domenica 29 gennaio 2012

cons vari 22a

lunedì, 11 agosto 2008
.::Patologie comuni::.
 del coniglio
DATI FISIOLOGICI :
  • Temperatura rettale: 38,5-40°C.
  • Frequenza cardiaca: 180-250 battiti al minuto.
SINTOMI DI MALESSERE E ATTEGGIAMENTI ANOMALI CHE RICHIEDONO SUBITO L'INTERVENTO DI UN VETERINARIO ESPERTO :
  • Il coniglio smette di mangiare
  • tiene la testa di lato "torcicollo" 
  • non si muove
  • diarrea o assenza di feci
  • respiro affaticato 
  • digrignamento dei denti 
  • perdita di sangue
  • scolo oculare o nasale
  • starnutisce 
  • zoppica 
  • lacrimazione
  • ha noduli
  • fatica ad urinare
COLORAZIONE DELLE URINE :
COCCIDI :
CONGIUNTIVITE :
RAFFREDDORE :
FRATTURE :
DIARREA :
FERITE :
ASCESSI :
PROBLEMI ALLE ORECCHIE :
GRAVIDANZA ISTERICA :
BLOCCO GASTROINTESTINALE :
PATOLOGIE DENTARIE :
PODODERMATITE :
PARASSITI INTERNI :
PARASSITI ESTERNI :                     NON USARE IL FRONTLINE !!!
CALCOLI URINARI :
PASTEURELLA :
ENCEFALITOZOONOSI :
 leggi tutto QUI
Fonti :

postato da: amicidigreta alle ore 13:54 | Link | commenti
categoria:consigli vari
venerdì, 08 agosto 2008
 
 tanti consigli utili... utilissimi...



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postato da: amicidigreta alle ore 13:22 | Link | commenti
categoria:consigli vari
mercoledì, 06 agosto 2008
http://www.animalland.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2959
Vademecum
per persone e animali in vacanza!
Inserito il - 31/07/2008 : 14:29:58
da APER

Sull'onda preziosa di una nuova, crescente sensibilita' e di una legge promulgata di recente a tutela degli animali, si ripropone attuale come non mai la domanda: come affronto le vacanze con cane, gatto & Co?

Quello che a prima vista puo' sembrare un problema, spesso si risolve brillantemente ponendosi solo poche domande:

il mio beniamino e' regolarmente identificato con tatuaggio/microchip? Per essere immediatamente rintracciabili in caso di smarrimento e a condizione che il vostro cane, gatto, coniglio, furetto, cavallo sia identificato con tatuaggio e/o microchip, iscrivetelo anche all'Anagrafe Animale Privata Italiana
www.anagrafeanimale.it e www.anagrafefelinanazionale.it
la mia vacanza e' compatibile con il mio animale?
quanto stress potrebbe subire la mia bestiola durante il viaggio per arrivare a destinazione (e ritornare a casa!)?
una volta giunto sul posto, saro' in "vacanza " solo io o anche lui/lei?
potrebbero esserci pericoli nel luogo che ho scelto per andare in vacanza insieme?
Rispondere con serenita' ed onesta' a queste domande e' importante sia per voi che per i vostri amici. Le vacanze sono intese come un momento di svago, riposo, divertimento, stacco dal quotidiano. Ma deve essere cosi' per tutti, beniamini inclusi!

Se le condizioni permettono a tutti (familiari animali inclusi!) di trascorrere una vacanza serena, prima di partire informatevi presso il luogo di destinazione se gli animali sono graditi e formalmente accettati. Sempre piu' alberghi e strutture ricettive sono disponibili ad accogliere animali e basta una telefonata per chiarirsi le idee.

In questo piccolo breviario abbiamo raccolto le istruzioni e i consigli piu' importanti, frutto di esperienze vissute, che vi aiuteranno a trascorrere nel modo migliore la vostra vacanza con Fido&Miao. Sembra tanto da leggere ma vedrete che alla fine il tutto rispecchia il piu' comune buon senso e i consigli dati sono piu' facilmente applicabili di quanto non si creda.

