martedì 6 dicembre 2011

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giovedì, 24 marzo 2011
LE PRINCIPALI MALATTIE DEL FURETTO


Le principali malattie del furetto

http://www.sivae.it/Schede/pdf/Furetto_malattie.pdf

PDF A CURA DI
AAE Associazione Animali Esotici www.aaeweb.net
SIVAE Società Italiana Veterinari per Animali Esotici www.sivae.it

MALATTIE

a cura di FURETTOWEB

http://digilander.libero.it/FURETTOWEB/malattie.html

http://furetti.forumfree.it/?t=52030589

LE MALATTIE DEL FURETTO

Con questo articolo cercheremo di dare una panoramica delle più comuni patologie dei furetti. Speriamo vi possa essere d'aiuto, in ogni caso il punto di riferimento principale per il benessere del vostro furetto sarà sempre il veterinario. E' importante essere seguiti costantemente da un bravo veterinario esperto in esotici e con esperienza in furetti, e non dimenticate che regolari visite di controllo sono fondamentali per la salute del vostro amico a quattro zampe.


Infezioni virali e batteriche:

- cimurro: è causato da un virus a cui il furetto è estremamente sensibile. Questo virus è praticamente sempre fatale per l’animale. Il cimurro si trasmette sia per via diretta che indiretta, ha un periodo di incubazione di 7-10 giorni, che in alcuni ceppi arriva anche a tre settimane. I primi sintomi sono congiuntivite, scolo nasale e oculare mucoso, mancanza di appetito e talvolta feci nerastre per la presenza di sangue digerito. In seguito insorge febbre e lesioni cutanee: eritema, ispessimento e croste della cute del mento e dell’inguine e dei cuscinetti plantari. Se si supera questa fase, insorgono lesioni cerebrali che portano a morte. Non esistono terapie efficaci: una volta che si è certi della diagnosi, si consiglia l'eutanasia. Esiste invece un'efficace prevenzione: la vaccinazione contro il cimurro, che prevede una prima iniezione a 6-8 settimane d'età e uno o due richiami entro un mese l'uno dall'altro, secondo la profilassi del proprio veterinario; successivamente andrà ripetuto il richiamo una volta l'anno.


Rambo, furetto recuperato in stadio terminale di cimurro e accudito da nowsica

- influenza: i furetti sono sensibili a diversi virus influenzali, tra cui anche l'influenza umana di tipo A e B. Possono contrarre l'influenza da persone o altri furetti e possono a loro volta trasmetterla. Il periodo di incubazione del virus va da qualche giorno ad una settimana circa, e il decorso è simile a quello umano: comparsa di febbre, abbattimento, starnuti, scolo nasale, tosse, diminuzione dell'appetito e talvolta vomito e diarrea. In genere ha decorso benigno, bisogna assicurarsi che il furetto si nutra e non si disidrati, si consiglia di tenerli al caldo e se dopo alcuni giorni non si hanno segni di miglioramento è consigliabile consultare il veterinario.

- rabbia: è causata da un rhabdovirus che provoca una malattia letale nei mammiferi, uomo compreso. Si presume che il furetto sia suscettibile al virus e in grado di trasmettere la malattia, ma in Italia gli ultimi casi di rabbia risalgono a circa 10 anni fa, quindi se rimanete in territorio italiano questo vaccino non è necessario. Se fosse necessario, è ad esempio obbligatorio per portare il furetto all'estero, è possibile vaccinare il furetto con un vaccino spento.

- malattie aleutina: è causata da un parvovirus che colpisce il visone, ma a cui è suscettibile anche il furetto. La trasmissione avviene per contatto diretto con secreti ed escreti, per contatto indiretto, e anche da madre a figlio. Il periodo di incubazione è variabile, fino anche ad anni, e solo una percentuale dei portatori manifesta la patologia. I segni clinici sono variabili: feci nere, febbre ricorrente, perdita di peso, incontinenza urinaria, tremori, paralisi posteriore. Esiste un test sierologico per individuare il virus, ma non esiste una terapia per la malattia: porterà inevitabilmente a morte l’animale.

- patologie gastroenteriche:
Il furetto possiede un apparato digerente piuttosto semplice attraverso il quale il cibo passa a velocità piuttosto elevata. Un transito così veloce porta facilmente l’animale ad eliminare feci più liquide del normale, quindi la diarrea è un’evenienza frequente nel furetto. Si tratta di un sintomo che deve sempre essere preso in considerazione, perché un animale così piccolo si disidrata rapidamente, soprattutto se insieme alla diarrea sopraggiunge anche vomito e/o inappetenza. Le cause di diarrea sono molteplici e vanno da banali enteriti da squilibri microbici a gravi enteropatie croniche fino ad emergenze chirurgiche; spesso inoltre causano sintomi comuni e quindi non specifici (diarrea, anoressia, perdita di peso, disidratazione). La diarrea verde, ad esempio, non è caratteristica di una patologia particolare, ma è causata dalla presenza di pigmenti biliari nel materiale fecale, e indicano quindi un cattivo assorbimento nel transito intestinale.
Per una corretta diagnosi bisogna analizzare la situazione clinica e ricorrere ad una serie di indagini (esame coprologico, colture fecali, radiografie, ecografie, endoscopia ed esecuzione di biopsie gastriche ed intestinali).


