martedì 6 dicembre 2011

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mercoledì, 06 ottobre 2010
Ferite e piaghette? si curano con il cavolo (la verza), antibatterico e cicatrizzante


Ferite e piaghette? si curano con il cavolo (la verza), antibatterico e cicatrizzante

Uno dei rimedi più economici e più efficaci se voi o il vostro animale presenta una ferita o una piaga anche di vecchia data è il cavolo verza (Brassica oleracea), quello che si trova normalmente dal fruttivendolo.

Ad uso umano di solito si applicano le foglie crude fasciando la zona.

Per gli animali trovo più comodo frullare in pochissima acqua una foglia di cavolo.
Poi il succo lo utilizzo per detergere la piaga usando una salvettina di quelle per bambini inzuppata.
Mentre la polpa, scolata con un colino da the ma non troppo strizzata, la metto sopra una salviettina pre-pannolino di tessuto-non-tessuto (va bene anche un fazzoletto o una pezzuolina sottile), richiudo la salviettina in modo da formare un pacchetto sul cui lato inferiore ci sia solo l'unico strato di salviettina (i lembi li piego anche più volte se necessario ma solo sul lato superiore del pacchetto) .
Applico il pacchettino con il lato a un solo strato a contatto con la ferita o piaga.
Lo fisso con bende (se sono piagotte da pannolino in gatti o cani paralizzati basta metterlo sotto il pannolino e questo lo terrà fermo in posizione senza bendaggi).
Lo lascio agire per un'intera notte.
Ripeto tutti i giorni fino a guarigione.

Funziona anche nei casi più disperati ove pomate e spray non hanno dato l'effetto sperato!



Le proprietà del cavolo sono note fin dall'antichità:




Tratto da
http://www.magnanelli.it/Estratti/ESP_ScavinoMedicinaMagicaAnticaRoma.htm

Renato Scavino - La medicina magica nell'antica Roma
4. La scienza delle erbe

Uno degli ortaggi più apprezzati dai Romani per la cura delle malattie e anche dei semplici disturbi è il cavolo. Catone ne enumera le molteplici proprietà: condito con aceto e sale, il cavolo aiuta la digestione e mantiene lo stato di salute generale. Condito con aceto e miele, ruta, coriandolo e laserpizio, combatte i dolori articolari. Arrostito, unto e salato, e mangiato a digiuno, combatte l’insonnia e tutti i mali della vecchiaia. Seccato e triturato finemente e ingerito la mattina a digiuno agisce come purgante. Anche le frizioni di cavolo sulla pelle del corpo assicurano una lunga salute e proteggono dalle malattie, eccetto quelle contratte per imprudenza.

Applicate sulle piaghe, siano esse croniche o recenti, le foglie di cavolo le fanno cicatrizzare. La stessa efficacia ha sulle ulcerazioni il cavolo tritato e misto a miele. Chi ha un polipo nel naso può liberarsene nello spazio di tre giorni, secondo Catone, aspirando col naso polvere di cavolo selvatico triturato. La mistura di cavolo finemente tritato e vino, lasciata gocciolare nelle orecchie guarisce dalla sordità


Guarisce anche piaghe profonde




Tratto da
http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?9020-Appunti-su-erbe-ortaggi-e-frutta-Il-Cavolo

PER MESSÉGUÉ È IL MEDICO DEI POVERI

Scrive, in «HA RAGIONE LA NATURA», che in caso di ustioni o di punture d'insetti, una foglia ben schiacciata, applicata con fasciatura, allevia il dolore e favorisce la cicatrizzazione. Si applica anche su tutte le lesioni esterne, screpolature, piaghe, paterecci, ascessi, foruncoli, etc., poiché il cavolo ha la proprietà di risucchiare verso l'esterno gli umori infetti e suppuranti della carne.

CICATRIZZA ANCHE PIAGHE PROFONDE

In caso di piaghe profonde e dolorose, è opportuno immergere la foglia in acqua bollente per ammobidirla, o stirarla con ferro da stiro caldo, o macerarla per t ora nell'olio d'oliva che, oltre alla morbidezza, gli conferisce aderenza e proprietà antitossiche. Lesioni profonde, varici, ulcere, tumori, cancrene, zone emorroidali, etc., dopo poche applicazioni di foglie, così trattate, si cicatrizzano in modo miracoloso.



Per saperne di più:

http://www.nuoveterapie.it/cavolo.htm

http://www.giardinaggio.it/erbemedicinali/medicinali/cavolo.asp

http://www.lapelle.it/alimentazione/cavolo.htm


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martedì, 05 ottobre 2010
IL COMPORTAMENTO DELLA CAVIA (porcellino d'india)




IL COMPORTAMENTO DELLA CAVIA (porcellino d'india) E ALTRE INFO UTILI

http://cavies.lightskies.net/text/text_comportamento.htm



Il rapporto con gli umani
Ma quante cavie è meglio tenere?
Il rapporto con gli altri animali
La coprofagia
Il "popcorning"
Lo "spillage"
Il linguaggio






In queste pagine...
Premessa
Storia e origini
Comportamento
Gabbie
Lettiere
Alimentazione
Cure di routine
Salute
Riproduzione
Razze e varietà
Bibliografia

CavioAdozioni
Links Il CavioManuale
Manuale essenziale per la cura della cavia



Per chi è alle prime armi o non ha tempo o interesse ad approfondire tutti gli argomenti trattati in questo sito ma vuole comunque avere le cognizioni basilari per prendersi cura delle cavie. Tutte le informazioni indispensabili dall'alloggio all'alimentazione in 10 pagine.

CavioManuale.pdf (165 KB)

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venerdì, 01 ottobre 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Miracolo vivente - Un coniglietto è stato allevato in un reggiseno


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2008/09/25/un-coniglietto-e-stato-allevato-in-un-reggiseno.html
01/10/2008
Un coniglietto è stato allevato in un reggiseno


Miracolo vivente





Una famiglia dell'Hampshire sta allevando una coniglietta orfana, battezzata Miracle, rinvenuta ancora viva nel ventre della mamma morta.

Teal, il labrador della famiglia Cannon, aveva cacciato e ucciso un coniglio, portandolo poi sulla soglia di casa come regalo per la sua padrona, Cherida Cannon, di Alton, nell'Hampshire.

La donna, dopo aver rimproverato Teal, ha raccolto il coniglio, ma non sapeva cosa farne. E' stato a quel punto che si è resa conto che era una femmina e che era gravida. Cherida è riuscita a far nascere il cucciolo, una coniglietta, e ha cominciato a nutrirla ogni ora, per mezzo di una siringa, con una ricetta per bambini che le ha dato la nipote.

