LIVI, GATTINA CON PROBLEMI ALLA VESCICA A CAUSA DI UN TRAUMA. ECCO COME SVUOTARE LA VESCICA MANUALMENTE
http://www.youtube.com/watch?v=jVsyihHv_ZA
LIVI, GATTINA CON PROBLEMI ALLA VESCICA A CAUSA DI UN TRAUMA.
ABBANDONATA E SCAMPATA ALLA SOPPRESSIONE!
NECESSITA SOLO DI DUE SVUOTAMENTI QUOTIDIANI DELLA VESCICA, OPERAZIONE FACILISSIMA E CHE LEI SI FA FARE TRANQUILLAMENTE!
NON SOPPRIMETE GLI ANIMALI DISABILI!!!
http://www.youtube.com/watch?v=o7oJe6qPRao
svuotamento vescica
http://www.youtube.com/watch?v=A0d4Qkt-r3g
http://www.youtube.com/watch?v=jVsyihHv_ZA
LIVI, GATTINA CON PROBLEMI ALLA VESCICA A CAUSA DI UN TRAUMA.
ABBANDONATA E SCAMPATA ALLA SOPPRESSIONE!
NECESSITA SOLO DI DUE SVUOTAMENTI QUOTIDIANI DELLA VESCICA, OPERAZIONE FACILISSIMA E CHE LEI SI FA FARE TRANQUILLAMENTE!
NON SOPPRIMETE GLI ANIMALI DISABILI!!!
http://www.youtube.com/watch?v=o7oJe6qPRao
svuotamento vescica
http://www.youtube.com/watch?v=A0d4Qkt-r3g
postato da: amicidigreta alle ore 14:18 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, consigli - gatto vescica paraliz, consigli - gatto vescica neurolo, filmati -animali disabili, filmati gatti vescica paralizzat, filmati gatti vescica neurologic, storie di animali disabili
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, consigli - gatto vescica paraliz, consigli - gatto vescica neurolo, filmati -animali disabili, filmati gatti vescica paralizzat, filmati gatti vescica neurologic, storie di animali disabili
http://www.youtube.com/watch?v=XpGb4VoZ-BI
MICIA , GATTONA CIECA, GOFFREDO, BEL ROSCIONE SORDO/MUTO ... PER TANTI ANDAVANO SOPPRESSI! VIVONO FELICISSIMI
MICIA , GATTONA CIECA, GOFFREDO, BEL ROSCIONE SORDO/MUTO ... PER TANTI ANDAVANO SOPPRESSI! VIVONO FELICISSIMI
MICIA , GATTONA CIECA, GOFFREDO, BEL ROSCIONE SORDO/MUTO ... PER TANTI ANDAVANO SOPPRESSI!
QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE CHE I COSIDDETTI ANIMALI DISABILI POSSONO VIVERE FELICI E GIOCARE COME TUTTI GLI ALTRI!
NON SOPPRIMETE GLI ANIMALI DISABILI!!!
QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE CHE I COSIDDETTI ANIMALI DISABILI POSSONO VIVERE FELICI E GIOCARE COME TUTTI GLI ALTRI!
NON SOPPRIMETE GLI ANIMALI DISABILI!!!
postato da: amicidigreta alle ore 13:56 | Link | commenti
categoria:diario, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, filmati gatti sordi, filmati gatti ciechi, storie - gatti ciechi, storie - gatti sordi, consigli - gatto cieco, consigli - gatto sordo, filmati -animali disabili, storie di animali disabili
categoria:diario, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, filmati gatti sordi, filmati gatti ciechi, storie - gatti ciechi, storie - gatti sordi, consigli - gatto cieco, consigli - gatto sordo, filmati -animali disabili, storie di animali disabili
http://www.ziprar.com/forum/lofiversion/index.php?t20534.html
Cricetino senza zampetta:
quali accorgimenti per renderlo felice?
DOMANDA: Proprio oggi alla fiera paesana ho comprato un cricetino/a (devo ancora vedere) senza zampetta. Io penso che l'abbia persa in seguito, perkè sembra fresca la cosa. Per curarlo avevo pensato una pomata antibiotica.