Radiografia di un furetto con un’ostruzione intestinale da corpo estraneo, che è stato necessario rimuovere con intervento chirurgico - Foto AEEfuretti

Oltre alle patologie provocate da infezioni batteriche e virali, dobbiamo tenere conto anche di gastroenteriti causate da allergie alimentari, diarree provocate dalla somministrazione di alimenti inadatti o manifestatesi in seguito ad eventi stressanti; non meno frequente nel furetto è l'ingestione di corpi estranei e quindi l'ostruzione intestinale, tutte problematiche con sintomi poco specifici e che devono essere prese in considerazione e accertate tempestivamente per una corretta diagnosi.
Per quanto riguarda le patologie infettive, citiamo la gastrite da Helicobacter mustelae, responsabile di una forma di gastrite con ulcerazioni gastriche. Questo batterio è normalmente colonizzatore dello stomaco del furetto, ma causa una forma clinica solo in alcuni soggetti, soprattutto nei giovani. I sintomi sono spesso vaghi e comprendono vomito, diarrea, emissione di feci nerastre (sangue digerito), dolore alla palpazione dello stomaco e digrignamento dei denti. La diagnosi richiede necessariamente l'esecuzione di un'endoscopia o biopsia gastrica e una volta accertata la patologia, si procede con una terapia con somministrazione di antibiotici e antiacidi per periodi prolungati. L'eradicazione del batterio non è facile, e i danni della mucosa possono essere permanenti e impedire la completa risoluzione dei sintomi.
Un'infezione provocata dal coronavirus enterico del furetto (FECV) è l'enterite catarrale epizootica (ECE). Questa ha un tempo di incubazione molto breve (2-3 giorni) ed estremamente contagiosa, generalmente compare dopo l'esposizione a un furetto asintomatico di nuova introduzione. I sintomi comprendono vomito di breve durata, anoressia, letargia, e una diarrea profusa con feci di colore "verde fluorescente" e mucose. In furetti che non sono già debilitati da altre patologie, generalmente il decorso è di 5-7 giorni, sebbene possa persistere per qualche tempo malassorbimento dovuto all'infiammazione intestinale, con emissione di feci giallastre e granulose. La terapia è principalmente di sostegno, per evitare la disidratazione.


feci verdi a causa di enterite, foto di Lucius

Patologie parassitarie:

- pulci: i furetti che sono a contatto con cani e gatti non trattati con antiparassitario possono contrarre le pulci. Il furetto potrà manifestare prurito, perdita di pelo e croste dovute al fatto che il furetto si gratta insistentemente. Per prevenire l’infestazione o curarla, esistono si possono usare antiparassitari specifici spot-on, come l’Advocate furetti o lo Strongold.

- acari: i furetti producono normalmente abbondante cerume scuro, per cui solo il controllo del veterinario ci dirà se vi è la presenza di acari, abbastanza comune e che spesso passa inosservata, perché il furetto generalmente non ha prurito. E’ possibile eliminare gli acari con prodotti otologici

- parassiti intestinali: poco comuni nei furetti, la parassitosi più importante è la coccidiosi. Essa colpisce principalmente i soggetti giovani e può provocare anche una grave diarrea. Non è molto semplice diagnosticare la presenza di coccidi: si effettuano ripetuti esami delle feci, in quanto non sempre si riesce ad individuare i parassiti in un unico campione.

- filariosi cardiopolmonare: i furetti sono sensibili all'infestazione da parte di Dirofilaria immitis. Come avviene nel cane o nel gatto, le larve infettanti vengono trasmesse dalla puntura delle zanzare e da adulti si localizzano a livello di cuore ed arteria polmonare dove provocano una grave patologia cardiopolmonare. Le femmine adulte rilasciano nel torrente circolatorio le microfilarie. I furetti possono presentare una sintomatologia importante anche in caso di infestazione da parte di un solo adulto, in quanto, a causa della taglia estremamente piccola, si creano facilmente fenomeni di ostruzione del flusso ematico. I sintomi sono letargia, debolezza, anoressia, tosse e versamento pleurico e addominale. La diagnosi può essere fatta tramite radiografie toraciche ed ecocardiografia, e deve essere poi confermata effettuando il test per la ricerca dell'antigene. La terapia volta all'eliminazione dei parassiti adulti consiste nell'utilizzo dello stesso farmaco che si utilizza nella filariosi cardiopolmonare del cane con dosaggi estrapolati da quest'ultima specie, ma la mortalità dopo il trattamento è molto alta. Considerando la pericolosità della malattia e della terapia adulticida classica, risulta evidente che è di vitale importanza evitare che il furetto contragga la malattia. Fortunatamente la profilassi farmacologica attualmente consigliata ha un'ottima efficacia se effettuata con puntualità e regolarità.
La filariosi è endemica in alcune zone quindi occorre informarsi presso la propria Asl se si è in una zona a rischio di infezione. I protocolli di prevenzione prevedono l'utilizzo di vari farmaci, tra i quali il più utilizzato è l'ivermectina, e la profilassi va effettuata per tutta la stagione estiva, fino a un mese dopo la scomparsa delle zanzare, in quanto il farmaco ha effetto retroattivo.


