domenica 29 gennaio 2012

storie 5b

venerdì, 05 agosto 2011
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Adotta un gatto FIV
(o FeLV)

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venerdì, 22 luglio 2011

PIPPO

STORIA DI UN CANE E DELLA PADRONA A CUI INSEGNO' LA LIBERTA'



Ritrova il suo cane Katy dopo 6 anni e mezzo!

 

 

Post n°681 pubblicato il 21 Giugno 2011 da Passariello2
 

«In un primo momento ho pensato a uno scherzo, poi non ho creduto alle mie orecchie». Alberto Campedelli è rimasto di stucco alla telefonata che gli ha comunicato il ritrovamento, a 140 chilometri di distanza, di Katy, un pastore tedesco femmina scomparso da casa ben sei anni e mezzo fa. Dall'altra parte del telefono c'era un operatore di un canile di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, che il 6 maggio scorso aveva catturato l'animale in seguito a segnalazioni di residenti preoccupati per la presenza dell'animale che da qualche tempo si aggirava intorno alle loro abitazioni. Risalire al legittimo proprietario di Katy è stato possibile grazie all'anagrafe canina di Roma, cui Ponzano aveva inviato il numero tatuato sulla zampa del cane uscito di casa giovane e tornato di mezza età.
«Il cane scappò approfittando della momentanea apertura del cancello di casa», spiega Campedelli, che abita a Bosco, nella via centrale. «Lo cercai per mesi senza esito. Data l'indole mansueta e affettuosa, mi convinsi che Katy fosse stata portata via da qualcuno che deve averla tenuta con sé fino a poco tempo fa, trattandola peraltro piuttosto male, viste le condizioni in cui l'animale è tornato. Può darsi che, quando sparì, Katy sia salita da sola su qualche auto e che il proprietario del mezzo abbia pensato potesse fare al caso suo. Sia come sia, si eclissò come inghiottita dalla nebbia».
Ricevuta la telefonata dal canile, Campedelli si è precipitato nel Trevigiano, spinto anche dal desiderio di constatare se Katy lo avrebbe riconosciuto a distanza di tanto tempo. «L'incontro è stato commovente. Katy era assieme ad altri cani. L'ho chiamata una sola volta e subito, guaendo di felicità, mi ha riconosciuto e mi è saltata addosso scodinzolante», spiega ancora Campedelli. «Mai avrei immaginato tanto affetto a distanza di anni. È rimasto stupito anche il personale del canile. Evidentemente Katy ricordava ancora la voce di chi le aveva voluto tanto bene».
Nessuno sa come abbia vissuto il cane nei sei anni e mezzo che è rimasto lontano da casa. Credenza popolare vuole che un anno di vita di un cane corrisponda a sette anni di vita di un umano. Se così fosse, Katy sarebbe rimasta via da Bosco l'equivalente di 45 anni, quasi mezzo secolo.
Un'infinità di tempo. I dati identificativi del cane ora sono stati integrati con microchip sottocute. Tatuaggio o microchip sono i sistemi perorati da Ulss, veterinari e animalisti per iscrivere i migliori amici dell'uomo all'anagrafe canina, e identificare in breve i padroni degli animali smarriti, impedirne la rivendita nel caso di esemplari di pregio, inibire gli abbandoni. Ma c'è da scommettere che adesso il pastore tedesco di Campedelli si guarderà bene prima di uscire dal cancello di casa, una villa agricola con ampi spazi verdi, dove la femmina di pastore tedesco è servita e riverita per rimetterla in sesto.
postato da: amicidigreta alle ore 14:34 | Link | commenti
categoria:storie varie, lieto fine, -blog di pippo cane 1 occhio
martedì, 19 luglio 2011
Gatta adotta dei cuccioli di scoiattolo caduti dal nido durante una tempesta
http://youtu.be/ADuSnt6PFn8