Volevo chiedere a chi ha già avuto cricetini disabili: vanno trattati come gli altri? Avevo pensato di prendere una gabbietta su un solo piano, per facilitare i movimenti, la ruota non so se è il caso.
E vi volevo chiedere ancora: se fossero dello stesso sesso, posso far conoscere i due cricetini? (poichè ne ho già una femmina)...
Per ora è ancora diffidente con "l'uomo", ma cmq molto pimpante perkè scava, strappa carta, beve, e fa tutte le sue cose.
Vi ringrazio molto!
RISPOSTE:
THAIS - I criceti vivono normalmente anche con tre zampette, tranquilla! Se la ferita ti sembra fresca è meglio mettere solo tanta carta igienica al posto della lettiera, se invece è ormai rimarginata puoi trattarla come se avesse tutte le zampine, quindi ruota compresa! Però dovresti portarla da un veterinario esperto in esotici, per un controllo, non si sa mai, potrebbe avere un'infezione!
Puoi farlo/a "incontrare" sotto stretta sorveglianza con l'altra che hai, ma ti sconsiglio di tentare la convivenza!
ti sconsiglio invece di metterlo a contatto con altri criceti poichè sentono immediatamente il più debole e lo aggrediscono. senza una zampina è estremamente più difficile difenersi ahimè.
Cricetino senza zampetta:
quali accorgimenti per renderlo felice?
DOMANDA: Proprio oggi alla fiera paesana ho comprato un cricetino/a (devo ancora vedere) senza zampetta. Io penso che l'abbia persa in seguito, perkè sembra fresca la cosa. Per curarlo avevo pensato una pomata antibiotica.
Volevo chiedere a chi ha già avuto cricetini disabili: vanno trattati come gli altri? Avevo pensato di prendere una gabbietta su un solo piano, per facilitare i movimenti, la ruota non so se è il caso.
E vi volevo chiedere ancora: se fossero dello stesso sesso, posso far conoscere i due cricetini? (poichè ne ho già una femmina)...
Per ora è ancora diffidente con "l'uomo", ma cmq molto pimpante perkè scava, strappa carta, beve, e fa tutte le sue cose.
Vi ringrazio molto!
RISPOSTE:
THAIS - I criceti vivono normalmente anche con tre zampette, tranquilla! Se la ferita ti sembra fresca è meglio mettere solo tanta carta igienica al posto della lettiera, se invece è ormai rimarginata puoi trattarla come se avesse tutte le zampine, quindi ruota compresa! Però dovresti portarla da un veterinario esperto in esotici, per un controllo, non si sa mai, potrebbe avere un'infezione!
Puoi farlo/a "incontrare" sotto stretta sorveglianza con l'altra che hai, ma ti sconsiglio di tentare la convivenza!
Hai fatto un bellissimo gesto Sono sicura che riuscirai presto a conquistarti la sua fiducia! Anch'io ho avuto dei tripodini, ed erano assolutamente adorabili e vivaci
STRAWBERRY2103 - il mio monki è tripode e vive benissimo senza zampina anteriore...dovresti vederlo come sfreccia!!! sulla ruota è velocissimo!!ti sconsiglio invece di metterlo a contatto con altri criceti poichè sentono immediatamente il più debole e lo aggrediscono. senza una zampina è estremamente più difficile difenersi ahimè.
Per conoscere le difficoltà di convivenza tra criceti leggete a questo link: http://www.lacollinadeiconigli.net/criceti/convivenza/ |
postato da: amicidigreta alle ore 14:15 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - criceti 3 zampe, consigli - criceto 3 zampe
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http://irispets.it/2010/02/18/bimbo-disabile-impara-a-camminare-grazie-ad-un-anatra
Bimbo disabile impara a camminare grazie ad un'anatra
- pubblicato dapostato da: amicidigreta alle ore 14:28 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - uccelli zampe disab, storie - anatre zampe disabili, amici x disabili umani -anatre
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STORIE DI GATTI CIECHI
Ci sarebbe tanto da dire sull'adozione di un gatto cieco,
ci sarebbero tanti pregiudizi e tanta ignoranza da sfatare...
Noi possiamo solo assicurarvi che un gatto cieco, in casa, "ci vede" benissimo.
