domenica 29 gennaio 2012

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mercoledì, 06 aprile 2011
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lunedì, 04 aprile 2011

PIPPO

STORIA DI UN CANE E DELLA PADRONA A CUI INSEGNO' LA LIBERTA'



Quando un cane allunga la vita

Post n°671 pubblicato il 30 Marzo 2011 da Passariello2

Se vogliamo vivere in salute e il più a lungo possibile abbiamo a disposizione diversi espedienti. I più gettonati una corretta alimentazione, un esercizio fisico costante, niente fumo e alcol, il giusto numero di ore da dedicare al sonno. Sappiamo a cosa state già pensando: che noia, così sono buoni tutti! Ed allora vi diamo altre ‘dritte’, altrettanto scientificamente comprovate che, quanto le precedenti, contribuiranno senza ombra di dubbio a migliorare la vostra qualità di vita. Per esempio, un matrimonio felice protegge dal rischio di incorrere in un ictus. E’ quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori israeliani dell`Università di Tel Aviv, mentre secondo un’altra ricerca pubblicata dal Journal of Aging and Health chi convola a nozze più volte ha il 34% in più di probabilità di morire, superati i 50 anni, rispetto a chi si limita a un solo matrimonio. La Brigham Young University ha invece indagato sull’impatto che le relazioni sociali, hanno sulla nostra salute. Ebbene, se esistenti e positive allungano le nostre possibilità di sopravvivenza del 50%. I ricercatori americani avrebbero addirittura paragonato l'impatto di una vita povera di amicizie con altri fattori di rischio per la salute, stilando una vera e propria lista. Non avere o avere pochi rapporti amichevoli con gli altri equivale a fumare 15 sigarette al giorno ed è due volte più nocivo dell'obesità.
Ma se il vero amore, quello con la ‘A’ maiuscola, non si incontra proprio dietro l’angolo e trovare un amico é, secondo un noto proverbio, come trovare un tesoro, per andare sul sicuro abbiamo un’altra opzione: condividere la nostra vita con un cane, non a caso il migliore amico dell’uomo. Amore incondizionato, salute ed anche divertimento garantiti. Insomma, si tratta di una soluzione davvero molto ‘friendly’.
Ma vediamo cosa ne pensa la scienza.

1. Riduce lo stress
Sulla base di una ricerca della State University di New York, si è constatato che quando qualcuno fa un lavoro stressante, il suo livello di stress si riduce se possiede un animale da accudire. A dimostrare la validità dell’asserzione la scelta della prestigiosa facoltà di legge di Yale di aiutare i propri studenti a combattere l’ansia da esame con un “cane da terapia” di nome Monty che sarà a disposizione degli studenti per 30 minuti ciascuno nella biblioteca universitaria.

2. Un vero amico per i bimbi autistici
Una recente ricerca scientifica dell’università di Montreal, pubblicata sulle pagine della rivista Psychoneuroendocrinology, dimostra come il cane sia un insospettabile alleato contro l’ansia dei bambini che soffrono di autismo. Particolarmente sensibili, introversi, riescono difficilmente a intessere relazioni interpersonali, i piccoli autistici troverebbero in Fido un porto sicuro e la migliore medicina contro i loro stati ansiosi. Nel corso della sperimentazione, i ricercatori canadesi hanno affidato a 42 famiglie, con un figlio affetto dalla patologia, un cane addestrato allo scopo, per affrontare senza agitarsi le eventuali crisi del bambino, dopo di che hanno sottoposto ai famigliari un questionario sul comportamento e sui disturbi legati all’autismo e hanno misurato il livello degli ormoni associati allo stress nei bambini, prima e dopo l’arrivo del nuovo membro nella famiglia. Ebbene, confrontando i dati emersi, il merito di Fido è stato lampante: l’ansia è diminuita, così come lo stress e gli episodi di crisi.

3. Abbassa pressione sanguigna
Lo suggerisce uno studio su 100 donne condotto da ricercatori dell'Università di Buffalo di New York, confortato da successivi test del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Stati Uniti. Gli studiosi, dopo aver seguito per sei mesi le cento volontarie, hanno rilevato che, soprattutto nelle donne più anziane, la presenza degli animali domestici, cani ma anche gatti, ha contribuito a ridurre significativamente l'ipertensione.

4. Fiuta l’ipoglicemia
Shirley, labrador-golden retriever , è l’amico a quattro zampe che ha letteralmente stravolto la piccola vita di Rebecca, una bambina inglese di sei anni affetta da diabete di tipo 1, grazie ai poteri speciali del suo ‘naso’. E’ infatti in grado di percepire con l’olfatto il crollo degli zuccheri nel sangue, che per un diabetico può essere letale. Con lui nel Regno Unito vi sono altri sei cani con questi straordinari poteri di diagnosi, grazie a un addestramento specifico, finalizzato a fiutare l’abbassamento dei livelli di glicemia nel sangue. Veri e propri amici pelosi ‘salvavita’, che, quando si accorgono, percependo un particolare odore, dell’abbassamento degli zuccheri sotto il livello di guardia, si attivano per avvertire del pericolo il loro piccolo amico umano, leccandogli la mano. Un alleato davvero prezioso, quando la patologia cronica che affligge il bambino si chiama diabete di tipo 1, una malattia autoimmune che costringe a un controllo continuo dei livelli glicemici nel sangue e una somministrazione quotidiana di insulina.

