domenica 12 agosto 2012

Gatto paralizzato torna a camminare grazie ad un carrello

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Gatto paralizzato torna a camminare grazie ad un carrello

Gatto paralizzato zampe posteriori

Un povero gatto paralizzato alle zampette posteriori ha finalmente un buon motivo per essere felice. Infatti, il povero gatto potrà camminare grazie ad un carrellino che è stato attaccato al posto delle gambe posteriori. Il micio aveva perso il controllo delle gambe posteriori dopo aver subito una grave frattura alla spina dorsale. Per fortuna la sua veterinaria, Betz Kennon, gli ha dato la possibilità di potersi rifare una vita, anche se diversa rispetto a quella precedente.

È stata la sua veterinaria ad averlo preso e portato ad un centro di riabilitazione per pazienti umani che soffrono del suo stesso problema, HealthSouth Harmarville Rehabilitation Hospital, a Pittsburgh. Pare che l’esperienza del micio sia diventata un modo d’incoraggiare i pazienti umani a non arrendersi. Cosi vedendo Scooter, il gattino che si trascina grazie al suo carrellino, i pazienti del centro di riabilitazioni si sentono motivati in qualche modo a reagire e ad impegnarsi nel loro processo di riabilitazione.

È difficile riuscire a capire come il micio abbia potuto subire la frattura della colonna vertebrale, era stato portato dal veterinario che lo ha curato, dal padrone di un husky che aveva portato il povero micio ferito a casa, tenendolo dalla bocca.
Sicuramente il gatto non era stato colpito dal cane visto che questi non presentava assolutamente segni di graffi da parte del gattino e neppure il gatto di sei mesi presentava segni di possibili ferite da parte del cane. Forse il povero micio è stato vittima di qualche maltrattamento ma non è sicuro. È certo invece che nonostante possa sembrare difficile da credere, il cane avrebbe salvato il gattino.

Il piccolo micio è stato fortunato, visto che solitamente i gatti che vengono trovati in situazioni simili vengono uccisi attraverso l’eutanasia. Per fortuna la veterinaria non poteva uccidere quel micio che chiedeva di aiutarlo con i suoi occhi e così ha fatto cercando di permettergli di vivere.

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