Andate a leggere nelle nostre "storie" le testimonianze e se volete vi faremo parlare con i loro familiari umani.
http://www.arcaonlus.it/storie.htm
EVITA - LOHUI |
T O M M Y .. |
A X E L |
O M E R O |
L A L L A |
postato da: amicidigreta alle ore 13:48 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie - gatti ciechi
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/02/09/un-gufo-e-stato-immortalato-in-una-delle-foto-di-una-coppia.html
15/02/2011
Un gufo è stato immortalato in una delle foto di una coppia di sposi
Nozze alate
Un gufo è riuscito a rubare la scena di una neo coppia di sposi facendosi ritrarre in primo piano in una delle fotografie post cerimonia.
L'uccello si è messo davanti l'obiettivo della macchina fotografica che ha settato automaticamente l'autofocus su di lui.
Il risultato è un delizioso primo piano del rapace, con l'immagine sfocata di Libby Higgins e Jim Pearn, gli sposi, sullo sfondo.
Per la coppia, che considera la foto come una delle migliori di tutto l'album, la presenza dell'uccello è un segno di fortuna e prosperità.
"E' stato salvato dallo staff del rifugio che lo ospita dopo un brutto incidente d'auto. E' stato investito e da allora ha un occhio diverso dall'altro" ha dichiarato Libby.
Il gufo si chiama Sam Adams e vive al John J Audubon Centre bird sanctuary in Pennsylvania. L'investimento ha causato la frattura delle ossa sotto l'occhio destro e il conseguente mal funzionalmento dei condotti lacrimali.
"Devono aiutarlo con le lacrime artificuali, poveretto" ha aggiunto Jim.
"Ci piace un sacco quel piccoletto e siamo felici che sia il protagonosta di una delle nostre foto, anche se ci ha rubato la scena".
Dopo l'incursione al matrimonio, Sam Adams è stato recuperato da uno degli addestratori del Centro e riportato a casa. Libby e Jim gli regaleranno una copia della foto.
Fonte: The Telegraph
Un gufo è riuscito a rubare la scena di una neo coppia di sposi facendosi ritrarre in primo piano in una delle fotografie post cerimonia.
L'uccello si è messo davanti l'obiettivo della macchina fotografica che ha settato automaticamente l'autofocus su di lui.
Il risultato è un delizioso primo piano del rapace, con l'immagine sfocata di Libby Higgins e Jim Pearn, gli sposi, sullo sfondo.
Per la coppia, che considera la foto come una delle migliori di tutto l'album, la presenza dell'uccello è un segno di fortuna e prosperità.
"E' stato salvato dallo staff del rifugio che lo ospita dopo un brutto incidente d'auto. E' stato investito e da allora ha un occhio diverso dall'altro" ha dichiarato Libby.
Il gufo si chiama Sam Adams e vive al John J Audubon Centre bird sanctuary in Pennsylvania. L'investimento ha causato la frattura delle ossa sotto l'occhio destro e il conseguente mal funzionalmento dei condotti lacrimali.
"Devono aiutarlo con le lacrime artificuali, poveretto" ha aggiunto Jim.
"Ci piace un sacco quel piccoletto e siamo felici che sia il protagonosta di una delle nostre foto, anche se ci ha rubato la scena".
Dopo l'incursione al matrimonio, Sam Adams è stato recuperato da uno degli addestratori del Centro e riportato a casa. Libby e Jim gli regaleranno una copia della foto.
