http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/21/una-rottweiler-aiuta-a-salvare-due-agnellini.html
10/09/2009
Una rottweiler aiuta a salvare due agnellini
Altolà!
Molly, una rottweiler gallese, ha aiutato la sua padrona a mantenere in vita due agnelli appena nati.
Maria Foster, la padrona di Molly, si è resa conto che, a causa del parto traumatico, era necessario stimolare la circolazione dei cuccioli.
"Li abbiamo messi vicini alla stufa, per tenerli al caldo, e Molly li leccava dappertutto, per massaggiarli e riscaldarli", ha dichiarato Maria.
La rottweiler ha dormito accanto agli agnellini per due notti, non permettendo a nessun altro animale di avvicinarsi.
"L'altro giorno la nostra gatta è entrata in cucina e si è diretta verso il giaciglio dove stanno gli agnelli.
Ma Molly le ha sbarrato la strada, impedendole di andare avanti. Poi le ha dato una leggera musata per allontanarla.
Il suo amico collie ha potuto dare solo una sbirciatina ai piccoli, poi è stato mandato via gentilmente.
Non so come avrei fatto se non ci fosse stata lei a darmi una mano", ha dichiarato Maria.
Fonte: Daily Good
Molly, una rottweiler gallese, ha aiutato la sua padrona a mantenere in vita due agnelli appena nati.
Maria Foster, la padrona di Molly, si è resa conto che, a causa del parto traumatico, era necessario stimolare la circolazione dei cuccioli.
"Li abbiamo messi vicini alla stufa, per tenerli al caldo, e Molly li leccava dappertutto, per massaggiarli e riscaldarli", ha dichiarato Maria.
La rottweiler ha dormito accanto agli agnellini per due notti, non permettendo a nessun altro animale di avvicinarsi.
"L'altro giorno la nostra gatta è entrata in cucina e si è diretta verso il giaciglio dove stanno gli agnelli.
Ma Molly le ha sbarrato la strada, impedendole di andare avanti. Poi le ha dato una leggera musata per allontanarla.
Il suo amico collie ha potuto dare solo una sbirciatina ai piccoli, poi è stato mandato via gentilmente.
Non so come avrei fatto se non ci fosse stata lei a darmi una mano", ha dichiarato Maria.
Fonte: Daily Good
L'ARRESTO DEL CARLINO - Mamma corazzata - Un baby ippopotamo adotta una tartaruga gigante come mamma
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/un-baby-ippopotamo-adotta-una-tartaruga-gigante-come-mamma.html
16/07/2009
Un baby ippopotamo adotta una tartaruga gigante come mamma
Mamma corazzata
Owen, un cucciolo di ippopotamo rimasto orfano, ha scelto come mamma adottiva una tartaruga gigante maschio.
Non è chiaro come mai Owen sia rimasto completamente solo.
Sembra che, a causa di un terremoto sottomarino, il branco del piccolo sia stato trascinato in mare aperto da correnti fortissime, generate dal sisma nel fiume in cui viveva.
E' stato trovato da alcuni pescatori che l'hanno recuperato e portato alla riserva di Haller, in Kenya.
"Quando è arrivato era esausto e in stato confusionale", ha dichiarato Sabine Baer che lavora nel parco, "gironzolava di qua e di là barcollando.
A un certo punto è andato verso Mzee, la tartaruga, e gli si è accucciato contro.
Non abbiamo mai visto una cosa del genere. Che due mammiferi di specie diverse finiscano per convivere è frequente. Ma che un mammifero scelga un rettile come mamma è un evento eccezionale".
Il cucciolo e la tartaruga, che ha 120 anni, sono diventati inseparabili. Owen non la lascia mai, le gira intorno, dorme accanto a lei e caccia via chiunque le si avvicini troppo.
Mzee, da parte sua, sembra tollerare di buon grado il nuovo compagno, anche se non dimostra lo stesso affetto che nutre il piccolo Owen nei suoi confronti.