La sorella di Mrs Cannon, Margi Heath di Upper Farringdon, nell'Hampshire, ha adottato Miracle, l'ha portata a casa e l'ha tenuta giorno e notte nel reggiseno, al caldo, altrimenti sarebbe morta.

"Dormivamo insieme, e quando Miracle aveva fame tirava fuori la testa e apriva la bocca. Adesso sta abbastanza bene, si lascia accarezzare da tutti, ma è in grado di riconoscere i membri della famiglia", ha dichiarato Mrs Heath.

Fonte: The Hampshire chronicle
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giovedì, 23 settembre 2010
LEI CORRE! Ramona: vitellina che ha una zampa paralizzata dalla nascita ma quando corre.... la muove normalmente!!!


LEI CORRE! Ramona: vitellina che ha una zampa paralizzata dalla nascita ma quando corre.... la muove normalmente!!!

http://www.flickr.com/photos/ubicaritas/2474603711/



Questo video è stato girato il 7 maggio 2008 in questo luogo: Chattaroy, Washington.




She Runs

This is Ramona, who couldn't use her right front leg at all for a week after her difficult birth. The radial nerve was damaged and left the leg paralyzed. The prognosis was not good at first, but eventually she began to regain feeling and at three weeks of age she is improving every day, When she runs the leg seems to work reflexively.

LEI CORRE

Questa è Ramona, che non poteva usare in nessun modo la sua zampa destra anteriore a distanza di una settimana dopo la sua nascita difficile. Il nervo radiale è stato danneggiato e ha lasciato la zampa paralizzata. La prognosi non era buona all'inizio, ma poi ha cominciato a ritrovare sensibilità e a tre settimane di età sta migliorando ogni giorno, quando corre la zampa sembra funzionare riflessivamente.


Guardate che dolce, Ramona mentre beve il latte

http://www.flickr.com/photos/ubicaritas/2481120287/in/photostream/






Ramona Drinks
The milk bucket has a nipple with a valve so she can suck instead of slurping.
Ramona beve
Il secchio di latte ha un capezzolo con una valvola di modo che possa succhiare al posto di leccare.

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mercoledì, 01 settembre 2010
L'ARRESTO DEL CARLINO - Un amore di giocattolo - Animale di gomma rende felice una tartaruga


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/07/15/animale-di-gomma-rende-felice-una-tartaruga.html
26/08/2010
Animale di gomma rende felice una tartaruga


Un amore di giocattolo



Una tartaruga maschio timida e solitaria, tiranneggiata regolarmente dai compagni, ha trovato l'amore in una tartarughina di gomma.

Timmy non aveva una vita facile al Tortoise Garden sanctuary di St Austell, in Cornovaglia, e per la paura delle angherie dei suoi simili rimaneva tutto il giorno dentro la corazza.

VIDEO

Ma le cose sono cambiate quando è arrivata Tanya, una piccola tartaruga di gomma. Timmy le porta il cibo e la coccola, strofinando la su testa contro quella della sua nuova amica.

Il direttore del Santuario, oy Bloors, ha dichiarato: "Timmy ci è stato portato tre anni fa dai padroni che dovevano trasferirisi in Nuova Zelanda. Aveva vent'anni.

Abbiamo tentato di farlo socializzare con le altre tartarughe ma non lo hanno accettato e hanno cominciato a fargli angherie e ad assalirlo.
A quel punto l'ho messo in isolamento, era pericoloso tenerlo con gli altri, ma vedevo che era triste e molto spaventato. Allora ho pensato di dargli una compagna, anche se fittizia.






L'esperimento è riuscito e adesso Timmy è felice perché ha la compagnia di un suo simile e qualcuno di cui prendersi cura.

Timmy l'accarezza, le gira intorno e le porta le foglie di lattuga. Non va a dormire se qualcuno non prende Tanya e la porta nella sua cuccia. Sono inseparabili".





Fonte: SWNS.COM
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martedì, 13 luglio 2010
Alcune semplici regole per salvaguardare la salute dei quattrozampe dalle calure estive


http://larcobalenodipatty.splinder.com/



giovedì, 08 luglio 2010
commenti


LaZampa.it

Fonte: http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=1757&ID_sezione=339&sezione=News


7/7/2010 - VADEMECUM

Milioni di cani e gatti a rischio caldo
Alcune semplici regole per salvaguardare
la salute dei quattrozampe dalle calure estive



ROMA
L’ondata di caldo mette a dura prova anche la salute degli animali. A rischio, infatti, un milione e quattrocento mila tra cani e gatti. A lanciare l’allarme il presidente dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), Lorenzo Croce, che ha stilato due elenchi di consigli pratici, uno per quanto riguarda i cani e un altro i gatti, contro il pericolo afa.
«Non possiamo dimenticare che ogni anno - afferma Croce - sono almeno 700.000 i cani e altrettanti i gatti che rischiano malattie sia per la loro particolare razza di appartenenza, ma anche perchè anziani, cardiopatici o obesi».
Croce mette in guardia anche sui viaggi: «È imperativo il divieto di micio e fido chiusi in automobile con i finestrini serrati o lasciati sotto al sole privi di protezione (cani legati alla catena o su balconi assolati). Questi fatti rientrano nel reato di maltrattamento di animali punibili con un’ammenda o con il carcere fino a 18 mesi in base alla crudeltà e alle conseguenze sull’animale».

Ecco i consigli per far convivere bene gli animali di casa con la calura estiva secondo l’associazione Aidaa:

GATTI: Premesso che il gatto soffre molto meno del cane il caldo torrido, occorre comunque aver maggior riguardo per le razze a pelo lungo come ad esempio i persiani, i norvegesi delle foreste e i maine coon. In particolare occorre controllare i persiani, in quanto oltre ad avere la folta pelliccia sono anche vittime di un problema congenito di respirazione a causa della particolare conformazione del loro naso.

