martedì 6 dicembre 2011

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mercoledì, 10 agosto 2011
Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato


http://codavispa.myblog.it/tag/cani%20narcolettici
24/01/2011


Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Colpo di sonno. Mabel, una femmina di Collie barbuto molto sensibile, si agita così tanto quando sente il postino dietro la porta che crolla a terra addormentata a causa di un attacco di narcolessia.



Questa rara forma canina della malattia si manifesta ogni qualvolta la cagna è ipereccitata da particolari stimoli come...

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Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Autore: salvolapecora

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Il sonno nel cane
http://shihtzu-malteseforev.forumattivo.com/t858-il-sonno-nel-cane
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martedì, 09 agosto 2011
Niente stress! Portare i gatti in vacanza o lasciarli soli a casa?


http://donnolatizia.myblog.it/archive/2011/08/05/portare-i-gatti-in-vacanza-o-lasciarli-soli-a-casa.html
07/08/2011
Portare i gatti in vacanza o lasciarli soli a casa?




Niente stress!

Eccoci con una nuova consulenza della Dottoressa Federica Bubini Regini, medico veterinario con studio al Lido di Venezia. Per contattarla potete scrivere una mail a me, all'indirizzo donnola.tizia@virgilio.it e io sarò felice di recapitargliela. La risposta verrà poi pubblicata qui, sul mio blog.




Scrive Sara:

Buongiorno,
vorrei chiedere un parere per le vacanze estive.
La mia gatta vive "fuori" già da 6-7 anni almeno, nel senso che sta in casa quando ci sono io e quando non ci sono (lavoro full time perciò parto la mattina alle 9 e torno alle 20), ha sempre i croccantini fuori (più l'umido che le do la sera e la mattina) e cucce sul terrazzo.
Io vivo in un condominio al piano terra ed ho un piccolo giardino, c'è un piazzale privato dove stanno le macchine del condominio, e comunque può andare dove vuole, insomma è molto libera.
Da quando non c'è più mia mamma sono andata in vacanza lasciando alla signora che sta sopra di me scatolette e croccantini (che non glieli faccia mancare) e ogni tanto vengono mio fratello e mia cognata a vedere se sta bene, e a farle due coccole. Tutto questo per due settimane. Faccio il meglio che posso per farla stare bene, ma è un modo corretto questo?
Soffrirà molto la mancanza di qualcuno?

Risponde la Dottoressa Federica Bubini Regini:

La sua partenza per le vacanze non dovrebbe essere un problema per la sua gatta dal momento che è già abituata a stare molte ore da sola nel corso della giornata e che l'organizzazione fin qui messa in atto - mi riferisco soprattutto alla disponibilità delle persone che se ne prendono cura in sua assenza sia materialmente, dandole da mangiare, sia coccolandola un po' - le garantisce di rimanere nei luoghi a lei consueti: i gatti, infatti, sono molto abitudinari ed è facile che non gradiscano essere spostati dalla loro casa e dalla loro routine, cosa che li espone al rischio di stressarsi e di diventare molto ansiosi.

Un caro saluto dalla vostra Donnola Tizia e alla prossima idea per amici pelosi e non pelosi.

La consulenza a distanza è rivolta a chiarire dubbi e curiosità sulla salute del tuo amico peloso. Data però l'impossibilità di visitarlo direttamente e quindi di emettere diagnosi accurate, il tuo veterinario di fiducia rimane il principale referente a cui affidarti.
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martedì, 09 agosto 2011
Avere in casa un ratto per amico - Caratteristiche generali dei ratti da compagnia




http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=168&ID_articolo=2&ID_sezione=341