grave quadro di filariosi cardiopolmonare - Diagnosi e terapia delle malattie degli animali esotici

Patologie endocrine e neoplastiche:

Si dice che i furetti siano più soggetti a tumore di altri animali, anche se alcune pubblicazioni scientifiche dicono il contrario. E' vero forse che muoiono più spesso di tumore, ma per diversi motivi che spesso vanno al di là della reale predisposizione (se non per alcune linee di sangue).
Per esempio alcuni sottolineano il fatto che la maggior parte delle statistiche vengono dagli USA, dove la stragrande maggioranza dei furetti proviene da un allevamento che, almeno all'inizio, produceva furetti SOLO come animali da laboratorio, il cui requisito essenziale è la consanguineità (già, è proprio un vantaggio richiesto per l'animale da laboratorio, l'omogeneità genetica, quella che però porta spesso a linee soggette a malattie ereditarie) e poi si è deciso a venderli anche per compagnia, magari selezionando colori strani in poche generazioni e continuando a far leva sulla consanguineità. Ora certo si pone più attenzione a questo problema, anche da parte dei grossi allevatori.
Ma soprattutto, in Italia, pesa l'ignoranza: dei negozianti, dei veterinari, delle persone, che ancora trattano il furetto come un criceto (che anche loro, poveretti, meriterebbero di più, ma nessuno si stupisce se muoiono dopo 2 anni), trascurando la corretta alimentazione, i controlli periodici, gli esami del sangue, lo stile di vita, quindi magari lasciando da parte la diagnosi precoce del tumore, quando ancora si può fare qualcosa..

- iperestrogenismo: nella furetta l'ovulazione è stimolata dall'accoppiamento, se la furetta non si accoppia il calore dura per tutta la staglione riproduttiva, cioè da marzo ad agosto-settembre. Durante il calore le ovaie continuano a produrre ormoni sessuali che però hanno un grave effetto tossico sul midollo osseo. Per questo motivo, con il passare dei mesi questo si traduce in una grave anemia che colpisce.
Per approfondire l'argomento riguardo le alternative alla riproduzione, che deve essere sempre una scelta consapevole e ben ponderata, consigliamo la lettura di questo articolo http://furetti.forumfree.it/?t=40554016


Mora, furetta recuperata da Furettomania in grave anemia

- insulinoma è il tumore alle cellule beta del pancreas, che ha come effetto un'eccessiva produzione d'insulina che determina una diminuzione di glucosio del sangue chiamata ipoglicemia. E' una patologia riscontrata con più frequenza intorno ai 4-5 anni di età del furetto, e il decorso della malattia può essere diverso da caso a caso. Talvolta compare gradualmente, con periodi d'inattività, episodi di debolezza agli arti posteriori, barcollamenti, e bava alla bocca, altre volte si manifesta da subito con forti tremori e uno stato di collasso, nel quale il furetto non risponde agli stimoli.
Se in presenza di questi sintomi si effettua un prelievo del sangue dopo quattro ore di digiuno e viene riscontrato un livello basso di glucosio, si può diagnosticare l'insulinoma confermando ulteriormente con un'ecografia al pancreas che metta in rilievo i noduli neoplastici o le aree di tessuto alterato.
In casi di crisi ipoglicemiche, è utile strofinare sulla mucosa gengivale sostanze zuccherine come il miele per risolvere l'emergenza. Ma la terapia non va basata sulla somministrazione di zuccheri se non in caso di estrema necessità. Bisogna invece valutare se è possibile rimuovere chirurgicamente i noduli o il tessuto alterato, pianificare una terapia farmacologica che permetta di tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, e gestire con attenzione l'alimentazione: un furetto che soffre di insulinoma va alimentato spesso e con piccoli pasti a base di proteine di alta qualità e una percentuale adeguata di grassi, evitando le sostanze zuccherine

- iperadrenocorticismo (malattia surrenalica) Le ghiandole surrenali nel furetto producono una serie di ormoni, tra cui quelli sessuali. Il furetto sterilizzato chirurgicamente va spesso incontro ad un'ingrossamento di queste ghiandole, con conseguente produzione in eccesso di ormoni sessuali che determina i segni clinici, ovvero la perdita di pelo progressiva, che generalmente inizia dalla coda per poi estendersi nel tronco. Con il passare dell'età può formarsi un tumore dapprima benigno, che se trascurato può diventare carcinoma, ovvero maligno.
Le cause di questa malattia sono diverse, sicuramente è correlata alla sterilizzazione chirurgica, soprattutto se effettuata nelle prime settimane di vita come succede in molti allevamenti intensivi, ma è anche possibile ci sia una componente genetica.
I sintomi generalmente compaiono intorno ai 3-4 anni d'età, anche se la perdita di pelo, soprattutto alla coda, non indicano sicuramente la presenza della malattia, perchè spesso compare normalmente in primavera per poi risolversi spontaneamente in autunno. Segnali più significativi sono l'ingrossamento della vulva nella femmina sterilizzata e nel maschio la ricomparsa del comportamento sessuale e un aumento dell'aggressività tipico del maschio intero.
Per la diagnosi si utilizza l'ecografia, che permette di valutare se la ghiandola è aumentata di volume e che aspetto ecografico ha; è bene associare l'ecografia a delle analisi del sangue per valutare i valori di alcuni ormoni.
La terapia migliore è l'asportazione della ghiandola surrenale, un intervento risolutivo ma che può essere molto delicato data la stretta vicinanza con i grossi vasi dell'addome. Nel caso non fosse possibile la chirurgia, o per preparare il furetto all'intervento migliorando le sue condizioni generali, esiste una terapia farmacologica, che determina un rapido miglioramento dei sintomi.
Sappiamo bene che non sterilizzare i furetti non può essere una soluzione valida a questo problema. Però è possibile valutare altre alternative, tra le quali la sterilizzazione chimica con l'applicazione di un impianto che, per il diverso meccanismo di funzionamento, non provoca questa patologia. Per approfondimenti consigliamo la lettura di questo articolo http://furetti.forumfree.it/?t=40554016


