http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/07/08/coniglietta-paralizzata-aiuta-i-bimbi-disabili.html
10/08/2010
Coniglietta paralizzata aiuta i bimbi disabili
Un roditore in corsia
Alyna, una coniglietta nata con una paralisi alla zampe posteriori, presta servizio all'ALYN hospital di Gerusalemme aiutando di bambini ad affrontare i loro handicap.
Alyna è stata portata all'ospedale pediatrico nel 2009 dal suo padrone che era un fisioterapista della struttura e adesso vive lì aiutando i bambini disabili nella riabilitazione motoria.
Alyna indossa una specie di busto che le permette di muoversi, di spostarsi da un posto all'altro. "E' diverso da quello che indossano i bambini, ma non importa", ha dichiarato Cathy Lanyard, direttore amministrativo dell'ospedale.
"Quello che conta è che i piccoli vedono che Alyna è come loro, che ha problemi a camminare ma che ci riesce grazie al busto. E la imitano, cercano di ottenere lo steso risultato.
Alyna non aiuta i bimbi solo fisicamante ma anche psicologicamente, li fa sorridere, ispira tenerezza e amore. E loro la coccolano e la riempiono di attenzioni.
Non è facile far sorridere i piccoli malati, ma Alyna ci riesce senza fare alcuno sforzo, basta la sua presenza e questo è un grande regalo per loro", ha aggiunto Lanyard.
Fonte: Zootoo Pet News
Alyna, una coniglietta nata con una paralisi alla zampe posteriori, presta servizio all'ALYN hospital di Gerusalemme aiutando di bambini ad affrontare i loro handicap.
Alyna è stata portata all'ospedale pediatrico nel 2009 dal suo padrone che era un fisioterapista della struttura e adesso vive lì aiutando i bambini disabili nella riabilitazione motoria.
Alyna indossa una specie di busto che le permette di muoversi, di spostarsi da un posto all'altro. "E' diverso da quello che indossano i bambini, ma non importa", ha dichiarato Cathy Lanyard, direttore amministrativo dell'ospedale.
"Quello che conta è che i piccoli vedono che Alyna è come loro, che ha problemi a camminare ma che ci riesce grazie al busto. E la imitano, cercano di ottenere lo steso risultato.
Alyna non aiuta i bimbi solo fisicamante ma anche psicologicamente, li fa sorridere, ispira tenerezza e amore. E loro la coccolano e la riempiono di attenzioni.
Non è facile far sorridere i piccoli malati, ma Alyna ci riesce senza fare alcuno sforzo, basta la sua presenza e questo è un grande regalo per loro", ha aggiunto Lanyard.
Fonte: Zootoo Pet News
postato da: amicidigreta alle ore 14:26 | Link | commenti (3)
categoria:eventi e iniziative, animali disabili, storie di animali speciali, consigli x disabili, storie - conigli paralizzati, consigli - coniglio paralizzato, storie di umani disabili, carrelli modelli x conigli, curiosità, consigli - coniglio carrello, amici x disabili umani -conigli
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2010/06/10/cane-guida-per-non-vedenti-fa-il-bucato.html
17/06/2010
Cane guida per non vedenti fa il bucato
Factotum
Cavendish, un Leonberger di sei anni, è un cane guida molto speciale perché, oltre ad accompagnare la sua padrona, fa il bucato e le porta il cordless quando suona.
Cavendish vive con la signora Nicola Hendey che, a causa di una paralisi cerebrale, è rimasta quasi del tutto cieca.
All'inizio del loro rapporto, il compito di Cavendish era quello di assisterla a casa: caricare la lavatrice, avviare il programma di lavaggio e riprendere i panni e portarle piccoli oggetti.
Poi l'associazione per cui lavora Cavendish ha deciso di fargli fare un corso specifico come cane guida per non vedenti, in modo che potesse assistere la sua padrona anche fuori di casa.
E' un tipo di addestramento molto difficile e rigoroso e non tutti i cani riescono a ottenere il diploma.
Ma Cavendish non è soltanto riuscito a diplomarsi, lo ha fatto nella metà del tempo: sei mesi anziché un anno.
