http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=1743&ID_sezione=339&sezione=
| 26/6/2010 | |
| Le corse del primo gatto bionico | |
| Amputate dopo un incidente, le zampe posteriori sono state sostituite con protesi high-tech | |
| ANDREA MALAGUTI | |
Sembrava la storia triste di un gatto nero, è diventata un miracolo che sta facendo il giro del mondo. Surrey, Inghilterra del Sud, un grande campo da coltivare dove Oscar, due anni, pelo nero, si addormenta sotto le nuvole. La mototrebbiatrice passa, non lo vede e gli maciulla le zampe. Kate e Mike Nolan, i suoi proprietari, lo raccolgono e capiscono che Oscar sta morendo e che loro sono a un bivio: sopprimerlo o cercare l’impossibile. Cercano l’impossibile. Salgono in macchina e arrivano a Eashing, dove c’è la clinica veterinaria del dottor Noel Fitzpatrick, una specie di genio degli animali che nel 1972 ha costruito questo ospedale in mezzo al verde che sembra un centro benessere svizzero per miliardari. Però più bello. Fitzpatrick guarda il gatto e dice: lo salvo. Fa di più. Gli amputa le zampe e le sostituisce con due piccoli sostegni di acciaio che sono un salto del futuro. Oscar diventa ufficialmente un gatto bionico. «Dobbiamo aspettare qualche mese prima di cantare vittoria». I mesi sono passati, Oscar corre, si arrampica sui muri e le foto riempiono le pagine dei giornali. Un confine è stato varcato. Bene, ma che cosa ha fatto il neurochirurgo degli animali domestici? Ha innestato un impianto su misura all’interno delle articolazioni della cavigilia del gatto, esattamente dove la zampa è stata amputata, così dalla pelle di Oscar adesso escono due trampoli eleganti, grigio metallizzato. Sono rivestiti di hydroxiapatite, un materiale che si comporta come le ramificazioni ossee con i tessuti molli e la curva particolare della protesi consente alla struttura, studiata per la prima volta dal professor Gordon Blunn dell’University College di Londra, di sigillarsi alla pelle evitando le infezioni. «E’ un miracolo di biomeccanica, Oscar è il primo animale al mondo ad avere una protesi integrata con le ossa, con la pelle e con le articolazioni della caviglia», spiega Noel Fitzpatrick. Fuori dal suo studio c’è la fila. Le persone si accomodano sui divanetti di pelle e aspettano in silenzio tenendo in braccia i loro animali. Lo sanno che non esiste un altro posto così. La Fitzpatrickreferrals, il più sofisticato centro privato europeo del settore, con 5 chirurghi, 5 veterinari generici e 30 infermieri, serve l’Inghilterra del Sud. Il vanto dell’ospedale sono le radiografie digitali e uno scanner d’avannguardia che lavora sette giorni su sette. L’intervento su Oscar, durato tre ore, è costato 4 mila sterline, duemila per zampa, e a pagare è stata l’assicurazione. Noel Fitzpatrick, un signore magro, con pochi capelli e una faccia da cinema, si toglie il camicie e lo getta nel cestino della biancheria sporca. «Voglio che queste persone tornino a casa serene». Gli hanno chiesto se il suo metodo un giorno si potrà applicare anche agli uomini. Non ha detto di no. Ha risposto solo: «Io prima mi devo occupare degli animali». | |
postato da: amicidigreta alle ore 14:02 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - gatti 2 zampe
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/06/15/un-pappagallo-si-era-innamorato-del-suo-padrone.html
17/06/2011
Un pappagallo si era innamorato del suo padrone
Sarà perchè ti amo
Un signore di Belfast, il cui pappagallo continuava a vomitare senza apparente motivo, ha scoperto il perchè del misterioso malessere: l'uccello era innamorato di lui.
Dopo tre giorni di rigurgiti, David, che non ha voluto rivelare il suo cognome, si è seriamente allarmato e ha portato Harry dal veterinario.