Fonte: The Telegraph
postato da: amicidigreta alle ore 14:02 | Link | commenti
categoria:storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - rapaci probl occhi, storie - uccelli probl occhi, storie - gufi probl occhi, consigli - uccello probl occhi, consigli - rapace probl occhi, consigli - gufo probl occhi
categoria:storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - rapaci probl occhi, storie - uccelli probl occhi, storie - gufi probl occhi, consigli - uccello probl occhi, consigli - rapace probl occhi, consigli - gufo probl occhi
http://ilmondodimongo.blogspot.com/
Chi è Mongo
Chi è Quasi
Progetto Quasi
Chi è Mongo
Chi è Quasi
Progetto Quasi
Mongo - il bouledogue francese disabile più amato del mondo!'s Fan Box
Informazioni dettagliate- Sito Web:
- http://ilmondodimongo.blogspot.com
- Trasporti pubblici:
- Mongo proviene dall'Est ed è un "doppio rescue". il suo primo padrone l'ha comprato da un rivenditore sotto la minaccia di farlo sopprimere se non fosse stato venduto (aveva già sei mesi e stava lì in negozio perchè non lo voleva nessuno). a malincuore dopo circa un anno il suo padrone si è ammalato gravemente e l'ha dovuto cedere, rivolgendosi a noi per cercargli una casa. noi di Amicidimela.it abbiamo deciso di accoglierlo (già innamorati di questo esserino assurdo) e di tenerlo con noi. Mongo ha un idrocefalo, uno strabismo divergente grave, è cieco da un occhio, sordo da un orecchio, ha una malformazione alla mandibola ed una lieve paresi al lato sinistro a causa dell'idrocefalo. Alla risonanza magnetica al cervello è risultato che il nostro piccolo alieno ha circa il 15% di materia cerebrale ed il restante 85% di BUCO NERO!nonostante ciò conduce una vita assolutamente normale per un canetto, il che significa che se fa tutto quello che fanno gli altri con solo il 15% della materia cerebrale "normale"... è ASSOLUTAMENTE UN GENIO!!!!!! noi lo amiamo FOLLEMENTE e anche voi non potrete resistere al fascino ed alla dolcezza di questa creatura più aliena degli alieni: diventate fans e soprattutto DITE A TUTTI DI NON COMPRARE CANI NEI NEGOZI E CANI PROVENIENTI DALL'EST!!!!! MONGO E' STATO FORTUNATO... MA GLI ALTRI?!?!
postato da: amicidigreta alle ore 14:17 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, siti-blog animali disabili, storie - cani idrocefali, facebook, facebook -anim disabili
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http://adottaunanimale.altervista.org/blog/?p=11298
E anche Pallino, paralizzato, ha ripreso a camminare
Pallino si trova a parma. Carrellino donato dal gruppo “ho aiutato un amico” Pallino ha ripreso a camminare
Guarda Il video di Pallino, il giorno che ha messo il carrellino
E anche Pallino, paralizzato, ha ripreso a camminare
Pallino si trova a parma. Carrellino donato dal gruppo “ho aiutato un amico” Pallino ha ripreso a camminare
postato da: amicidigreta alle ore 13:45 | Link | commenti
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, ex-paralizzati cani -pallino
categoria:lieto fine, animali disabili, storie di animali speciali, ex-paralizzati cani -pallino
http://amiciziespeciali.splinder.com/ -INDICE-
Amicizie Speciali (online) - Storie vere di animali disabili ma FELICI
Decidemmo di adottare Felice per dare una possibilità di vita ad un cane problematico che altrimenti avrebbe trascorso la sua esistenza cercando riparo sotto ad un cubo di cemento, in pochi metri quadrati.
Quando svolgevo attività di volontariato in canile, provavo grande tristezza e pena per quei cani che per paura rifiutano il contatto con l' uomo e che per questo sono condannati a vivere un’esistenza da reclusi. Talvolta infatti, tentare il recupero di un cane per problematiche legate a fobie, in canile è quasi impossibile.
Dunque il giorno dell'adozione, Felice mi fu consegnato previa firma di un atto in cui il cane veniva definito "di indole aggressiva, diffidente e difficilmente gestibile". Ebbi un moto di esitazione, ma firmai.
Felice, uscito dalla gabbia, era un cavallo imbizzarrito: per metterlo in macchina, gli somministrarono un sedativo.
Giunta a casa, lo lasciai in giardino, pensando che in breve tempo tutto si sarebbe risolto.
Non fu così. Trascorsi due mesi cercando di avvicinare Felice in ogni modo, ma lui rifiutava qualunque tentativo, persino il cibo. Dormiva moltissimo nella cuccia e quando mi vedeva, metteva in atto una strategia di evitamento, girando nervosamente intorno a me.