"Non saprei come fare senza Cav" ha dichiarato Nicola "è un cane straordinario e insieme a lui riesco a fare tutto. Mi ha insegnato ad avere pazienza e ad affrontare la malattia con serenità. Lui è la mia luce".
Fonte: The Sun
Cavendish, un Leonberger di sei anni, è un cane guida molto speciale perché, oltre ad accompagnare la sua padrona, fa il bucato e le porta il cordless quando suona.
Cavendish vive con la signora Nicola Hendey che, a causa di una paralisi cerebrale, è rimasta quasi del tutto cieca.
All'inizio del loro rapporto, il compito di Cavendish era quello di assisterla a casa: caricare la lavatrice, avviare il programma di lavaggio e riprendere i panni e portarle piccoli oggetti.
Poi l'associazione per cui lavora Cavendish ha deciso di fargli fare un corso specifico come cane guida per non vedenti, in modo che potesse assistere la sua padrona anche fuori di casa.
E' un tipo di addestramento molto difficile e rigoroso e non tutti i cani riescono a ottenere il diploma.
Ma Cavendish non è soltanto riuscito a diplomarsi, lo ha fatto nella metà del tempo: sei mesi anziché un anno.
"Non saprei come fare senza Cav" ha dichiarato Nicola "è un cane straordinario e insieme a lui riesco a fare tutto. Mi ha insegnato ad avere pazienza e ad affrontare la malattia con serenità. Lui è la mia luce".
Fonte: The Sun
postato da: amicidigreta alle ore 13:59 | Link | commenti
categoria:storie varie, storie di umani disabili, amici x disabili umani -cani
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Mi sembra una buona idea che ne pensate?
Aiutiamo Gilda e le persone che come lei sono nella sua stessa condizione ad avere degli animali che possano fare loro compagnia,mitigando il loro dolore,senza che i problemi che ogni animale comporta diventi per loro un peso insormortabile costringendoli a privarsi a priori dell amore e della compagnia incondizionata che essi possono dare a chiunque,una compagnia che per loro può significare uno sguardo positivo,a volte l unico, verso un mondo che probabilmente offre tanta sofferenza a chi come noi "sente"più di altri il peso delll ingiustizia...
Max Inturri
postato da: amicidigreta alle ore 14:33 | Link | commenti
categoria:eventi e iniziative, appelli e adozioni, siti-blog di umani disabili, storie di umani disabili, facebook, facebook -x disabili umani
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Tratto da http://hedgehogs.altervista.org/forum/showthread.php?tid=106 Sponty, riccetto nato senza la zampa anteriore sinistra: bello, simpatico, ciccione e sveglio! 15 settembre 2006 Un mesetto fa ho trovato nel giardino di casa un riccetto magro magro ancora piccolo (circa 8-10cm) senza una zampa. è proprio nato malformato e fa fatica a camminare. l'ho tenuto fino ad ora in una grossa gabbia (ho 2 cani) e nel giro di pochi giorni dandogli crocchette per gatti, prosciutto e carne ha cominciato a riprendere peso. gli ho tolto le zecche e mi sembra che stia molto bene. ogni giorno gli faccio fare qualche passeggiata ma non posso lasciarlo libero altrimenti i cani... Secondo voi un riccio senza una zampa può sopravvivere in natura? in alternativa vorrei costruire per lui una recinzione in giardino in modo da proteggerlo dai cani ma da permettergli di camminare e muoversi meglio che in una gabbia... Sponty non ha la zampa anteriore sinistra e ad oggi pesa 370 grammi. Per poter andare in letargo con buone possibilità di sopravvivenza dovrebbe pesare almeno 600 / 700 grammi, oltre ad avere un buon rifugio caldo. C'è da dire che io vivo a Cagliari e qui l'inverno arriva tardi e non è freddissimo... Se il riccio non è sufficientemente cresciuto, l'unico modo per permettergli di sopravvivere è farlo svernare al riparo, in un ambiente non necessariamente riscaldato, ma dove la temperatura non scenda mai sotto i 10°C. Così salterà il letargo (cosa che non gli fa affatto male, anzi) e potrà essere messo in giardino a primavera! In alternativa, se dovesse capitarti e non hai modo di sistemarlo