di Cittadino modello, nonostante la sua partecipazione non fosse regolare, perché riservata agli umani.
Fonte: Small World News
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