http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/05/24/baby-canguro-rianimato-con-la-respirazione-bocca-a-bocca.html
26/05/2011
Baby canguro rianimato con la respirazione bocca a bocca
Il bacio della vita
Un'animalista australiana ha salvato un cucciolo di canguro grazie alla respirazione bocca a bocca.
Il piccolo, che ha quattro mesi ed è stato battezzato Bernie, è stato portato al Wildlife Rescue Centre, dove lavora Lisa Milligan, da un uomo che lo ha trovato sul ciglio di una strada.
L'automobilista, convinto che il piccolo fosse morto, lo ha raccolto e lo ha condotto al Centro perché non se la sentiva di lasciarlo alla mercé di altri animali.
La donna, seguendo il suo istinto, ha tentato di rianimarlo soffiandogli aria nel naso e nella bocca e massaggiandogli il cuore con il pollice.
"Era grigiastro, non respirava ed era freddo e rigido" ha dichiarato Lisa.
"Ma non riuscivo a farmene una ragione e ho cominciato a fargli la respirazione bocca a bocca.
Improvvisamente, dopo circa un quarto d'ora, ha abbaiato, i canguri abbaiano, e ha cominciato a cambiare colore, da grigio è tornato rosa.
Il piccolo rimarrà al centro finché non sarà in grado di procurarsi il cibo da solo, poi sarà sottoposto a un programma di reinserimento tra i suoi simili e infine restituito all aNatura.
Fonte: Herald Sun
Un'animalista australiana ha salvato un cucciolo di canguro grazie alla respirazione bocca a bocca.
Il piccolo, che ha quattro mesi ed è stato battezzato Bernie, è stato portato al Wildlife Rescue Centre, dove lavora Lisa Milligan, da un uomo che lo ha trovato sul ciglio di una strada.
L'automobilista, convinto che il piccolo fosse morto, lo ha raccolto e lo ha condotto al Centro perché non se la sentiva di lasciarlo alla mercé di altri animali.
La donna, seguendo il suo istinto, ha tentato di rianimarlo soffiandogli aria nel naso e nella bocca e massaggiandogli il cuore con il pollice.
"Era grigiastro, non respirava ed era freddo e rigido" ha dichiarato Lisa.
"Ma non riuscivo a farmene una ragione e ho cominciato a fargli la respirazione bocca a bocca.
Improvvisamente, dopo circa un quarto d'ora, ha abbaiato, i canguri abbaiano, e ha cominciato a cambiare colore, da grigio è tornato rosa.
Il piccolo rimarrà al centro finché non sarà in grado di procurarsi il cibo da solo, poi sarà sottoposto a un programma di reinserimento tra i suoi simili e infine restituito all aNatura.
Fonte: Herald Sun
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/05/16/una-cavalla-che-ha-perso-un-occhio-e-la-guida-di-una-giument.html
18/05/2011
Una cavalla che ha perso un occhio è la guida di una giumenta cieca
Solo per i tuoi occhi
Angel, una giumenta di 12 anni cieca, ha instaurato un legame molto stretto con Tarna, una cavalla ventottenne, che si prende cura di lei facendole da guida, nonostante abbia soltanto un occhio.
Le due equine si sono incontrate al'Horse Trust animal sanctuary nel Buckinghamshire, in Inghilterra, dove sono state accolte e curate, e sono diventate inseparabili.
Tarna, che ha un solo occhio a causa dei maltrammenti subiti, ha preso Angel sotto la sua protezione dal momento in cui l'ha vista ed è diventata la sua ombra.
Susan Lewis, responsabile marketing del Centro, ha dichiarato:" Quando Angel è arrivata qui era quasi morta di fame, per questo ha perso la vista, per gli stenti.
Non sappiamo come Tara abbia capito che Angel avesse bisogno di assistenza, forse avendo un solo occhio ha acquisito una maggiore sensibilità e ha capito che l'altra cavalla era cieca.
E' molto protettiva nei suoi confronti, l'accompagna a mangiare, la difende dagli altri cavalli e le fa da scudo contro ostacoli e pericoli.