al chiuso, puoi portarlo in un Centro Recupero Animali Selvatici. Sponty non può tornare del tutto libero, il suo handicap è troppo grande. Dato il suo handicap ha tutte le caratteristiche per diventare un riccio "domestico".... con questo voglio dire che in questi casi se tu ne avessi il desiderio potresti tenerlo nel tuo giardino per tutta la vita senza incorrere in nessun problema legale (i ricci normalmente non possono essere tenuti in cattività in quanto animali protetti). Per ora gli costruirò uno spazio recintato in giardino e poi al limite me lo terrò in casa... con un musetto così potrei arrivare a concedergli qualsiasi cosa! Posso concedergli tutto tranne una cosa: è necessario eliminare subito e del tutto il prosciutto e tutti gli insaccati dalla sua alimentazione! Ai ricci piacciono molto, ma provocano danni gravissimi proprio alla mobilità degli arti - l'ultima cosa di cui il nostro riccetto ha bisogno, direi...! Se alimentati a lungo con insaccati, i ricci sviluppano difficoltà deambulatorie sempre più gravi, fino ad arrivare alla paralisi. Il mio consiglio, se dovesse capitarti in giardino un simile ospite e vuoi aiutarlo a superare il letargo invernale, è di dare una bella letta a tutto il nostro sito in modo da farti un'idea generale su come accudire un riccio http://hedgehogs.altervista.org. Sponty sta molto bene direi... gli ho costruito una casetta in giardino e ieri l'ho pesato: in 10 giorni da 370 grammi è passato a 500. qui fa ancora molto caldo (min 18 e max 28) quindi credo che non ci sia ancora il problema del letargo. Sponty è davvero bellino! e simpatico... anche se ieri mi ha morso! in realtà è stata colpa mia... sono partita e per un paio di settimane non sarò a casa (ma c'è chi si occuperà di lui) e volevo salutarlo... ma lui voleva dormire! e quindi sgnam! mi ha morso un dito! Come sta sponty..? è più bello che mai! ciccione e sveglio! ;-))) by Silvia |
postato da: amicidigreta alle ore 15:15 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie di umani disabili, consigli - riccio 3 zampe, storie - riccio 3 zampe
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http://www.disabiledoc.it/it/?p=484
CI - Diversi per forza18 July 2007 - Scritto da Carlo Filippo Follis per Associazione & Co.Città Ideale nell’editoriale di Giugno celebra i Disabili famosi, quelli che facendosi beffa dei propri limiti hanno contribuito fattivamente alla storia di questo nostro mondo. Tutte la volte che in TV passava lo spot di una certa banca non potevo far a meno di sorridere alla frase: “Differenti per forza!”. Come al buon Professor Ceccato anche a me piace giocare con l’intelletto: mi chiedevo se “il buono” di quella banca secondaria, per quanto attiva, fosse determinato dalla sua “forza” intesa come reale capacità di essere differenti per servizi, costi, qualità, cortesia … o se erano differenti per forza intesa come “forzatamente”, quindi obbligati per costruirsi un mercato che si faceva spazio fra colossi che erano sì differenti per forza. I Disabili sono un po’ come quella realtà: “Diversi per forza”. Con la possibilità di farsi strada sin tanto che non riscrivono le regole di un mondo “Normaloide per forza”. Siamo apprezzati, stimati, amati e … fin quando qualcosa non si modifica o coinvolge troppo. Le eccezioni sono rappresentate da chi realmente ci vede in maniera Diversa, quindi in linea con la realtà. Ecco il sincero valore di un editoriale che oltre ad apprezzare ama chi sente vicino. Che forti ‘sti disabili!Beethowen, Rooswelt, Hawking, Bocelli, Regazzoni, Zanardi … vi dicono niente questi nomi?Sono personaggi famosi, chi più chi meno, di ieri e di oggi, che hanno contribuito con le loro opere o con le loro imprese allo sviluppo della civiltà, o più semplicemente a farci star meglio, con una canzone o con una teoria difficilissima sui buchi neri dell’universo. Si, oggi siamo migliori anche per merito loro. Tutte queste persone erano e sono disabili. E quanti disabili lavorano nell’ombra senza