L'uomo ha raccontato al dottore che la povera bestia cominciava a vomitare ogni qualvolta lui gli si avvicinava.
Dan Flynn, il veterinario, ha capito immediatamente che Harry non era malato, bensì innamorato.
"Per gli uccelli vomitare è un segno di affetto. E' un comportamento molto ben documentato e abbastanza frequente. Rigurgitare e vomitare per i volatili è normale.
Il maschio vomita quando vede i suoi pulcini per la prima volta e continua a farlo man mano che crescono.
Ho consigliato a David di trovare una compagna a Harry per distrarlo da lui" ha dichiarato Flynn.
E il suggerimento del veterinario ha funzionato: all'African Grey è stata affiancata una pappagalla che gli ha fatto ritrovare la serenità.
Le sue piume sono tornate folte e morbide e il suo sguardo vispo, e David non deve più cambiarsi almeno tre volte al giorno.
Fonte: BBC
Un signore di Belfast, il cui pappagallo continuava a vomitare senza apparente motivo, ha scoperto il perchè del misterioso malessere: l'uccello era innamorato di lui.
Dopo tre giorni di rigurgiti, David, che non ha voluto rivelare il suo cognome, si è seriamente allarmato e ha portato Harry dal veterinario.
L'uomo ha raccontato al dottore che la povera bestia cominciava a vomitare ogni qualvolta lui gli si avvicinava.
Dan Flynn, il veterinario, ha capito immediatamente che Harry non era malato, bensì innamorato.
"Per gli uccelli vomitare è un segno di affetto. E' un comportamento molto ben documentato e abbastanza frequente. Rigurgitare e vomitare per i volatili è normale.
Il maschio vomita quando vede i suoi pulcini per la prima volta e continua a farlo man mano che crescono.
Ho consigliato a David di trovare una compagna a Harry per distrarlo da lui" ha dichiarato Flynn.
E il suggerimento del veterinario ha funzionato: all'African Grey è stata affiancata una pappagalla che gli ha fatto ritrovare la serenità.
Le sue piume sono tornate folte e morbide e il suo sguardo vispo, e David non deve più cambiarsi almeno tre volte al giorno.
Fonte: BBC
postato da: amicidigreta alle ore 13:42 | Link | commenti
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/06/08/una-cavalla-cieca-ha-cinque-capre-e-cinque-pecore-come-guide.html
10/06/2011
Una cavalla cieca ha cinque capre e cinque pecore come guide
Tutte per una e una per tutte
Michelle Feldstein, proprietaria del Deer Haven Ranch, era pronta ad accogliere una nuova ospite.
Una cavalla cieca che si sarebbe aggiunta alle anatre che non riescono più a volare, ai gatti disabili e ai lama orfani e senza tetto di cui si prende cura nel suo rifugio in Montana, negli USA.
Ma non era preparata alle dieci accompagnatrici al seguito di Sissy, la quarter horse di quindici anni non vedente che ha salvato dalla morte.
"Sissy è arrivata con cinque pecore e cinque capre che si prendono cura di lei" ha dichiarato Michelle.
Le pecore-guida e le capre-guardiane non la lasciano mai da sola, l'accompagnano a bere e a mangiare e la conducono nella stalla con qualsiasi tempo, anche se nevica o piove a dirotto.
"Quando Sissy mangia, le sue amiche le girano attorno e controllano che riesca a raggiungere il fieno.
Le mostrano dove si trova l'acqua e si posizionano sempre tra lei e un ostacolo, per esempio la palizzata del recinto, per farle capire che non può andare avanti".
Michelle e suo marito Al devono affrontare più di 35.000 euro di spese all'anno per nutrire, curare e riscaldare più di 200 animali. Ricevono aiuti da privati, qualche contributo statale e gestiscono una guest house per umani, i cui proventi li aiutano a sostenere i costi del ranch.