perdita di pelo in un furetto con malattia surrenalica - foto AEEfuretti

- linfoma: il linfoma è considerato negli USA la terza neoplasia più comune nel furetto. Questa patologia può assumere una varietà di forme cliniche, anche se classicamente sono descritte due forme, una linfoblastica tipica degli animali giovani e una linfocitica tipica degli adulti.
La forma linfoblastica colpisce animali al di sotto dei 2-3 anni di età ed è caratterizzata da un'infiltrazione diffusa di tutti gli organi. I sintomi più comuni sono difficoltà respiratoria provocata da ingrandimento timico ed effusione pleurica. Il decorso è generalmente acuto.
La forma linfocitica compare solitamente in soggetti di età superiore a 3 anni e si presenta in genere con ingrandimento dei linfonodi, che appaiono più densi e asimmetrici. Con la progressione della patologia si ha l'infiltrazione neoplastica degli organi interni. I sintomi più comuni sono letarigia, anoressia, perdita di peso, intermittenti o croniche. Il coinvolgimento dei polmoni provoca difficoltà respiratorie, le forme intestinali possono causare vomito, diarrea ed emissione di feci con segni di maldigestione (di aspetto granuloso).
Il linfoma cutaneo primario è raro nel furetto e si manifesta con alopecia, noduli, pacche, ulcere ed escoriazioni.
Una classificazione utile del linfoma permette di monitorare il progredire della malattia:
- 1° stadio: coinvolgimento di un solo sito (un linfonodo o qualunque altro sito)
- 2° stadio: coinvolgimento di due siti non contingui, dallo stesso lato del diaframma
- 3° stadio: coinvolgimento di più siti linfatici (milza, linfonodi) dallo stesso lato del diaframma
-4° stadio: coinvolgimento di più siti da entrambi i lati del diaframma, compresi siti non linfatici o il midollo osseo.

I sintomi clinici non permettono di identificare la malattia; anche l'aumento dei linfonodi può avere molte cause oltre al linfoma. L'esame citologico può aiutare a formulare una diagnosi, ma i falsi negativi e i fasi positivi sono frequenti. Nei soggetti grassi, il tessuto adiposo perilinfonodale può dare la falsa impressione che i linfonodi siano aumentati di volume. La diagnosi definitiva richiede sempre il ricorso all'esame istologico di un campione bioptico.
Gli esami radiografico ed ecografico inoltre possono evidenziare la presenza di masse e versamenti, motivo per cui eventualmente si precede aspirando liquido o masse nella cavità toracica.
Non sempre la terapia ha successo; la chemioterapia è di difficile realizzazione, altrimenti si può optare per una cura palliativa.


Le fonti da cui ho attinto le informazioni di questo articolo sono varie, dalle schede sul furetto della Sivae, al sito Furettomania al testo Diagnosi e terapia delle malattie degli animali esotici.

Modificato da furettaemy - 6/3/2011, 19:33
postato da: amicidigreta alle ore 14:14 | Link | commenti
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giovedì, 24 marzo 2011
Cos'è la paralisi laringea del cane? Quali cani vanno soggetti e cosa fare?



http://www.superpetshop.it/editoriali/Consigli_e_prodotti_per_la_
gestione_del_cane_con_paralisi_laringea.php




Paralisi laringea nel cane
Cos'è la paralisi laringea del cane?

E’ una patologia simile alla sindrome brachicefalica. E’ una malattia che si manifesta con l’incapacità di muoversi delle cartilagini presenti a livello della laringe. Il risultato è che l'aria incontra grande resistenza a passare attraverso la laringe per arrivare ai polmoni. Oltre alla difficoltà nel respiro, che si traduce in movimenti molto accentuati del torace e dell'addome durante la normale respirazione, tosse, respiro affannoso e rumoroso sotto sforzo, collasso nei mesi più caldi e durante l’esercizio, conati di vomito a vuoto a seguito degli accessi di tosse, si manifesta anche un cambiamento nella voce del cane. L’abbaiare diventa infatti rauco, smorzato, a volte afono, sembra quasi che il cane sia diventato muto, anche se tenta comunque di abbaiare. Il trattamento, come per le problematiche della sindrome brachicefalica e del collasso faringeo, è solamente chirurgico, modulato in base alla gravità della situazione.

Quali cani vanno soggetti e cosa fare?

