Scoiattolo (o tamia): la cura degli orfani
http://www.amicimieibelluno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4&catid=1&Itemid=31
Riproduzione
I tamia sono animali che si riproducono in cattività con relativa facilità. La gravidanza ha una durata di circa trenta - trentadue giorni. Durante la gestazione e l’allattamento, dobbiamo allontanare il maschio o aggiungere un nido in più in modo che non debba disturbarla e non diventi aggressivo nei suoi confronti o nei confronti dei neonati.
Al termine della gestazione nasceranno da due a nove piccoli, in media sono quattro o cinque. I neonati (definiti prole inetta) nascono senza pelo, con le orecchie e gli occhi chiusi. Pesano circa tre – quattro grammi. Lo sviluppo, nelle settimane successive alla nascita, è molto rapido. I piccoli rimangono con la madre all’incirca otto settimane durante le quali raggiungeranno un adeguato sviluppo corporeo ed inizieranno a mangiare da soli. All’ottava settimana possono già essere staccati dalla madre.
Queste settimane sono molto delicate perché i neonati sono indifesi e la madre è molto aggressiva. La mamma scoiattolo non va disturbata con rumori molesti ed è meglio non maneggiarla e lasciare stare la gabbia limitandoci a cambiare solo il cibo e facendole trovare sempre acqua fresca e pulita. In questa maniera sarà più tranquilla ed eviteremo che aggredisca i suoi piccoli a causa dello stress.
Cura degli orfani
Talvolta può capitare che la mamma scoiattolo non riesca a sopravvivere ed in questo caso dobbiamo essere noi a prenderci cura dei suoi piccoli.
Prima di ogni trattamento il piccolo di scoiattolo deve essere riscaldato ad una temperatura attorno ai 38°C. Poi dobbiamo reidratarlo tramite l’assunzione orale di liquidi. Si usa una siringa da un millilitro ed utilizzando una soluzione salina per sportivi (Gatorade©). Bisogna essere sicuri che sia a temperatura corporea prima di somministrargliela. Poi si può passare a nutrire il piccolo con latte in polvere da ricostituire del tipo utilizzato per i cuccioli di cane e gatto. La frequenza di alimentazione dipende dall’età e dal peso del neonato. Ad una settimana di vita ne andrebbe somministrato, durante le ore del giorno, un millilitro ogni due ore. Dopo aver mangiato va stimolata la defecazione e la minzione facendo un piccolo massaggio a livello anogenitale con panno umido.
Per farlo dormire possiamo posizionarlo in una piccola scatola riscaldandolo con un panno caldo e con una fonte di calore che non superi i 38°C. Per riscaldarlo possiamo usare tappetini riscaldanti o lampade in ceramica o ad infrarossi. Durante il giorno non vanno mai lasciati alla luce diretta poiché gli occhi, nelle prime settimane di vita, sono molto sensibili.
http://nuovianimalicompagnia.forumcommunity.net/?t=12232976
Consigli di Phebe (suggeriti dal suo veterinario esperto in esotici)
ciao
io ho allevato uno scoiattolo xchè la madre era morta fidati che nn è una passeggiata anzi è un casino allucinante.
Il piccolo fortunatamente aveva già il peltetto dunque un paio di settimane le aveva.
Però dargli il cibo ogni 2 ore rigorosamente sempre e latte x gattini, e poi passare a mettergli anche il cibo triturato xchè mangiasse anche quello e iniziasse a mangiare cibo un pò solido nn è una cosa semplice.
Poi c'è il discorso che spesso han rigurgiti e bisogna massaggiargli il pancino x fargli fare i bisognini ecc.
Nn è vero che nn aprono la bocca chi te l'ha detto???
il mio la bocca l'apriva come un acquila e tentava di succhiare piccolo punto che una siringa nn era succhiabile, cos'ì son passata ad un piccolo biberon il più piccolo in commercio e ha iniziato a succhiare da solo.
Poi altra cosa di notte nn gli si da le popate??? em gli scoiattoli mangiano anche la notte dunque anche di notte van nutriti.
Io mi alzavo ogni 2 ore x allattare il piccolo.
Dimenticavo è vero ora e legatissimo a me xchè mi ha preso x la sua mamma e anche ora che ha i suoi 3 anni mi prende x la mamma.