essere famosi eppure fanno cose straordinarie che ad una persona normale sarebbero impossibili? Avete mai provato a scrivere o a dipingere con la bocca, avete mai provato a creare un sito internet senza l’ausilio delle mani? Eppure c’è gente che lo fa. C’è una grande ricchezza di talenti che spesso si nascondono per pudore tra le persone disabili, ma è nostro dovere oltre che piacere, con le pagine di questa rivista, farli uscire dal loro mondo di paure, fargli capire che loro possono fare di più, aiutarli, per quel poco che possiamo, a farsi sentire, a proporre a tutti quelli che ci leggono le loro idee, le loro invenzioni, a confrontarsi e unirsi per far ascoltare a tutti la propria voce. Bisogna rompere il circolo vizioso del non apparire e del non dire. In questo paese difficile per tante cose non mancano però le persone che si danno da fare e si prodigano per i fratelli meno fortunati, ma a volte sono proprio loro quelli che si nascondono. Ecco, cerchiamo di farli uscire allo scoperto. Città Ideale darà sempre voce ai disabili che fanno, che hanno desideri e progetti, a tutti quelli che non guardono solo al se, ma guardano lontano, per tutti. Beethowen, sordo, ha composto dei capolavori … Forza fratelli, abbiate coraggio, potete farlo anche voi! Donato Troiano |
Dog Help - Dimostrazione di assistenza ad un disabile.
http://www.youtube.com/watch?v=oyXnpdCGe2M
Il Golden retriever Tomak riporta oggetti, apre le porte e recupera persino una bottiglietta d'acqua da un frigo..
Aiuta inoltre il padrone fornendo appoggio nei trasbordi da una sedia all'altra o per salire in auto.
Girato a Indiana Kayowa a Roma il 21 Ottobre 2007 per informazioni www.massimoperla.org
http://www.youtube.com/watch?v=oyXnpdCGe2M
Il Golden retriever Tomak riporta oggetti, apre le porte e recupera persino una bottiglietta d'acqua da un frigo..
Aiuta inoltre il padrone fornendo appoggio nei trasbordi da una sedia all'altra o per salire in auto.
Girato a Indiana Kayowa a Roma il 21 Ottobre 2007 per informazioni www.massimoperla.org
postato da: amicidigreta alle ore 14:05 | Link | commenti
categoria:storie di umani disabili, amici x disabili umani -cani
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http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/14/una-capra-e-la-sua-padrona-hanno-una-gamba-artificiale.html
05/08/2009
Una capra e la sua padrona hanno una gamba artificiale
Somiglianza artificiale
Quando la capretta Albie è rimasta con tre zampe per un brutto incidente, la sua nuova padrona, Jenny Brown, sapeva benissimo cosa fare.
Jenny, un'ex produttrice televisiva ha deciso di cambiare lavoro e diventare avvocato, per difendere i diritti degli animali. La giovane donna ha perso una gamba per un cancro quando aveva dieci anni e da allora cammina con un arto artificiale.
La capretta, che è riuscita a scappare miracolosamente dal mattatoio, si è ferita la zampa, che si è infettata, con un filo metallico .
E' stata trovata a Prospect Park a New York, denutrita e con la febbre, ed è stata portata al Brown's animal sanctuary a Woodstock.
Per salvarla, i veterinari le hanno dovuto amputare la zampa. Durante la convalesenza, Albie cercava di camminare con tre zampe, ma doveva riposarsi continuamente perché faceva troppo sforzo.
Jenny, che l'ha adottata, ha pensato di offrire ad Albie una chance, in modo che la capretta potesse avere di nuovo una vita normale.
Ha contattato il tecnico che ha realizzato la sua gamba artificiale e gli ha chiesto di realizzarne una per Albie.
Adesso la capretta cammina, e presto potrà anche correre con cautela.
Fonte: New York Times
Quando la capretta Albie è rimasta con tre zampe per un brutto incidente, la sua nuova padrona, Jenny Brown, sapeva benissimo cosa fare.
Jenny, un'ex produttrice televisiva ha deciso di cambiare lavoro e diventare avvocato, per difendere i diritti degli animali. La giovane donna ha perso una gamba per un cancro quando aveva dieci anni e da allora cammina con un arto artificiale.