Esistono due forme di paralisi laringea: una congenita, quindi già presente alla nascita, che si manifesta con lo sviluppo, e una acquisita che si manifesta in età più avanzata rispetto alla precedente. La congenita è rara e tipica di razze giganti quali il Bovaro del Bernese; la forma acquisita invece colpisce indistintamente sia razze medio-grandi che piccole: Pinscher, Rottweiller, Labrador, Setter, Dalmata, San Bernardo,… meticci. Nelle razze piccole può manifestarsi anche in concomitanza con il collasso laringeo. Per evitare le manifestazioni della forma congenita ben poco si può fare, è fondamentale solo la sensibilizzazione di proprietari e allevatori, che dovrebbero togliere dalla riproduzione gli esemplari che hanno manifestato la patologia. Nella forma acquisita le potenziali cause sono diverse, spesso è il risultato di più concause: traumi alla laringe dovuti al collare a strozzo (preferite sempre la pettorina), infiammazioni croniche della laringe (in cani che restano tutto l'inverno all'aperto, oppure ascessi), problemi generali metabolici (ipotiroidismo) o neuromuscolari (miopatie), cause idiopatiche, neoplasie.

postato da: amicidigreta alle ore 13:58 | Link | commenti
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mercoledì, 23 marzo 2011
IN CASO DI NECESSITA' ECCO COME LAVARE UN CONIGLIO








http://animalixs.blogspot.com/2009/02/come-lavare-un-coniglio.html


IN CASO DI NECESSITA' ECCO COME LAVARE UN CONIGLIO

martedì 17 febbraio 2009

come lavare un coniglio...



i conigli sono animali molto puliti e normalmente non necessitano di alcun intervento da parte nostra, se non una regolare spazzolata che aiuta ad eliminare i peli morti soprattutto durante le mute
Tuttavia, se il tuo coniglio ha il posteriore sporco a causa di problemi di feci molli o di perdità di pipì è indispensabile determinarne la causa, inziando con un check up completo da parte del tuo veterinario esperto in conigli, includendo una visita completa ai denti con otoscopio ed esami del sangue.
Un posteriore sporco è fastidioso e non igienico e può causare problemi peggiori come dermatiti o attacchi di mosche.Ricordiamoci che i coniglietti sono animali estremamente puliti ed essere sporchi e maleodoranti è per loro causa di malessere e tristezza. Il disagio potrebbe causare loro una perdita di appetito, che per un coniglio è una condizione molto grave.Mentre il tuo veterinario procede con la diagnosi, sta a te occuparsi della pulizia del tuo coniglietto.Un modo per prendersi cura di lui è un attento e delicato "bidet" per eliminare fisicamente i fluidi caustici dalla pelle, che potrebbero causare irritazioni.
Ci sono due metodi per pulire il coniglietto: bagno a secco e bagno con acqua. Generalmente sarebbe da preferire il primo, perchè più sicuro, ma se il coniglietto è molto sporco e maleodorante può essere necessario lavarlo. Di seguito verrà indicato come effettuare un bagno a secco e un bagno con acqua ad un coniglio.


Bagno a secco
Procurarsi un contenitore di polvere per neonati di farina di granturco (NON utilizzare nessuna polvere per neonati contenente talco, in quanto il talco irrita le vie respiratorie e potrebbe essere cancerogeno!). La polvere di farina di granturco può essere profumata oppure no. NON utilizzare assolutamente nessun antipulci o pesticida sul coniglio. Utilizzare solo poveri per neonati di farina di granturco.
Sistemare il coniglio in una posizione confortevole che renda facilmente accessibili le zone sporche; per esempio posizionarlo in grembo su un asciugamano per farlo sentire al sicuro oppure semplicemente farlo sdraiare sul pavimento (magari sopra un asciugamano) in una posizione comoda in modo che sia tranquillo e non cerchi di scappare via.
Applicare la farina di granturco sulle aree sporche e delicatamente lavorare la polvere in profondità attorno alla parte sporca, fino a raggiungere la pelle.
Lavorare la polvere attorno ad ogni accumulo di sporcizia dolcemente. La sporcizia, una volta ricoperta con la polvere di farina di granturco, sarà facilmente rimuovibile.
Una volta che la maggior parte della sporcizia è stata rimossa, utilizzare una spazzola a setole morbide per eliminare i detriti rimanenti.
Scrollare bene le aree con la polvere in modo da rimuoverla.
Il coniglio sarà pulito e profumato in pochi minuti! I conigli tendenzialmente apprezzano un bagno a secco e rimangono rilassati man mano che la polvere lenitiva porta via l'irritazione dovuta alla pipì.
Se però il coniglio è davvero molto sporco, umido e puzzolente, allora è necessario lavarlo. Di seguito verrà spiegato come fare.