I veterinari e gli psicologi del parco stanno cercando un modo abbastanza indolore per separare Owen da Mzee e affidare il piccolo a Cleo, un'ippopotama di dodici anni che ha appena perso un cucciolo.
Fonte: Los Angeles Times
Owen, un cucciolo di ippopotamo rimasto orfano, ha scelto come mamma adottiva una tartaruga gigante maschio.
Non è chiaro come mai Owen sia rimasto completamente solo.
Sembra che, a causa di un terremoto sottomarino, il branco del piccolo sia stato trascinato in mare aperto da correnti fortissime, generate dal sisma nel fiume in cui viveva.
Owen è rimasto isolato, in mezzo al mare, e non è stato in grado di tornare indietro.
E' stato trovato da alcuni pescatori che l'hanno recuperato e portato alla riserva di Haller, in Kenya.
"Quando è arrivato era esausto e in stato confusionale", ha dichiarato Sabine Baer che lavora nel parco, "gironzolava di qua e di là barcollando.
A un certo punto è andato verso Mzee, la tartaruga, e gli si è accucciato contro.
Non abbiamo mai visto una cosa del genere. Che due mammiferi di specie diverse finiscano per convivere è frequente. Ma che un mammifero scelga un rettile come mamma è un evento eccezionale".
Il cucciolo e la tartaruga, che ha 120 anni, sono diventati inseparabili. Owen non la lascia mai, le gira intorno, dorme accanto a lei e caccia via chiunque le si avvicini troppo.
Mzee, da parte sua, sembra tollerare di buon grado il nuovo compagno, anche se non dimostra lo stesso affetto che nutre il piccolo Owen nei suoi confronti.
I veterinari e gli psicologi del parco stanno cercando un modo abbastanza indolore per separare Owen da Mzee e affidare il piccolo a Cleo, un'ippopotama di dodici anni che ha appena perso un cucciolo.
Fonte: Los Angeles Times
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/una-teenager-inglese-parla-con-le-oche1.html
11/08/2009
Una teenager inglese parla con le oche
I speak ochese
Una ragazza che abita nel Devon, in Inghilterra, sostiene di essere in grado di parlare con le sue oche e di comprendere cosa le dicono i pennuti.
Katrina Lindfield, sedici anni, sta anche cercando di insegnare a volare all'intero gruppo.
La ragazza, il cui amore per i pennuti è cominciato a 12 anni con alcuni pulcini, ha allevato le oche nella sua stanza.
Sembra che Katrina riesca a cantare come i galli e a chiacchierare con le galline.
La ragazza riuscirebbe a interpretare i rumori che fanno le oche col becco e a capire quando sono felici, tristi, hanno fame o sete.
"Per comunicare con le oche anche il linguaggio del corpo è molto importante", ha dichiarato la ragazza, "piegare la testa in avanti è un gesto amichevole.
Se invece stai dritto, eretto, le spaventi perché ti vedono come dominante, e quindi pericoloso".
Fonte: BBC
Una ragazza che abita nel Devon, in Inghilterra, sostiene di essere in grado di parlare con le sue oche e di comprendere cosa le dicono i pennuti.
Katrina Lindfield, sedici anni, sta anche cercando di insegnare a volare all'intero gruppo.
La ragazza, il cui amore per i pennuti è cominciato a 12 anni con alcuni pulcini, ha allevato le oche nella sua stanza.
Sembra che Katrina riesca a cantare come i galli e a chiacchierare con le galline.
La ragazza riuscirebbe a interpretare i rumori che fanno le oche col becco e a capire quando sono felici, tristi, hanno fame o sete.
"Per comunicare con le oche anche il linguaggio del corpo è molto importante", ha dichiarato la ragazza, "piegare la testa in avanti è un gesto amichevole.
Se invece stai dritto, eretto, le spaventi perché ti vedono come dominante, e quindi pericoloso".
Fonte: BBC
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