Ero disperata. In quei due mesi avevo contattato tre istruttori, ma Felice non mostrava segni di miglioramento ed il verdetto era sempre lo stesso: un cane del genere non doveva essere dato in adozione ad una famiglia. Le parole risuonavano come un macigno, grande era in me il timore di una reazione aggressiva di Felice verso mio figlio o verso i miei nipoti.
Cominciai a consultare vari siti internet nella speranza di capire qualcosa del suo comportamento ed arrivai alla conclusione che
Felice era fobico, forse per cause genetiche, forse per un errato imprinting nei primi mesi di vita, forse per un trauma subìto.
Aveva paura di tutto, riusciva ad avvicinarsi solo alle altre due cagnette e per il resto non mostrava interesse per nulla, ma soprattutto il suo unico obiettivo era fuggire la presenza dell' essere umano, uomo o donna che fosse.
Pensai che l' unica alternativa fosse portarlo in un luogo, pensione, rifugio, in cui lui potesse stare a contatto soprattutto con i suoi simili.
Prima di mettermi alla ricerca di un posto idoneo ad un cane con tali caratteristiche, contattai un altro istruttore, dicendo a me stessa che sarebbe stata l'estrema ratio.
Dopo aver osservato Felice, l’istruttore riuscì a mettergli il guinzaglio in pochissimo tempo e addirittura lo portò in strada per una breve passeggiata. Felice si dibatteva nervosamente, scuoteva la testa da una parte all’altra, ma non mostrava segni di aggressività verso l’uomo! L’istruttore tornò una seconda volta ed una terza volta fummo noi a portarlo al centro di addestramento: ennesimo verdetto. Infatti alla domanda di mio marito, ovvero se il recupero di un cane del genere sarebbe stato completo, l’istruttore disse che non avrebbe potuto confermarlo. Ero veramente sfiduciata, pensavo non ci fossero speranze, ma avevo soprattutto grossi timori per la mia famiglia. Fu proprio allora che la decisione risoluta e determinata di mio marito, quella di tenere Felice con tutti i suoi problemi, mi diede una spinta enorme per cominciare un percorso di recupero che non avesse più niente a che fare con gli istruttori, ma partisse dalla relazione tra cane e padrone. Era il momento di dare fiducia a Felice.
Cominciarono giornate intense: nelle ore più tranquille della giornata lo portavo a spasso per brevi passeggiate. Sempre tenendolo al guinzaglio e stando accucciata, gli insegnavo ad avvicinarsi a me. Tolto il guinzaglio rimanevo in giardino con lui, insegnandogli a....giocare! Palline, peluches, scatole di cartone, qualunque cosa stesse diventando oggetto di curiosità per lui, diventava un mezzo di avvicinamento a me. Alla fine dell' estate riuscivo persino a spazzolarlo e a tagliargli i pochi nodi che aveva nel pelo.
Oggi Felice continua ad essere un cane problematico, ma....gestibile. Prima di farsi mettere il guinzaglio, continua a compiere quelli che io chiamo "rituali di sicurezza": gira intorno a me e poi si rifugia in un angolo del giardino, dove finalmente lo posso avvicinare. Ha comportamenti stereotipati che ancora non lo rendono “normale”: fugge alla vista degli estranei, emette un lungo ululato quando c’è una persona che proprio non gradisce ed è ancora dipendente dalla sua compagna, l’altra cagnetta. Preferisce farsi avvicinare da noi se ha il guinzaglio, accetta volentieri carezze, spazzolate e bagnetto, non tollera però di essere toccato da chi non conosce. Passeggia al mio fianco, prestando attenzione a tutto, ma strattona se vede auto o estranei, trema fortemente se si trova in una situazione nuova, ma poi comincia ad accettarla e a tranquillizzarsi.
Felice è stato adottato nell’aprile del 2007 e dopo quasi quattro anni ha avuto un recupero lento, ma graduale del 60, 70 per cento. E’ un cane dolcissimo, quando lo accarezziamo diventa un tenero cucciolo che dimostra di avere bisogno di protezione e di affetto: in questi anni non ha mai mostrato segnali di aggressività. Felice ha avuto bisogno di essere guidato, condotto attraverso un vero e proprio percorso di riabilitazione che ha necessitato di tempi lunghi, di elementi che per lui fossero punti di riferimento, di conoscenza delle sue stranezze, ma soprattutto di accettazione e rispetto delle sue problematiche caratteriali.