Avere in casa
un ratto per amico





DOTT. CESARE PIERBATTISTI

Vivacissimi, scaltri, intelligenti ed adattabili, i ratti sono veramente cittadini del mondo, non esiste infatti un solo angolo del globo che non ospiti questi mammiferi. Li troviamo nelle basi polari come all’equatore, sulle navi, nelle stive degli aerei, nelle soffitte e nelle cantine, eppure non tutti sanno che i ratti comuni non erano presenti in Europa fino al XII secolo e la responsabilità della loro importazione spetta ai crociati di ritorno dalla Terra Santa. L’astuto animaletto si diffuse con estrema rapidità devastando granai e riserve alimentari al punto di dare origine a vere carestie e conseguenti preghiere per la sua eliminazione. Nacquero anche numerose le leggende che ne celebravano l’intelligenza, l’aggressività e le doti magiche. Il ratto, con il gatto nero e la civetta, divenne il tipico famiglio delle streghe e dei maghi, non a caso lo possiamo annoverare fra i compagni di set di Harry Potter. Purtroppo veicolo di molte malattie quali la peste, la leptospirosi, la toxoplasmosi il ratto ha lasciato una profonda traccia nella storia dell’umanità e ancora oggi la battaglia contro le popolazioni di ratti selvatici è in pieno svolgimento e ben lungi dall’essere vinta.

Meraviglia dell’evoluzione
Se esaminiamo con attenzione il ratto e le sue abitudini di vita dobbiamo ammettere che si tratta di una vera meraviglia dell’evoluzione: vive dovunque, mangia praticamente di tutto, può contrastare validamente avversari più grossi e temibili come cani e gatti, a tre mesi può già riprodursi e si calcola che da una coppia si possa teoricamente giungere in tre anni a duecentocinquantamila discendenti. Inizialmente allevato in cattività come animale da laboratorio il povero ratto ha sicuramente pagato un prezzo altissimo per lo sviluppo della medicina e della biologia, non esiste praticamente sperimentazione che non veda questo animale come cavia. Attualmente esistono anche molti appassionati che, vinta l’atavica e ormai totalmente ingiustificata paura per l’animale, allevano il ratto come un qualsiasi animale domestico destinandogli attenzioni ed affetto, sicuramente inattese dopo secoli di persecuzioni. Chi vive con uno o più ratti generalmente ne vanta la grande simpatia ed intelligenza che non è certo inferiore a quella di mammiferi a noi più famigliari come il cane.

Tre anni di vita
Il ratto domestico vive in media tre anni, raggiunge la pubertà sui tre mesi e può pesare da adulto fino a mezzo chilogrammo; trattandosi di un animale gregario in natura si adatta bene alla convivenza con l’uomo, che impara a considerare come un suo simile e con il quale può instaurare un vero rapporto di amicizia. Allevare i ratti è facilissimo, possono essere tenuti singolarmente o in coppia o piccoli gruppi, non si tratta infatti di animali con elevata aggressività intraspecifica*. La gabbia deve essere piuttosto grande in quanto necessitano di movimento, è bene che il fondo sia in plastica lavabile poiché la quantità di urina prodotta è altissima e le lettiere devono essere sostituite con notevole frequenza, l’acqua viene abitualmente somministrata con beverini a goccia ed il cibo in normali mangiatoie per roditori. I ratti non hanno esigenze particolari, vivono bene a temperature ambiente simili a quelle ideali per l’uomo fra i 18 ed i 21 °C , si nutrono con prodotti di origine vegetale o animale come verdure, semi, pane, biscotti, frutta ma anche carne, pesce e uova; esistono comunque in commercio cibi industriali completi, vitaminizzati, che possono rappresentare una buona base alimentare integrabile con bocconcini freschi.

La femmina del ratto raggiunta la maturità sessuale intorno ai tre mesi può accoppiarsi con il maschio, il calore, ovvero il periodo fecondo, dura circa 12 ore e si manifesta ogni cinque o sei giorni. Se tutto va per il meglio la ratta partorirà dopo 20-23 giorni poco più o poco meno di dieci rattini del peso di 5 o 6 grammi, nudi ed inetti. Entro una decina di giorni appare il pelo sulla delicata cute dei cuccioli e, dopo 14 giorni, si aprono gli occhi, generalmente al ventesimo giorno i piccoli sono indipendenti e possono essere separati dalla madre.

