domenica 29 gennaio 2012

cons vari 23 b

venerdì, 27 giugno 2008
Come vivere felici con un cane paralizzato - come mettere i pannolini

Come vivere felici
con un cane disabile




Consigli extra vademecum di http://www.oscardog.it/vademecum_cani.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza
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Speedy e Cleopatra
un cane2ruote famoso e la sua compagna

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Ho chiesto alla mamma dei due cagnolini famosi se ci dava qualche consiglio... Ecco cosa ci scrive

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In effetti un consiglio c?è l'ho :)



Ho pescato su oscardog i consigli per i pannolini : per Cleo, che é femmina, in effetti faccio il buco per la coda e chiudi i contorni con del nastro carta ma per Speedy, che é maschio, é molto più comodo metterlo come una fascia facendo un nodo sopra la coda e uno sotto in modo che il pene stia all'interno ma che le feci possano uscire ! Lui si rende conto quando le fà e si sposta per non sporcarsi e per me é molto più comodo pulire quello che lascia in giro che lavarlo ogni volta :)



I pannolini misura 3 sono quelli che prendo per Cleo: per Speedy prendo la mis.4 perché faccio meno fatica ad annodarli







Ecco 2 foto di Speedy col pannolino allacciato come 1 fascia ;)











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Ecco il disegno che spiega come fisso il pannolino di Cleo ;)



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http://www.webgif.com/ il diario di Speedy e Cleopatra sul blog amicidigreta




http://www.webgif.com/ il diario di Speedy e Cleopatra sul blog amicidigreta











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lunedì, 23 giugno 2008
Befanella Fata - Dolce, dolcissima Befanella (allo zucchero!)


Befanella Fata
una gatta col pannolino



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Dolce, dolcissima Befanella (allo zucchero!)

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Fata è proprio una "befana"!

Tempo fa era risultata allergica a una delle migliori marche di pannolini in commercio: pancino spellato fino a sanguinare!

Ora invece le mucose erano chiare, molto chiare, troppo chiare! Dopo un paio di giorni quello che è stato chiaro a mamma è che doveva portarla d'urgenza dal veterinario: piagotta da decubito! da eccessiva umidità! altra diversa allergia al pannolino, anche questo di marca...

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Soluzione 1 - per i pannolini di cui mamma aveva fatto scorta dopo averli provati con successo (l'allergia è saltata fuori dopo, se no Fata che razza di "befana" sarebbe???!!!) abbiamo trovato un nuovo utilizzatore

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Soluzione 2 - per far guarire la befanella mamma l'ha lasciata il maggior tempo possibile senza pannolino (tentando di limitare i danni con traversine sul divano e sul mio tappeto preferito e lavaggi extra del pavimento "lumacato") e quando le metteva il pannolino... ci metteva LO ZUCCHERO! Sì, proprio quello che si mette nel caffè: E' UN OTTIMO DISINFETTANTE E CICATRIZZANTE.

A mamma lo ha consigliato la Gnagna, ossia Diana, la setterina paralizzata che aveva spaventose piagotte prima di essere adottata e di indossare pannolino notturno e carrello diurno. Ma anche i veterinari hanno confermato la validità del metodo.

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Quindi ora Fata è dolcissima!

(speriamo continui a esserlo anche senza zucchero, ora che è quasi guarita...)







scritto da: amicidigreta alle ore 12:18 | link | commenti
categorie: diario, consigli, fata gatta2zampe



http://www.webgif.com/

il diario di Befanella Fata, gatta2zampe, sul blog amicidigreta


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postato da: amicidigreta alle ore 14:09 | Link | commenti
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lunedì, 23 giugno 2008
informazioni su alberghi, campeggi e strutture turistiche in genere che accettano gli animali su http://www.dogwelcome.it/


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Un consiglio dall'amica Roberta

Chi tra voi dovesse ( se je tocca proprio ) portare il proprio compagno a 4 zampe in una pensione durante l'estate consiglio VIVAMENTE di fare un sopralluogo prima. Verificare dove andrebbe a stare la creatura, il box, se esiste un servizio veterinario ( molto consigliato ) in caso di emergenza. Insomma controllare bene prima di portarlo.



E ricordo che oltre ad apposite pubblicazioni reperibili nelle librerie, potrete trovare informazioni su alberghi, campeggi e strutture turistiche in genere che accettano gli animali su http://www.dogwelcome.it/

......se state insieme tutto l'anno perchè fare "vacanze" separate ?