Bagno con acqua
Procurarsi uno shampoo per animali ipoallergenico e senza medicinali consigliato dal veterinario esperto in conigli. Non utilizzare gli shampoo ad uso umano su di un coniglio. La pelle dei conigli è molto più delicata e sensibile della nostra - specialmente sulla testa. Anche i baby shampoo possono essere troppo aggressivi per un coniglietto, peggiorando l'irritazione cutanea dovuta all'accumulo di sporcizia.
Riempire un catino oppure il lavandino con circa 6cm di acqua tiepida.
Aggiungere un cucciaio di shampoo e mischiare bene.
Con molta delicatezza posizionare il posteriore del coniglietto dentro l'acqua, tenendolo con fermezza, in modo che non possa saltare e farsi male. Lavare quindi delicatamente le aree sporche fino a quando non risultano pulite. Se il coniglio è molto sporco può essere necessario cambiare l'acqua e preparare altra acqua tiepida e shampoo. In questo caso consigliamo ad esempio di munirsi di due catini con acqua tiepida, in modo da velocizzare l'operazione, avendo cura di controllare che l'acqua del secondo catino non si sia raffreddata troppo.
Risciacquare a fondo con acqua corrente tiepida e pulita, facendo bene attenzione a non lasciare alcun residuo di shampoo.
Asciugare con un asciugamano delicatamente, avendo cura di non strofinare la zona irritata.
Utilizzare il phon verso il basso per asciugare il pelo, tenendo una mano vicina al coniglio per controllare che la temperatura dell'aria non sia troppo elevata. L'ultima cosa che ci vuole è scottare la pelle già delicata del coniglietto!
Quando il coniglio è asciutto e vaporoso, spazzolarlo, per eliminare il pelo morto.
Se il coniglio presenta dei nodi di pelo può essere necessario rimuoverli con una forbicina dalle punte arrotondate. Si tratta di un'operazione estremamente delicata in quanto si potrebbe inavvertitamente ferire la pelle del coniglio, che è molto delicata, molto sottile ed elastica ed una piccola ferita potrebbe allargarsi in modo allarmante! Per questo motivo i nodi di pelo vanno tagliati solo se il coniglio è fermo, tranquillo e si nota con chiarezza dove finisce il pelo e dove inizia la pelle, avendo sempre cura di spuntare il pelo e non tagliare le ciocche completamente! In caso contrario è molto meglio rivolgersi al proprio veterinario.
Se le zone irritate di pelle rimangono scoperte dal pelo potrebbe essere utile applicare una pomata lenitiva a base di calendula o prodotto simile consigliato dal proprio veterinario, questo però solo se non causa ulteriore stress al coniglietto.
Il bagno con acqua può essere ripetuto se necessario, ma solo se il coniglio non mostra segni di stress e comunque non a distanza ravvicinata dal precedente.
Ogni qualvolta si maneggia un coniglio, è importante essere fermi, delicati e pronti a riporlo sul pavimento quando inizia a divincolarsi con violenza. Come probabilmente saprai, un brutto colpo può causare slogature o fratture. Tieni sempre a mente come prima cosa la sicurezza del coniglio se vuoi tentare una cosa come il bagno.
E ricorda che il "bidet" serve per rendere più comodo e pulito il coniglio, rimediando solo ad un sintomo di un disordine più grave. La cosa più importante è capire il motivo dell'incontinenza o delle feci molli del coniglio, risalendone alla causa per una cura completa e appropriata.

Pubblicato da alessietta amante gl animali a 08:37

postato da: amicidigreta alle ore 14:28 | Link | commenti
categoria:consigli vari, consigli x disabili, consigli - coniglio come lavarlo, consigli - coniglio pulizia
martedì, 22 marzo 2011
Ghemme (NO) - 16 aprile 2011 - 1° Workshop Il mio cane tira al guinzaglio!!! Che fare?




http://www.ilgiardinodiquark.it/


1° Workshop Il mio cane tira al guinzaglio!!! Che fare?

http://www.ilgiardinodiquark.it/joomla/le-news-dal-rifugio/1-workshop-il-mio-cane-tira-al-guinzaglio-che-fare.html



GHEMME (NO) - C'è tempo fino al 9 aprile per iscriversi al 1° Workshop 2011 "Il mio cane tira al guinzaglio!!! Che fare?" (Progetto "Impariamo a conoscerci". La manifestazione, che si svolgerà il 16 aprile presso il Campo Sportivo C.Bellotti di Ghemme, è organizzata dalla sezione E.N.P.A. di Borgosesia ONLUS in collaborazione con il Comune di Ghemme e la Pro-Ghemme e con il supporto della Pro Loco di Ghemme. In un'area tranquilla e recintata si svolgerà un laboratorio teorico pratico per cani e padroni, per imparare a gestire il guinzaglio in ogni situazione della vita quotidiana. Sarà a disposizione dei partecipanti il bar del campo sportivo, con la possibilità di rifocillarsi con gustosi panini e dissetanti bevande, grazie alla collaborazione della Pro Loco di Ghemme e della Pro-Ghemme. Il programma prevede diverse tra le più comuni e fondamentali situazioni nel rapporto tra cane e padrone: come far scendere il cane dall'auto, l'uso della pettorina, come gestire il guinzaglio, l'incontro con altri cani e con persone, la socializzazione. La giornata inizierà alle ore 9 con l'arrivo dei partecipanti, le iscrizioni e la suddivisione in gruppi e continuerà dalle 10 con l'inizio del workshop della durata di due ore circa. Nel pomeriggio gli educatori saranno disponibili per ogni eventuale approfondimento o consulenza. Il costo è di venti euro per binomio (proprietario+cane) e di dieci euro per ogni accompagnatore. I bambini fino a 12 anni non pagano. Il modulo di pre-iscrizione è disponibile sul nostro sito al link che trovate in questa pagina oppure può essere richiesto via e-mail scrivendo a: vitaseizampe@ilgiardinodiquark.itvitaseizampe@ilgiardinodiquark.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Per informazioni tel. al 349.4210491 (Cristiana, dopo le 18) oppure al 347.1464707 (Elena).
FAI CLICK PER SCARICARE IL MODULO DI PRE-ISCRIZIONE (formato PDF, 171 Kb)


postato da: amicidigreta alle ore 14:37 | Link | commenti
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lunedì, 21 marzo 2011
IL DIARIO DI BIRILLO - Birillino sul passeggino