Meglio chiedere alle donne
Chi decidesse, dopo avere ottenuto il permesso dalle donne di casa, di scegliere un ratto per amico non avrà difficoltà a procurarselo, tutti i commercianti specializzati possono reperirlo in tempi brevissimi e con diverse colorazioni del mantello; particolarmente forniti sono i negozi che vendono abitualmente rettili in quanto, per loro disgrazia, i poveri ratti rappresentano il cibo abituale per i serpenti di una certa dimensione. Poiché so, per motivi professionali, che il primo quesito che verrà posto al veterinario curante riguarda tutte quelle terribili malattie che il ratto ha trasmesso nei secoli, posso garantire che un ratto domestico, nato e cresciuto in cattività , non può assolutamente rappresentare un pericolo dal punto di vista sanitario. L’unico consiglio che mi sembra opportuno dare è quello di maneggiare l’animaletto con frequenza e delicatezza, se morde non uccide ma fa un male incredibile!

* Aggressività intraspecifica è quella che si manifesta fra appartenenti alle stessa specie, interspecifica quella con animali di altra specie.



*** SCHEDA TECNICA ***

Nome comune:
Ratto, ratto domestico

Nome scientifico:
Rattus rattus

Paese d’origine:
Originario dell’Asia si è diffuso ormai in tutto il mondo

Morfologia:
Tipico roditore con mantello corto di vario colore, dentatura potente, coda nuda, può pesare oltre mezzo chilogrammo

Allevamento:
In gabbie spaziose, se possibile è bene liberarli periodicamente, possono vivere in coppie o gruppi, è importante la pulizia, il ricambio frequente dell’acqua. Mangiano praticamente tutto. Vivono tre anni in media.

Riproduzione:
Maturano sessualmente a tre mesi, la gravidanza dura 20-23 giorni , i piccoli diventano indipendenti a venti giorni circa. Se più femmine partoriscono insieme possono allevare cucciolate collettive

Malattie:
Gli esemplari allevati in cattività non presentano pericoli per l’uomo, possono invece esser colpiti da numerose malattie tipiche della loro specie, è bene farli controllare periodicamente dal veterinario.

Consigli:
Acquistate soggetti giovanissimi, maneggiateli molto con delicatezza ed evitate i morsi.

*******************
Il dott. Cesare Pierbattisti è medico veterinario libero professionista (Patologie degli animali esotici), biologo e presidente dell’ Ordine dei medici veterinari della provincia di Torino.


http://donnolatizia.myblog.it/archive/2011/07/07/caratteristiche-generali-dei-ratti-da-compagnia.html
14/07/2011
Caratteristiche generali dei ratti da compagnia




Un ratto per amico

Un ratto come animale domestico. Ma non sarà pericoloso e poco igienico? Niente affatto. Chi ama questi piccoli animali ci tiene a precisare che in ambiente domestico sono esserini puliti, sani, che difficilmente mordono, imparano a fare i bisogni nella lettiera e, sorpresa delle sorprese, possederli diventa quasi - per l'interazione che stabiliscono con il loro padrone - come avere un cane.



Cominciamo questo piccolo viaggio a puntata alla scoperta del mondo dei ratti da compagnia con alcune informazioni di carattere generale. Lunghi circa una spanna, attorno ai 18-20 centimetri e dal peso variabile tra i due etti e il mezzo chilo, i ratti hanno un ciclo di vita di circa 2-3 anni e maturano sessualmente molto in fretta, con le femmine che vanno in calore ogni 4 o 5 giorni, ragion per cui è consigliabile tenere più ratti insieme solo se dello stesso sesso. La vita in comune si addice al piccolo roditore, che è animale davvero sociale e curioso e che apprezza la compagnia dei suoi simili. Quanto al padrone, non deve limitarsi a sfamarlo, tenere pulita la gabbia e quanto altro ma deve essere anche disposto a interagire spesso con questi animaletti, che come già detto apprezzano la compagnia e anche le coccole: imparare presto a maneggiare con cura questi esserini - mai prenderli per la coda! - e lasciarli liberi di aggirarsi per casa e quindi anche, per esempio, di salirti sulla spalla, assicura lo sviluppo di una relazione felice per entrambi. Insomma, più attenzioni ricevono e più hanno possibilità di fare esercizio fisico fuori dalla gabbia, più i piccoli ratti ti ricompenseranno mostrandoti tutto il loro affetto e il loro carattere docile.