Take some orphaned squirrels, add a motherly cat, and you've got one unusual family.prendete degli scoiattolini orfani, aggiungeteli ad una mamma gatta, e avrete ottenuto un'insolita famiglia
postato da: amicidigreta alle ore 22:37 | Link | commenti
categoria:storie varie, filmati vari
martedì, 19 luglio 2011
Qui, c'è la storia di una dolcissima micia che ha adottato un coniglietto orfano...
http://www.youtube.com/watch?v=04RZrf3-Mgo

Would the men please look away now - it's a video about a cat adopting a teeny-weeny baby rabbit. Awwwww.Gli uomini sono pregati di guardare altrove ora - questo è un filmato che riguarda una gatta che ha adottato un piccolo cuccioletto di coniglio.
postato da: amicidigreta alle ore 22:10 | Link | commenti
categoria:storie varie, filmati vari
venerdì, 15 luglio 2011
Gattopoli
http://www.gattopoli.it/news/carrara-la-padrona-cade-dal-letto-il-cane-la-salva.html
CARRARA: LA PADRONA CADE DAL LETTO, IL CANE LA SALVA
La padrona cade in casa, il cane l’accudisce e la salva

Ogni tanto, piantate fra le brutture della cronaca, spuntano poche righe, quante ne bastano a riempire uno scarno lancio d’agenzia, che però ti ingolosiscono su un’altra realtà. Sono piccole storie che vorremmo poter leggere di continuo, sia per il loro esito, sia per quello che raccontano. Ieri, nelle poche righe, c’era l’avventura di un cane che vive alla periferia di Carrara con la sua padrona.
Un cagnetto di quelli con più sguardo che corpo, con più riconoscenza che pretese. Un cagnetto che ha vegliato la sua padrona, caduta dal letto e ferita, per due giorni che saranno sembrati lunghissimi entrambi. L’ha accudita sino a quando, finalmente, qualcuno dei vicini lo ha sentito abbaiare con insistenza e ha dato retta al suo allarme. E così l’animale ha permesso di soccorrere e salvare la sua padrona, una pensionata di 63 anni, immobilizzata. I vigili del fuoco hanno forzato la porta d’ingresso e trovato la donna ancora svenuta sul pavimento della camera da letto. L’anziana è poi stata rianimata dal personale del 118 e dal medico di famiglia.

Storie incredibili ma in realtà frequentissime. Gli animali che salvano, accudiscono, accompagnano fino alla fine il proprio padrone in realtà sono tanti. E chi a riguardo fosse scettico può sempre provare a digitare su Google le parole «cane» e «veglia» per farsi tornare alla mente le tante storie, strazianti o a lieto fine, delle quali si sono resi protagonisti gli animali e i loro «genitori» o i loro compagni di vita. Com’era successo durante il terremoto in Giappone, nella città di Mito, dove un bastardino era rimasto fermo e irremovibile per ore, in mezzo alle macerie, per vegliare il compagno ferito. Il cane aveva deciso di seguire le squadre della protezione civile solo quando il suo amico a quattro zampe era stato soccorso. A nulla erano servite le insistenze di esercito e volontari che tentavano di portarlo via di lì. Un video della tv giapponese mostrava l’animale vegliare sull’altro cane, riverso per terra su un fianco. E mentre cercava di attirare l’attenzione delle squadre di soccorso, sembrava addirittura accarezzare con una zampa il compagno ferito.
E poi c’era stata la storia del cane Bruno che aveva vegliato per cinque giorni il suo padrone morto a Verona. Per cinque giorni è stato accanto all’uomo senza vita. Aveva abbaiato tanto per chiedere aiuto, ma vivevano isolati. Isolati e in loro due. Il padrone si chiamava Biagio, un signore di nemmeno 70 anni, vedovo senza figli, che abitava nella Bassa veronese. Bruno non lo voleva lasciare neppure al cimitero...
E poi la storia di Francis, un barboncino nero che a Padova aveva commosso anche i poliziotti corsi in soccorso della sua padrona, ormai purtroppo senza vita. Si era dannato per chiamare aiuto Francis. Come poteva, a modo suo: ululando.
di Redazione

Il Giornale
postato da: amicidigreta alle ore 15:37 | Link | commenti
categoria:storie varie

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