Oltre a ciò bastano semplici accorgimenti per aiutare i gatti a proteggersi dal caldo:
1) lasciare a disposizione sempre molta acqua fresca, ma non fredda per evitare eventuali congestioni;
2) dare da mangiare nelle ore più fresche. Nel caso di cibo umido, controllare che non rimanga nella ciotola troppo tempo specialmente se situata all’aperto in quanto potrebbe deteriorarsi;
3) mai tenere al massimo l’aria condizionata sia in casa che in auto, questa potrebbe essere utile nelle ore più calde della giornata ma se troppo alta potrebbe creare problemi di sbalzi improvvisi o raffreddature al gatto;
4) controllare spesso il proprio gatto e, nel caso di difficoltà respiratorie o respiro affannato, bagnare la testa con l’acqua avendo però l’accortezza di non far entrare l’acqua nelle orecchie per evitare al gatto fastidiose otiti.

CANI: Come regola generale anche fido può rischiare un colpo di calore che potrebbe portarlo fino al coma e alla morte, afferma l’associazione Aidaa. Per questo in casi particolari occorre intervenire subito applicando ghiaccio secco sotto ascelle e inguine, con doccia gelata e usando ventilatore o aria condizionata per raffreddare il cane. Questi interventi se fatti velocemente spesso salvano la vita. I più a rischio sono carlini, boxer e bulldog, razze che hanno le prime vie respiratorie piuttosto piccole rispetto alle dimensioni dell’ animale. Particolarmente a rischio i cani obesi, e quelli con il folto mantello.

A parte questi casi ecco semplici da seguire in casa e all’aperto:
1) mantenere una dieta equilibrata e molta acqua fresca, ma non freddissima per evitare possibili congestioni;
2) tenere il cane in zone ombrose ed evitare di portarlo in spiaggia o a fare la passeggiata quotidiana, nelle ore più calde, e comunque munirsi sempre di una bottiglia di acqua;
3) attenzione ai colpi di freddo per l’aria condizionata.





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giovedì, 24 giugno 2010
Associazione Animali Esotici - tante SCHEDE INFORMATIVE su uccelli tartarughe rettili anfibi conigli furetti ratti cincillà ecc






http://www.aaeweb.net/

NOVITA'

La scheda sul pappagallino barrato, Bolborhynchus lineola

La scheda sul pappagallo cenerino

La scheda sugli inseparabili

La scheda sulla cocorita

La scheda sulle amazzoni - i pappagalli del genere Amazona

La scheda su Malaclemys terrapin, la tartaruga a dorso di diamante

La scheda su Gekko gecko, il geco tokay

La scheda su Testudo graeca

La scheda su Testudo hermanni

La scheda su Testudo marginata

La scheda sull'Ara ararauna (ara gialla e blu)

La scheda sul kakariki fronte rossa

La scheda sulla calopsitta

La scheda su Geochelone elegans

La scheda su Geochelone carbonaria

La scheda su Geochelone pardalis

La scheda su Geochelone sulcata

Per una gabbia a misura di criceto

Pappagalli, il dono della parola

La scheda sul drago d'acqua cinese (fisignato) Physignathus cocincinus

La scheda sulle rane della famiglia Dendrobatidae

La scheda sulla tartaruga russa Testudo (Agrionemys) horsfieldii

Il lutto: come affrontare la perdita di un animale caro

La scheda sui gechi volanti del genere Ptychozoon

Ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe

I giochi per conigli

I segni di malattia negli uccelli

Le esigenze degli uccelli in cattività

L'allevamento artificiale dei pappagalli

La scheda sulla maina (merlo indiano)

Gli errori alimentari nel furetto

La malattia surrenalica nel furetto ampliata e aggiornata

I segni di malattia nelle tartarughe con moltissime foto

Il comportamento in natura e la sua influenza nei pappagalli in cattività

La scheda sul riccio africano

La scheda sull'axolotl (Ambystoma mexicanum)

La scheda sul citello

La scheda sul ratto

La scheda sul cincillà
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venerdì, 04 giugno 2010
IL DIABETE NEL GATTO


http://www.clinicaveterinaria.org/public/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&topic=13388&forum=6

IL DIABETE NEL GATTO

IL DIABETE:

Come noi umani, anche i nostri amici gatti possono ammalarsi di diabete, più frequentemente in età anziana.

IN CHE COSA CONSISTE LA MALATTIA
Gran parte del cibo che un animale (uomo compreso) mangia viene trasformata attraverso numerose reazioni chimiche in uno zucchero semplice: il glucosio. L’insulina è l’ormone che permette l’assimilazione del glucosio. In un organismo sano viene prodotta dal pancreas, in piccole quantità, ogni volta che l’organismo riceve cibo. In caso di diabete, l’organismo deperisce perché le cellule non ricevono più il giusto nutrimento, mentre si ha un accumulo di glucosio nel sangue e nelle urine. Inoltre si possono avere complicazioni a livello dei reni, del fegato e degli arti posteriori.

I cani ed i gatti (e anche gli uomini) che non producono insulina sono affetti da una malattia chiamata diabete mellito.

ESISTONO DUE FORME DI DIABETE
DI TIPO I: è caratterizzata dalla totale assenza di produzione da parte del pancreas di insulina (diabete insulino-dipendente o giovanile).

DI TIPO II: l'insulina, in questo caso, viene prodotta dal pancreas, ma l'organismo non è assolutamente in grado di utilizzarla (diabete non insulino-dipendente); questa forma di diabete si manifesta soprattutto negli animali con problemi di obesità ed in quelli anziani.

SINTOMI COMUNI A GATTO E CANE
Sete intensa (polidipsia): per diluire lo zucchero accumulato nel sangue.
Continua necessità di urinare (poliuria): per espellere lo zucchero in eccesso.
Aumento dell'appetito (polifagia): non riuscendo a utilizzare il glucosio, non riesce a saziarsi.
Progressivo dimagrimento.
Debolezza e cattivo stato di salute generale.
Opacamento dell'occhio, provoca un calo della vista.

Se uno o più di questi sintomi dura per più di due-tre giorni, è fondamentale portare al più presto il gatto dal veterinario, che con un semplice prelievo di sangue potrà accertare l’eventuale presenza di diabete.
I sintomi sono diversi, comunque, a seconda della fase della malattia in cui si trova l'animale. Il più evidente è la tendenza ad urinare spesso, sia nei gatti (che bagnano di continuo la sabbietta, costringendo il padrone a pulire la cassetta igienica anche 5-6 volte al giorno), sia nei cani (che a volte non riescono a "trattenersi" fino al momento della passeggiata.

Un’alimentazione scorretta che conduce a obesità, e l’uso prolungato di alcuni farmaci, come il cortisone, possono essere causa di diabete.

