domenica 29 gennaio 2012

Avere in casa un ratto per amico - Caratteristiche generali dei ratti da compagnia

POST RECUPERATO DAL BLOG DI SPLINDER CHIUSO


martedì, 09 agosto 2011
 
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Avere in casa
un ratto per amico
 
DOTT. CESARE PIERBATTISTI
Vivacissimi, scaltri, intelligenti ed adattabili, i ratti sono veramente cittadini del mondo, non esiste infatti un solo angolo del globo che non ospiti questi mammiferi. Li troviamo nelle basi polari come all’equatore, sulle navi, nelle stive degli aerei, nelle soffitte e nelle cantine, eppure non tutti sanno che i ratti comuni non erano presenti in Europa fino al XII secolo e la responsabilità della loro importazione spetta ai crociati di ritorno dalla Terra Santa. L’astuto animaletto si diffuse con estrema rapidità devastando granai e riserve alimentari al punto di dare origine a vere carestie e conseguenti preghiere per la sua eliminazione. Nacquero anche numerose le leggende che ne celebravano l’intelligenza, l’aggressività e le doti magiche. Il ratto, con il gatto nero e la civetta, divenne il tipico famiglio delle streghe e dei maghi, non a caso lo possiamo annoverare fra i compagni di set di Harry Potter. Purtroppo veicolo di molte malattie quali la peste, la leptospirosi, la toxoplasmosi il ratto ha lasciato una profonda traccia nella storia dell’umanità e ancora oggi la battaglia contro le popolazioni di ratti selvatici è in pieno svolgimento e ben lungi dall’essere vinta.

Meraviglia dell’evoluzione
Se esaminiamo con attenzione il ratto e le sue abitudini di vita dobbiamo ammettere che si tratta di una vera meraviglia dell’evoluzione: vive dovunque, mangia praticamente di tutto, può contrastare validamente avversari più grossi e temibili come cani e gatti, a tre mesi può già riprodursi e si calcola che da una coppia si possa teoricamente giungere in tre anni a duecentocinquantamila discendenti. Inizialmente allevato in cattività come animale da laboratorio il povero ratto ha sicuramente pagato un prezzo altissimo per lo sviluppo della medicina e della biologia, non esiste praticamente sperimentazione che non veda questo animale come cavia. Attualmente esistono anche molti appassionati che, vinta l’atavica e ormai totalmente ingiustificata paura per l’animale, allevano il ratto come un qualsiasi animale domestico destinandogli attenzioni ed affetto, sicuramente inattese dopo secoli di persecuzioni. Chi vive con uno o più ratti generalmente ne vanta la grande simpatia ed intelligenza che non è certo inferiore a quella di mammiferi a noi più famigliari come il cane.

Tre anni di vita
Il ratto domestico vive in media tre anni, raggiunge la pubertà sui tre mesi e può pesare da adulto fino a mezzo chilogrammo; trattandosi di un animale gregario in natura si adatta bene alla convivenza con l’uomo, che impara a considerare come un suo simile e con il quale può instaurare un vero rapporto di amicizia. Allevare i ratti è facilissimo, possono essere tenuti singolarmente o in coppia o piccoli gruppi, non si tratta infatti di animali con elevata aggressività intraspecifica*. La gabbia deve essere piuttosto grande in quanto necessitano di movimento, è bene che il fondo sia in plastica lavabile poiché la quantità di urina prodotta è altissima e le lettiere devono essere sostituite con notevole frequenza, l’acqua viene abitualmente somministrata con beverini a goccia ed il cibo in normali mangiatoie per roditori. I ratti non hanno esigenze particolari, vivono bene a temperature ambiente simili a quelle ideali per l’uomo fra i 18 ed i 21 °C , si nutrono con prodotti di origine vegetale o animale come verdure, semi, pane, biscotti, frutta ma anche carne, pesce e uova; esistono comunque in commercio cibi industriali completi, vitaminizzati, che possono rappresentare una buona base alimentare integrabile con bocconcini freschi.

La femmina del ratto raggiunta la maturità sessuale intorno ai tre mesi può accoppiarsi con il maschio, il calore, ovvero il periodo fecondo, dura circa 12 ore e si manifesta ogni cinque o sei giorni. Se tutto va per il meglio la ratta partorirà dopo 20-23 giorni poco più o poco meno di dieci rattini del peso di 5 o 6 grammi, nudi ed inetti. Entro una decina di giorni appare il pelo sulla delicata cute dei cuccioli e, dopo 14 giorni, si aprono gli occhi, generalmente al ventesimo giorno i piccoli sono indipendenti e possono essere separati dalla madre.