"Noi siamo la loro ultima chance, accettiamo tutti quelli che altrimenti verrebbero abbattuti perché troppo impegnativi e costosi da tenere in vita.
Sissy è arrivata a febbraio e se non l'avessimo accolta sarebbe morta e chissà che fine avrebbero fatto le sue amiche.
E' magico il loro rapporto. Quando guardo le capre, le pecore e la giumenta e come sono diventate amiche penso, perché la gente non può fare o stesso?".
Fonte: Billings Gazette
Michelle Feldstein, proprietaria del Deer Haven Ranch, era pronta ad accogliere una nuova ospite.
Una cavalla cieca che si sarebbe aggiunta alle anatre che non riescono più a volare, ai gatti disabili e ai lama orfani e senza tetto di cui si prende cura nel suo rifugio in Montana, negli USA.
Ma non era preparata alle dieci accompagnatrici al seguito di Sissy, la quarter horse di quindici anni non vedente che ha salvato dalla morte.
"Sissy è arrivata con cinque pecore e cinque capre che si prendono cura di lei" ha dichiarato Michelle.
Le pecore-guida e le capre-guardiane non la lasciano mai da sola, l'accompagnano a bere e a mangiare e la conducono nella stalla con qualsiasi tempo, anche se nevica o piove a dirotto.
"Quando Sissy mangia, le sue amiche le girano attorno e controllano che riesca a raggiungere il fieno.
Le mostrano dove si trova l'acqua e si posizionano sempre tra lei e un ostacolo, per esempio la palizzata del recinto, per farle capire che non può andare avanti".
Michelle e suo marito Al devono affrontare più di 35.000 euro di spese all'anno per nutrire, curare e riscaldare più di 200 animali. Ricevono aiuti da privati, qualche contributo statale e gestiscono una guest house per umani, i cui proventi li aiutano a sostenere i costi del ranch.
"Noi siamo la loro ultima chance, accettiamo tutti quelli che altrimenti verrebbero abbattuti perché troppo impegnativi e costosi da tenere in vita.
Sissy è arrivata a febbraio e se non l'avessimo accolta sarebbe morta e chissà che fine avrebbero fatto le sue amiche.
E' magico il loro rapporto. Quando guardo le capre, le pecore e la giumenta e come sono diventate amiche penso, perché la gente non può fare o stesso?".
Fonte: Billings Gazette
postato da: amicidigreta alle ore 14:36 | Link | commenti (1)
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Ospedale Veterinario San Michele: Milla, cagnolona paralizzata che ha ripreso a camminare



Buongiorno,
ti invito a leggere la nuova bellissima storia di Milla, la cagna paralizzata che ritorna a camminare.
ti invito a leggere la nuova bellissima storia di Milla, la cagna paralizzata che ritorna a camminare.

Ti invito a lasciare un tuo commento a fine pagina.
Un saluto
Un saluto
Ospedale Veterinario San Michele
Tavazzano con Villavesco (LO)
Tavazzano con Villavesco (LO)
postato da: amicidigreta alle ore 14:34 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cani paralizzati, consigli - cane paralizzato, storie - cani ex-paralizzati, consigli - cane piaghe, consigli - cane ex-paralizzato, ex-paralizzati cani -milla
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/05/31/tartaruga-cammina-di-nuovo-grazie-a-un-a-rotella.html
03/06/2011
Tartaruga cammina di nuovo grazie a una rotella
Speedy Tarta
Una tartaruga a cui mancava una zampa è diventata molto più veloce delle sue sorelle grazie a una ruota che sostituisce l'arto perso.
Mentre era il letargo, Tuly è stata morsa da un ratto che le ha quasi staccato una zampa.
Ma adesso, con la'iuto della ruota di un'automobilina giocattolo e due stringhe di velcro, può camminare di nuovo e anche correre.
E' stato Philip Chubb, la cui figlia Eleanor gestisce un centro per la salvaguardia e la cura delle tartarughe a Norwich, in Inghilterra, che ha costruito la protesi per Tuly.