GLI ESAMI PER RICONOSCERLO
Poiché altre malattie danno gli stessi sintomi, per diagnosticare il diabete si devono fare esami particolari.
Dopo aver fatto una visita generale, il veterinario deve:
- Prelevare un campione di sangue ed uno di urine per valutare i livelli di glucosio.
- Ricercare la quantità di insulina nel sangue.

A seconda dei risultati, si escluderanno altre malattie, indirizzando la diagnosi verso il diabete

ESAMI DELLE URINE: controllo della proteinuria (presenza di proteine nelle urine), glicosuria ed ematuria (presenza di zuccheri e sangue nelle urine) e della acetonuria (presenza di acetone nelle urine. Se si riscontra in presenza di forte glicosuria, è indice di grave scompenso del diabete. Valori normali: assenza di acetone nelle urine). Valutazione dell'aspetto delle urine.

ESAMI DEL SANGUE: per individuare eventuali eccessi di sostanze tossiche in circolo: esame emocromocitometrico, natriemia, potassiemia.
Gli esami del sangue per valutare la funzionalità del rene sono: azotemia, creatininemia, fosfatasi alcalina

COME TENERLO SOTTO CONTROLLO
Trattare e curare il diabete mellito non è facile, soprattutto in considerazione del fatto che dal diabete non si guarisce, ma è soltanto possibile tenere sotto controllo la malattia.
Ciò che si vuole ottenere con le cure, è che l'animale diabetico possa condurre il più possibile una vita sana e felice.

FARE ATTENZIONE ALLA DIETA
Gli animali affetti dal diabete di tipo II (diabete non insulino-dipendente) non possono essere curati con l'insulina, ma è possibile ottenere risultati soddisfacenti controllando la dieta.
Lo scopo è abbassare il livello di zuccheri nel sangue: ciò piò essere ottenuto alimentando l'animale solo con prodotti speciali ricchi di fibra e poveri di zuccheri ed associando a questa dieta farmaci ipoglicemizzanti (cioè che tendono a diminuire lo zucchero nel sangue) che si danno per bocca.

RISPETTARE QUANTITA' ED ORARI
La condizione indispensabile per curare e vincere la malattia è che il proprietario sia disposto a seguire in dettaglio le prescrizioni indicate dal veterinario.
I "pasti speciali" devono essere dati ad orari fissi e devono essere rispettate determinate quantità giornaliere.
Il primo ostacolo che si incontra è che queste "pappe" non sono in genere molto gradite ai nostri amici.
Il proprietario, però, non deve cedere: è importante ricordare che anche un solo dolcetto può rendere critiche le condizioni di un animale diabetico.

ESERCIZIO FISICO
L'animale deve svolgere con regolarità un buon esercizio fisico.
Questo significa che:
per il gatto sarà sufficiente che il suo padrone si ricordi di farlo giocare e correre almeno un quarto d'ora ogni giorno;
il cane ha bisogno di essere portato fuori anche più di tre volte al giorno e la passeggiata non deve essere breve.

NON TRASCURARE LE CURE NECESSARIE
La preoccupazione maggiore per il proprietario di un animale che ha bisogno delle iniezioni di insulina una o due volte al giorno, è la necessità di dover fare egli stesso le iniezioni.
Fortunatamente, è un dato di fatto che un proprietario responsabile si impratichisce subito e si convince del fatto che il suo animale non sente alcun dolore o fastidio particolari ogni volta che gli si pratica l'iniezione.
Ogni 3-6 mesi, il veterinario deve controllare i valori degli esami del sangue e variare le dosi di insulina in base ai nuovi risultati.
Il proprietario non deve decidere da solo di aumentarle o diminuirle.

I CONTROLLI CHE SI POSSONO FARE A CASA
Strisce reattive per la determinazione del glucosio e dei chetoni nel sangue e nelle urine.
Glucosio: pungidito per il prelievo facile e indolore del sangue capillare. Si bagna una striscia con la goccia di sangue e si inserisce la striscia in uno strumento automatico per l'autocontrollo della glicemia.
Chetoni: i test disponibili sfruttano cartine reattive impregnate di particolari sostanze che sviluppano un colore quando poste a contatto dei chetoni presenti nell'urina. I test sono sensibili soprattutto all'acido acetoacetico e in modo minore all'acetone; sono invece insensibili alla presenza di un altro corpo chetonico, chiamato beta idrossibutirrato. Non è quindi detto che un test negativo indichi con assoluta certezza l'assenza di corpi chetonici, perché potrebbero essere presenti nell'urina altri corpi chetonici, diversi dall'acido acetoacetico, non evidenziabili.

LE COMPLICANZE SONO SERIE
Se il diabete mellito non viene subito curato può causare complicazioni che possono portare anche alla morte dell'animale.
Il gatto dimagrisce a tal punto che per la sua debolezza non riesce più a muoversi e può soffrire di pancreatiti (malattie del pancreas), con gravi problemi all'intestino.
Il cane può perdere la vista e soffrire di pancreatiti, di infezioni alle vie urinarie, dei polmoni e della pelle.

In generale possono comparire: cataratta (opacamente del cristallino); neuropatia periferica (debolezza muscolare, difficoltà a camminare o a saltare, il gatto tende a camminare con tutta la zampa. Di solito vengono colpiti simmetricamente gli arti posteriori. Può esserci dolore alla palpazione); sono più soggetti ad infezioni, che costituiscono uno stress per l’organismo e possono alterare l’equilibrio glicemico (comuni le infezioni del tratto urinario, dovute alla presenza di glucosio nelle urine che diventano terreno favorevole per i germi; della bocca (gengiviti, stomatiti), che possono trarre beneficio da una detartrasi. Tutte le infezioni richiedono comunque una visita veterinaria e la somministrazione di un antibiotico adatto.
Possono essere più difficili da curare, richiedere un antibiotico più forte del normale, o un periodo di trattamento più prolungato. Le ferite possono rimarginarsi più lentamente).


LA CHETOACIDOSI
La chetoacidosi è una grave situazione di iperglicemia che richiede terapie di emergenza.
Nel paziente diabetico, l'incapacità dell'organismo di utilizzare il glucosio porta all'utilizzo dei grassi che lasciano, come prodotto finale del loro metabolismo, delle sostanze di natura acida chiamate corpi chetonici. Questi tendono a formarsi in modo particolare quando il diabete non è ben controllato o il paziente è ammalato (febbre, vomito cronico) o è a digiuno. Questi corpi chetonici tendono a produrre uno stato di acidosi che può essere particolarmente grave se non è prontamente trattato: il paziente avrà dapprima nausea, vomito e, successivamente, confusione, perdita della coscienza fino a giungere, nei casi estremi, alla morte.
I sintomi possono essere: sonnolenza, mancanza di appetito, debolezza e vomito, depressione, difficoltà a muoversi, rapida disidratazione. L’alito può avere odore di frutta matura.