Innanzitutto ricordate che in auto gli animali devono essere tenuti nel trasportino o in zona separata con una rete dall'abitacolo. La nostra legislazione non vieta di tenere animali a bordo, al contrario, tutela l'incolumita' di persone e animali e le sanzioni per chi trasgredisce sono giustamente severe. Cercare di frenare mentre Micio sta pisolando sotto il pedale puo' avere effetti imprevisti quanto mortali.

Partite possibilmente scegliendo le ore meno calde del giorno. Una quantita' di luce ridotta, come all'alba o al tramonto, puo' aiutare a tranquillizzare un animale agitato. Meglio ancora se viaggiate di notte ma con voi ben riposati alla guida! Fanno eccezione i proprietari di gatti a cui si consiglia di partire invece di giorno, proprio durante quelle fasce orarie che i nostri felini, essendo predatori notturni, preferiscono usare invece per il riposo diurno.

Se il vostro animale non sopporta gli spostamenti, potreste essere costretti a somministrare qualche goccia di calmante, magari omeopatico. Ma che sia qualche goccia, su prescrizione del veterinario e solo per il tempo necessario a completare il tragitto!!!

Non lasciate MAI la macchina al sole con il vostro animale dentro! Nemmeno per pochi minuti! Oltre a creare nell'animale una inutile angoscia (mi hanno lasciato SOLO!!!), rischiate di esporlo a colpi di sole e soprattutto a colpi di calore. Gli effetti sono micidiali e da non sottovalutare assolutamente. Per fortuna la legge 189/2004 considera anche questa grave forma di negligenza come un reato di maltrattamento, penalmente perseguibile.

A proposito di trasportini per gatti. Preferite possibilmente l'acquisto della classica gabbietta in metallo. I trasportini in plastica antiurto sono idonei e approvati per chi viaggia in aereo ma sono invece veramente sconsigliati in tutti gli altri casi. Sono piccoli, le prese d'aria sono assolutamente insufficienti, si surriscaldano troppo e non sono affatto pratici. Chi ha mai provato a fare entrare o uscire un gatto gia' agitato alla sola vista del "loc**o di plastica" sa di cosa stiamo parlando.

A bordo, prevedete per i gatti una cassetta con la lettiera. Avere cura di un animale significa anche rispettare i suoi bisogni... fisiologici! Quando giunge "quel" momento, accostate la macchina e fermatevi. NON aprite le portiere, fate uscire il gatto dal trasportino, fategli fare i bisognini IN SANTA PACE, rimettetelo in gabbia, copritelo di carezze e ripartite! Chi invece possiede un cane, dovra' scendere dalla vettura con l'animale saldamente condotto al guinzaglio. E dopo avere "fatto" e' DOVEROSO raccogliere e buttare quanto "seminato". La buona educazione va di pari passo col rispetto verso gli altri e le piu' banali norme di igiene!

Tenete sempre a portata di mano dell'acqua fresca e una ciotola, oltre a un panno da inumidire e con cui rinfrescare eventualmente il vostro animaletto nel caso facesse molto caldo. Non mettete l'aria condizionata al massimo e mai posizionata direttamente su di voi o sulla vostra "meta'" animale!

Se siete in viaggio in nave, chiedete se potete portare in cabina il vostro animale e riflettete sul fatto che possono alloggiare dopo di voi persone che soffrono di allergie. Chi pensa alla propria salute e a quella del proprio animale deve avere a cuore anche quella degli altri.

Quando siete in viaggio per molto tempo, prevedete delle soste per concedere un po' di movimento anche agli animali (anche se siete a bordo di una nave) ma teneteli SEMPRE al guinzaglio. Immaginatevi cosa potrebbe succedere se il vostro amico dovesse scappare mentre siete in sosta sulla piazzola dell'autostrada.

Al piu' tardi un mese prima di partire rinnovate la vaccinazione annuale. Un animale, soprattutto se ha la possibilita' di incontrarsi con altri animali, deve essere al sicuro dal contagio di malattie che potrebbero causarne la morte. Riflettete inoltre sul fatto che un animale puo' scappare o smarrirsi. Bisogna pensare a queste cose e tenere in conto tutte le evenienze, con un margine di "errore" dettato dalla ragionevolezza.