Una volta le abbiamo separate perché dovevamo fare in test oculistico ad Angel, Tarna ha cominciato a scalciare contro la porta ed entrambe non hanno mai smesso di nitrire, chiamandosi a vicenda. E' stato molto stressante.
Tara ed Angel hanno subito abusi e maltrattamenti e hanno vissuto per anni in condizioni disumane, adesso si sono trovate e insieme sono felici. Questa è la loro seconda vita e noi del Centro faremo di tutto perché sia lunga e serena" ha concluso Susan.
Fonte: SWNS
Angel, una giumenta di 12 anni cieca, ha instaurato un legame molto stretto con Tarna, una cavalla ventottenne, che si prende cura di lei facendole da guida, nonostante abbia soltanto un occhio.
Le due equine si sono incontrate al'Horse Trust animal sanctuary nel Buckinghamshire, in Inghilterra, dove sono state accolte e curate, e sono diventate inseparabili.
Tarna, che ha un solo occhio a causa dei maltrammenti subiti, ha preso Angel sotto la sua protezione dal momento in cui l'ha vista ed è diventata la sua ombra.
Susan Lewis, responsabile marketing del Centro, ha dichiarato:" Quando Angel è arrivata qui era quasi morta di fame, per questo ha perso la vista, per gli stenti.
Non sappiamo come Tara abbia capito che Angel avesse bisogno di assistenza, forse avendo un solo occhio ha acquisito una maggiore sensibilità e ha capito che l'altra cavalla era cieca.
E' molto protettiva nei suoi confronti, l'accompagna a mangiare, la difende dagli altri cavalli e le fa da scudo contro ostacoli e pericoli.
Una volta le abbiamo separate perché dovevamo fare in test oculistico ad Angel, Tarna ha cominciato a scalciare contro la porta ed entrambe non hanno mai smesso di nitrire, chiamandosi a vicenda. E' stato molto stressante.
Tara ed Angel hanno subito abusi e maltrattamenti e hanno vissuto per anni in condizioni disumane, adesso si sono trovate e insieme sono felici. Questa è la loro seconda vita e noi del Centro faremo di tutto perché sia lunga e serena" ha concluso Susan.
Fonte: SWNS
postato da: amicidigreta alle ore 14:34 | Link | commenti
categoria:storie varie, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - cavalli ciechi, consigli - cavallo cieco, storie - cavalli 1 occhio
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30/11/2010
Un piccolo vombato orfano perde il pelo per lo stress
Piccolo orco calvo
Un cucciolo di vombato, un marsupiale australiano simile a un orsetto, ha perso la maggior parte della sua pelliccia dopo essere rimasto orfano.
I veterinari australiani che lo hanno in cura lo hanno chiamato Shrek, ma non per la forma delle sue orecchie, bensì per una leggera colorazione blu della sua pelle.
Sia la perdita del pelo che il cambiamento della tinta dell'epidermide dipendono da un fungo causato da una dieta povera e dallo stress di avere perduto la mamma.
La famiglia che lo ha trovato, solo e spaventato, lo ha portato nella propria casa, lo ha nutrito e voleva adottarlo.
Ma quando i signori Johnson hanno notato che stava dimagrendo e perdendo il pelo, hanno capito che era necessario l'intervento di specialisti.
Shrek è stato portato al Maryknoll Wildlife Shelter dove sarà curato e coccolato e divenerà grande e forte come il suo omonimo.
Fonte: Daily Mail
Un cucciolo di vombato, un marsupiale australiano simile a un orsetto, ha perso la maggior parte della sua pelliccia dopo essere rimasto orfano.
I veterinari australiani che lo hanno in cura lo hanno chiamato Shrek, ma non per la forma delle sue orecchie, bensì per una leggera colorazione blu della sua pelle.
Sia la perdita del pelo che il cambiamento della tinta dell'epidermide dipendono da un fungo causato da una dieta povera e dallo stress di avere perduto la mamma.