COME FRONTEGGIARE UNA CRISI IPOGLICEMICA: di norma può avvenire quando la quantità di insulina iniettata è eccessiva rispetto al fabbisogno, ovvero entra in circolo senza essere controbilanciata da un adeguato apporto di cibo. È fondamentale cercare di prevenirla e di imparare a riconoscerla prima che si aggravi. Accertarsi sempre che l’animale mangi dopo la somministrazione di insulina.
La cosa migliore è somministrare l’insulina a fine pasto in quanto il gatto potrebbe vomitare e in questo caso andrebbe diminuita la dose o addirittura saltata. Lo stesso dicasi in caso di inappetenza.
Se il gatto dovesse vomitare dopo la somministrazione di insulina, dobbiamo tenerlo sotto stretto controllo per cogliere in tempo i segnali di una eventuale crisi.
I sintomi principali sono: tremori, sbandamenti, debolezza, disorientamento, strani miagolii. In caso di forte gravità si arriva a perdita di coscienza. In questo caso spalmare miele nelle gengive e nel palato e portare immediatamente l’animale al pronto soccorso più vicino.


PER PREVENIRE
Non far ingrassare troppo l'animale.
Assicurargli una dieta equilibrata.
Movimento... dunque dedicare un po' di tempo al gioco... divertente e rilassante non solo per il Vostro amico ma... anche per Voi!

CI SONO ANIMALI PIU' A RISCHIO DI ALTRI
Circa il 60% dei gatti diabetici manifesta la malattia di tipo II, mentre quasi il 100% dei cani hanno quella di tipo I.

La malattia può svilupparsi anche in seguito alla comparsa di malattie virali, ormonali o del fegato che i nostri animali hanno contratto precedentemente; inoltre, ci possono essere forme causate da medicinali oppure da sostanze tossiche che possono aver danneggiato il pancreas.
Il diabete si manifesta più spesso in animali adulti, due volte più frequentemente nelle femmine rispetto ai maschi.
In alcune razze di cani (Pinscher, barboncino, Labrador, Yorkshire; Terrier, Siberian Husky) la patologia compare più spesso, fatto che suggerisce che essa sia legata a fattori ereditari.

IN VIAGGIO
Il diabete ben controllato non è una controindicazione al viaggio ma il viaggiatore diabetico si trova costretto a confrontarsi con situazioni non abituali che possono provocare episodi iper- o ipoglicemici e richiedere modificazioni delle normali somministrazioni di antidiabetici o di insulina. Cibi inusuali, irregolarità nei pasti, aumento della normale attività fisica, l’eventuale impossibilità a procurarsi o a somministrare la dose abituale di insulina. Quest'ultima dovrebbe essere mantenuta in fresco, tuttavia conserva le sue caratteristiche e attività per mesi anche a temperatura ambiente purché non ecceda il 30°C. La necessità di insulina potrebbe variare durante il viaggio in conseguenza del variare del fuso orario. Per coloro che assumono antidiabetici orali non si consiglia una variazione della frequenza nell’uso del farmaco abituale, mentre per coloro che richiedono la somministrazione di insulina è necessario un aggiustamento del dosaggio quando il viaggio comporta una variazione di almeno sei fusi orari; negli altri casi può essere mantenuto lo schema abituale accordandolo con il fuso orario della destinazione. Le indicazioni sul corretto uso dell’insulina possono soltanto essere generiche e i viaggiatori prima della partenza dovrebbero riferirsi al proprio medico che conosce l’esatta dose necessaria.
Viaggi verso Est: il giorno viene abbreviato. Pertanto, al momento dell’arrivo, la dose mattutina dovrebbe essere ridotta a due terzi della dose abituale. Se il livello di glucosio, controllato mediante destrostix, rimane elevato per le dieci ore successive (> 240 mg%) sarà indicata una dose aggiuntiva di insulina pari ad un terzo della dose standard.
Viaggi verso Ovest: in questo caso il giorno si allunga. Pertanto, potrebbe rendersi necessaria una dose aggiuntiva se il livello di glucosio rimane elevato ancora 18 ore dopo la dose del mattino.

Portare un segno distintivo che consenta un rapido riconoscimento della condizione di diabetico, una certificazione medica indicante lo stato diabetico, la dose quotidiana standard di insulina ed il recapito del Medico curante.
Autonomia terapeutica: quantità sufficiente di insulina per l’intero viaggio; prescrizione di insulina (in lingua inglese).
Siringhe in numero sufficiente per il viaggio, accompagnate da lettera (in inglese) che ne documenti l’impiego.
Un flacone di Insulina pronta per emergenze.
Strisce reattive per la determinazione del glucosio e dei chetoni nel sangue e nelle urine.
Zucchero o alimenti per ipoglicemia.
Mantenere tutto l’occorrente nel bagaglio a mano.


Se al vostro gatto è stato diagnosticato il diabete, prima di tutto non disperate. Il diabete è una malattia cronica, ma non è incompatibile con una buona qualità di vita. Il micio potrà godere di buona salute ancora per parecchi anni, se curato con competenza, attenzione e amore.
Tradotto in pratica questo significa:

1) Avere un bravo veterinario con il quale collaborare.
La cura e la gestione quotidiana del diabete saranno affidate a voi: avrete quindi un ruolo fondamentale nel benessere del vostro gatto. L’insulina iniettabile, del tipo specifico per animali, è solitamente la cura base.
Il veterinario stabilirà (spesso con una curva glicemica) il dosaggio più adatto al caso, e la distribuzione giornaliera (nel gatto, di solito due iniezioni al giorno). Dovrà poi insegnarvi come fare le iniezioni sottocute al gatto.
In alcuni casi possono essere usati gli ipoglicemizzanti orali. Studi recenti ne hanno però segnalato la tossicità.
2) Seguire le prescrizioni e gli orari stabiliti per i pasti (verrà probabilmente prescritta una dieta a basso contenuto di carboidrati) e prestare molta attenzione al comportamento del gatto. Controllare se beve molto, se urina troppo, se perde l’appetito o diventa letargico. Controllare spesso la presenza di glucosio nelle urine con le apposite strisce reattive. Se dovete assentarvi da casa, occorrerà una persona che sia in grado di fare le iniezioni quotidiane al gatto, rispettando gli orari stabiliti.
3) Evitare il più possibile stress, lunghi viaggi ecc.