Un caro saluto dalla vostra Donnola Tizia e alla prossima idea per amici pelosi e non pelosi.








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lunedì, 08 agosto 2011
GATTI: ATTENZIONE AI PRODOTTI ANTIZANZARA




http://www.gattopoli.it/news/gatti-attenzione-ai-prodotti-antizanzara.html
GATTI: ATTENZIONE AI PRODOTTI ANTIZANZARA

Gatti, d’estate attenti alle candele alla citronella ed ai repellenti antizanzare



La salute dei nostri gatti è prioritaria in ogni stagione dell’anno ma ci sono alcuni periodi che andrebbero cerchiati in rosso sul calendario per quanto riguarda il numero di incidenti domestici e non che si registrano a spese dell’incolumità dei nostri a-mici. Pensiamo ad Halloween, ad esempio: tra scherzetti, anche di cattivo gusto legati alla superstizione sui gatti neri, e dolcetti al cioccolato, tossici per via della teobromina, bisogna tenere gli occhi ben aperti, pur senza scadere in un ingiustificato allarmismo.

In generale tutte le festività ed i periodi di vacanza, con un via vai di estranei per casa, porte sempre aperte, sono mal tollerate dai nostri tuttozampe. D’estate, per quanto riguarda la sicurezza dei nostri felini domestici, sia in giardino che sul terrazzo piuttosto che in casa, bisogna prestare particolare attenzione ad ospiti indesiderati come pulci, zecche, zanzare oltre che ai malori dovuti al caldo.


Abbiamo già visto come prevenire nel micio la disidratazione ed il colpo di calore, come stimolarlo a bere con la fontana per gatti, come incoraggiarlo a mangiare quando è inappetente per via dell’afa e persino come evitare le scottature nei gatti con poco pelo a protezione dai raggi UV. Oggi parliamo invece di un pericolo scarsamente preso in considerazione da noi proprietari ma che potrebbe provocare qualche grana al micio: le candele alla citronella.

D’estate noi bipedi faremmo di tutto pur di scovare rimedi naturali contro le zanzare. Sono insetti terribilmente fastidiosi che minano la tranquillità delle serate trascorse in giardino. A mettere in guardia dai rischi delle candele antizanzare è la ASPCA® (The American Society for the Prevention of Cruelty to Animals®).

L’associazione consiglia di fare molta attenzione, non lasciandole accese quando vi allontanate o peggio non siete in casa. Anche in vostra presenza dovrebbero comunque essere posizionate in una zona inaccessibile agli animali domestici perché l’impatto con la fiamma potrebbe causare al micio ustioni più o meno gravi, traumi al viso o alle zampe dei gatti che, spinti dalla curiosità, ficcano il musetto dappertutto. Inoltre l’ingestione di alcune sostanze usate come repellente per le zanzare potrebbe scatenargli irritazioni allo stomaco, problemi al sistema nervoso centrale e, qualora inalati, gli oli potrebbero persino provocare danni ai polmoni.