La famiglia che lo ha trovato, solo e spaventato, lo ha portato nella propria casa, lo ha nutrito e voleva adottarlo.
Ma quando i signori Johnson hanno notato che stava dimagrendo e perdendo il pelo, hanno capito che era necessario l'intervento di specialisti.
Shrek è stato portato al Maryknoll Wildlife Shelter dove sarà curato e coccolato e divenerà grande e forte come il suo omonimo.
Fonte: Daily Mail
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16/05/2011
Un maialino crede di essere un cane e si comporta allo stesso modo
Porco cane!
Louie, un maialino di nove mesi, è assolutamente convinto di essere un cane: cammina al guinzaglio, risponde al suo nome e riporta glioggetti che gli vengono lanciati.
Il piccolo suino è bravissimo ad affrontare i percorsi a ostacoli, tanto che Sue Williams, la sua padrona, spera che un giorno sarà ammesso a gareggiare al Cruft, il campionato internazionale per cani di razza, insieme al suo team di cani.
La signora Williams, una comportamentista animale, ha preso Louie quando aveva tre mesi ma siccome era troppo piccolo rispetto agli altri maiali non lo ha messo insieme a loro e lo ha lasciato libero di andare il giro nella sua fattoria di Porthmadog, le Galles del Nord.
"Un giorno stavo allenando i miei cani e cercavo di convincerne uno a entrare dentro un tunnel. Ma al suo posto ci è entrato Louie e lo ha attraversato tutto" ha detto Sue.
"Ho pensato che fosse stato un caso, un gioco, e l'ho invitato a rifarlo, mostrandogli un biscotto allo zenzero, il suo cibo preferito.
Dopo un attimo di esitazione, Louie ha ripetuto l'esercizio e da quel giorno ho cominciato ad addestrarlo insieme alla squadra.
Secondo lei il maiale è stato accettato dai suo colleghi canini perché si è guadagnato il suo posto sia nel branco che nel team canino.
Louie ha già partecipato a parecchie gare di abilità per cani riscuotendo grande successo sia tra il pubblico che tra la giuria.
"E' più intelligente dei cani e ha più memoria, impara molto velocemente e una volta che ha immagazzinato le informazioni non sbaglia un colpo. Ma soprattutto adora i bioscottini allo zenzero che gli do per premio".
Fonte: Metro
Louie, un maialino di nove mesi, è assolutamente convinto di essere un cane: cammina al guinzaglio, risponde al suo nome e riporta glioggetti che gli vengono lanciati.
Il piccolo suino è bravissimo ad affrontare i percorsi a ostacoli, tanto che Sue Williams, la sua padrona, spera che un giorno sarà ammesso a gareggiare al Cruft, il campionato internazionale per cani di razza, insieme al suo team di cani.
La signora Williams, una comportamentista animale, ha preso Louie quando aveva tre mesi ma siccome era troppo piccolo rispetto agli altri maiali non lo ha messo insieme a loro e lo ha lasciato libero di andare il giro nella sua fattoria di Porthmadog, le Galles del Nord.
"Un giorno stavo allenando i miei cani e cercavo di convincerne uno a entrare dentro un tunnel. Ma al suo posto ci è entrato Louie e lo ha attraversato tutto" ha detto Sue.
"Ho pensato che fosse stato un caso, un gioco, e l'ho invitato a rifarlo, mostrandogli un biscotto allo zenzero, il suo cibo preferito.
Dopo un attimo di esitazione, Louie ha ripetuto l'esercizio e da quel giorno ho cominciato ad addestrarlo insieme alla squadra.
Secondo lei il maiale è stato accettato dai suo colleghi canini perché si è guadagnato il suo posto sia nel branco che nel team canino.
Louie ha già partecipato a parecchie gare di abilità per cani riscuotendo grande successo sia tra il pubblico che tra la giuria.
"E' più intelligente dei cani e ha più memoria, impara molto velocemente e una volta che ha immagazzinato le informazioni non sbaglia un colpo. Ma soprattutto adora i bioscottini allo zenzero che gli do per premio".