5. Previene ictus e infarto
“Se hai un cane, il rischio di infarto diminuisce del 30%, il rischio di ictus del 40%”. E’ sufficiente la sua presenza per abbassare il battito cardiaco e rallentare la respirazione. Parola del Dr. Robert Becker, noto ricercatore della Syracuse University di New York, autore di “Il tuo cane: istruzioni per l’uso”. Secondo Becker, se qualcuno subisce un attacco di cuore ed è proprietario di un cane, ha un’ aspettativa di vita otto volte superiore rispetto a chi ne è privo.

6. E’ più efficace della palestra
I ricercatori della Michigan State University hanno studiato fino a che punto il miglior amico dell'uomo fa bene alla salute degli umani. L'indagine, pubblicata sull'International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, si è concentrata sulle abitudini di 5.900 cittadini, 2.170 dei quali proprietari di un cane, rilevando che chi possiede una bestiola, si muove mediamente mezz'ora al giorno – almeno tre uscite al di’, di una decina di minuti l’una - per sette giorni, regolarità riscontrabile solo in un terzo degli intervistati senza animale. A conti fatti, fa il doppio dell'attività fisica di chi è abbonato ad una palestra, dal momento che le statistiche ci dicono che la frequenza media è di 1 ora e 20 minuti settimanali. Ma non è tutto: il 70% degli iscritti considera questo impegno un peso, un qualcosa che deve pare per forza. Al contrario, solo il 22% delle persone che posseggono un cane ritiene che si tratti di un dovere e non di un sano divertimento. Teniamo inoltre presente che il 47% della popolazione italiana ammette di non fare alcuna attività fisica e che il portare il Fido a passeggio, in oltre il 57% dei possessori di cani, é spesso l’unica fonte di esercizio.

7. Un aiuto contro solitudine e depressione
Secondo una ricerca dell'Università di Montpellier e un più recente studio dell’Università del Minnesota l’integrazione con un cane riduce in modo significativo la depressione e solitudine del padrone e interviene positivamente su quello che gli anglosassoni chiamano self-image, vale a dire sul livello di autoconsiderazione. Il rapporto esclusivo che si instaura con il cane fornisce stimoli alle attività, alla creatività, motivazioni a prendersi cura di sé ed una valida occasione per aumentare i contatti sociali, inducendo il desiderio di conoscere, parlare, condividere. Sulla base di questi evidenti e dimostrati benefici sono molte le case di riposo per anziani che hanno introdotto tra i propri ‘ospiti’ fissi proprio questi affettuosi e pelosi quattro zampe.

E se tutto questo non bastasse, accontentatevi allora delle feste e delle coccole che ogni qual volta tornate a casa, anche se vi siete allontanati per solo pochi minuti, gioiosamente vi fa facendovi sentire la persona più amata e importante del mondo. Chi o cosa può darvi tanto? (M. Bocchi - www.gazzetta.it)

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il diario di Pippo sul blog amicidigreta
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lunedì, 04 aprile 2011
Condroprotettori anche per gatti anziani o con problemi articolari
http://www.newvetline.com/it/cosequin_cat.pdf
COSEQUIN - Guida alla salute delle articolazioni dei gatti



giovedì, 31 marzo 2011
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/03/28/intervento-di-chirurgia-estetica-per-un-maiale-troppo-grasso.html

31/03/2011

Intervento di chirurgia estetica per un maiale troppo grasso

Il troppo stroppia


Un suino di 250 chili che vive vicino ad Adelaide, in Australia, è stato sottoposto a un lifting che gli ha permesso di tornare a vedere correttamente.

Il maiale infatti è così grasso che le sopracciglia gli coprivano gli occhi, rendendolo praticamente cieco.


maiale_lifting1.jpg

Rendendosi conto che a causa del suo peso Boris aveva una pessima qualità di vita, il suo padrone, Graeme Cane, lo ha messo a dieta ma ha fatto peggio.

Infatti perdendo grasso, gli occhi di Boris sono stati ricoperti del tutto dalla pelle in eccesso.


maiale_lifting2.jpg

A quel punto, Cane lo ha portato da un veterinario che ha consigliato l'intervento di lifting agli occhi.

Boris è un celebrità di Rosewater, il piccolo centro alla periferia di Adelaide dove si trova la fattoria dei suoi padroni, perché è l'animale domestico della famiglia e non è trattato come un maiale, bensì come un cane o un gatto.


maiale_lifting3.jpg

"A parte il problema agli occhi, Boris sta benissimo, è allegro e adora le coccole" ha dichiarato Cane.

L'intervento è perfettamente riuscito e il suino potrà tornare a casa dopo tre giorni di degenza, durante i quali verrà tenuto sotto osservazione.



Fonte: Orange News

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