Di Paola

tuttozampe.com
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venerdì, 05 agosto 2011
Adotta un gatto FIV (o FeLV)


http://www.lacincia.it/adotta_un_fiv.php
Adotta un gatto FIV
(o FeLV)




Un piccolo sommario di questa pagina che pian piano si sta arricchendo di sempre nuovi contenuti:
Paola Cavana a Radio Flash ospite della trasmissione AnimalHouse
Spot audio a favore dell'adozione dei gatti FIV
Campagna "Adotta un gatto FIV"...e il volantino
Stefano Bo alla radio svizzera Radio 3iii ospite de "Le Belle e le Bestie"
Perché adottare un gatto FIVIntervista a Stefano Bo
Adozioni coraggiose di gatti FIV e FeLV
Diffondi la campagna a favore dei FIV: il tuo aiuto è importante! Continua a leggere e controlla gli aggiornamenti al LINK: http://www.lacincia.it/adotta_un_fiv.php
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giovedì, 04 agosto 2011
Ecco come lavare un ratto domestico, in caso di necessità...


Ecco come lavare un ratto domestico, in caso di necessità...

Premesso che i ratti sono tra gli animali più puliti e che dedicano tanto tempo alla pulizia meticolosa della loro pelliccia, può capitare la necessità di lavarlo con acqua e sapone.

La mamma di Snot ci mostra come si deve fare.
E il rattino Snot ci mostra come è giusto protestare per il lavaggio non richiesto ;-)))

http://www.youtube.com/watch?v=KgXsgnmYsOY

Il lavaggio di Snot il ratto domestico
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martedì, 02 agosto 2011
Consiglio x chi acquista un'iguana


