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ROMA: CHIUSURA DEL GATTILE DI
PORTA PORTESE
CHE FINE
FARANNO I GATTI DI PORTA PORTESE?
FIRMATE
ANCHE VOI LA PETIZIONE!
La terribile
notizia della decisione presa dal Comune di Roma di chiudere l’Oasi Felina di
Porta Portese non era del tutto inaspettata, è da anni – esattamente dal 2003 – che L’ARCA Colonia
Felina della Piramide Onlus, che gestisce per conto del Comune l’oasi, denuncia
lo stato della struttura che ormai sta cadendo a pezzi.
A seguito dell’ispezione, eseg uita il 20 Settembre scorso dal Servizio Ispezione del Lavoro – Vigilanza Tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dei verbali e delle comunicazioni e contestazioni per il Gattile, la conclusione da parte del Comune è stata di provvedere alla chiusura entro il 31 dicembre 2012 e di prevedere uno spostamento presso altre strutture convenzionate per tutelare i gatti e l’incolumità delle persone che vi lavorano.
E’ inimmaginabile
pensare di spostare tutti i 260 e più gatti che abitano l’oasi felina; tra
questi ci sono gatti FIV e FELV che attualmente vivono in uno spazio
appositamente creato per loro, per dar loro la possibilità di continuare a
vivere dignitosamente e non contagiare gli altri gatti. Che succederà a loro
?
I gatti ciechi o che presentano sintomi neurologici, o che non hanno tutte le zampe (per incidenti avvenuti prima di essere ospitati nell’oasi, o per interventi successivi) che fine faranno ? Verranno chiusi in gabbie invece di poter vivere liberi, ma protetti e curati ?
I tanti gatti che vivono sulle sponde del Tevere liberi, che sono imprendibili, e che trovano rifugio e cibo nell’oasi verranno abbandonati e lasciati a loro stessi ?
E quei gatti che devono essere curati giornalmente (per insufficienza renale, epatica, o per semplici raffreddori etc.) chi li seguirà ?
Per non parlare poi dei gatti che, passati a Muratella, venivano mandati per finire di essere curati e che trovavano una casa al gattile di Porta Portese, chi se ne prenderà cura ? Che fine faranno ?
I gatti ciechi o che presentano sintomi neurologici, o che non hanno tutte le zampe (per incidenti avvenuti prima di essere ospitati nell’oasi, o per interventi successivi) che fine faranno ? Verranno chiusi in gabbie invece di poter vivere liberi, ma protetti e curati ?
I tanti gatti che vivono sulle sponde del Tevere liberi, che sono imprendibili, e che trovano rifugio e cibo nell’oasi verranno abbandonati e lasciati a loro stessi ?
E quei gatti che devono essere curati giornalmente (per insufficienza renale, epatica, o per semplici raffreddori etc.) chi li seguirà ?
Per non parlare poi dei gatti che, passati a Muratella, venivano mandati per finire di essere curati e che trovavano una casa al gattile di Porta Portese, chi se ne prenderà cura ? Che fine faranno ?
L’Oasi di Porta
Portese, dal 1° Gennaio al 30 Settembre 2012 ha dato riparo a circa 106 gatti,
dei quali 68 sono stati adottati, facendo denotare un ottimo lavoro da parte
delle persone che lavorano presso la struttura. portando in evidenza un
ulteriore problema per i 6 dipendenti che si sono presi cura degli animali con
una dedizione unica e un amore sconfinato.
Il Comune dovrà
dare molte risposte e dovranno essere soddisfacenti e non vaghe. Non si possono
accettare promesse per il futuro, devono esserci azioni nel presente durature
nel tempo.
Per questo
chiediamo a tutti gli amanti dei gatti, a tutte le persone che lottano per la
tutela dei diritti dei più deboli, di seguirci nelle nostre iniziative, di
aiutarci e di sostenerci: i gatti di Porta Portese vi chiedono aiuto.
L’Associazione
Arca Colonia Felina della Piramide Onlus
Il Presidente Matilde Talli
Il Presidente Matilde Talli
Invitiamo inoltre
ad inviare questa comunicazione al sindaco di Roma (sindaco@comune.roma.it) per sollecitare
un sollecito intervento. Cortesemnete mettere in cc
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