"E' arrivata subito dopo che il veterinario le aveva salvato la vita amputandole la zampa. Era in grado di camminare ma perdeva spesso l'equilibrio e cadeva da un lato.
Stava per perdere il guscio perché lo strofinava a terra quando camminava. Ed era questo il vero problema perché senza carapace sarebbe andata incontro a grandi complicazioni" ha dichiarato l'uomo.
Philip ha comprato un trattore giocattolo e ha tolto una delle ruote, poi ha costruito un braccio metallico e ritagliato delle stringhe di velcro creando l'arto arificiale per Tuly.
"La perdita di equilibrio è stata risolta e adesso non sembra più una barchetta che sta per affondare ma un aereoplano in fase di decollo.
Ha accettato la protesi con grande naturalezza e sembra divertirsi un mondo a scorrazzare con la ruota, soprattutto quando deva andare a mangiare.
E' la tartaruga più veloce di tutto il centro e la cosa ci rende felici e orgogliosi" " ha aggiunto l'uomo.
Fonte: Daily Mail
Una tartaruga a cui mancava una zampa è diventata molto più veloce delle sue sorelle grazie a una ruota che sostituisce l'arto perso.
Mentre era il letargo, Tuly è stata morsa da un ratto che le ha quasi staccato una zampa.
Ma adesso, con la'iuto della ruota di un'automobilina giocattolo e due stringhe di velcro, può camminare di nuovo e anche correre.
E' stato Philip Chubb, la cui figlia Eleanor gestisce un centro per la salvaguardia e la cura delle tartarughe a Norwich, in Inghilterra, che ha costruito la protesi per Tuly.
"E' arrivata subito dopo che il veterinario le aveva salvato la vita amputandole la zampa. Era in grado di camminare ma perdeva spesso l'equilibrio e cadeva da un lato.
Stava per perdere il guscio perché lo strofinava a terra quando camminava. Ed era questo il vero problema perché senza carapace sarebbe andata incontro a grandi complicazioni" ha dichiarato l'uomo.
Philip ha comprato un trattore giocattolo e ha tolto una delle ruote, poi ha costruito un braccio metallico e ritagliato delle stringhe di velcro creando l'arto arificiale per Tuly.
"La perdita di equilibrio è stata risolta e adesso non sembra più una barchetta che sta per affondare ma un aereoplano in fase di decollo.
Ha accettato la protesi con grande naturalezza e sembra divertirsi un mondo a scorrazzare con la ruota, soprattutto quando deva andare a mangiare.
E' la tartaruga più veloce di tutto il centro e la cosa ci rende felici e orgogliosi" " ha aggiunto l'uomo.
Fonte: Daily Mail
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18/05/2011
Una cavalla che ha perso un occhio è la guida di una giumenta cieca
Solo per i tuoi occhi
Angel, una giumenta di 12 anni cieca, ha instaurato un legame molto stretto con Tarna, una cavalla ventottenne, che si prende cura di lei facendole da guida, nonostante abbia soltanto un occhio.
Le due equine si sono incontrate al'Horse Trust animal sanctuary nel Buckinghamshire, in Inghilterra, dove sono state accolte e curate, e sono diventate inseparabili.
Tarna, che ha un solo occhio a causa dei maltrammenti subiti, ha preso Angel sotto la sua protezione dal momento in cui l'ha vista ed è diventata la sua ombra.
Susan Lewis, responsabile marketing del Centro, ha dichiarato:" Quando Angel è arrivata qui era quasi morta di fame, per questo ha perso la vista, per gli stenti.
Non sappiamo come Tara abbia capito che Angel avesse bisogno di assistenza, forse avendo un solo occhio ha acquisito una maggiore sensibilità e ha capito che l'altra cavalla era cieca.
E' molto protettiva nei suoi confronti, l'accompagna a mangiare, la difende dagli altri cavalli e le fa da scudo contro ostacoli e pericoli.