Roberta

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Dì a tutti che fare vacanza con il cane (o il gatto) SI PUO' e SI DEVE !




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postato da: amicidigreta alle ore 13:26 | Link | commenti
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venerdì, 20 giugno 2008
Come vivere felici con un cane disabile - Paralisi degli arti posteriori, incontinenza 1 - CONSIGLI GENERALI, CARRELLO

Come vivere felici
con un cane disabile




da http://www.oscardog.it/vademecum_cani.htm
Paralisi degli arti posteriori, incontinenza


CONSIGLI GENERALI

Il cane di norma non percepisce la disabilità cosi come la intendiamo noi, il cane non si sente 'diverso' ma solo incapace di svolgere le sue abituali funzioni (mangiare, cacciare, fare i bisogni, annusare...) se quindi quest'ultime gli possono essere garantite da un ausilio che gli permetta di muoversi autonomamente, scoprirete che il cane vivrà sereno la sua condizione.
Spesso alla paraplegia si arriva per una malattia, per un intervento, oppure per un improvviso trauma, in quest'ultimo caso tutta la nostra vita sarà stravolta e non ci potrà essere alcuna preparazione psicologica all'evento. Negli altri casi si può intanto prevedere cosa può succedere magari predisponendo uno spazio adeguato ai suoi spostamenti, un ausilio adatto da potergli prendere in tempo e una 'nostra' preparazione mentale.

CARRELLO

Il carrellino è il punto principale di questa situazione soprattutto quando un trauma improvviso toglie completamente l'autonomia al movimento.
Possiamo dire che un carrellino lo si può anche costruire, se si ha un po' di inventiva, manualità, volontà e tempo. Si trovano tante foto e anche alcuni progetti dettagliati, importante è che il materiale sia rapportato al peso e alle dimensioni del cane e adatto alle dimensioni/forma del corpo del vostro cane di cui dovrete prendere accurate misure (giro vita e giro torace, altezza da terra, lunghezza del corpo...). Indubbiamente è più facile la costruzione di un carrello per un cane di piccola taglia rispetto ai cani grandi, perché i materiali devono essere rapportati al peso del cane che rischierebbe, soprattutto se giovane e vivace, di capovolgersi spesso se il tutto non e' costruito proprio a regola d'arte!
Alcuni carrellini (tipo dogmobile [UK]) permettono al cane di fare il seduto così da riposarsi un po', ma bisogna fare attenzione ai carrelli che, come questo, costringono le zampe piegate sotto il corpo, all'interno dell'imbraco: alla lunga provocano delle contrazioni dei muscoli che diventano dolorosissime e difficili da far andar via. Nel caso di un carrello già realizzato in questo modo, sarà sufficiente fare due buchi nei punti in corrispondenza delle zampe, per farle scendere giù, magari appoggiandole alla barretta metallica che collega le due ruote.
Importante: il carrello va tolto quando il cane non è sotto controllo umano! Possono succedere tante cose se il cane è solo sul carrello (capovolgersi, rimanere impigliati, ecc.) e questo potrebbe compromettere la sua voglia di "indossarlo" ancora, oltre al pericolo di farsi male. Quindi nei momenti in cui il cane rimane solo, e naturalmente quando riposa, il carrellino va tolto. Quando lo "indossa" dovete predisporre uno spazio per permettergli di muoversi, con meno scossoni possibili, senza cambi repentini di pendenza o spigoli vivi e ostacoli vicini, tuttavia il tipo di terreno più adatto sul quale muoversi è anche dovuto al tipo di ruote di cui è dotato il carrello: certe "ruotone" di alcuni carrelli consentono anche passeggiate in campagna e corse sulla sabbia e un po' in acqua.

FOTO sopra: Barone

FOTO sotto: Cioby

le loro storie su: http://www.oscardog.it/storie.htm
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categoria:consigli vari, animali disabili, storie di animali speciali, vademecum x disabili, consigli x disabili, storie - cani paralizzati, consigli - cane paralizzato
martedì, 17 giugno 2008
VELENO PER TOPI? NO, GRAZIE! la storia di Sticky, Codino e Pallina


http://blog.libero.it/pixolina/view.php?id=pixolina&pag=5&gg=0&mm=0
Messaggio N°25
20-10-2007 - 02:00





VELENO PER TOPI?
NO, GRAZIE!