Il diabete del nostro gatto non è una passeggiata, ma nemmeno una tragedia. E’ una condizione con la quale dobbiamo imparare a convivere il più serenamente possibile, sapendo che dovremo dedicargli qualche attenzione in più. La maggior parte dei gatti si adatta pazientemente alle iniezioni quotidiane e alle visite periodiche dal veterinario con relativi prelievi di controllo.
E’ importante ricordare che il micio è sensibilissimo al nostro umore e percepisce le nostre incertezze e paure, perciò coraggio, mano ferma…e tante carezze!

{liberamente tratta da "Amici di Casa" e da internet}

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: omero il 22-10-2007 14:29 ]




altri link per informazioni:

http://www.diabete-cane-gatto.it/default.asp
Gestione del Diabete.. Per i proprietari di cani e gatti diabetici

http://www.kiwithecat.it/diabete.htm
KIWI THE CAT - THE WONDERFUL WONDERFUL CAT
LA PAGINA DELLA SALUTE - DIABETE









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giovedì, 20 maggio 2010
Piaghe da decubito in cani e gatti - Consigli per la prevenzione e la gestione


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Piaghe da decubito in cani e gatti




Consigli per la prevenzione e la gestione

Riceviamo molte e-mail in merito alle prevenzione e gestione delle piaghe da decubito in cani e gatti.
In un animale disabile, con limitata autonomia o anziano o ancora incontinente, il rischio che si formino piaghe da decubito è purtroppo molto elevato. In questi casi è indispensabile rivolgersi al veterinario e sapere che il problema si può evitare o rallentare con una corretta gestione dell’animale e con prodotti specifici.

Le piaghe si formano con la concomitanza di diversi fattori:

• pressione specifica in un punto ben localizzato
ad esempio in un animale paralizzato che non cambia mai la sua posizione;
un animale che è costretto a rimanere su una superficie dura: il peso non viene distribuito ma concentrato in punti di limitata dimensione. In questo modo si viene a creare localmente una pressione maggiore di quella del sangue che circola nei vasi sottocute. In queste zone l'irrorazione sanguigna si annulla e si formano micronecrosi.
Per ovviare a ciò Tdogarden si sta adoperando per proporre ai suoi clienti un moderno materasso che permetta una distribuzione tangenziale del peso, in modo che la pressione dei vasi sanguinei sottocute sia sempre maggiore di quella che l'animale esercita sul sostegno stesso.
E' importante aiutare l'animale a cambiare posizione almeno ogni due ore.

• ridotto passaggio dell'aria
è molto importante che l'animale sia steso su una superficie che permetta il passaggio dell'aria e lo scambio termico e di umidità. Spesso si commette l'errore di adagiare gli animali immobilizzati su cuscini rivestiti di materiale plastico impermeabile, dal momento che spesso tali animali sono anche incontinenti.
Questo è un grandissimo errore che provoca in tempi brevissimi la comparsa delle piaghe.
Tdogarden consiglia prima di tutto di circoscrivere il problema dell'incontinenza con l'utilizzo di mutandine o fasce porta pannolino. Sono soluzioni specifiche, che una volta indossate consentono di limitare moltissimo le fuoriuscite di urina, riducendo la fasciatura al solo spazio necessario. I moderni pannolini per neonati/anziani, fra l'altro, hanno la caratteristica di assorbire l'urina ma di tenere la parte a contatto con la pelle asciutta.
Risolvendo in questo modo il problema della gestione dell'incontinenza, non avrete bisogno di usare un materasso rivestito di pvc o altro materiale plastico impermeabile, permettendo all'animale di rimanere su un telo traspirante, ad esempio in cotone.
Avendone la possibilità, anche un bel prato soffice è sicuramente una buona soluzione.
Raccomandiamo di non commettere l’errore di fasciare il cane con le normali traversine assorbenti, altrimenti state certi che le piaghe faranno velocemente la loro comparsa. Come mai? È presto detto: le traversine sono elementi assorbenti ma che non consentono, per il loro limitato spessore, di dividere la parte assorbente che trattiene l’urina con quella superficiale a contatto con la pelle. Pelle e pelo restano a contatto con l’urina, che si distribuirà su tutta la superficie. In ultimo, lo strato di pvc aumenta come già detto la temperatura e non permette alla pelle di respirare. Le traversine non sono state pensate e prodotte con quello scopo, ricordatevelo.

• igiene, pulizia e nutrimento della pelle
il terzo aspetto estremamente importante che contribuisce alla formazione delle piaghe da decubito è la mancanza di pulizia dell'animale.
Normalmente il pelo dell'animale è coperto da un cappuccio oleoso, di grasso e acido linoleico, che contribuisce a dare un aspetto lucente e ad evitare che umidità e batteri entrino nella struttura stessa del pelo. Nel caso di un animale anziano o debilitato queste sostanze tendono a venire meno, l'animale mostra un mantello opaco, appiccicaticcio o secco, e incomincia a manifestare un odore cattivo.
I batteri che si formano, alimentati dall'umidità, trovano terreno fertile nell'immobilismo di un animale anziano o disabile e proliferano attendendo solo di espandersi all'apertura della prima piaga.

Tdogarden interviene anche in questa fase proponendo per i suoi clienti una linea igienizzante veramente unica. Prima di tutto una linea che rispetti la filosofia Tdogarden, perciò prodotti non testati su animali ma solo su un campione di volontari umani, completamente naturale e incredibilmente efficace. Lo shampoo igienizzante è molto delicato, composto unicamente da ingredienti naturali e consente di pulire efficacemente l'area interessata o tutto l'animale, lasciando un gradevole e duraturo profumo. Caratteristica molto importante di questo prodotto è la sua non aggressività sulla pelle, da cui vengono eliminate le impurità lasciandola elastica e fresca.

Lavorando simultaneamente su questi 3 importanti e indispensabili fattori di prevenzione delle piaghe da decubito, Tdogarden ancora una volta, si propone ai suoi clienti come l'unica realtà commerciale specificamente nata per risolvere i problemi legati alla gestione quotidiana degli animali disabili, debilitati o anziani.