http://www.sanguefreddo.net/iguana/8253-consiglio-x-chi-acquista-uniguana.html

Consiglio x chi acquista un'iguana



In quest giorni mi sono letto quasi tutti i post che ci sono su questo sito riguardanti l'iguana. Ho fatto questo giusto per darmi una spiegazione sul come mai vedo in Tv e non solo, tantissima gente che possiede iguane domestiche e docili come cagnolini, mentre tantissima altra gente dopo pochi mesi se ne deve liberare a causa dell'aggressività.
Spesso mi è venuto da chiedermi se la loro aggressività era dovuta solamente alla loro natura o se questa poteva anche essere dovuta ad errori da parte dell'allevatore. Bhe credo di aver trovato un sito web (che sicuramente in molti già conoscono) che possa dare una mano a tantissima gente che ha intenzione di acquistare un'iguana (o che già ne possiede una) e che non vuole che diventi una iena (a volte è proprio questo il motivo che spinge la gente a liberarsene). Sono sicuro del fatto che non tutte le iguane siano addomesticabili ma sono anche convinto del fatto che questa non possa essere la regola. Da quanto letto su questo sito sembra che un quotidiano contatto con questi animali ed un quotidiano maneggiamento degli stessi, seppur seguendo delle regole ben precise, portino ad una quasi addomesticazione di questo animale che può rendere la loro vita più felice (non più abbandoni per la loro aggressività) ed il loro allevamento più soddisfacente.
L'unico problema è che il sito è in inglese ma credo che sia importantissimo che tutti coloro che hanno un'iguana, o che hanno intenzione di acquistarne una, lo leggano. Questo sito è bellissimo dalla priima all'ultima pagina (anche perchè fatto da gente che ama questo rettile)ed oltre a dare consigli su tutto ciò che riguarda l'allevamento, si battono contro l'abbandono creando una rete di adozioni e di veterinari specializzati per la cura di questi animali.
Vi giuro che realmente vorrei tradurvelo interamente per andare ad integrare quel vademecum consigliato da Roben e x aiutarvi a renderlo meno frastagliato e facilmente usufruibile da tutti. Purtroppo fare questo lavoro da solo credo che sia impossibile visti i miei impegni universitari che sicuramente in molti credo abbiano come me. L'unica cosa che posso dire è che io metto la mia disponibilità e se c'è qualcuno che ha intenzione di aiutarmi in questa cosa è il benvenuto e può contattarmi via messaggio privato, in modo da poterci dividere il lavoro e renderlo usufruibile da tutti il più presto possibile, tutto questo non solo per rendere più edotti i membri del forum sull'addestramento di questo animale (che molti reputano impossibile), ma soprattutto per evitare futuri abbandoni dovuti all'aggressività dell'animale che a volte può essere accentuata da erronei sistemi di allevamento e da erronee credenze che questo sito mi ha sfatato, come ad esempio che questi animali sono aggressivi di natura e devono essere lasciati stare e rispettati per quello che sono, che non devono mai essere lasciati liberi a gironzolare per casa, che sono solitari ed aggressivi di natura etc etc.
Io ho avuto 2 iguane, una aggressivissima che è stata rivenduta dopo pochissimo tempo, ed una abbastanza docile che a causa della mia inesperienza ho tenuto in condizioni penose (non posso ritenermi a differenza di molte persone su questo sito vedi "Gog, Joseuan etc." un buon allevatore di questo rettile). Onestamente avevo rinunciato alla possibilità di riacquistarne una, visto che credevo che il carattere di questi animali fossero un colpo di fortuna, ma dopo aver letto questo sito ho capito che purtroppo siamo in tantissimi ad avere o ad avere avuto questo splendido animale senza sapere abbastanza riguardo il tipo di contatto che dobbiamo avere con loro per farli abituare a noi e rendere piacevole la vita di entrambi. La cosa che ho anche capito è che bisogna ponderare l'acquisto di questo animale più o meno come la decisione di prendere un cane, essendo sicuri di potergli dare spazio cure e tempo, con L'unica differenza che il cane si affeziona a noi indipendentemente da quanto tempo gli dedichiamo, mentre l'iguana si abitua solamente, e questo richiede molte energie spese da parte ns per renderlo possibile (non solo dargli da mangiare e mantenere i terrario pulito come si potrebbe fare con un geco o con una rana etc.) facendoci gettare la spugna dopo pochissimo tempo, stancandoci del giocattolo dal quale chissà cosa ci aspettavamo.
Spero che questo sito sia utile a tanti insieme i collegamenti connessi alla pagina che vi posto ( Iguana Care, Feeding & Socialization, Taming of new Iguana, Taming an Iguana and aggressiveness during breeding season) e spero di non afre la brutta figura di suggerire un sito che era conosciuto da tutti ed ignoto solo a me il tutto fatto solo perchè stanco di vedere questo animale regalato come fosse un giocattolo al primo che se lo va a prendere a casa dell'allevatore deluso (perchè non lo fate con un bel phelsuma o con un bel camaleonte a volte non è solo x questioni di spazio xchè credo che tenere una coppia o meglio due coppie di camaleonte possa richiedere lo stesso spazio che per un'iguana) .
Buona giornata a tutti e valutate la mia proposta di tradurlo.
http://www.greenigsociety.org/taming.htm
http://www.greenigsociety.org/home.html
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giovedì, 28 luglio 2011
Consigli per allevare dei piccoli DEGU rimasti orfani


Consigli per allevare dei piccoli DEGU rimasti orfani

http://nuovianimalicompagnia.forumcommunity.net/?t=12575778
washanna scrive:
Ciao a tutti,ho una coppia di degu da circa un anno di nome Ettore e Camilla,giovedì 24 gennaio in mattinata hanno dato alla luce 3 maschietti e una femminuccia, Bob, Peter, Rasta e Jamaica, stupendissimi... Ieri sera i genitori sono evasi dalla gabbia ed i miei cani sono riusciti a prendere proprio la madre,e PURTROPPO l'hanno uccisa,per fortuna sono riuscita a prendere il padre che era spaventattissimo. Ci sono rimasta malissimo,perchè sono animaletti dolcissimi. Adesso la mia preoccupazione è per i piccoli di 10 giorni ce la faranno? Ho lasciato il papà assieme che se ne prende cura il più possibile, ho chiamato il mio veterinario aviario di fiducia che mi ha consigliato di dare piccoli pasti ma varie volte al giorno composti da latte per cani e gatti Lactol e il Critical Car della Oxbow con la siringa ovviamente senz'ago e vedo che loro accettano volentieri, ho aggiunto delle vitamine all'acqua da bere. Spero che il fatto che mangino già un pò da soli li faccia sopravivvere, fieno, erba medica, avena e il mangime adatto ai Degu della Multifit, accettano anche qualcosa di frutta e verdura. Dovreste vedere Ettore com'è dolce con i suoi figlioletti.