I vaccini pero', per quanto necessari, possono creare per qualche giorno un po' di malessere. Questo e' il motivo per cui tra la vaccinazione e il giorno della partenza e' meglio che sia passata possibilmente almeno una settimana, sempre tenendo conto che, in alcuni casi, chi vaccina il proprio animale per la prima volta dovrebbe effettuare un secondo vaccino a distanza di un mese dalla prima inoculazione e che alcuni vaccini sviluppano tutto il loro potenziale protettivo dopo circa 30 giorni.

Prima di partire, controllate che il tatuaggio sia leggibile e fate microchippare il vostro animale, qualora non aveste gia' ottemperato a questo obbligo di legge. Chi non lo fa, oltre a dimostrarsi insensibile e incosciente, e' sanzionabile per legge (se proprietario di un cane).

Chi si vuole recare all'estero DEVE viaggiare con il proprio animale categoricamente provvisto di microchip (anche se non si tratta di un cane e indifferentemente dal fatto che poi non ci sia una anagrafe pubblica nazionale per animali diversi dai cani nella quale far registrare la sequenza del chip... e' per questo che e' nata quella privata - vd. sopra!), corredato di libretto sanitario, passaporto, certificazione rilasciata dalla ASL e nel rispetto delle regole vigenti anche del paese di destinazione. Certi paesi esigono periodi di quarantena per evitare la trasmissione di infezioni e malattie non presenti sul territorio.

Munite SEMPRE i vostri animali di un collare con targhetta identificativa che riporti il nome dell'animale e un numero (valido!) per essere rintracciati velocemente.

Somministrate un adeguato prodotto antiparassitario specifico. Queste raccomandazioni valgono per TUTTI GLI ANIMALI D'AFFEZIONE, gatti inclusi.

Ai gatti e' assolutamente opportuno applicare un collare antistrozzo, ossia di quelli sfilabili dall'animale stesso in caso di emergenza. Legate il collare in modo stretto attorno al collo, deve passare giusto un dito. Un collare "largo" puo' divenire una trappola mortale ma un animale senza collare e' un animale lasciato alla merce' della sorte.

Ai proprietari di gatti si raccomanda di evitate le medagliette e i pendaglini a cartiglio, ossia quei bussolotti che all'interno portano una striscia di carta su cui avete scritto i vostri dati. Sono pericolosissimi, e' il modo migliore per impigliarsi, con conseguenze letali. Preferite i collari morbidi con una targhetta di metallo da cucire direttamente sul collare, su cui avrete fatto incidere i vostri dati, oppure quelli su cui e' possibile trascrivere nome e numero di cellulare con un pennarello indelebile.

E se invece aveste deciso che sia meglio che il vostro animale rimanga a casa? Ci sono delle alternative valide ma richiedono un po' di tempo in piu' per la "programmazione", anche se in definitiva le soluzioni sono ben tre.

affidatevi alla disponibilita' di amici e/o parenti FIDATI che possano prendersi cura del vostro animale in vostra assenza. Accordatevi col dovuto anticipo in modo da essere sicuri che la persona interpellata sia non solo disponibile ad assumersi l'incombenza ma che non sia in vacanza proprio quando lo siete voi!

Affidatevi a degli "animal sitter" ma solo se ottimamente referenziati (interpellate amici e veterinari)! Anche in questa categoria si trovano persone non affidabili che si fanno pagare per badare al vostro animale ma che, a vostra insaputa, non offrono un servizio quotidiano, non sostituiscono il cibo avanzato o l'acqua stantia e non si fermano piu' dello stretto necessario. Il vostro animale ha DIRITTO ad avere cibo, acqua ma anche compagnia e coccole! Fate socializzare i vostri animali possibilmente prima con questa persona fino a quel momento sconosciuta.

Le pensioni per animali possono essere una validissima alternativa. A due condizioni:
che le abbiate visitate prima di persona, senza preavviso, per valutarne le condizioni igieniche, lo stato di animali gia' ospitati nella struttura e la presenza di personale adeguato e disponibile negli orari indicati dalla stessa struttura.

che, oltre ad essere strutture consigliate e referenziate da amici e veterinari di fiducia, le gabbie a disposizione degli animali siano grandi a sufficienza per garantire al vostro amico la comodit? necessaria!
Le pensioni migliori solitamente hanno file d'attesa abbastanza lunghe e a volte e' necessario prenotare di anno in anno. Ma se non vi meravigliate di dovere fare altrettanto per la vostra prenotazione in albergo...!!!