Cmq ti consiglio vivamente se la madre nn è morta lasciali allattare a lei nn è semplice farlo. Se invece la madre nn li vuole, o altro allora ok allattali.
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Riproduzione
I tamia sono animali che si riproducono in cattività con relativa facilità. La gravidanza ha una durata di circa trenta - trentadue giorni. Durante la gestazione e l’allattamento, dobbiamo allontanare il maschio o aggiungere un nido in più in modo che non debba disturbarla e non diventi aggressivo nei suoi confronti o nei confronti dei neonati.
Al termine della gestazione nasceranno da due a nove piccoli, in media sono quattro o cinque. I neonati (definiti prole inetta) nascono senza pelo, con le orecchie e gli occhi chiusi. Pesano circa tre – quattro grammi. Lo sviluppo, nelle settimane successive alla nascita, è molto rapido. I piccoli rimangono con la madre all’incirca otto settimane durante le quali raggiungeranno un adeguato sviluppo corporeo ed inizieranno a mangiare da soli. All’ottava settimana possono già essere staccati dalla madre.
Queste settimane sono molto delicate perché i neonati sono indifesi e la madre è molto aggressiva. La mamma scoiattolo non va disturbata con rumori molesti ed è meglio non maneggiarla e lasciare stare la gabbia limitandoci a cambiare solo il cibo e facendole trovare sempre acqua fresca e pulita. In questa maniera sarà più tranquilla ed eviteremo che aggredisca i suoi piccoli a causa dello stress.
Cura degli orfani
Talvolta può capitare che la mamma scoiattolo non riesca a sopravvivere ed in questo caso dobbiamo essere noi a prenderci cura dei suoi piccoli.
Prima di ogni trattamento il piccolo di scoiattolo deve essere riscaldato ad una temperatura attorno ai 38°C. Poi dobbiamo reidratarlo tramite l’assunzione orale di liquidi. Si usa una siringa da un millilitro ed utilizzando una soluzione salina per sportivi (Gatorade©). Bisogna essere sicuri che sia a temperatura corporea prima di somministrargliela. Poi si può passare a nutrire il piccolo con latte in polvere da ricostituire del tipo utilizzato per i cuccioli di cane e gatto. La frequenza di alimentazione dipende dall’età e dal peso del neonato. Ad una settimana di vita ne andrebbe somministrato, durante le ore del giorno, un millilitro ogni due ore. Dopo aver mangiato va stimolata la defecazione e la minzione facendo un piccolo massaggio a livello anogenitale con panno umido.
Per farlo dormire possiamo posizionarlo in una piccola scatola riscaldandolo con un panno caldo e con una fonte di calore che non superi i 38°C. Per riscaldarlo possiamo usare tappetini riscaldanti o lampade in ceramica o ad infrarossi. Durante il giorno non vanno mai lasciati alla luce diretta poiché gli occhi, nelle prime settimane di vita, sono molto sensibili.
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Consigli di Phebe (suggeriti dal suo veterinario esperto in esotici)
ciao
io ho allevato uno scoiattolo xchè la madre era morta fidati che nn è una passeggiata anzi è un casino allucinante.
Il piccolo fortunatamente aveva già il peltetto dunque un paio di settimane le aveva.
Però dargli il cibo ogni 2 ore rigorosamente sempre e latte x gattini, e poi passare a mettergli anche il cibo triturato xchè mangiasse anche quello e iniziasse a mangiare cibo un pò solido nn è una cosa semplice.
Poi c'è il discorso che spesso han rigurgiti e bisogna massaggiargli il pancino x fargli fare i bisognini ecc.
Nn è vero che nn aprono la bocca chi te l'ha detto???
il mio la bocca l'apriva come un acquila e tentava di succhiare piccolo punto che una siringa nn era succhiabile, cos'ì son passata ad un piccolo biberon il più piccolo in commercio e ha iniziato a succhiare da solo.
Poi altra cosa di notte nn gli si da le popate??? em gli scoiattoli mangiano anche la notte dunque anche di notte van nutriti.
Io mi alzavo ogni 2 ore x allattare il piccolo.
Dimenticavo è vero ora e legatissimo a me xchè mi ha preso x la sua mamma e anche ora che ha i suoi 3 anni mi prende x la mamma.
Cmq ti consiglio vivamente se la madre nn è morta lasciali allattare a lei nn è semplice farlo. Se invece la madre nn li vuole, o altro allora ok allattali.
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