Meglio chiedere alle donne
Chi decidesse, dopo avere ottenuto il permesso dalle donne di casa, di scegliere un ratto per amico non avrà difficoltà a procurarselo, tutti i commercianti specializzati possono reperirlo in tempi brevissimi e con diverse colorazioni del mantello; particolarmente forniti sono i negozi che vendono abitualmente rettili in quanto, per loro disgrazia, i poveri ratti rappresentano il cibo abituale per i serpenti di una certa dimensione. Poiché so, per motivi professionali, che il primo quesito che verrà posto al veterinario curante riguarda tutte quelle terribili malattie che il ratto ha trasmesso nei secoli, posso garantire che un ratto domestico, nato e cresciuto in cattività , non può assolutamente rappresentare un pericolo dal punto di vista sanitario. L’unico consiglio che mi sembra opportuno dare è quello di maneggiare l’animaletto con frequenza e delicatezza, se morde non uccide ma fa un male incredibile!

* Aggressività intraspecifica è quella che si manifesta fra appartenenti alle stessa specie, interspecifica quella con animali di altra specie.



*** SCHEDA TECNICA ***

Nome comune:
Ratto, ratto domestico

Nome scientifico:
Rattus rattus

Paese d’origine:
Originario dell’Asia si è diffuso ormai in tutto il mondo

Morfologia:
Tipico roditore con mantello corto di vario colore, dentatura potente, coda nuda, può pesare oltre mezzo chilogrammo

Allevamento:
In gabbie spaziose, se possibile è bene liberarli periodicamente, possono vivere in coppie o gruppi, è importante la pulizia, il ricambio frequente dell’acqua. Mangiano praticamente tutto. Vivono tre anni in media.

Riproduzione:
Maturano sessualmente a tre mesi, la gravidanza dura 20-23 giorni , i piccoli diventano indipendenti a venti giorni circa. Se più femmine partoriscono insieme possono allevare cucciolate collettive

Malattie:
Gli esemplari allevati in cattività non presentano pericoli per l’uomo, possono invece esser colpiti da numerose malattie tipiche della loro specie, è bene farli controllare periodicamente dal veterinario.

Consigli:
Acquistate soggetti giovanissimi, maneggiateli molto con delicatezza ed evitate i morsi.

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Il dott. Cesare Pierbattisti è medico veterinario libero professionista (Patologie degli animali esotici), biologo e presidente dell’ Ordine dei medici veterinari della provincia di Torino.

http://donnolatizia.myblog.it/archive/2011/07/07/caratteristiche-generali-dei-ratti-da-compagnia.html

14/07/2011

Caratteristiche generali dei ratti da compagnia


Un ratto per amico
Un ratto come animale domestico. Ma non sarà pericoloso e poco igienico? Niente affatto. Chi ama questi piccoli animali ci tiene a precisare che in ambiente domestico sono esserini puliti, sani, che difficilmente mordono, imparano a fare i bisogni nella lettiera e, sorpresa delle sorprese, possederli diventa quasi - per l'interazione che stabiliscono con il loro padrone - come avere un cane.
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Cominciamo questo piccolo viaggio a puntata alla scoperta del mondo dei ratti da compagnia con alcune informazioni di carattere generale. Lunghi circa una spanna, attorno ai 18-20 centimetri e dal peso variabile tra i due etti e il mezzo chilo, i ratti hanno un ciclo di vita di circa 2-3 anni e maturano sessualmente molto in fretta, con le femmine che vanno in calore ogni 4 o 5 giorni, ragion per cui è consigliabile tenere più ratti insieme solo se dello stesso sesso. La vita in comune si addice al piccolo roditore, che è animale davvero sociale e curioso e che apprezza la compagnia dei suoi simili. Quanto al padrone, non deve limitarsi a sfamarlo, tenere pulita la gabbia e quanto altro ma deve essere anche disposto a interagire spesso con questi animaletti, che come già detto apprezzano la compagnia e anche le coccole: imparare presto a maneggiare con cura questi esserini - mai prenderli per la coda! - e lasciarli liberi di aggirarsi per casa e quindi anche, per esempio, di salirti sulla spalla, assicura lo sviluppo di una relazione felice per entrambi. Insomma, più attenzioni ricevono e più hanno possibilità di fare esercizio fisico fuori dalla gabbia, più i piccoli ratti ti ricompenseranno mostrandoti tutto il loro affetto e il loro carattere docile.
Un caro saluto dalla vostra Donnola Tizia e alla prossima idea per amici pelosi e non pelosi.



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