NON fidatevi di strutture che:

non dispongono di adeguate recinzioni /protezioni (attraverso le quali cani/gatti potrebbero facilmente scappare)
non vi richiedono esplicitamente il libretto sanitario
accettano animali non vaccinati
accettano animali non trattati con un antiparassitario
non dispongono di un veterinario accreditato da contattare in caso di necessita'
Nell'anno 2004 moltissime persone ci hanno riferito di aver smarrito per sempre i loro animali perche' li avevano affidati in buona fede a strutture assolutamente inadeguate, a persone incompetenti o semplicemente perche' speravano che il loro animale si sarebbe divertito restando libero e in compagnia di altri animali. Errore dimostratosi purtroppo fatale per molti mici!

Il 27 luglio 2006 si e' conclusa l'odissea (angosciante quanto inutile) di un altro gatto, di nome Luglio. Luglio era stato portato un mese prima in una pensione lontana da casa e nelle vicinanze di Imola (BO), insieme ad altri due mici di casa. Purtroppo pero', invece di essere stato portato in una struttura che offrisse gabbie o ambienti sicuri e quindi adeguatamente attrezzati, Luglio e' stato messo in una grande stanza dove ha trovato una finestra rimasta banalmente aperta ed e' scappato terrorizzato. Quel che e' peggio e' che i gestori della pensione NON hanno avuto tanto di avvertire la famiglia (che era comunque raggiungibile telefonicamente e che sarebbe rientrata immediatamente se solo fosse stata informata). Solo dopo una settimana, al ritorno dalle ferie, alla Famiglia venuta per riprendere i suoi gatti e' stato detto che Luglio era scappato.

Una pensione per animali DEVE disporre possibilmente di gabbie grandi (quindi confortevoli) e sicure (che quindi escludano qualsiasi possibilita' di fuga, manco dal soffitto) e di recinzioni integre e invalicabili. Chi per comodita' degli animali mette a disposizione una stanza intera, come nel caso di Luglio, DEVE prendere le opportune precauzioni di sicurezza (doppie porte e grate impenetrabili alle finestre).

Diffidate di personaggi che si inventano "albergatori per animali" e che dimostrano di non avere alcuna competenza e conoscenza riferita agli animali che si offrono di ospitare. E mettetevi l'anima in pace: se dovete portare il Vostro animale in una pensione e' solo una scelta sensata portarlo in un posto sicuro. Meglio due settimane di gabbia che correre il rischio di finire uccisi. Perche' in definitiva il rischio e' proprio questo!
A volte, per rispettare il cuore, bisogna dare precedenza assoluta alla ragionevolezza e amare un animale significa saper prevedere anche una situazione del genere.

E adesso buone vacanze a tutti!

Il Team di Animali Persi e Ritrovati
www.animalipersieritrovati.org
www.aper.info
http://animalipersieritrovati.blogspot.com

postato da: amicidigreta alle ore 13:33 | Link | commenti
categoria:vademecum, consigli vari
mercoledì, 06 agosto 2008
http://www.animalland.it/news.asp?id=22
Biotopo d’acquario per Carassius o Pesce Rosso
Inserito il 16 gennaio 2008 alle 21:38:00 da katia. IT - Acquariofilia
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Biotopo d’acquario per Carassius o Pesce Rosso

Il Carassius o pesce rosso è un pesce particolarmente adatto per i laghetti ornamentali, ma con un po’ di attenzioni può essere benissimo allevato in vasche specificatamente adatte alle sue esigenze.
La vasca non deve essere eccessivamente piccola, le dimensioni minime dovrebbero essere un metro di lunghezza ed una capacità di almeno 200 litri.
L’ideale di vasca sarebbe di cm120di lunghezza x 50cm di larghezza x 50cm d’altezza per un totale di 300 litri d’acqua, basta pensare che un pesce rosso può vivere dai 20 ai 30 anni e che raggiunge dimensioni di 25cm.
La quantità dei pesci che può ospitare la vasca va calcolata dai 20 ai 30 litri per pesce immesso.
Una vasca interna non necessita di riscaldatore, purchè la temperatura ambiente non scenda sotto i 20°, l’ideale sarebbe una temperatura tra i 20 e i 24°C, mentre necessita di un buon filtro potente, i Carassius sporcano molto.