PS Spero che questa storia possa essere utile per qualcuno nel caso in cui decidesse di adottare un cane fobico.
Amicizie Speciali (online) - Storie vere di animali disabili ma FELICI
Felice tra fobie e paure
di RossellaDecidemmo di adottare Felice per dare una possibilità di vita ad un cane problematico che altrimenti avrebbe trascorso la sua esistenza cercando riparo sotto ad un cubo di cemento, in pochi metri quadrati.
Quando svolgevo attività di volontariato in canile, provavo grande tristezza e pena per quei cani che per paura rifiutano il contatto con l' uomo e che per questo sono condannati a vivere un’esistenza da reclusi. Talvolta infatti, tentare il recupero di un cane per problematiche legate a fobie, in canile è quasi impossibile.
Dunque il giorno dell'adozione, Felice mi fu consegnato previa firma di un atto in cui il cane veniva definito "di indole aggressiva, diffidente e difficilmente gestibile". Ebbi un moto di esitazione, ma firmai.
Felice, uscito dalla gabbia, era un cavallo imbizzarrito: per metterlo in macchina, gli somministrarono un sedativo.
Giunta a casa, lo lasciai in giardino, pensando che in breve tempo tutto si sarebbe risolto.
Non fu così. Trascorsi due mesi cercando di avvicinare Felice in ogni modo, ma lui rifiutava qualunque tentativo, persino il cibo. Dormiva moltissimo nella cuccia e quando mi vedeva, metteva in atto una strategia di evitamento, girando nervosamente intorno a me.
Ero disperata. In quei due mesi avevo contattato tre istruttori, ma Felice non mostrava segni di miglioramento ed il verdetto era sempre lo stesso: un cane del genere non doveva essere dato in adozione ad una famiglia. Le parole risuonavano come un macigno, grande era in me il timore di una reazione aggressiva di Felice verso mio figlio o verso i miei nipoti.
Cominciai a consultare vari siti internet nella speranza di capire qualcosa del suo comportamento ed arrivai alla conclusione che
Felice era fobico, forse per cause genetiche, forse per un errato imprinting nei primi mesi di vita, forse per un trauma subìto.
Aveva paura di tutto, riusciva ad avvicinarsi solo alle altre due cagnette e per il resto non mostrava interesse per nulla, ma soprattutto il suo unico obiettivo era fuggire la presenza dell' essere umano, uomo o donna che fosse.
Pensai che l' unica alternativa fosse portarlo in un luogo, pensione, rifugio, in cui lui potesse stare a contatto soprattutto con i suoi simili.
Prima di mettermi alla ricerca di un posto idoneo ad un cane con tali caratteristiche, contattai un altro istruttore, dicendo a me stessa che sarebbe stata l'estrema ratio.
Dopo aver osservato Felice, l’istruttore riuscì a mettergli il guinzaglio in pochissimo tempo e addirittura lo portò in strada per una breve passeggiata. Felice si dibatteva nervosamente, scuoteva la testa da una parte all’altra, ma non mostrava segni di aggressività verso l’uomo! L’istruttore tornò una seconda volta ed una terza volta fummo noi a portarlo al centro di addestramento: ennesimo verdetto. Infatti alla domanda di mio marito, ovvero se il recupero di un cane del genere sarebbe stato completo, l’istruttore disse che non avrebbe potuto confermarlo. Ero veramente sfiduciata, pensavo non ci fossero speranze, ma avevo soprattutto grossi timori per la mia famiglia. Fu proprio allora che la decisione risoluta e determinata di mio marito, quella di tenere Felice con tutti i suoi problemi, mi diede una spinta enorme per cominciare un percorso di recupero che non avesse più niente a che fare con gli istruttori, ma partisse dalla relazione tra cane e padrone. Era il momento di dare fiducia a Felice.
Cominciarono giornate intense: nelle ore più tranquille della giornata lo portavo a spasso per brevi passeggiate. Sempre tenendolo al guinzaglio e stando accucciata, gli insegnavo ad avvicinarsi a me. Tolto il guinzaglio rimanevo in giardino con lui, insegnandogli a....giocare! Palline, peluches, scatole di cartone, qualunque cosa stesse diventando oggetto di curiosità per lui, diventava un mezzo di avvicinamento a me. Alla fine dell' estate riuscivo persino a spazzolarlo e a tagliargli i pochi nodi che aveva nel pelo.
