domenica 29 gennaio 2012

Io dico NO al collare a strangolo !! può provocare dislocazione vertebrale, disturbi a occhi trachea esofago e paralisi

POST RECUPERATO DAL BLOG DI SPLINDER CHIUSO


martedì, 23 agosto 2011
 
http://www.annalisabadi.it/

Io dico NO al collare a strangolo !!

Io dico NO al collare a strangolo !! - Annalisa Badi
 
 
I DANNI DELL'UTILIZZO DEL COLLARE A STRANGOLO O STROZZO PER CANI
 
I collari posizionati a strozzo sono stati usati sui cani per molti anni; sono così comuni che solo poche persone riflettono bene prima di usarli.
Potrebbero forse diventare meno comuni se la gente fosse consapevole del fatto che questi (oltre ad essere strumenti d’addestramento inefficaci) sono la causa di molti problemi fisici fra cui:

  • LESIONI AI VASI SANGUIGNI DELL'OCCHIO
  • DANNI A TRACHEA ED ESOFAGO
  • GRAVI TRAUMATISMI ALLA COLONNA CERVICALE
  • SVENIMENTI
  • PARALISI TEMPORANEA DELLE ZAMPE ANTERIORI
  • PARALISI DEL NERVO LARINGEO
  • ATASSIA DEGLI ARTI POSTERIORI
L’analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione  vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi  agli occhi e paresi facciale.
I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l’uso sui cani fin da giovane età. Al contrario proprio sugli animali giovani vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti.


Si dimostra pertanto che tale metodica si rivela non solo controindicata ai fini dell’educazione del cane, ma concretamente pericolosa.
Ci sono molti addestratori che possono mostrare metodi  più efficaci e sicuri, metodi che non richiedono l’uso di forza o che non hanno il potenziale di causare dolore o danni fisici.

 
Riferimenti bibliografici:
1.Hallgreen A., 1992 " Spinal anomalies in dogs" ABCN 9 (3), 3-4
2. Miles,S. 1991 "Trainers and chokers. How dog trainers affect
behaviour problems in dogs" Veterinary Clinics of North America:Small
Animal Practice - Vol.21 n.2 March


 Fonte:A.S.E.T.R.A.

 
Studio sui danni causati dal collare a strangolo
"Studio retrospettivo sui danni causati dagli strattoni al guinzaglio e dal tirare con il collare a strangolo" dal libro “Clinica Comportamentale del Cane e del Gatto” di Karen L. Overall”, Edizioni Medico Scientifiche, rif. pag. 423 e 424, Imitazione dei comportamenti tipici della specie.

La gente spesso si impone di tirare con il collare a strangolo o di scrollare il cane prendendolo per la collottola, insistendo che è ciò che i cani fanno agli altri cani.

Sebbene il gioco e la comunicazione intraspecifica spesso contemplino i morsi e le prese alle spalle e al collo, questi comportamenti non sono analoghi a quelli utilizzati dalle persone.  In uno studio retrospettivo condotto in Svezia sul dolore, sui danni o sulle modificazioni della colonna vertebrale nei cani, Hallgren (1992) scopri che il 91% dei cani con anomalie cervicali erano stati strattonati al guinzaglio o erano cani che da molto tempo tiravano al guinzaglio, oltre al fatto che nello stesso gruppo compariva l'uso del collare a strangolo in proporzioni molto elevate.
Tutto questo suggerisce ampiamente che tali correzioni sono potenzialmente dannose. Ma si tratta poi veramente di comportamenti tipici della specie o sono una loro imitazione ?
In un'indagine sui comportamenti madre-cucciolo nelle cucciolate, su 190 allevatori, il 97,2% non ha mai assistito allo scrollamento della collottola da parte della madre nei confronti del cucciolo (Hallgren 1990).
In migliaia di casi di osservazione di varie forme di aggressività verificatesi naturalmente,si è notato che lo scrollamento per la collottola è raro e insolito (Schulder & Netto, 1991).
I collari a cavezza guidano la testa senza pericolo, mentre nel contempo danno i segnali canini del controllo (per es. manipolazione della bocca e lieve pressione sulle vertebre rostrali).
Le correzioni più efficaci sono quelle che sfruttano il repertorio comportamentale intrinseco alla specie considerata e la violenza raramente risponde a questi criteri.

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