AGGIORNATO il diario di casagreta, una famiglia di pelosi (tra cui alcuni disabili - es Fiocco di Neve - e gatti2zampe con pannolino - es Befanella Fata e Guendalino e ora anche Birillo con Sindrome di Cushing e legamento crociato attualmente rotto), scritto a due mani e due zampe dalla mamma di Greta (in nero) e da cagnolino Birillo (in blu)

Birillino sul passeggino
Ciao a tutti.
So che tanti hanno chiesto alla mia mamma di farmi qualche foto sul passeggino e ieri, visto il bel sole e la prospettiva di una lunga e gradevole passeggiata... mamma si è portata la macchina fotografica.

Iniziamo con un paio di filmati.
Già perchè appena mamma racconta a qualcuno che mi porta sul passeggino da quando mi sono rotto il legamento crociato del ginocchio e sono in attesa che funzioni la cura per il cushing (vedi http://casagreta.splinder.com/post/23845452/sono-disabile-anchio) per fare l'operazione al ginocchio... quando lo racconta subito le chiedono "ma è bravo? ci sta sul passeggino? non cerca di saltare giù? non ha paura del movimento?"
Faccio prima a rispondervi con i due filmatini di mamma:

http://www.youtube.com/watch?v=KdiAONBNcJY



http://www.youtube.com/watch?v=EzyoOh5g5sQ



Ed eccovi le fotoooooo

davanti all'area-cani dove ho conosciuto la mia ultima fiamma... 42 chili di bovara del bernese doc di nome Lizzie:



ancora al parchettino:


davanti al laghetto al Parco Castello:







(poi dicono "vita da cani"...)

Ah... quasi dimenticavo di dirvelo, ma sono sicuro che dalle foto lo avete già capito: sarò anche un cane disabile ora ma sono FELICEEEEE

Baci a tutti, tuttissimi!



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lunedì, 14 marzo 2011
SCOPERTO IL RECETTORE CHE SCATENA L'ALLERGIA AL GATTO




http://www.gattopoli.it/news/scoperto-il-recettore-che-scatena-lallergia-al-gatto.html
SCOPERTO IL RECETTORE CHE SCATENA L'ALLERGIA AL GATTO




Roma, 10 mar - Si chiama recettore del mannosio (RM), ed e' responsabile tanto di riconoscere il principale allergene del gatto, Fel d 1, tanto di scatenare la reazione allergica dell'organismo al felino domestico: scoperto da un gruppo di ricercatori della Nottingham University il recettore - che e' collocato sulla superficie delle cellule dendritiche, che sono tra le prime del sistema immunitario a venire in contatto con gli allergeni - potrebbe essere un futuro target per combattere questo tipo di allergia molto comune.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Biological Chemistry, mette in evidenza che il recettore del mannosio e' necessario per riconoscere Fel d 1 come un potenziale invasore, ma anche che ricopre un ruolo fondamentale per l'innesco delle tipiche reazioni allergiche (prurito agli occhi, starnuti, difficolta' respiratorie).

ASCA

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lunedì, 14 marzo 2011
Articoli sulle primcipali malattie del cane




Articoli sulle primcipali malattie del cane








Torsione Gastrica



Artrosi


Trattamento sul Cane Artrosico


Condroprotettori


Displasie del Gomito


Igroma del Gomito


Colpo di Calore


Pronto Soccorso Veterinario


Piometra


Epilessia


Patologia dell'Occhio


Leishmaniosi


Problemi di Cuore



Dentatura
pricipali difetti


Fecondazione
Artificiale


Apparato Genitale
Maschile


Apparato Genitale Femminile


Schema delle principali Malattie Infettive



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venerdì, 11 febbraio 2011
La sindrome di Cushing e il tuo cane: un sito ricco di informazioni (in inglese) - http://www.k9cushings.com/


La sindrome di Cushing e il tuo cane
un sito ricco di informazioni (in inglese)

http://www.k9cushings.com/

K9Cushings.com

Cushings Disease and Your Dog

A diagnosis of Cushings disease (Hyperadrenocorticism) in your dog can be scary when you don't know what it means for your canine buddy.

We created this site to help you understand what Cushings does and doesn't mean for your dog, what kinds of testing are needed, the treatments that are available, and things to consider while your dog is being diagnosed and treated.

The best way for you to help your dog is to be as informed as you can be about Cushings disease. So we provide links to comprehensive information on the disease and its diagnosis and treatment.

Our site is brand new so things will continue to develop here daily.

But only the website is new.

The people behind it have many many years of experience with Cushings in dogs.
Una diagnosi di malattia di Cushing (iperadrenocorticismo) nel vostro cane può essere spaventosa quando non sapete cosa significhi per il vostro compagno canino.