La capretta, che è riuscita a scappare miracolosamente dal mattatoio, si è ferita la zampa, che si è infettata, con un filo metallico .
E' stata trovata a Prospect Park a New York, denutrita e con la febbre, ed è stata portata al Brown's animal sanctuary a Woodstock.
Per salvarla, i veterinari le hanno dovuto amputare la zampa. Durante la convalesenza, Albie cercava di camminare con tre zampe, ma doveva riposarsi continuamente perché faceva troppo sforzo.
Jenny, che l'ha adottata, ha pensato di offrire ad Albie una chance, in modo che la capretta potesse avere di nuovo una vita normale.
Ha contattato il tecnico che ha realizzato la sua gamba artificiale e gli ha chiesto di realizzarne una per Albie.
Adesso la capretta cammina, e presto potrà anche correre con cautela.
Fonte: New York Times
postato da: amicidigreta alle ore 14:04 | Link | commenti
categoria:animali disabili, storie di animali speciali, storie di umani disabili, storie - capre 3 zampe, consigli - capra 3 zampe, consigli - capra protesi, storie - capre protesi, protesi artific capre
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Ma chi l'ha detto che un disabile (umano) non può giocare a tennis...???
Un video che mostra la tecnica utilizzata da un disabile per giocare a tennis
Guardate e stupitevi!
http://www.youtube.com/watch?v=93EH9njzxoEUn video che mostra la tecnica utilizzata da un disabile per giocare a tennis
http://larrestodelcarlino.myblog.it/index-1.html
12/03/2009
Donna autistica comunica con gli animali
Parla con me
Temple Grandin, una donna americana di 61 anni, è autistica.
Ma il suo "disordine" cerebrale le permette di rendersi utile come interprete tra gli umani e gli animali.
Temple riesce a vedere e sentire allo stesso modo delle bestie e questa capacità le ha permesso di diventare il maggior esperto di comportamenti animali del paese.
Temple lavora spesso come consulente per compagnie come McDonald's e perfino per i Federali.
"Come tutti gli autistici, i miei pensieri sono formati da immagini, e non da parole", ha dichiarato Temple, "per comprendere gli animali, bisogna mettere da parte il linguaggio canonico.
Agli animali le informazioni arrivano sotto forma di odori, immagini e suoni".
Mrs Grandin ha scoperto di riuscire a comunicare con gli animali, a 15 anni, nella fattoria di sua zia, badando alle mucche.
"Gli animali sentono dolore, paura ma anche gioia. L'unica cosa veramente importante per loro, siano cani, gatti, cavalli, mucche o uccelli, è avere una vita decente".
Temple Grandin ha due lauree, insegna all'Università del Colorado ed è anche veterinaria.
Ha scritto diversi libri sul comportamento degli animali e ha rivoluzionato il modo di rapportarsi con le bestie di moltissimi allevatori americani.
Fonte: Zootoo.com
Temple Grandin, una donna americana di 61 anni, è autistica.
Ma il suo "disordine" cerebrale le permette di rendersi utile come interprete tra gli umani e gli animali.
Temple riesce a vedere e sentire allo stesso modo delle bestie e questa capacità le ha permesso di diventare il maggior esperto di comportamenti animali del paese.
Temple lavora spesso come consulente per compagnie come McDonald's e perfino per i Federali.
"Come tutti gli autistici, i miei pensieri sono formati da immagini, e non da parole", ha dichiarato Temple, "per comprendere gli animali, bisogna mettere da parte il linguaggio canonico.
Agli animali le informazioni arrivano sotto forma di odori, immagini e suoni".
Mrs Grandin ha scoperto di riuscire a comunicare con gli animali, a 15 anni, nella fattoria di sua zia, badando alle mucche.
"Gli animali sentono dolore, paura ma anche gioia. L'unica cosa veramente importante per loro, siano cani, gatti, cavalli, mucche o uccelli, è avere una vita decente".
Temple Grandin ha due lauree, insegna all'Università del Colorado ed è anche veterinaria.
Ha scritto diversi libri sul comportamento degli animali e ha rivoluzionato il modo di rapportarsi con le bestie di moltissimi allevatori americani.
Fonte: Zootoo.com
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categoria:consigli vari, storie di umani disabili, curiosità
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