Una volta le abbiamo separate perché dovevamo fare in test oculistico ad Angel, Tarna ha cominciato a scalciare contro la porta ed entrambe non hanno mai smesso di nitrire, chiamandosi a vicenda. E' stato molto stressante.
Tara ed Angel hanno subito abusi e maltrattamenti e hanno vissuto per anni in condizioni disumane, adesso si sono trovate e insieme sono felici. Questa è la loro seconda vita e noi del Centro faremo di tutto perché sia lunga e serena" ha concluso Susan.
Fonte: SWNS
Angel, una giumenta di 12 anni cieca, ha instaurato un legame molto stretto con Tarna, una cavalla ventottenne, che si prende cura di lei facendole da guida, nonostante abbia soltanto un occhio.
Le due equine si sono incontrate al'Horse Trust animal sanctuary nel Buckinghamshire, in Inghilterra, dove sono state accolte e curate, e sono diventate inseparabili.
Tarna, che ha un solo occhio a causa dei maltrammenti subiti, ha preso Angel sotto la sua protezione dal momento in cui l'ha vista ed è diventata la sua ombra.
Susan Lewis, responsabile marketing del Centro, ha dichiarato:" Quando Angel è arrivata qui era quasi morta di fame, per questo ha perso la vista, per gli stenti.
Non sappiamo come Tara abbia capito che Angel avesse bisogno di assistenza, forse avendo un solo occhio ha acquisito una maggiore sensibilità e ha capito che l'altra cavalla era cieca.
E' molto protettiva nei suoi confronti, l'accompagna a mangiare, la difende dagli altri cavalli e le fa da scudo contro ostacoli e pericoli.
Una volta le abbiamo separate perché dovevamo fare in test oculistico ad Angel, Tarna ha cominciato a scalciare contro la porta ed entrambe non hanno mai smesso di nitrire, chiamandosi a vicenda. E' stato molto stressante.
Tara ed Angel hanno subito abusi e maltrattamenti e hanno vissuto per anni in condizioni disumane, adesso si sono trovate e insieme sono felici. Questa è la loro seconda vita e noi del Centro faremo di tutto perché sia lunga e serena" ha concluso Susan.
Fonte: SWNS
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/11/24/un-piccolo-vombato-orfano-perde-il-pelo-per-lo-stress.html
30/11/2010
Un piccolo vombato orfano perde il pelo per lo stress
Piccolo orco calvo
Un cucciolo di vombato, un marsupiale australiano simile a un orsetto, ha perso la maggior parte della sua pelliccia dopo essere rimasto orfano.
I veterinari australiani che lo hanno in cura lo hanno chiamato Shrek, ma non per la forma delle sue orecchie, bensì per una leggera colorazione blu della sua pelle.
Sia la perdita del pelo che il cambiamento della tinta dell'epidermide dipendono da un fungo causato da una dieta povera e dallo stress di avere perduto la mamma.
La famiglia che lo ha trovato, solo e spaventato, lo ha portato nella propria casa, lo ha nutrito e voleva adottarlo.
Ma quando i signori Johnson hanno notato che stava dimagrendo e perdendo il pelo, hanno capito che era necessario l'intervento di specialisti.
Shrek è stato portato al Maryknoll Wildlife Shelter dove sarà curato e coccolato e divenerà grande e forte come il suo omonimo.
Fonte: Daily Mail
Un cucciolo di vombato, un marsupiale australiano simile a un orsetto, ha perso la maggior parte della sua pelliccia dopo essere rimasto orfano.
I veterinari australiani che lo hanno in cura lo hanno chiamato Shrek, ma non per la forma delle sue orecchie, bensì per una leggera colorazione blu della sua pelle.
Sia la perdita del pelo che il cambiamento della tinta dell'epidermide dipendono da un fungo causato da una dieta povera e dallo stress di avere perduto la mamma.