Abbiamo creato questo sito per aiutare a capire cosa il Cushings significa e non significa per il vostro cane, che tipo di test sono necessari, i trattamenti che sono disponibili, e le cose da considerare, dal momento in cui al cane è stato diagnosticato il cushing ed è sottoposto al trattamento.

Il modo migliore per aiutare il vostro cane è di essere informati come più potete sulla malattia di Cushing. Per questo abbiamo inserito link (collegamenti) a informazioni complete sulla malattia e la sua diagnosi e trattamento.

Il nostro sito è nuovo e quindi le cose continueranno a svilupparsi qui tutti i giorni.

Ma solo lo stile del sito è nuovo.

Le persone che ci stanno dietro ad esso hanno molti anni di esperienza con il Cushings nei cani.



Canine Cushings Forum

Our interactive forum where you can learn about Cushing's disease, post questions, and get support is located at

www.k9cushings.com/forum

You are welcome to read there without joining. Please register as a member to post to the forum.

In addition to a place for questions and discussion, there is a large Resources section with dozens of articles and links covering the diagnosis and treatment of Cushing's disease.
Il nostro forum interattivo dove è possibile conoscere la malattia di Cushing, pubblicare domande, e ottenere assistenza si trova a

www.k9cushings.com/forum

Siete invitati a leggere anche senza entrare. Si prega di registrarsi come membro per pubblicare sul forum.

Oltre a un settore per domande e discussioni, vi è una grande sezione Risorse con decine di articoli e link riguardanti la diagnosi e il trattamento della malattia di Cushing.




This Site

K9cushings.com Forum

Resources — comprehensive list of articles about Cushing's disease and its diagnosis and treatment
elenco completo di articoli sulla malattia di Cushing e la sua diagnosi e il trattamento


In Loving Memory — Cushings dogs who have left us
Cani con il Cushing che ci hanno lasciato
postato da: amicidigreta alle ore 14:19 | Link | commenti
categoria:salute, consigli vari, consigli x disabili, salute - cani
venerdì, 04 febbraio 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Cool dog! - Un cane indossa sempre gli occhiali da sole per uscire


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/09/16/un-cane-indossa-sempre-gli-occhiali-da-sole-per-uscire.html
21/09/2009
Un cane indossa sempre gli occhiali da sole per uscire


Cool dog!



Fei fei, un pastore alsaziano che vive in Cina, è diventato famoso grazie all'abitudine di uscire sempre con gli occhiali da sole.





Il suo padrone ha dichiarato di avergli comprato gli occhiali per proteggergli gli occhi, molto delicati, dalla forte luce estiva e dai raggi del sole.

Non era affatto certo che il cane li avrebbe portati ma, con sua grande sorpresa, Fei Fei non li ha soltanto accettati di buon grado ma se ne è innamorato tanto che si rifiuta di uscire di casa se non li indossa.






"Capisco che durante il giorno gli occhiali possano davvero dargli refrigerio, ma la sera? Intanto se non glieli metto comincia ad abbaiare e non si muove!

La cosa che comincia a infastidirmi è che non possiamo più camminare per strada, non c'è una persona che non ci fermi per scattare una foto a Fei Fei".





Fonte: Wuzhou Daily
postato da: amicidigreta alle ore 14:08 | Link | commenti
categoria:consigli vari, storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, consigli - cane probl vista, storie - cani occhi delicati, storie - cani probl vista, consigli - cane occhi delicati
giovedì, 03 febbraio 2011
PECCIOLI (prov. Pisa) - Domenica 20 febbraio 2011 - Seminario sulla comunicazione del cane e del gatto


http://www.pet-ethology.it/content/seminario-sulla-comunicazione-del-cane-e-del-gatto
Seminario sulla comunicazione del cane e del gatto



Nel rinnovato contesto dell'Auditorium del Centro Polivante di Peccioli, l'associazione Difesa Ambiente Animali e Vita (DAV) e la Lega Antivivisezione (LAV), con il patrocinio del Comune di Peccioli, propongono un'intera giornata dedicata al cane e al gatto, per imparare a conoscerli e a comunicare correttamente con loro.


Clicca per ingrandire


Se i cani potessero parlare e Se i gatti potessero parlare saranno molto più di un seminario, saranno un'occasione per confrontarsi, per guardarsi dentro, per spulciare le piccole e grandi consuetudini comunicative che abbiamo nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, alla scoperta di un nuovo modo di relazionarci con loro, comprenderne il linguaggio e, soprattutto, ascoltarli.

L'ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.
Durante la pausa pranzo verrà offerto un piccolo buffet a tutti coloro che si saranno preventivamente prenotati chiamando il numero 329/4213479 (Alessio) oppure scrivendo un'email a info@associazionedav.com


PROGRAMMA DELLA GIORNATA
9.30-10.00: Saluti del Sindaco e delle Associazioni
10.00 - 12.30: Se i cani potessero parlare
Pranzo a buffet (su prenotazione)
14.30 - 17.00: Se i gatti potessero parlare

Gli interventi saranno curati dalla Dott.ssa Sonia Campa, consulente per il comportamento degli animali d'affezione ed educatrice cinofila SIUA.
postato da: amicidigreta alle ore 14:12 | Link | commenti
categoria:consigli vari, eventi e iniziative

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