L'anno scorso la mamma vivendo in montagna ha scoperto che erano entrati in casa dei topini, ha cercato in tutti i modi di prenderli acchiappandoli con trappole tipo a gabbietta ma fatte a mano, ma non ci riusciva, gli è stata dietro per giorni ma suo padre un giorno è tornato a casa con la maledetta colla topicida che ha messo in pezzi di cartone e sparso ingiro per la casa che lei da subito ha cominciato a sporcare o a far sparire, tutto questo non è servito perchè un mattino portando fuori Whiskey ha visto che da sotto il divano spuntava un cartoncino con... una codina incollata...

ha preso subito il cartoncino e con delicatezza è riuscita a staccare il topino che era incollato tutto dal lato destro e si dimenava agitato, lo ha lavato per ore riuscendo a pulirlo ma solo in parte purtroppo perchè quelle colle (dice lei) non perdonano, lo ha tenuto con sè per 5 giorni, era diventato domestico come un criceto e le saliva in mano per dormire.

La mamma e il papà lo avevano chiamato Sticky, cmq, nel suo sito troverete tutta la sua storia e anche quella di Codino&Pallina, i 2 topini che hanno catturato il mese dopo con la trappola a gabbietta che poi hanno comprato e che erano grandi come una moneta di un euro... vi metto il link del sito che la mamma e il papà hanno creato insieme ad un noto anti vivisettore per combattere contro queste crudeltà e vi lascio anche con qualche foto del piccolo Sticky e di Codino&Pallina appena presi, li hanno amati tanto... leggete la storia di tutti e 3 e anche degli altri che la mamma e il papà hanno catturato e liberato nei boschi...

cmq, ho fatto questo post perchè la mamma e il papà stasera hanno messo on line il volantino che troverete nella sezione QUESTO SITO, la sezione VOLANTINI è sulla sinistra sotto a I NOSTRI BANNER, se anche voi siete contro queste crudeltà che toccano da vicino anche altri animali sia domestici che selvatici che muoiono a causa di veleni, esche e colle, stampatelo e distribuitelo nelle vostre città...

il sito lo trovate qui:

http://www.noderattizzazione.net/











questi sotto invece erano Codino&Pallina il giorno dopo che la mamma li ha trovati:







La mamma ha messo anche 2 video su youtube di Codino&Pallina, purtroppo lei li ha lasciati a marzo di quest'anno, malgrado la mamma l'abbia portata alla clinica veterinaria e lui solo un mese e mezzo dopo :((

http://www.youtube.com/watch?v=IL4J5HzcwkY

http://www.youtube.com/watch?v=7IcqDY_zq5Q




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venerdì, 06 giugno 2008
Pippo, storia di un cane... - Caldo: consigli utili per proteggere i nostri animali

PIPPO
STORIA DI UN CANE E DELLA PADRONA A CUI INSEGNO' LA LIBERTA'


Messaggio N°253


3 Giugno 2008 - 16:05









Caldo: consigli utili per proteggere i nostri animali


Il caldo di questi giorni può essere dannoso non solo per noi, ma anche per gli animali. Ecco alcune piccole norme da seguire per proteggere i nostri amici a quattro zampe dalle temperature elevate

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Caldo, caldo, caldo. (...) Afa, siccità e stanchezza si scatenano con tutta la loro pesantezza ma, che si tratti di temperature inusuali o meno, quel che è certo è che il caldo colpisce proprio tutti. Bambini e anziani sono i soggetti più a rischio ma, a temere questo acerrimo nemico naturale, non sono solo loro. Ci sono, infatti, anche i nostri piccoli amici animali. Già perché, come bambini e anziani, il cui sistema di termoregolazione è ancora immaturo, anche i cuccioli e i più adulti quattro zampe sono soggetti al cosiddetto “colpo di calore”.