Tdogarden interviene anche in questa fase proponendo per i suoi clienti una linea igienizzante veramente unica. Prima di tutto una linea che rispetti la filosofia Tdogarden, perciò prodotti non testati su animali ma solo su un campione di volontari umani, completamente naturale e incredibilmente efficace. Lo shampoo igienizzante è molto delicato, composto unicamente da ingredienti naturali e consente di pulire efficacemente l'area interessata o tutto l'animale, lasciando un gradevole e duraturo profumo. Caratteristica molto importante di questo prodotto è la sua non aggressività sulla pelle, da cui vengono eliminate le impurità lasciandola elastica e fresca.

Lavorando simultaneamente su questi 3 importanti e indispensabili fattori di prevenzione delle piaghe da decubito, Tdogarden ancora una volta, si propone ai suoi clienti come l'unica realtà commerciale specificamente nata per risolvere i problemi legati alla gestione quotidiana degli animali disabili, debilitati o anziani.


Tdogarden

05/05/2010






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giovedì, 20 maggio 2010
Prodotti con Glucosammina e Condroitina per curare le ferite della cute, disturbi di stomaco e problemi articolari


Prodotti con Glucosammina e condroitina sono stati studiati ed usati per curare le ferite della cute, disturbi di stomaco e problemi articolari in cani, gatti, cavalli, ecc.

http://www.canedapastoretedesco.info/Documenti/Glucosammina%20e%20condroitina.htm

Glucosammina e Condroitina

di Joe Bodewes, DVM

Drs. Foster & Smith, Inc.
Veterinary Services Department

Tradotto e curato da Dario Sgroi







http://www.canedapastoretedesco.it/ - 2001©

La storia della Condroitina e della Glucosammina

La Glucosammina e la Condroitina sono usate in Europa da oltre venti anni per curare le osteoartriti. Di recente, medici e veterinari negli Stati Uniti hanno incominciato a prescrivere questi prodotti ai loro pazienti con risultati molto soddisfacenti. Tali prodotti si sono dimostrati utili nei trattamenti contro le malattie invalidanti da osteoartrite che affliggono i cani di una certa età, in tutti gli USA. Queste sostanze sono considerate dei nutrienti, contenuti in gran parte negli alimenti ed annoverati negli aminozuccheri. Gli studi americani su questi componenti si sono diversificati da quelli già preformati da tempo e compiuti in Europa. I risultati ottenuti hanno invogliato così le case farmaceutiche americane a produrre su larga scala delle linee di prodotti con a base tali sostanze e finanziare cospicuamente nuovi progetti di studio.

Usi della Glucosammina e Condroitina

I prodotti con a base la Glucosammina sono stati studiati ed usati per curare le ferite della cute, disturbi di stomaco e problemi articolari. L'uso principale che se ne fa è di lenire e curare con successo i sintomi delle patologie articolari negli uomini, nei cani, nei cavalli, nei gatti ecc. Questo articolo nello specifico si occupa dell'applicazione della Glucosammina e della Condroitina in cani e gatti. Sono diverse le articolazioni nel cane interessate dalla osteoartrite: la più comune è quella dell'anca. La displasia dell'anca è una patologia molto frequente in una larga parte di razze canine. Tale condizione inasprisce il normale rivestimento di cartilagine a protezione della superficie dell'osso quindi il buon funzionamento dell'articolazione. Quando il rivestimento cartilagineo viene a mancare si ha il contatto diretto fra le ossa con la conseguente sensazione di dolore. Anche cani strutturalmente sani possono accusare una diminuzione dello strato di cartilagine nelle articolazioni (anca, gomito, spalla, ginocchio) con segni artrosici o persino il solo passare del tempo (condizione di usura) può determinare nei cani d'una certa età perdita o distacco di cartilagine nelle articolazioni. L'utilizzo della Glucosammina e della Condroitina si consiglia per prevenire l'insorgenza di complicazioni nella fisiologia articolare, a preservazione dello strato cartilagineo sopraosseo. Glucosammina e Condroitina sono usate di frequente in aiuto e nella cura delle lesioni dei dischi spinali o come trattamento post operatorio a seguito di un intervento chirurgico ad un'articolazione. Il paziente tipico che richiede il trattamento con Glucosammina e Condroitina è il cane di età matura o anziana, di taglia media o grande. La sintomatologia di questi pazienti è data da zoppia o irrigidimento degli arti al mattino, in specie durante la stagione fredda, per poi scomparire dopo aver effettuato un po' di moto o di esercizio. Alcuni cani invece hanno difficoltà a salire degli scalini o entrare o sortire dagli autoveicoli. Alcuni cani rispondono al trattamento con aspirina deacidificata o carprofen (Rimadyl), ma quando il prodotto non viene più somministrato il dolore e i sintomi si ripresentano immediatamente. L'osteoartrite affligge anche i cani di piccola taglia e gatti, la Glucosammina e Condroitina sono impiegate con risultati molto efficaci relativamente all'entità dei loro sintomi. La maggior parte dei cani di una certa età possono essere interessati da diversi stadi di osteoartrite. Molti proprietari attribuiscono all'età la perdita di performance del proprio animale senza però identificare la vera origine del problema, non valutando il reale danno apportato dall'osteoartrite. Situazione che si può invece ovviare con un'appropriata terapia a base di Glucosammina e Condroitina,

Glucosammina e condroitina, dove reperirle?

La Glucosammina e la Condroitina sono sostanze che si trovano normalmente negli animali viventi e la loro massima concentrazione si riscontra nelle cartilagini. Sfortunatamente questa si degrada durante i processi digestivi. Si può affermare che la Glucosammina necessaria, il giusto apporto alla dieta giornaliera. è insufficiente nella maggior parte dei casi. L'organismo di un animale in buona salute quindi sintetizza il glucosio e per mezzo di reazioni biochimiche ottiene la glucosammina necessaria per il normale stato di mantenimento delle cartilagini corporee. Se l'animale è anziano o se si verifica un danno a carico della cartilagine articolare, questi non è in grado di sintetizzare abbastanza glucosammina per i propri bisogni fisiologici. In questi casi è richiesto espressamente l'apporto di una dose supplementare dall'esterno, a compensazione di questo squilibrio metabolico.

Glucosammina supplementare: è una 2-amino deriva dal glucosio ottenuta dall'idrolisi della chitina, un polisaccaride presente nella conchiglia di un crostaceo. I crostacei hanno un'alta concentrazione di chitina e le loro conchiglie (esoscheletri) costituiscono un'affidabile risorsa a basso costo.