Oggi Felice continua ad essere un cane problematico, ma....gestibile. Prima di farsi mettere il guinzaglio, continua a compiere quelli che io chiamo "rituali di sicurezza": gira intorno a me e poi si rifugia in un angolo del giardino, dove finalmente lo posso avvicinare. Ha comportamenti stereotipati che ancora non lo rendono “normale”: fugge alla vista degli estranei, emette un lungo ululato quando c’è una persona che proprio non gradisce ed è ancora dipendente dalla sua compagna, l’altra cagnetta. Preferisce farsi avvicinare da noi se ha il guinzaglio, accetta volentieri carezze, spazzolate e bagnetto, non tollera però di essere toccato da chi non conosce. Passeggia al mio fianco, prestando attenzione a tutto, ma strattona se vede auto o estranei, trema fortemente se si trova in una situazione nuova, ma poi comincia ad accettarla e a tranquillizzarsi.
Felice è stato adottato nell’aprile del 2007 e dopo quasi quattro anni ha avuto un recupero lento, ma graduale del 60, 70 per cento. E’ un cane dolcissimo, quando lo accarezziamo diventa un tenero cucciolo che dimostra di avere bisogno di protezione e di affetto: in questi anni non ha mai mostrato segnali di aggressività. Felice ha avuto bisogno di essere guidato, condotto attraverso un vero e proprio percorso di riabilitazione che ha necessitato di tempi lunghi, di elementi che per lui fossero punti di riferimento, di conoscenza delle sue stranezze, ma soprattutto di accettazione e rispetto delle sue problematiche caratteriali.
PS Spero che questa storia possa essere utile per qualcuno nel caso in cui decidesse di adottare un cane fobico.
link proposti dall'Autore - http://www.cinofilimarilu.it/ |
postato da: amicidigreta alle ore 14:23 | Link | commenti
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/09/16/un-cane-indossa-sempre-gli-occhiali-da-sole-per-uscire.html
21/09/2009
Un cane indossa sempre gli occhiali da sole per uscire
Cool dog!
Fei fei, un pastore alsaziano che vive in Cina, è diventato famoso grazie all'abitudine di uscire sempre con gli occhiali da sole.
Il suo padrone ha dichiarato di avergli comprato gli occhiali per proteggergli gli occhi, molto delicati, dalla forte luce estiva e dai raggi del sole.
Non era affatto certo che il cane li avrebbe portati ma, con sua grande sorpresa, Fei Fei non li ha soltanto accettati di buon grado ma se ne è innamorato tanto che si rifiuta di uscire di casa se non li indossa.
"Capisco che durante il giorno gli occhiali possano davvero dargli refrigerio, ma la sera? Intanto se non glieli metto comincia ad abbaiare e non si muove!
La cosa che comincia a infastidirmi è che non possiamo più camminare per strada, non c'è una persona che non ci fermi per scattare una foto a Fei Fei".
Fonte: Wuzhou Daily
Fei fei, un pastore alsaziano che vive in Cina, è diventato famoso grazie all'abitudine di uscire sempre con gli occhiali da sole.
Il suo padrone ha dichiarato di avergli comprato gli occhiali per proteggergli gli occhi, molto delicati, dalla forte luce estiva e dai raggi del sole.
Non era affatto certo che il cane li avrebbe portati ma, con sua grande sorpresa, Fei Fei non li ha soltanto accettati di buon grado ma se ne è innamorato tanto che si rifiuta di uscire di casa se non li indossa.
"Capisco che durante il giorno gli occhiali possano davvero dargli refrigerio, ma la sera? Intanto se non glieli metto comincia ad abbaiare e non si muove!
La cosa che comincia a infastidirmi è che non possiamo più camminare per strada, non c'è una persona che non ci fermi per scattare una foto a Fei Fei".
Fonte: Wuzhou Daily
postato da: amicidigreta alle ore 14:08 | Link | commenti
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