L’allestimento consiste in uno strato di terriccio fertilizzato di un paio di cm e di uno strato sopra di ghiaia di almeno 6 cm se si ha intenzione di mettere piante.
Il ghiaietto, lavato in precedenza, dovrebbe avere una grandezza dai 3 ai 5 mm, in quanto ai Carassius piace molto rovistare il fondale e con una ghiaia più grossa potrebbe farsi male.
Dato che i Carassius sono molto ghiotti delle piante, è consigliabile metterne a foglie particolarmente resistenti tipo delle Vallisneria, Anubias, Microsorium, Echinodorus, Ceratophyllum, e tutte le altre specie a foglia dura, e somministrare regolarmente anche mangime vegetale.
Disporre le piante a gruppi e collocare, a protezione delle stesse,ciottoli levigati e più grossi della ghiaia per evitare che le sradichino.
In caso di allestimento con piante finte è consigliabile mettere un’ossigenatore in vasca.  (scritto da Katia)

postato da: amicidigreta alle ore 13:22 | Link | commenti (2)
categoria:consigli vari
lunedì, 04 agosto 2008

Le malattie dei gatti: FeLV
- leucemia virale felina -
FeLV è l’acronimo di Feline Leukemia Virus, in italiano leucemia virale felina. Non è contagiosa verso l’uomo oppure verso gli altri animali, ma lo è unicamente verso un altro gatto.
La leucemia felina, scoperta negli anni Sessanta, è un retrovirus che attacca il sistema immunitario del gatto riproducendo il virus stesso all’interno del suo corpo ospitato nelle cellule del gatto.
E’ una malattia d’immunosoppressione, che causa la distruzione dei meccanismi di difesa dell'organismo e che rende quindi i suoi anticorpi incapaci di contrastare gli attacchi anche d’una piccola malattia.
Il virus può essere trasmesso in 2 modi: in via diretta oppure indiretta.
Si dice diretta quando per esempio un gatto morde un altro gatto oppure quando fa “naso a naso” mentre si dice indiretta quando il gatto viene a contatto con la lettiera e le ciotole del gatto infetto.
Quando il gatto sano entra in contatto con il retrovirus FeLV, questo inizia a replicarsi all'interno del suo DNA.
L'infezione può prendere due diverse strade a seconda della risposta immunitaria del gatto.
Se la risposta immunitaria è abbastanza alta, solitamente il 40% dei casi, il virus viene neutralizzato ed il gatto raggiunge la definitiva immunità.
Se la risposta immunitaria è bassa, circa nel 30% dei casi, l'infezione riesce a superare la barriera dei leucociti. Questo può essere dovuto a causa di malattie concomitanti oppure anche per una semplice debolezza del gatto.
A questo punto la viremia primaria si trasformerà in persistente e raggiungerà così il secondo stadio della malattia.
Nella viremia persistente, appunto il secondo stadio della malattia, il virus riesce a passare i leucociti e ad arrivare nel midollo osseo. Qui interferisce con il processo di produzione di globuli bianchi, rossi e delle piastrine. Questo processo avviene circa otto settimane dopo il contagio del gatto. Il micio è a questo punto immunodepresso e questo fa si che molte malattie vengano in contatto con lui.
In un altro 30% di gatti manifesta una viremia latente e cioè il virus rimane inattivo all'interno del midollo e del sangue ed infatti il micio appare assolutamente sano.
E’ però difficile prevedere le aspettative di vita del gatto in questo caso in quanto dipendono da molti fattori diversi tra i quali anche lo stress che potrebbe riattivare il virus verso la viremia persistente.
Il virus FeLV può essere rilevato in due modi differenti:
Attraverso il test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) oppure attraverso il test IFA (ImmunoFluorescence Assay).
Ricordiamo che per la FeLV esiste un vaccino annuale che può essere effettuato presso il proprio veterinario a cui potete rivolgervi per ogni altra domanda.
 
postato da: amicidigreta alle ore 13:24 | Link | commenti
categoria:consigli vari

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