Ma cos’è che accade? Quando un cane o un gatto viene lasciato in ambienti chiusi e poco ventilati inizia a sentire un forte calo d’energia e, mancandogli le forze, si accascia, affanna, va in dispnea e infine perde del tutto conoscenza. Se non s’interviene subito l’animale può perdere la vita nel giro di pochi minuti. A differenza dell’uomo, infatti, egli non riesce a contrastare l'aumento della temperatura corporea attraverso il sudore, l'unico mezzo è l'aumento della frequenza respiratoria che spesso risulta essere insufficiente. Non è sempre detto inoltre che l’animale accusi il malore durante il giorno. Il colpo di calore può comparire anche la sera, a distanza di parecchie ore dall'esposizione al sole. In questo caso è utile bagnare la testa e le zampe dell'animale con dell'acqua fresca e correre immediatamente da un veterinario.



Ma cosa bisogna fare per scongiurare questo pericolo? Innanzitutto è importante non lasciare il nostro piccolo amico chiuso all’interno dell’auto in sosta durante le giornate estive, anche se la vettura è parcheggiata in un luogo all'ombra e il finestrino è abbassato di qualche centimetro. Evitate sempre di tenerlo in ambienti senza ricambio d'aria, magari lasciandolo legato con una catena sotto il sole. Risparmiategli anche le passeggiate durante le ore di massima esposizione ai raggi solari e, per quanto riguarda i cani, evitare gli sforzi eccessivi, come le corse dietro veicoli o biciclette, in giornate particolarmente calde. Importante anche l'alimentazione che non deve mai subire bruschi cambi e svolgersi durante le ore fresche del mattino e della sera. I veterinari suggeriscono inoltre di non utilizzare la museruola perchè può compromettere l'equilibrio termico del cane. E’ infine buona norma tenere sempre a disposizione dell’animale una ciotola d’acqua fresca (non fredda di frigorifero), accertandosi che durante le ore del giorno non sia esposta al sole. Consiglio questo particolarmente utile soprattutto per i cani che hanno grosse perdite di liquidi attraverso la salivazione.

Seguendo queste piccole norme è sicuro che il vostro amico non avrà problemi e, per chi invece possiede un animale ma non è per nulla loro “amico”, ricordiamo che la legge punisce severamente chi chiude i cani in auto o li lascia legati sotto il sole. (G. Montesano)

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Inviato da: Passariello2
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http://www.webgif.com/ il diario di Pippo sul blog amicidigreta

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venerdì, 23 maggio 2008
1 giugno - Parco di Monza - Raduno estivo dedicato a tutti gli animali disabili


Ci scrive un'amica speciale...

Ciao
Sono la felice "mamma di Speedy e Cleo".
Volevo chiederti se riesci ad inserire l'annuncio di questo evento sul tuo blog

http://www.lacollinadeiconigli.net/images/imprendibili.pdf

Grazie e saluti a tutti gli Amici di Greta

1 giugno - Parco di Monza

Raduno estivo dedicato a tutti gli animali disabili









http://www.webgif.com/ il diario di Speedy e Cleo sul blog amicidigreta




http://www.webgif.com/ il diario di Speedy e Cleo sul blog amicidigreta




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Speedy

vincitore

alla

gara di

Mariano

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.Cleo, la sua dolce compagna...


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mercoledì, 16 aprile 2008
Comunicazione naturale - http://www.comunicazionenaturale.it/ida.html






Per comunicare con gli animali, o le piante, bisogna lavorare su se stessi, sulla propria consapevolezza. E’ un percorso individuale e interiore.

Ho elaborato un mio metodo di comunicazione:
Comunicazione naturale®.

Ida Caruggi.

http://www.comunicazionenaturale.it/ida.html





La comunicazione

Tutto ciò che esiste comunica.

Paul Watzlawick, esperto di comunicazione, afferma: "Non è possibile non comunicare”.
Ci sono migliaia di studi sulla comunicazione, centinaia di tecniche che insegnano come meglio comunicare.
Io mi sono rivolta alla natura: osservo gli animali, le piante; studio ciò che altri hanno conosciuto di loro e del loro modo di relazionarsi. Imparo così.

Il sole comunica: fa crescere e maturare il grano.
La luna comunica: il vino si muove nella botte, in armonia con i cicli vitali della vite.
La Terra comunica: i vulcani portano alla luce la sua potente energia, gli abissi marini accolgono e nutrono i suoi figli acquatici, la piccola stella alpina sboccia là dove parrebbe impossibile vivere.

Tutto ciò che esiste comunica.

La comunicazione è manifestazione di vita. La vita contiene in sé il divenire, che è cambiamento, diversità dal prima e dal poi. Tutto ciò che esiste comunica perché vive.
La vita è energia, spirito, soffio. Preziosa. E' in noi, è intorno a noi. Sempre. Ovunque.