nenola scrive:
mi raccomando se vedi che il papà non lo fa fargli i massaggini ai genitali dopo mangiato, per fargli fare i bisogni; basta un pò di ovatta imbevuta d'acqua tiepida, sei fortunata che ci sia il padre così lui li terra caldi.

washanna scrive:
ho tradotto un sito in inglese dove parlavano proprio dell'allattamento dei cuccioli di degu e c'era scritto ogni 3 ore dare i pasti. Infatti penso proprio che ormai non siano in pericolo

phoebe scrive:
se hanno passato 1/2 settimane meglio 2 son fuori pericolo.
Poi mangiando crescono ^_^senza problemi.
Dagli da mangiare ogni 3 ore ANCHE la notte mi raccomando lo so è dura ma loro mangiano sempre

washanna scrive:
Ciao a tutti, volevo farvi sapere che i piccoli stanno crescendo a vista d'occhio e sono coccoloni, e poi ho 2 nuovi arrivati Ludovica e Sebastiano, degu grigio.




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martedì, 26 luglio 2011
Il linguaggio dei criceti


http://www.tuttozampe.com/linguaggio-criceti/15773/
Il linguaggio dei criceti



Come cani e gatti, anche i roditori hanno un loro linguaggio con il quale comunicano sia con l’uomo che con i propri simili; oggi vediamo i segnali e i comportamenti che utilizzano i criceti per comunicare con noi o con i loro compagni.

Per esperienza, vi posso dire che uno dei comportamenti più comuni che potrete osservare nei criceti è mordere le sbarre della gabbia in continuazione; questo comportamento è sinonimo di nervosismo, di noia oppure vuol farvi capire che non ha niente ha disposizione per limarsi i denti. Se non è questo il caso. Cercate di non farlo annoiare, proponendogli dei giochi per criceti oppure tenendolo un po’ fuori dalla gabbia, ovviamente tenendolo sempre sotto controllo.

Allo stesso modo, se effettua acrobazie all’interno della gabbia, reggendosi alle sbarre con le zampe anteriori, significa che il criceto è annoiato e ha bisogno di maggiori attenzioni; al contrario, quando il criceto sbadiglia, vuol dire che si sente calmo e rilassato.

La principale occupazione del criceto in natura è quella di immagazzinare il cibo all’interno delle tasche laterali che ha nelle guance per trasportarlo all’interno della tana; lo stesso comportamento lo tiene anche in cattività, e quindi di frequente lo vedrete trasportare il cibo all’interno della sua casetta.
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martedì, 26 luglio 2011
LA LETTIERA PER I GATTI - SABBIA E SASSETTI E RASP RASP RASP... - trucchi e consigli


KIWI THE CAT
THE WONDERFUL WONDERFUL CAT



LA PAGINA DELLA SALUTE
LA LETTIERA








SABBIA E SASSETTI E RASP RASP RASP...


COS'E' E COME NASCE
PREVENZIONE DEI PROBLEMI CON LA LETTIERA
ADDESTRARE I GATTI ALLA LETTIERA
DOVE METTERE LA LETTIERA
TIPI DI SABBIA
QUANTITA’ DI SABBIA
QUANTE LETTIERE
COPERTA O SCOPERTA
PULIRE LA LETTIERA
FOGLI DI PLASTICA
SE CI SONO DEI PROBLEMI


NATURALE... E' MEGLIO! = ECOLOGICO ED ECONOMICO
IL BICARBONATO





NUOVA LETTIERA
100% DI CARTA RICICLATA ORGANICA E BIODEGRADABILE

LETTIERA DI BENTONITE



PET ROOM di Zooplus: comoda e carina!!!

LEGGI TUTTO AL LINK: http://www.kiwithecat.it/lettiera.htm
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