Condroitina: si trova in natura nelle cartilagini animali. La condroitina supplementare deriva principalmente dalle cartilagini bovine o suine in specie dal collare cartilagineo della trachea. Può derivare anche dalla cartilagine di squali e balene, tuttavia molti consumatori per motivi di ordine ecologico preferiscono optare per la cartilagine proveniente dagli animali da reddito.

Glucosammina e condroitina, come agiscono?
La Glucosammina è il componente di base nella costituzione della nuova cartilagine.


Spiegare le funzionalità della Glucosammina nel contesto del biomeccanismo articolare non è così semplice. Giusto per semplificare, si può affermare che la cartilagine è un tessuto fibroso composto da diverse celle ed alcune di queste sono dette condrociti. Esse hanno la funzione di sintetizzare nuova cartilagine. A condizioni normali. la cartilagine è soggetta a rotture, ma al contempo viene sostituita con la nuova. Se il cane ha displasia alle anche o è in età avanzata, i condrociti non sono in grado di rimpiazzare la cartilagine deteriorata con la nuova in quanto privi della componente elementare necessaria. La Glucosammina fornisce appunto questi componenti elementari che sono in definitiva i costituenti di base per la sintesi della nuova cartilagine. La Glucosammina è il componente primario necessario per la produzione della sostanza detta glucosaminglicano che combinata con l'acido ialuronico danno luogo alla sostanza proteoglicano. I proteoglicani ed il collagene sono i componenti primari della struttura cartilaginea.




La condroitina è anch'essa una componente basilare utile alla sintesi dei glucosaminoglicani, comunque il suo ruolo principale consiste nel combattere e distruggere gli enzimi distruttivi nell'articolazione. C'è sempre un livello minimo di presenza di enzimi distruttori di cartilagine nell'articolazione, il loro numero è in crescita allorché si ha una rottura o un danneggiamento, allora si ha una riduzione dello stato di cartilagine. La condroitina, se presente nella dieta quotidiana, aiuta l'articolazione controllando il livello di presenza di questi enzimi distruttivi.


Quali sono gli effetti collaterali?

Gli effetti collaterali sono molto blandi o trascurabili. I dottori Forster e Smith hanno prescritto decine e decine di migliaia di prodotti a base di Glucosammina e Condroitina e mai uno di questi pazienti ha lamentato degli effetti indesiderati. Alle volte, se il dosaggio è alto, il cane può avere diarrea o vomito, cosa che si può alleviare riducendo il dosaggio o somministrando il prodotto contestualmente al cibo. Il prodotto una volta assunto per otto settimane a dosaggi più sostenuti, può essere ridotto se per uso continuativo (terapia di mantenimento). La somministrazione a vita si prefigura nei casi in cui la degenerazione dell'articolazione non vada a ripresentarsi. A questi prodotti si possono aggiungere vitamine o altri farmaci, è consigliabile però che il veterinario abbia il controllo di queste ulteriori somministrazioni.

Dov'è possibile acquistare Glucosammina e Condroitina?

Glucosammina e Condroitina si possono trovare in diverse forme. La Glucosammina pura o combinata con la Condroitina si può acquistare nei negozi di pet food, nelle farmacie (oggi si usa anche l'acquisto online di prodotti per animali domestici). Non tutti i prodotti sono uguali, ma differiscono fra loro per il dosaggio, per la tipologia delle vitamine incluse e per la purezza dei componenti. I prodotti a base di Glucosammina e Condroitina per uso umano, sono di norma di migliore qualità rispetto quelli denominati per uso animale. Nei prodotti designati per uso animale in aggiunta troviamo anche delle concentrazioni di acido ascorbico e di manganese. Ciò è dovuto al fatto che questi due ultimi componenti favoriscono nei cani l'assorbimento della Glucosammina e della Condroitina. Questi prodotti specifici per cani sono fortificati con sali minerali (selenio, zinco, ecc). Il prodotto più costoso inoltre non è necessariamente il migliore, occorre comparare gli ingredienti proprio per vedere cosa si paga.


La condroitina riduce gli enzimi distruttivi che rimuovono la cartilagine danneggiata all'interno dell'articolazione



Alcuni quesiti riguardo il trattamento con Glucosammina e Condroitina


- E' possibile usare Condroitina e Glucosammina insieme con antidolorifici?

Molti animali affetti da osteoartrite sono sotto cura di aspirina or carprofen (Rimadyl) prima di essere trattati con la terapia a base di Glucosammina/condroitina . Solitamente si incoraggiano i proprietari di animali interessati da disordini articolari a trattarli con degli antidolorifici per un periodo massimo di 6 settimane nel contempo che si assumono Glucosammina e Condroitina e che tali sostanze abbiano effetto. Alcuni animali afflitti da forme severe di artrosi potrebbero necessitare anche basse dosaggi di aspirina deacidificata al fine di godere di un certo sollievo, oltre ai benefici derivanti da Glucosammina e Condroitina. Altri elementi, come complessi multivitaminici ed gli acidi grassi polinsaturi sono spesso somministrate all'animale insieme alla Glucosammina senza alcun problema.
- Qual'è la differenza tra Glucosammina idrocloridrato (HCL) e Glucosammina solfato?

Glucosammina idrocloridrato (HCL) e la Glucosammina solfato agiscono entrambi egregiamente nelle patologie ossee del cane. La forma solfato fu usata in origine in Europa. La forma idrocloridrato è di recente composizione ed applicazione poiché essa è molto più pura della prima, inoltre il dosaggio di unità prodotto per chilo di peso del cane corrisponde molto di più alle reali esigenze curative.
- Per quanto tempo devo somministrare questi prodotti al mio cane?

La cura di sostegno nei cani affetti da disfunzioni articolari dura come la vita del cane stesso. Recenti studi hanno dimostrato che la sospensione della cura riacutizza i disturbi articolari nel giro di 4/6 settimane ed in alcuni casi in soggetti più giovani fino a 3 mesi di tempo dalla sospensione della cura.
- Posso usare questi prodotti nella prevenzione della displasia?

Non ci sono indicazioni certe per affermare che questi prodotti siano in condizione di rallentare la progressione, ne che fungono a prevenzione dallo sviluppo di displasia dell'anca. In ogni caso, molti animali traggono giovamento da questi prodotti in quanto conservano la cartilagine articolare in buono stato e riducono il dolore causato da un eventuale disturbo articolare.

Avvertenza: articolo a puro scopo informativo. Ogni eventuale utilizzo dei prodotti sopra citati deve essere sottoposto alla supervisione dal proprio veterinario.

postato da: amicidigreta alle ore 14:16 | Link | commenti
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