Fonte: Metro
L'ARRESTO DEL CARLINO - My little sweet pony - Una pony è stata accettata come guida per non vedenti
http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/05/05/una-pony-e-stata-accettata-come-guida-per-non-vedenti.html
09/05/2011
Una pony è stata accettata come guida per non vedenti
My little sweet pony
I disabili che hanno bisogno dell'assistenza di un animale di solito usano un cane e in alcuni casi una scimmia.
Ma una petizione mandata dai proprietari e dagli addestratori di pony al Dipertimento di giustizia degli Stati Uniti è riuscita a far cambiare le direttive federali e da oggi in poi i cavallini potranno essere usati come guide.
Mona Ramouni, una donna che vive a East Lansing, Michigan, è una delle prima non vedenti a usufruire di una pony guida che si chiama Cali.
Mona è cieca dalla nascita e ha sempre avuto una grande passione per i cavalli, infatti Cali è di sua proprietà. La piccola pony la accompagna dappertutto, perfino all'università e rimane in classe con lei, a seguire le lezioni.
E' stata proprio Mona a decidere di organizzare la petizione che permettesse di includere i mini cavalli tra gli animali di accompagnamento e con pazienza, grande forza di volontà e l'aiuto di amici e parenti è riuscità a raccogliere le firme necessarie.
Dolores Arste, che ha addestrato Cali, ha dichiarato che a differenza dei cavalli di dimensioni normali, quelli in miniatura possono diventare animali guida perché possono essere educati a vivere in casa, come i cani.
"I cavalli hanno bisogno di spazio, di prati dove mangiare e fanno i loro bisogni quando vogliono e dappertutto ma i pony fanno eccezione perché sono grandi quanto un danese, possono mangiare in una ciotola e gli si può insegnare a fare i bisogni soltanto all'aperto" ha dichiarato Dolores.
"La mia vita è piena di difficoltà e sfide che spesso non sono sicura di superare e vincere" ha dichiarato Mona "ma con Cali al mio fianco mi sento sicura e protetta. Lei guida me e io lei e ci fidiamo l'una dell'altra".
Fonte Daily Mail
I disabili che hanno bisogno dell'assistenza di un animale di solito usano un cane e in alcuni casi una scimmia.
Ma una petizione mandata dai proprietari e dagli addestratori di pony al Dipertimento di giustizia degli Stati Uniti è riuscita a far cambiare le direttive federali e da oggi in poi i cavallini potranno essere usati come guide.
Mona Ramouni, una donna che vive a East Lansing, Michigan, è una delle prima non vedenti a usufruire di una pony guida che si chiama Cali.
Mona è cieca dalla nascita e ha sempre avuto una grande passione per i cavalli, infatti Cali è di sua proprietà. La piccola pony la accompagna dappertutto, perfino all'università e rimane in classe con lei, a seguire le lezioni.
E' stata proprio Mona a decidere di organizzare la petizione che permettesse di includere i mini cavalli tra gli animali di accompagnamento e con pazienza, grande forza di volontà e l'aiuto di amici e parenti è riuscità a raccogliere le firme necessarie.
Dolores Arste, che ha addestrato Cali, ha dichiarato che a differenza dei cavalli di dimensioni normali, quelli in miniatura possono diventare animali guida perché possono essere educati a vivere in casa, come i cani.
"I cavalli hanno bisogno di spazio, di prati dove mangiare e fanno i loro bisogni quando vogliono e dappertutto ma i pony fanno eccezione perché sono grandi quanto un danese, possono mangiare in una ciotola e gli si può insegnare a fare i bisogni soltanto all'aperto" ha dichiarato Dolores.
"La mia vita è piena di difficoltà e sfide che spesso non sono sicura di superare e vincere" ha dichiarato Mona "ma con Cali al mio fianco mi sento sicura e protetta. Lei guida me e io lei e ci fidiamo l'una dell'altra".
Fonte Daily Mail
postato da: amicidigreta alle ore 13:33 | Link | commenti (1)
categoria:storie varie, storie di umani disabili, amici x disabili umani -pony
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