La famiglia che lo ha trovato, solo e spaventato, lo ha portato nella propria casa, lo ha nutrito e voleva adottarlo.
Ma quando i signori Johnson hanno notato che stava dimagrendo e perdendo il pelo, hanno capito che era necessario l'intervento di specialisti.
Shrek è stato portato al Maryknoll Wildlife Shelter dove sarà curato e coccolato e divenerà grande e forte come il suo omonimo.
Fonte: Daily Mail
postato da: amicidigreta alle ore 14:32 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - vombati pelo perdita, storie - vombati stress, consigli - vombato stress, consigli - vombato pelo perdita
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Tiberio 1: guarire dalla paralisi con le cellule staminali ottenute dal sangue
http://www.youtube.com/watch?v=MobuuOHi6m4&NR=1
Tiberio 2 : guarire dalla paralisi con le cellule staminali ottenute dal sangue
http://www.youtube.com/watch?v=q-5bQj912v4
http://www.youtube.com/watch?v=MobuuOHi6m4&NR=1
Leggi la sua storia su www.thankstem.it
La paresi del cane Tiberio è quella di un cane anziano che non riesce ad alzarsi e a camminare da circa 80 giorni. E` arrivato a questo stadio nel giro di qualche mese con un peggioramento progressivo. La patologia riscontrata ha una componente infiammatoria, ossea e neurologica. Il miglioramento immediato(15 giorni dopo la somministrazione, vedi video 1) osservato dai proprietari è dovuto alla regolazione della flogosi, che agisce con fenomeni di compressione sulle strutture nervose, e del dolore articolare. Il secondo step di miglioramento si avrà in tempi più lunghi(vedi video 2, 40 giorni dopo la somministrazione) quando le cellule agiranno sul rimaneggiamento osseo e sulla matrice nervosa. In questo caso però l'età avanzata del cane lavora contro di noi. Il ripetuto trattamento per via endovenosa può migliorare lo stato generale di questo cane anziano consentendo alle cellule staminali di lavorare nel tempo sull'apparato osseo e nervoso.
La paresi del cane Tiberio è quella di un cane anziano che non riesce ad alzarsi e a camminare da circa 80 giorni. E` arrivato a questo stadio nel giro di qualche mese con un peggioramento progressivo. La patologia riscontrata ha una componente infiammatoria, ossea e neurologica. Il miglioramento immediato(15 giorni dopo la somministrazione, vedi video 1) osservato dai proprietari è dovuto alla regolazione della flogosi, che agisce con fenomeni di compressione sulle strutture nervose, e del dolore articolare. Il secondo step di miglioramento si avrà in tempi più lunghi(vedi video 2, 40 giorni dopo la somministrazione) quando le cellule agiranno sul rimaneggiamento osseo e sulla matrice nervosa. In questo caso però l'età avanzata del cane lavora contro di noi. Il ripetuto trattamento per via endovenosa può migliorare lo stato generale di questo cane anziano consentendo alle cellule staminali di lavorare nel tempo sull'apparato osseo e nervoso.
Tiberio 2 : guarire dalla paralisi con le cellule staminali ottenute dal sangue
http://www.youtube.com/watch?v=q-5bQj912v4
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Kira: dopo tetraparesi improvvisa riprende a camminare dopo 10 giorni di terapia allopatrica e fisioterapia
http://www.youtube.com/watch?v=d-isXznXnSI
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postato da: amicidigreta alle ore 14:24 | Link | commenti
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Fisioterapia riabilitativa per Vito, gatto con tetraparesi per sospetta polimiosite da FIV
http://www.youtube.com/watch?v=YpIu0a2ivJE
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Vito, gatto maschio 6 anni, FIV positivo. Tetraparesi non deambulante.
Sospetta polimiosite da FIV
Fisioterapia riabilitativa.
Sospetta polimiosite da FIV
Fisioterapia riabilitativa.
postato da: amicidigreta alle ore 14:40 | Link | commenti (1)
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