Vi sono molti modi di comunicare.
Le pietre emettono radiazioni, i colori frequenze, gli uccelli cantano.
I cani abbaiano e muovono la coda: per invitarci al gioco o per ottenere una carezza.

Noi umani utilizziamo prevalentemente un linguaggio di parole: astratto, concettuale. In aggiunta a ciò, spesso il linguaggio è tecnico e specifico per settore (sigle) o convenzionale (lingue diverse anche nella grafia). Questo tipo di linguaggio non può essere compreso dagli esseri di natura.

Noi umani utilizziamo, più raramente (o forse non consapevolmente) anche altri tipi di linguaggio: corporeo, emozionale, mentale (immagini). Questi linguaggi sono comprensibili anche dagli esseri di natura non umani.

Gli animali comunicano tra loro, con noi e con l'ambiente.
Rupert Sheldrake lo ha ampiamente dimostrato e descritto nel suo libro:
"I poteri straordinari degli animali".

Anche le piante comunicano tra loro, con noi e con l'ambiente.
Peter Tompkins e Christopher Bird hanno raccolto in "La vita segreta delle piante" innumerevoli descrizioni di esperimenti scientifici a testimonianza della capacità delle piante di percepire immagini mentali e di provare emozioni.

Piante, animali (umani e non umani) siamo esseri di natura. Quando utilizziamo la nostra lingua universale ci possiamo comprendere senza difficoltà. Naturalmente.
Per comunicare tra noi, esseri di natura, dobbiamo usare una comunicazione basata sulla consapevolezza e sull'amore incondizionato. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi, dai giudizi, dalle aspettative, dalle proiezioni sugli altri di ciò che è in noi.
Dobbiamo recuperare la curiosità dei bambini e il loro interesse per la vita: per i bambini ogni esperienza è totalizzante, il mondo intorno tutto da scoprire.

Ogni giornata vale quanto una intera vita.

Anche noi adulti, come i bambini e gli animali, abbiamo un cuore che può aprirsi all'altro e accogliere con compassione ciò che l’altro ha da raccontare.
La comunicazione con l'altro, chiunque egli sia, uomo o animale, comincia proprio dall'apertura del cuore.

Direi che l'essenza della comunicazione è nell'innocenza dell’ascolto con cuore puro.

Possiamo fare molto lavoro su noi stessi per migliorare le nostre capacità relazionali.
Solitamente utilizziamo poco e male i cinque sensi, non prestiamo sufficiente attenzione alla respirazione e all'alimentazione, pratichiamo poco la meditazione.

Possiamo fare molto lavoro su noi stessi per conoscerci meglio, anziché continuare ad inquadrare gli altri in ruoli, o pretendere di definire i comportamenti altrui a colpo d'occhio: la nostra presunzione (opinione esagerata del nostro valore e della nostra importanza) spesso ci trae in inganno ed impedisce una relazione autentica.

Proviamo a paragonare la comunicazione al canto.
Tutti noi possiamo cantare, se abbiamo organi fonatori sani. Ciò non basta, tuttavia, a fare di noi un cantante; le corde vocali vanno educate, esercitate, bisogna imparare a respirare in un determinato modo e tanto altro.
Alcuni hanno ricevuto in dono un apparato biologico particolarmente adatto e sono avvantaggiati, ma ad un dono naturale i grandi cantanti hanno aggiunto impegno personale, studio, metodo, vita sana.
Corde vocali funzionanti, studio, vita sana: questi requisiti sono sufficienti per fare di ogni cantante un artista? No.
L’artista ha quel qualcosa in più che sembra difficile apprendere: lo si chiami talento naturale o non so che. Personalmente credo che artista sia chi oltre ad essere tecnicamente capace sia in grado di esprimersi anche con il proprio cuore: il canto parte dal suo cuore e attraverso la voce arriva al nostro cuore.

Nella comunicazione con gli esseri di natura la mente si acquieta, le parole scompaiono. Il cuore ascolta la voce del cuore dell’altro.

Gli animali sono maestri nella comunicazione da cuore a cuore. E noi?
Anche noi siamo animali. Ricordiamocelo, qualche volta.
postato da: amicidigreta alle ore 13:42 | Link | commenti
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